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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «lontano»

nautoretestoannoconcordanza
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riva del fiume, non lontano dalla casa, e che
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dei motori che passavano lontano, sulle strade statali, o
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molte ore, vide da lontano i carrozzoni degli zingari
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venuti in molti, da lontano, armati fino ai denti
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prima di scorgere da lontano il fumo che usciva
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le isbe, viste da lontano, sepolte sotto la neve
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Un giorno non troppo lontano si sarebbe tornati a
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provenivano anche da più lontano, perché v’erano pure
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al fiume, diede da lontano un’occhiata all’accampamento
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arrivo, ma soprattutto spiando lontano, in direzione delle montagne
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di un paese non lontano dal lago di Cavazzo
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dai tedeschi, e da lontano ai suoi occhi nebbiosi
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stare a guardarlo da lontano, seduto sopra una panca
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fatto di esser vissuto lontano dal Terek e dalla
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villaggio dopo esserne stato lontano per alcuni giorni. Ma
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ricordo di quel disastro lontano, avvenuto in un villaggio
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cento strade. ¶ Avvistarono da lontano una pattuglia di cosacchi
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dei colpi si diffuse lontano, e fece sussultare all
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volte finché si persero lontano, e tutto sembrò finito
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che lo potesse tener lontano dalla preda. Lui, col
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il più disperso e lontano, e avvolse come un
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certa età, e da lontano si poteva confonderla con
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a Ghirei, per tenerlo lontano dai pericoli e riuscire
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non andava mai troppo lontano, come avesse paura di
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Pensieri peregrini portavano Marta lontano, in direzioni bizzarre, e
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quello strano villaggio, così lontano da tutti gli altri
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Da quel fatto ormai lontano e dal rombo altissimo
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sentivano che Dio era lontano da loro, e che
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il fiume rombare non lontano, poco più in là
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la funzione di tener lontano i mosconi dalla ragazza
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paure che venivano da lontano, dai fondi superstiziosi dei
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popolo venuto da tanto lontano con i cavalli e
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Tu vedi le cose lontano, Urvàn…» ¶ Ma mentre Gavrila
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che nessuno poteva credersene lontano, né poteva sapere dove
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ragazzaccio, venuto da tanto lontano, aveva osato mettere gli
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gelo interiore. ¶ Si teneva lontano da ogni coro e
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cavalli nitrire in sogno. Lontano si disegnavano le forme
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di mitraglia, sparati molto lontano. ¶ Arrivarono a cavallo Urvàn
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Gavrila era cominciata da lontano, all’epoca della guerra
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stata avvistata, neppure da lontano, e di essa non
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come fosse arrivato così lontano da casa con la
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volto del morto. Da lontano si udirono le grida
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di un presidio non lontano. Erano passati e ripassati
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e non sapevano guardare lontano. Pareva che non pensassero
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genere di armi, molto lontano. Cosa stava succedendo esattamente
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tempi era strano, assente, lontano da tutto quello che
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dell’ignoto. Assisté di lontano ai maneggi di un
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imprecisi, come un sogno lontano. Del resto i fuggiaschi
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distruzioni. Era venuto da lontano con i cavalli e
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e rombavano minacciosi non lontano dalle strade. La febbre
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sentì il ronzio ancora lontano di aerei velocissimi. “No
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andare nel punto più lontano della terra da quello
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anzi non sapeva tenersene lontano troppo a lungo. Ghirei
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e ormai anche più lontano, viveva la leggenda dei
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solitario, perché vedeva più lontano degli altri e non
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guardare l’uomo da lontano, a seguirne le manovre
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non poteva essere andato lontano… Vento riuscì a farsi
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Ma quel tempo era lontano, tante cose erano successe