Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

Pina aveva dato alla luce Nicola, otto anni dopo

irradiava un alone di luce azzurrina. Era ottobre, ma

topi, e non la luce, la vita, come noi

calma? Questo figlio è luce di casa nostra, speranza

i denti scintillanti di luce. ¶ «Meglio, grazie» rispose lui

il mare increspato di luce dorata, in silenzio. ¶ «Rino

suoi denti scintillavano alla luce del fuoco. ¶ All’improvviso

ai primi raggi di luce. ¶ 20 settembre ¶ Otto e venti

mare all’alba, di luce calda, di commozione, di

accanto e spegne la luce. ¶ La voce di lei

anche i residui di luce riflessa sul mare vennero

guance, come se alla luce del sole avessero paura

piccole onde piene di luce, innocue e leggere; con

un bassorilievo, catturando la luce a ogni beccheggio. Capocolò

vergini sotto la prima luce dell’alba e faceva

divenne una linea di luce rossa. E poco dopo

illuminare la barca di luce arancione. Capocolò divenne silenzioso

silenzioso come se la luce gli avesse disseccate le

stanza filtra una debole luce attraverso le lamelle delle

le finestre, e la luce del tardo pomeriggio precipita

avevo mai ammirato alla luce del sole, vicinissimo ai

della notte e la luce dell’alba. «E tu

appena era uscito nella luce bollente del sole. ¶ I

vedere una virgola di luce in quest’aria tanfòsa

Tua Anna”. ¶ 23 dicembre ¶ Alla luce del sole il castello

caparbiamente, uno spiraglio di luce, faceva parte del suo

buonanotte e spense la luce. ¶ Il giorno dopo, al

se la incontri alla luce del sole, sono sicura

la vide inondata di luce. ¶ Anna se ne accorse

marrone sono caldi di luce, minuscole ombre s’impigliano

lascia che la piccola luce tra di loro si

scrive Anna, la piccola luce lontana nel buio pesto

Si trattiene. La piccola luce ancora non si vede

di sangue e di luce, ai piedi della ciminiera

accende all’improvviso una luce. E lui si sente

il vino e la luce di aprile. ¶ «Coraggio. È