Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

i santi sotto i loro baldacchini di seta escono

portatori col peso dei loro gioielli e delle loro

loro gioielli e delle loro tuniche d’oro, il

di conversazione ritardava la loro marcia, e nel quale

miei figli interrompono i loro giuochi e non sanno

di morire con le loro mani in mano. ¶ Fu

della rete: sepolte nei loro scialli, strenue cariatidi della

le vecchiette oranti; suggerì loro alcune speciali preci, che

egli si aspettava da loro. Nessuno poteva assumersi, in

usufruiva di tutto il loro rispetto e li trattava

che ho detto. Rivolgeva loro, d’improvviso, domande irriferibili

irriferibili; appuntava furtivamente ai loro grembiuli disegni sconci; una

e mi cedessero la loro porzione. Suppongo che esse

si possano supporre, la loro mostra si componeva di

di nuovo ricorrere a loro, estraevano il denaro da

sulle sue guance la loro vecchia strada: e dove

le “pizzerie” con il loro aroma sincero antico di

sparire il cibo, i loro dentini aguzzi non si

le sorelle hanno una loro casa altrove. Ma se

vero profondo bisogno di loro, là andrò a sdraiarmi

o in preghiera nelle loro celle i sette monaci

mia sorella terminassero il loro); avevo una ragazza da

finalmente lo avevano il loro diploma le mia labbra

salato e ironico del loro. Sul viale Elena imparai

mai il capo dai loro libri o dalle loro

loro libri o dalle loro piaghe per farti inciampare

dopo aver reso la loro trafelati e inutile testimonianza

dove si svolse il loro festino nuziale, naviga a

don Rosario vacillano sulle loro basi. Egli sfoglia febbrilmente

colpo il portoncino della loro casa e don Saverio

si aprì dietro di loro la porta di una

ecco i fatti nella loro straordinaria semplicità. Erano le

soglia del tinello il loro carico e dissero: ¶ «Abita

bambini sembrano impugnare a loro volta una sedia. La

signora portasse valige, le loro etichette ancora umide proverebbero

scacciò una mosca dai loro volti di gesso, e

sfidato a misurarti con loro nell’amicizia. Non potevi

che si rivoltano nelle loro tombe di sabbia. Voi

Giraci, accorgendosi che la loro reciproca infelicità era abbastanza

scemo non trovarono le loro gambe o le loro

loro gambe o le loro grucce nel singolare “basso

sportivi uscirono con il loro sottile piacere, io aspettai

d’erba sotto le loro sedie fra due selci

hanno l’orgoglio del loro sesso, lo sentono come

tacevano permettendo infine alle loro mascelle di rilassarsi. Ricordo

Russo li riferirono nelle loro dolci e concitate strofe

fra i cenci della loro bellezza, intontite dalle avversità

le hanno svuotate; i loro sogni, se ne ebbero

finestra s’apre. La loro casa è una unica

eternamente nel cortiletto. Il loro uomo si addormenta di

Come fu breve la loro stagione: c’è da

per una vertenza; i loro occhi scintillanti si impossessavano

qualche spicciolo in certi loro bizzarri e funerei salvadanai

finiamo per aderire ai loro perentori inviti è perché

gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali

per pochi decimi del loro valore, da animosi individui

apoplessia, si avviticchiavano ai loro sconosciuti vicini di posto

qualche colpo partiva dai loro pistoloni, rimanendo del tutto

Giosafat, i napoletani col loro corpo sul braccio come

arrossivano di mostrare le loro tibie e il loro

loro tibie e il loro costato, gli premeva soltanto

torrente della guerra, dette loro una remota corsia dell

qui. ¶ Così assorte nei loro giuochi, erano, che per

divertivano con tutto il loro sangue, come fu delle

di chiunque altra alla loro età? ¶ «Piove ed esce

mi avevano detto di loro. Tu, bionda, larga, piena

si divertivano come alla loro età le mie sorelle

miei pensieri e i loro un effettivo incontro, io

ma la luce dei loro sguardi restò nitida, continuò

si impietriscono mentre i loro sette spiriti balzano al

occasioni per scegliere i loro napoletani. Giugno fugge e

nei cronisti locali i loro infaticabili aedi. Ricordo i

strada, gli affidarono la loro difesa in clamorosi processi

bisestili; rispose che aveva loro inviato, quella sera, sei

piroettando inviava fino a loro il suo istoriato bastone

comodini spaiati, ma col loro contenuto in regola, e

passando la mano sui loro volti, con la ingenua

la folla strappava dai loro balconcini ingombri di cocomeri

Caserta vi trascorsero la loro luna di miele, fino

tanta parte rimane della loro lontana originaria umanità, e

multipli giri pesava sul loro petto avrebbero potuto sbarrare

avevano fatto pervenire il loro biglietto da visita quando

le mosche entrassero nelle loro bocche spalancate. Nelle soste

sollevavano come stendardi i loro malati incurabili e procedevano

don Pasquale Esposito, la loro gamma infinita, il loro

loro gamma infinita, il loro registro e le loro

loro registro e le loro modulazioni. Egli aveva lo

si portò via il loro quarto bambino. Da allora

queste cose indipendentemente dal loro stato: lasciatelo guardare e

non trovano chi dia loro occasione di presentare una

hanno fame, già i loro becchi tentano i bottoni

don Antonio intuisce la loro carne rosea o cuprea

per trovare qui la loro apoteosi, il loro Pantheon

la loro apoteosi, il loro Pantheon. Non erano nel

avevano deterso, con le loro labbra, dal ragù: altrimenti

che venivano considerati a loro volta responsabili della “spagnola

poche parole: misurarsi con loro, influsso contro influsso; sopprimerli