Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562
concordanze di «loro»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1562 | propia mano descrivere la loro vita; ma non si | ||
2 | 1562 | hanno dato cognizione di loro al mondo, quella sola | ||
3 | 1562 | città, e ciascuni di loro prese affare uno di | ||
4 | 1562 | quistione. Quelli mandorno il loro a Siena; li nostri | ||
5 | 1562 | e a ciascuno di loro gli pareva d'avere | ||
6 | 1562 | ed essendo infra di loro qualche poco di amorevol | ||
7 | 1562 | a udire nascosto da loro, e sopraggiunto all'improvviso | ||
8 | 1562 | amata, e none li loro dinari; tristo a coloro | ||
9 | 1562 | lor giovinezza e il loro santo amore diciotto anni | ||
10 | 1562 | allevatrice, che sapeva che loro l'aspettavano femmina, pulito | ||
11 | 1562 | nome. Giovanni mai rispose loro altro se nome: - E | ||
12 | 1562 | grande scarpione, il quali loro non l'avevano veduto | ||
13 | 1562 | sonare insieme con esso loro. Così seguitando un tempo | ||
14 | 1562 | e gli parve che loro gli facessino un gran | ||
15 | 1562 | v'era alcuni di loro che facevano l'arte | ||
16 | 1562 | de' Medici, mentre che loro erano stati fuori, era | ||
17 | 1562 | uomini, essendo sobissato da loro innelle mie opere quanto | ||
18 | 1562 | questo, mi spiccai da loro e in concetto di | ||
19 | 1562 | bastare le ruberie che loro mi avevano usate sotto | ||
20 | 1562 | falsa dimostrata bontà. Tornando loro a orecchi, si vantorno | ||
21 | 1562 | io risposi, che se loro avessin fatto il dovere | ||
22 | 1562 | io arei detto di loro quel che si dice | ||
23 | 1562 | il contrario, dolessinsi di loro e non di me | ||
24 | 1562 | stavo ragionando, un di loro, che si domanda Gherardo | ||
25 | 1562 | Furno le parole a loro di tanto spavento, che | ||
26 | 1562 | in su le botteghe loro, cosa che mai più | ||
27 | 1562 | XVII. ¶ Era infra di loro alcuni arronzinati cappuccetti, che | ||
28 | 1562 | sotto pena della disgrazia loro, e che io ubbidissi | ||
29 | 1562 | di dodici; chi di loro aveva una pala di | ||
30 | 1562 | altri bastoni. Giunto fra loro, sì come un toro | ||
31 | 1562 | in terra, e con loro insieme caddi, sempre menando | ||
32 | 1562 | intermette, fece che né loro a me e né | ||
33 | 1562 | e né io a loro non ci facemmo un | ||
34 | 1562 | eron fuggiti, ugniuno di loro la percosse con le | ||
35 | 1562 | poi riguardato infra di loro de e' feriti e | ||
36 | 1562 | Otto, ragunatisi fuora del loro ordine, fecion mandare un | ||
37 | 1562 | pure ardito rispose, dicendo loro: - Quel che Idio arà | ||
38 | 1562 | mparare drento alle case loro. La moglie del detto | ||
39 | 1562 | di baldanza, io promissi loro, che l'opera sarebbe | ||
40 | 1562 | se io volevo aiutar loro per il Ferragosto del | ||
41 | 1562 | giorno parecchi mottetti, che loro bellissimi scelti avevano. Con | ||
42 | 1562 | padre, fui contento far loro tal compagnia: e otto | ||
43 | 1562 | vi risponderò -. Partitomi da loro, io andavo pensando se | ||
44 | 1562 | parte di questi assassinamenti loro, mi promessi animosamente difendermi | ||
45 | 1562 | spagnuoli insieme con il loro maestro di casa, il | ||
46 | 1562 | qual parole io monstrai loro la bocca dello scoppietto | ||
47 | 1562 | d'esso istioppo al loro maestro di casa, accennando | ||
48 | 1562 | ministri isgridò, sì perché loro eran venuti a fare | ||
49 | 1562 | perché, da poi cominciato, loro non l'avevano finito | ||
50 | 1562 | sopragiunto i cercatori, davo loro tanti scudi d'oro | ||
51 | 1562 | volte di quello che loro appena avevano compero tanti | ||
52 | 1562 | io, per non tor loro quella riputazione, standomi cheto | ||
53 | 1562 | pareva possibile a scampar loro delle mani, montato subito | ||
54 | 1562 | cicalare; che una di loro diceva innel modo che | ||
55 | 1562 | presto le mani a loro con ingiuriose parole, quali | ||
56 | 1562 | artefici facevano con i loro fogliami questa sorte di | ||
57 | 1562 | qualche stravagante accidente avvenuto loro così in bene come | ||
58 | 1562 | mie; perché, avendo io loro tanto ben satisfatti, che | ||
59 | 1562 | tanto ben satisfatti, che loro me voleano satisfare altanto | ||
60 | 1562 | Pantassilea, e senti' di loro Luigi che disse: - Oh | ||
61 | 1562 | disturbare né me né loro a causa di una | ||
62 | 1562 | papa Clemente, e con loro avevano quattro valorosissimi capitani | ||
63 | 1562 | era ferito con le loro spade medesime alcun di | ||
64 | 1562 | sarebbon troppo contra il loro onore; solo bastava far | ||
65 | 1562 | e a Cechino, dissi loro che sparassino i loro | ||
66 | 1562 | loro che sparassino i loro archibusi, e insegnai loro | ||
67 | 1562 | loro archibusi, e insegnai loro il modo, acciocché e | ||
68 | 1562 | veduto in fra di loro un tumulto istrasordinario, fu | ||
69 | 1562 | rimessono a fare i loro uffizii. Io seguitai tutto | ||
70 | 1562 | bocca di terra, parendo loro con quella di avermi | ||
71 | 1562 | comunione, con la quale loro più presto mi avevano | ||
72 | 1562 | la Torre de' Bini, loro e io portavomo pericolo | ||
73 | 1562 | e ne acquistai con loro assai nimicizia. Ancora mi | ||
74 | 1562 | mano. Conosciuto certi di loro, dissi: - O scannapane, se | ||
75 | 1562 | le guardie; e perché loro, pensandosi esser sicuri, venivano | ||
76 | 1562 | Idio arebbe udite le loro orazione, che così frequente | ||
77 | 1562 | parole che occorson fra loro, se bene io le | ||
78 | 1562 | di quelli, che pareva loro essere atti a far | ||
79 | 1562 | modello, e che pareva loro che io non fussi | ||
80 | 1562 | e per Pompeo, dicendo loro che portassino i disegni | ||
81 | 1562 | non l'avevano insegnata loro: perché è forza a | ||
82 | 1562 | che io avevo usato loro, cercai di aprire una | ||
83 | 1562 | una bottega vicino a loro. Il ditto misser Giovanni | ||
84 | 1562 | fratello in fra di loro, tenutone conto dal ditto | ||
85 | 1562 | sì grande impresa, disse loro che si accostassino al | ||
86 | 1562 | la corte faceva resistenza, loro a lei facessin forza | ||
87 | 1562 | facessin forza, se a loro ne bastava la vista | ||
88 | 1562 | a certi sua, dicendo loro che di nulla si | ||
89 | 1562 | quel bello epigramma. Dissi loro quelle lettere esser rotte | ||
90 | 1562 | spada per difendermi da loro. Lasciato il pugnale mi | ||
91 | 1562 | di colui, il quale loro non sapevano chi quel | ||
92 | 1562 | questo Giovan Bandini, disse loro: - Questo pugnale è il | ||
93 | 1562 | suo orribil modo, mostrava loro il sentiero avviandosi loro | ||
94 | 1562 | loro il sentiero avviandosi loro inanzi. E' quali veduto | ||
95 | 1562 | di mia commessione che loro tutta la notte tenessimo | ||
96 | 1562 | di certi sarti, dicendo loro che per l'amor | ||
97 | 1562 | degli occhi, dissi che loro medesimi aprissino il cassone | ||
98 | 1562 | rispose, se nessun di loro sapeva che io avessi | ||
99 | 1562 | fatto cose da dare loro tal sospetto. Francesco del | ||
100 | 1562 | io potevo a' luoghi loro, e con esse me | ||
101 | 1562 | partissi di Roma, disse loro che cercassino con diligenza | ||
102 | 1562 | di non servire, dando loro qualche grazia, che già | ||
103 | 1562 | con autorità riscuotere le loro entrate. Ciò fu fatto | ||
104 | 1562 | far contro la voglia loro; e tenendo i medesimi | ||
105 | 1562 | zecca, ad ogniona di loro certissimo davo la parte | ||
106 | 1562 | ma sì bene piacerà loro questi ciborii, li quali | ||
107 | 1562 | volevo fare, dissi a loro che ero spedito: preso | ||
108 | 1562 | tanta paura quant'e loro, mi ingegnavo di dimostrarla | ||
109 | 1562 | troverrei dove lei, perché loro non mancan mai, quando | ||
110 | 1562 | poteva si andava con loro difendendo, e diceva che | ||
111 | 1562 | Dio oscurato gli occhi loro, libero passai, e con | ||
112 | 1562 | che s'inpaccia con loro, e' pericoli inistimabili che | ||
113 | 1562 | a tavola; e con loro era una gentil donna | ||
114 | 1562 | offendere; e chiedendo a loro qualche poco di aiuto | ||
115 | 1562 | padroni tali, sopra i loro figliuoli e servitori non | ||
116 | 1562 | debbono così precipitatamente lasciar loro cadere il braccio addosso | ||
117 | 1562 | di mettere la vita loro per salvazione della vita | ||
118 | 1562 | benedissono le mani, parendo loro che colui mi avessi | ||
119 | 1562 | fuora usciti, a portar loro lettere e imbasciate da | ||
120 | 1562 | imbasciate da parte della loro moglie: che così era | ||
121 | 1562 | il procaccio potessi parlar loro, e altri no, sotto | ||
122 | 1562 | medesima contumazia in che loro erano. In questo mezzo | ||
123 | 1562 | di parlar con esso loro. Il Tribolo, che era | ||
124 | 1562 | e non parlare con loro, se tu vuoi tornare | ||
125 | 1562 | per non parlar con loro. Di poi che gl | ||
126 | 1562 | stessi cheto. Lamentone disse loro, che quella licenzia che | ||
127 | 1562 | Io ho in culo loro e il Duca -. Io | ||
128 | 1562 | in giù cadde, e loro tutti l'un sopra | ||
129 | 1562 | Non fate - alcuni di loro dicevano - Oimè il capo | ||
130 | 1562 | bene innel viaggio da loro. ¶ LXXVII. ¶ Cenato che noi | ||
131 | 1562 | io giugnessi: in fra loro era dua pezzi di | ||
132 | 1562 | in quella staremo sanza loro, per quanto potrà la | ||
133 | 1562 | non poter essere con loro -. A queste parole un | ||
134 | 1562 | così sicuramente da per loro medesimi -. A queste parole | ||
135 | 1562 | parecchi; e avedutomi che loro cercavano di farmi dispiacere | ||
136 | 1562 | stessi cheto, acciò che loro non ci facessino peggio | ||
137 | 1562 | e mille cose con loro -. Al quale io dissi | ||
138 | 1562 | quale io dissi: - Di' loro che io mi metto | ||
139 | 1562 | dua fanciulletti inanzi, dissi loro, che aprissino la porta | ||
140 | 1562 | quando io lo direi loro apunto. Messomi in ordine | ||
141 | 1562 | Allora io dissi, gittato loro il salvo condotto: - Leggete | ||
142 | 1562 | di nuovo; e spesso loro lo domandavano se egli | ||
143 | 1562 | grandissimo conforto, e con loro ragionai in cervello un | ||
144 | 1562 | d'un'ora, parendo loro che io mi freddassi | ||
145 | 1562 | E ritornati a casa loro, lo seppe quel Mattio | ||
146 | 1562 | dì chiaro e parendo loro d'esser privi di | ||
147 | 1562 | ero riguardato, sì come loro mi avevano ordinato, di | ||
148 | 1562 | morto, ma più pareva loro miracolo, che come morto | ||
149 | 1562 | che come morto parevo loro. Allora io dissi, presente | ||
150 | 1562 | nostro e tanto amico loro, che il Papa e | ||
151 | 1562 | scoppietto, molto lontano tirai loro, e ne investi' dua | ||
152 | 1562 | noi cenavamo insieme, contavo loro le istrettezze della caccia | ||
153 | 1562 | a noia, io dissi loro: - O isciocconi, io sono | ||
154 | 1562 | me a ridermi di loro, e dissi: - Cotesti uomini | ||
155 | 1562 | primo valent'uomo di loro, il quale si domandava | ||
156 | 1562 | e fuor della presenza loro ritinsi il diamante, e | ||
157 | 1562 | gli stava con esso loro. Ascanio rispose a lei | ||
158 | 1562 | gentiluomini tedeschi con i loro cavagli, io non entravo | ||
159 | 1562 | sollecitavano che noi aiutassimo loro. E' barcheriuoli si chiamavano | ||
160 | 1562 | che io avevo insegnato loro, perché i cavagli salverebbon | ||
161 | 1562 | il cavallo cadeva, dava loro a punto addosso. Io | ||
162 | 1562 | quel vecchio capo di loro mi disse: - Va in | ||
163 | 1562 | il ditto Crespino a loro disse: - Non sia nessun | ||
164 | 1562 | causate perché io dissi loro: - Signori mia, egli è | ||
165 | 1562 | e andarsene, io dissi loro: - Signori, io non son | ||
166 | 1562 | e mezzo sollevati, parendo loro di aver trovato tutto | ||
167 | 1562 | trovato tutto quello che loro desideravono di sapere. Per | ||
168 | 1562 | dovessi fuggire, e che loro mi arieno fatte spalle | ||
169 | 1562 | Ierolimo Savonarolo, e' dava loro un comento tanto mirabile | ||
170 | 1562 | fussi venuto voglia, quando loro mi avessino riserrato, a | ||
171 | 1562 | le cose di che loro si vantavano, perderebbon tanto | ||
172 | 1562 | credito, che guai a loro: però sentiva dire a | ||
173 | 1562 | molto più importanza che loro non pensavano. Subito il | ||
174 | 1562 | servitori chiedendomele, io dicevo loro che si stessin cheti | ||
175 | 1562 | che sempre io renderei loro le sudice. Questa tal | ||
176 | 1562 | e perché e' pareva loro che pigliassi gran piacere | ||
177 | 1562 | l'arte quello che loro avevano dalla natura, non | ||
178 | 1562 | io dovevo tenere che loro non se ne fussino | ||
179 | 1562 | Pedignione venivano, mai dicevo loro altro, se non che | ||
180 | 1562 | me lo guastassino; dicendo loro, per qualche occasione che | ||
181 | 1562 | Castellano, il quale comandò loro ispressamente che mai non | ||
182 | 1562 | le virtù innell'esser loro, e m'avviddi che | ||
183 | 1562 | di danno, che faceva loro una grossa pioggia: per | ||
184 | 1562 | la occasione di far loro piacere - e ancora aveva | ||
185 | 1562 | visitare, dicendo in fra loro: - Andiamo a vedere quello | ||
186 | 1562 | meco; e chi di loro mi offeriva e chi | ||
187 | 1562 | lieta cera con esso loro; così soprastettono meco. Passato | ||
188 | 1562 | questo cane si gittava loro adosso per mordergli. Gli | ||
189 | 1562 | con tanto furore, stracciando loro le cappe e le | ||
190 | 1562 | coperto, e quattro di loro andavano innanzi, faccendo iscansare | ||
191 | 1562 | per la strada, casca loro un sasso da qualche | ||
192 | 1562 | ma vien fatto innelle loro congionzione, alle quale noi | ||
193 | 1562 | sopra di me la loro malignità. E con questo | ||
194 | 1562 | quali, e Lui e loro, furno fatti morire attorto | ||
195 | 1562 | e fattosi innanzi a loro, questo uomo disse: - Illustrissima | ||
196 | 1562 | poi che ora da loro s'è messa questa | ||
197 | 1562 | corpo mio, iscusandosi della loro disgrazia: e il corpo | ||
198 | 1562 | e il corpo dava loro isperanza di bene: così | ||
199 | 1562 | credevano, che Idio compiaceva loro tutto quello che quei | ||
200 | 1562 | costante al male, dissi loro: - A questo Idio che | ||
201 | 1562 | sforzato e bistrattato da loro, inmaginandomi molto peggio di | ||
202 | 1562 | un bonissimo mercato; perché loro mi posono in quella | ||
203 | 1562 | suoi razzi, al solito loro, mi fece chiudere gli | ||
204 | 1562 | ma gli dicevo che loro certissimo mi avevano avelenato | ||
205 | 1562 | nissuna che venissi da loro. Così mi promise mandarmi | ||
206 | 1562 | ne va un di loro! ¶ Quasi che d'esser | ||
207 | 1562 | diceva, ed io a loro, ¶ sanza pensar, perché 'l | ||
208 | 1562 | e divinità che in loro apparisce. Niente di manco | ||
209 | 1562 | io mi volsi a loro, e dissi: - Monsignore reverendissimo | ||
210 | 1562 | mentre che noi desinavamo, loro, che avevano aùto indizio | ||
211 | 1562 | Pagolo e Ascanio, dissi loro: - Date di piè a | ||
212 | 1562 | l milanese, che a loro agio se ne venissino | ||
213 | 1562 | di Melfi, che dessi loro parecchi cavagli leggieri, per | ||
214 | 1562 | milanese andorno ai fatti loro. Noi restammo in Firenze | ||
215 | 1562 | qualche cosa che piaccia loro, se la dipingono tanto | ||
216 | 1562 | altra cosa che piaccia loro. Giunse questo messer Alfonso | ||
217 | 1562 | Pagolo che lo mostrassi loro; qual disse poi che | ||
218 | 1562 | gente avarissime e piace loro la roba d'altrui | ||
219 | 1562 | mi sforzorno a dir loro quello che io aveva | ||
220 | 1562 | i poveri giovani, dissi loro: - Domattina io vi darò | ||
221 | 1562 | molto gli svili' dicendo loro: - Uno è di prima | ||
222 | 1562 | avrei tratto aiuto da loro, che da quelli della | ||
223 | 1562 | io farei benissimo guadagnar loro tal salario. Così restammo | ||
224 | 1562 | danno animo ai servitori loro, in quel modo che | ||
225 | 1562 | aveva fatta, e che loro avevan detto non poter | ||
226 | 1562 | che, bisbigliando, presto ancora loro si partirno di casa | ||
227 | 1562 | pugnando contro a di loro animosamente, più volte m | ||
228 | 1562 | lor dicevano in lingua loro: - Questo è un bravo | ||
229 | 1562 | la complessione che a loro, non possendo resistere alle | ||
230 | 1562 | seguitarmi, non sopportò da loro la natura tale ingiurie | ||
231 | 1562 | maestri di Parigi, dissi loro tutti e' modi che | ||
232 | 1562 | quest'opera sopra di loro: e sopra la domanda | ||
233 | 1562 | m'avevan fatta, promessi loro parecchi scudi di più | ||
234 | 1562 | e veduto io che loro non pigliavono la buona | ||
235 | 1562 | dua teste, dissi a loro: - Io non credo che | ||
236 | 1562 | me, che quando la loro opera non fussi venuta | ||
237 | 1562 | che io avevo dati loro a buon conto, e | ||
238 | 1562 | in fossa l'opera loro; e io saldo, sanza | ||
239 | 1562 | teste: di modo che loro erano lieti e io | ||
240 | 1562 | detto le bugie della loro opera, e loro mostravano | ||
241 | 1562 | della loro opera, e loro mostravano d'aver molto | ||
242 | 1562 | molto volentieri feci far loro una ricca colezione. Da | ||
243 | 1562 | che io avevo promessi loro. A questo io dissi | ||
244 | 1562 | che io avevo detto loro, e sanza dir niente | ||
245 | 1562 | di fossa; e perché loro non potevano iscoprire la | ||
246 | 1562 | non potevano iscoprire la loro gran forma, se prima | ||
247 | 1562 | braccia in giù, che loro con quattro lor lavoranti | ||
248 | 1562 | cinquecento passi. Giunsi a loro e li trovai in | ||
249 | 1562 | piacere col dispiacere: e loro si scusavano, dicendo: - La | ||
250 | 1562 | spesa e quel danno, loro andrebbono accattando insieme con | ||
251 | 1562 | pagare quello a che loro s'erano ubrigati, io | ||
252 | 1562 | erano ubrigati, io prommettevo loro di pagargli del mio | ||
253 | 1562 | avevo veduto veramente che loro avevan fatto di buon | ||
254 | 1562 | cuore tutto quello che loro sapevano. Queste cose m | ||
255 | 1562 | parte, hanno per arte loro il fare il testimonio | ||
256 | 1562 | né, come istupidi, dove loro andavano, evidentemente si cognobbe | ||
257 | 1562 | uno avvocato normando, insegnò loro che lei dicessi che | ||
258 | 1562 | andar con Dio, dissi loro, che gli era bene | ||
259 | 1562 | io conoscevo bene che loro dicevano in gran parte | ||
260 | 1562 | e sua madre. Sopragiunsi loro addosso che le ridevano | ||
261 | 1562 | le ridevano con un loro avvocato: entrai drento e | ||
262 | 1562 | dabbene, fanno le opere loro che per quelle si | ||
263 | 1562 | così propiamente avevo dato loro quella grazia. A il | ||
264 | 1562 | dovere che le fatiche loro dimandino assai: però provedetelo | ||
265 | 1562 | sanza palla; ma mettevo loro tanto ispavento, che nissuno | ||
266 | 1562 | la ditta figura, ancora loro affermavano che ivi fussi | ||
267 | 1562 | d'Aniballe, in quella loro lingua e' suona in | ||
268 | 1562 | di mio argento, perché loro non sapevan lavorare in | ||
269 | 1562 | Re; se non che loro manderebbon per essi drietomi | ||
270 | 1562 | quali occupavono con le loro casse un mulo. Bene | ||
271 | 1562 | verginelle e alla madre loro, mia sorella carnale; che | ||
272 | 1562 | io tornavo subito, arei loro impedita la via a | ||
273 | 1562 | che Idio ha dato loro. ¶ LII. ¶ Torna'mene all | ||
274 | 1562 | se bene io davo loro continuamente quattro scudi d | ||
275 | 1562 | dorure che alla giornata loro vendevano. Quel mio cognato | ||
276 | 1562 | più che nessuno di loro amavo questo duca Cosimo | ||
277 | 1562 | voglio te e non loro; e tu abbi la | ||
278 | 1562 | promettevo poco per la loro freddezza, mi sforzava a | ||
279 | 1562 | dissono che io scrivevo loro che stavo così bene | ||
280 | 1562 | a quel termine che loro desideravono, perché ogni volta | ||
281 | 1562 | fussi ritornato in Francia loro si ritornavano lavoranti sotto | ||
282 | 1562 | il che, non ritornando, loro restavano liberi e in | ||
283 | 1562 | e' facevano tutto il loro sforzo perché io non | ||
284 | 1562 | io mi vantavo, scrivendo loro, delle gran carezze che | ||
285 | 1562 | Sua Maestà a dar loro il mio castello, in | ||
286 | 1562 | vedere a quel che loro malignamente espiravano: e per | ||
287 | 1562 | espiravano: e per dar loro un poco di speranza | ||
288 | 1562 | non risposi alle parole loro, e partitomi l'altro | ||
289 | 1562 | che io lo dissi loro subito, e da poi | ||
290 | 1562 | per questo le opere loro sono tutte piene di | ||
291 | 1562 | delle polpe delle gambe loro; che se un de | ||
292 | 1562 | tanto l'uno di loro, anzi tutt'a dua | ||
293 | 1562 | con un coltellino forò loro una venuzza che gli | ||
294 | 1562 | che l'avessino la loro stagione. E fatto che | ||
295 | 1562 | mi potevo fidare di loro, io mi volsi alla | ||
296 | 1562 | contento mi parti' da loro, e me n'andai | ||
297 | 1562 | dabbere attutti; e dicevo loro: - Io non sarò mai | ||
298 | 1562 | sarò mai vivo domattina -. Loro mi davano pure animo | ||
299 | 1562 | era seguito, forse per loro scusa, il detto maiordomo | ||
300 | 1562 | le avessino aùto i loro ragionevoli lumi. Un giorno | ||
301 | 1562 | delle buone che di loro si veggono; e se | ||
302 | 1562 | rare che tu apponi loro, a mme non parrebbe | ||
303 | 1562 | seguitavo di dirne, dando loro il maggior colore di | ||
304 | 1562 | senseria e la grazia loro: sì che e' non | ||
305 | 1562 | possiamo -. E io dissi loro: - Quello che non si | ||
306 | 1562 | scultori e pittori, ancora loro facevano aggara a chi | ||
307 | 1562 | ché io fui mostro loro così passando; di modo | ||
308 | 1562 | io mi cominciai arraccomandare loro, che di grazia d | ||
309 | 1562 | de' Servi aveva fatto loro una fontana piena e | ||
310 | 1562 | dire, che io dissi loro: - Molto mi maraviglio di | ||
311 | 1562 | con gran reverenza dissi loro addio. ¶ XCIII. ¶ Da poi | ||
312 | 1562 | che io rimettessi in loro Eccellenzie illustrissime quello che | ||
313 | 1562 | della Stufa, e disse loro che dicessino a Baccio | ||
314 | 1562 | la imbasciata, egli disse loro che quella opera ei | ||
315 | 1562 | tutto l'ordine che loro avevano dal Duca; e | ||
316 | 1562 | Duca; e perché con loro e' mi pareva molto | ||
317 | 1562 | ragioni, cominciai a mostrar loro che tante storie di | ||
318 | 1562 | fui alle presenze di loro Eccellenzie, con molte piacevole | ||
319 | 1562 | lor nobilissima Scuola i loro antichi l'avevano fatta | ||
320 | 1562 | furno tanto insapienti, che loro tolsono quel bel marmo | ||
321 | 1562 | tutto quello che pareva loro, sentendomi favorire, subito mi | ||
322 | 1562 | sanza il dimandarne i loro Operai; ai quali io | ||
323 | 1562 | i quali venivano ancora loro; e con piacevoli modi | ||
324 | 1562 | mia servitori fu dato loro il simile, secondo il | ||
325 | 1562 | simile, secondo il grado loro. La mattina, quando mi | ||
326 | 1562 | tanto più contra di loro; e se pure voi | ||
327 | 1562 | veleni e d'altre loro ruberie, veduto che 'l | ||
328 | 1562 | metà di quello che loro me lo avevano offerto | ||
329 | 1562 | de' Ricci teneva che loro non me la spedivan | ||
330 | 1562 | dettono il veleno, dar loro qualche cosa di buono | ||
331 | 1562 | Io conclusi che ero loro ubbrigato ed entrai in | ||
332 | 1562 | cominciai a dolere, e loro mi squadernavano addosso il | ||
333 | 1562 | che per via della loro malafede io non mi | ||
334 | 1562 | Veduto questo, io dissi loro come il Duca e | ||
335 | 1562 | quel primo accordo; e loro dicevano che no me | ||
336 | 1562 | la parte vostra: ora loro l'hanno tutto rimisso | ||
337 | 1562 | podere del Poggio da loro, cioè dallo Sbietta, per | ||
338 | 1562 | anni, e lo detti loro affitto. Feci per far | ||
339 | 1562 | innaspettatamente tutt'a dua loro Eccellenzie illustrissime con tutta | ||
340 | 1562 | cominciai a ringraziargli, dicendo loro che l'avermi levato | ||
341 | 1562 | e maggiormente poi che loro Eccellenzie illustrissime tanto me | ||
342 | 1562 | potessi essere degno di loro Eccellenzie illustrissime, volontieri io | ||
343 | 1562 | volontieri io ne facevo loro un presente; solo gli | ||
344 | 1562 | E così infra di loro con mio grande onore | ||
345 | 1562 | io dissi, che se loro Eccellenzie illustrissime mi davano | ||
346 | 1562 | comodità, che volentieri per loro amore mi metterei a |