Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

con l’indirizzo cui lo aveva avviato in Friuli

Friuli un precettore moderno, lo dissuadeva dal trastullarsi con

Muratori e Scipione Maffei, lo spingeva verso l’indagine

della famosa cometa, allora lo si lasciasse asserire che

biografo Luigi Bossi, che lo frequentò in vecchiaia, sarebbe

tenne un esemplare e lo donò all’arcivescovo della

quantunque difficilmente inevitabile, acceca. Lo stesso vedovo, chiedendo conforto

stampa — prosegue il documento — lo stesso Carli messe impegno

le facesse bruciar tutte; lo che fu puntualmente eseguito

un saggino strettamente scientifico. Lo scrupolo mosse Sante Rossetto

forse solo perché non lo sembra affatto. Da questo

anche nel rapporto tra lo scrivente messosi in vetrina

presta a interpretazioni per lo più maligne. ¶ Va inoltre

trattati su argomenti per lo più impraticati dell’antichità

buttatosi invece nella mischia lo vuole al suo fianco

darsi un contegno che lo trovi contento di sé

una casa che non lo amava, il conte si

compagno di studi che lo aveva sostituito al capezzale

estraneo nella sontuosa villa. Lo volle con sé nelle

una morte che non lo toccava e gli consentiva

Agostino alla domestica che lo aveva tenuto più a

il quale accortamente non lo trattenne in considerazioni di

embrione delle Private disavventure. Lo ringraziava per gli atti

passo successivo riscatta invece lo spirito che informerà, nelle

colpito il figlioletto con lo spuntare simultaneo di ben

della sposa per lui. ¶ Lo distoglieva da questo primo

gente, ma qualcosa che lo toccava più intimamente. Sentiva

senso di giustizia che lo avrebbe reso capace di

doveva al massimo occupare lo spazio tenuto nei quattro

più fragile. Soprattutto non lo avrebbe agevolato nel raggiungimento

lettere raffiguranti altrettanti capitoli, lo facilitava indubbiamente nel prendere

materia di petto, però lo riportava alla prima persona

riportava alla prima persona, lo scopriva panegirista e accusatore

vista felice, per condividere lo stesso dolore e lo

lo stesso dolore e lo sdegno di chi ne

libro non doveva mancare. Lo strano attaccamento protettivo e

gradimento, o meglio come lo richiedeva la struttura dell

Appena terminate le Disavventure, lo portò con sé a

padre, commerciante in droghe, lo aveva lasciato in tenera

serbando il raziocinio per lo studio delle materie di

lui, il padre addirittura lo volle nel proprio letto

genitore si alzò, lei lo accompagnò all’uscita senza

suo vice, propendeva per lo studio, e il gemello

e per farneticare con lo stesso padre confessore, inducendolo

ma pieno di rispetto, lo rendevano particolarmente gradevole ai

consegnato ai medici che lo indebolivano coi salassi, gli

salassi, gli facevano rivoltare lo stomaco obbligandolo a nutrirsi

dal segretario si prestò lo zio Nerini, fratello della

a consigliare i nipoti. ¶ Lo zio reduce dal tribunale

Calle larga, due sbirri lo circondarono, gli gettarono addosso

impotenza e così legato lo condussero nelle carceri riservate

piuttosto a pena per lo stravagante sacerdote in rischio

prestito concessogli, e infatti lo annotò nel libro dei

non specifica se fosse lo stesso che andò a

Poneva due sole condizioni: lo sposo abitasse a Venezia

d’alleanza”. Per smaltire lo scacco subito, e davanti

volle arrendersi a quanto lo aspettava. Cercò la guarigione

fretta né bocca buona. Lo considerasse apertamente o le

della quiete della Casa lo sono solamente a me

lamentò dello sgarbo e lo ringraziò per l’operato

trovatolo in fallo, decise lo scioglimento della compagnia. ¶ Per

seguente procura: “Essendo imminente lo spirare della Compagnia Rubbi

una totale definizione, intimando lo scioglimento al Signor Francesco

tardò a registrare che “lo scioglimento del Negozio è

al B... ed esso lo disse a un Cavaliere

a darlo alle sorelle, lo stuolo ripiegò in gran

a sole donne. Se lo zio Nerini e l

pervenuta alla fama, nonostante lo scarso tempo concessogli dallo

priva di fondamento, come lo è di tatto, e

il capitale, il primo lo raffigurava anziano per sovvenire

di essa. ¶ Per lui lo sposo modello era il

dubitato dell’identità tra lo studioso di Capodistria e

scena. L’Autore non lo ammetterà né lo negherà

non lo ammetterà né lo negherà, bensì lo lascerà

né lo negherà, bensì lo lascerà tanto ingenuamente coperto

biografo di Paolina Rubbi lo presenti al proprio pubblico

messa in relazione con lo sconosciuto che portava un

un’umiltà che non lo avvilisce ed è in

Carli allorché don Ottavio lo avvertì di non contare

con gli altri non lo faceva vergognare dell’esiguità

dal successo negli studi. Lo spaventava invece l’indagine

per tutta risposta privò lo studente, ribelle anche all

alzar visiera. Ma Paolina lo prevenne”: è il felice

sembravano prendere nuovo colore, lo sguardo sfuggente e un

matrimonio e probabilmente non lo avrebbe avuto mai; ma

attraverso la lettera anonima, lo studioso aggiunse la prospettiva

del necessario, o che lo sguardo di chi trama

a lieto fine come lo esigeva il pubblico di

schietto e divoto: e lo farei altresì, se non

a caso semplicemente non lo faceste vedere ad alcuno

per i primi giorni lo sposo nella casa della

impreparata, come invece non lo è stavolta il nostro

tutte le miserie che lo scandiscono, le quali non

obbligo della visita. Paolina lo aspettava con un discorsetto

ogni sospetto. ¶ Ancor meno lo toccano le dicerie più

dagli altri pretendenti; anzi, lo è maggiormente, avendo fondate

di Paolina per stordire lo spasimante col canto, come

metà. Riteneva, e forse lo aveva constatato di persona

braccia. ¶ “Nò un Angelo,” lo compatisce il Tiresia scuotendo

il conte Carli. Non lo sapete?” ¶ “No,” sgranò gli

non mai la costanza. Lo squallido Anonimo l’aveva

sere di eccezione. Per lo più venivano in visita

sorelle s’interrogarono con lo sguardo. ¶ Benizia non resse

recava notizie non buone. Lo studiò e, presa dal

benissimo. ¶ Come dissolse definitivamente lo stuolo dei pretendenti, così

del Tamagno, il quale lo persuase di attendere a

al casato Marchesini che lo aveva ingaggiato. Pertanto non

sfavorevole all’abate, ma lo ripetè, motivandolo, alla propria

la padrona di casa lo invitò a riprender posto

a riprender posto e lo presentò alla sorella che

presentò alla sorella che lo salutò con un inchino

della freddezza con cui lo ave va accolto ma

senza progetti. L’abate lo informò che al teatro

Ateneo di Padova che lo avrebbe impegnato per una

ore di dormiveglia che lo portarono all’alba. A

interferire, e alla fine lo mandò all’imbarcadero. ¶ Il

la padrona di entrambi lo ringraziava per le premure

per le premure e lo pregava di lasciarla riflettere

come due prossimi cugini. Lo garantiva anche il foglio

cui il religioso scherzosamente lo minacciava e sul quale

di sdoppiarsi in Rubbi, lo firmò in bianco, dimostrandosi

al primo punto che lo sposo si obbligava di

attendere il periodo pasquale. Lo accontentò fissando la data

che il Gianrinaldo soltanto lo temesse? ¶ Non lo sappiamo

soltanto lo temesse? ¶ Non lo sappiamo, ma il forzato

della piccola Giustina Steffenelli lo accompagnasse di giorno e

e le contraddizioni. ¶ Paolina lo rassicura attingendo dalla parlata

passati e di ricavarne lo stesso risultato, dopo quanto

era apparente ieri come lo è oggi. ¶ È un

con strategia diversa, essi lo ridiventano nel prevenire le

cosa alla sorella. Lei lo avrebbe già fatto se

anche il suo ritiro, lo sposo è con lei

da desiderare di secondare lo spirito di vanità”. ¶ Ben

ponte della stazione quasi lo rasenta. ¶ Paolina infilò l

di ciascun dipendente e lo incoraggiò a non dare

occhi. ¶ Come i fatti lo dimostreranno, anche il loro

finita di leggere. Paolina lo ringraziò con un ritegno

faceva per lei, e lo stupore molto più acuto

ebbe motivo di condividere lo scetticismo della moglie sulla

visite già combinate. Ma lo strapazzo del viaggio accrebbe

lungo poiché, subito dopo lo sgravio, si riprese ottimamente

facoltosi. La nuova incombenza lo poneva direttamente al di

Eh no. A parte lo stato di salute non

in fondo, ribaltava anche lo scandalo provocato tra la

chiese poi perché non lo avesse fatto, e la

delle due, Dio non lo voglia, fosse chiamata a

sempre sfortunata. Seguono quindi lo scatto d’orgoglio e

e robusto. Non che lo avvolgesse di cure perché

e il povero Angiolo: lo stabilì l’ostetrica durante

fattigli, dal primo che lo levò dal carcere a

confaceva al suo genio: lo balbettò, ne traspose le

ne traspose le parole, lo dimenticò del tutto, e

dalla stanza della moglie, lo attirò nella propria e

Ottavio Serravalle ben bene lo intascò prima di lasciare

una trattativa che lontanamente lo riguardava. Stimandosi i due

s’impuntò lei, nonostante lo stato, o proprio per

di una sorella e lo stato preoccupante dell’altra

attesissimo attestato di benestare. Lo scambio sarebbe dovuto avvenire

la sorella comparve con lo zio mediatore davanti al

che pareva costarle tanto. Lo stesso domestico fu mandato

grumo di sangue e lo trovò netto, fluido, non

del proprio carattere che lo reggerà negli svariati frangenti

esistenza e che già lo guidava fuori dell’ambiente

l’indomani mattina seguì lo scambio del denaro e

risiedeva nella mucosa, e lo convalidava il fatto che

suggerire di preparare almeno lo stomaco con decotti di

con decotti di origano. Lo Scovolo non raccolse, passando

Alla visita dell’indomani lo Scovolo non espresse né

lontana da ogni contagio. ¶ Lo Scovolo cercò o finse

l’intero organismo. Non lo si può certo accusare

il povero conte forse lo sapeva meglio di lei

andò incontro interrogandolo con lo sguardo. “Non permettete più

i coniugi si rifletté lo sconforto dei loro amici

della tubercolotica. Il Medico lo aveva pronosticato da tempo

angusto campo di battaglia, lo provocò domandandogli se il

e col figlioletto, e lo richiamò al dovere della

E prima di staccarsene, lo prese in braccio, lo

lo prese in braccio, lo baciò, se lo strinse

braccio, lo baciò, se lo strinse al seno. Riconsegnandolo

accento tutto veneziano quasi lo canzonò: “Va là che

una moribonda. Stava per lo più alzata e alla

dottor Scovolo nella quale lo pregava di accorrere immediatamente

e non all’Ipecacuana.” ¶ Lo sdegno per la defezione

un’eventuale azione legale. Lo Scovolo, sbagliando o meno

in appendice alla biografia, lo Scovolo aveva scritto e

quest’ultima di comprendere lo stato d’animo del

portandola a seicento ducati, lo stipendio mensile del marito

assistenza, e vuole che lo stesso avvenga con le

è riuscita a liberarsi lo stomaco senza alcun emetico

stanza se lei non lo avesse chiamato. E aggiunse

nella propria scelta. Aveva, lo ripetiamo, azzeccato lo sposo

Aveva, lo ripetiamo, azzeccato lo sposo che ci voleva

la partita era chiusa, lo aveva deciso lei, lasciandolo

tornandosene a Venezia, e lo richiamò al suo apostolato

fiori rari. “Eh Padrone,” lo contrastò, “le sue son

Corte di Vienna che lo promosse responsabile dell’economia

ogni altro aveva riversato lo sconforto di vedovo, adducendo

modi ed espressioni che lo preoccupavano. ¶ La seconda moglie

di senso pratico e lo impiegasse sia per far

da quel monarca che lo aveva in stima, ma

e dell’intelligenza lombarde. Lo studioso specializzatosi in monete

economico sopra la Toscana, lo scrittore si spostò a

la morte del padre lo richiamò a Capodistria per

definitivamente alla patria che lo aveva accolto con gli

un caffè della Callegaria. Lo “zio” vi richiamò anche

mai condotta a viverci. ¶ Lo si ricava da un

alla propria camera e lo ha trattato a livello

torna invece ad apparirci lo scadimento a cui sarebbe

apparire ancora più pietoso lo stato di lei. Le

imprenditore per ottenere almeno lo sgravio d’imposte e

fronte alla malattia che lo portò vicino alla tomba

consapevole del “Donchisciottismo” che lo aveva legato alla patria

Dati della Somaglia, che lo accolse nella propria villa

del fatto suo, come lo si ha da una

incominciò a osservarlo freddamente, lo detestò. Anche il suo

e ultima ascesa, che lo consacrava ispiratore o realizzatore

l’affare come se lo immagina,” preannunciava nel marzo

nutrire per la matrigna lo stesso sentimento del padre

carriera verso cui lei lo aveva istradato, ancora grazie

lunga vacanza a Capodistria, lo precedette: secondo gli studiosi

che però zitto zitto lo giudicava, cambiò registro lasciando

Essa procurato ed ottenuto lo scioglimento del Contratto Civile

di dirvi che non lo siete punto: l’entusiasmo

figlio avuto da Paolina lo richiamava del resto, già

Parma e Vienna, dove lo abbiamo visto appoggiare il

che “l’indocile torpore” lo portava talvolta a odiare

rimasta vedova; e ciò lo impegnava a provvedere alle

a calunnie e provocazioni. Lo riteneva anche “un Uomo

per le delusioni provocate, lo indurranno a una ribellione

e la quale tuttavia lo piantò dopo averlo fatto

troppo fin tanto che lo sapeva allievo del matematico

richiamandosi al testamento che lo rendeva erede universale dei

crisi di nervi che lo colse quando, appreso da

veneziani avrebbero riportato. Supplicava lo si mantenesse in servizio

mancato di parola egli lo attribuiva alla natura distorta

perché la Signoria veneta lo assumesse quale consultore di

definitivamente dei “Pantaloni”, nulla lo teneva più legato nemmeno

del padre che unicamente lo toglieva dall’anonimato e

anonimato e di conseguenza lo inorgogliva. Manifestò indignazione per

non per i porci”. ¶ Lo accomunava ai rivoltosi francesi

palazzo municipale per prendervi lo stendardo di San Marco

Carli custodiva in casa lo stemma austriaco, portatovi dal

conte ottuagenario e semicieco, lo trascinarono in camicia da

nello stesso tempo che lo zio Stefano, offeso dalla

padre quando con venerazione lo cita: “Dopo anni duecentosessantacinque