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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «luce»

nautoretestoannoconcordanza
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si avvicina stridendo, la luce dall’interno della vettura
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da bambino. Spegne la luce. E Moreau gli viene
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le imposte, e la luce si diffonde nell’ambiente
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una macchia gialla di luce proiettata dai forni del
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le fronde, aprendole alla luce; i cui riflessi cadono
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allorché imbrunisce e la luce per le stanze è
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sensi. Un po’ di luce viene dal fanale della
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risvegli improvvisi, accendono la luce e si guardano l
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all’alba, quando una luce opaca comincia a penetrare
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riverberano minuscoli quadretti di luce. Teodoro è mal visto
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Più tardi accendono la luce; poi le portano la
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con un quadrato di luce gialla. Vorrebbe domandare a
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viene a mancare la luce e pare a un
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elettrica. Ora manca la luce e candele non ve
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debba abbattersi improvvisamente. La luce ad acetilene, oscillando, macchia
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col loro cerchio di luce sulle pietre unte dei
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giorno ormai, e una luce chiara annunzia il sole
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bambù e tropicali: la luce ad acetilene macchiava di
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visi abbronzati, che la luce dell’acetilene rendeva arsi
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cose più bianche di luce attraverso il cristallino verde
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corridoio vuoto pieno di luce, ed esce di casa
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globo fa cerchi di luce sulle pareti bianche. Dal
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e manda farfalline di luce sul viso dei tre
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bastati per mettersi in luce. ¶ Durante i giorni che
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da un fiotto di luce solare che si proietta
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persiane chiuse, e la luce filtra tra le bacchette
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aperta. Nell’interno una luce rossastra, e ombre di
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fuori dai cerchi di luce diffusa dai fanali. Pensa
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ancora la guerra. La luce è poca, poiché quella
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perduta; e uscire alla luce solo quando avrà ritrovato
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parete. Un tondo di luce, diviso in quattro da
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stato già invaso dalla luce. Teodoro vede le facce
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disfarsi in farfalline di luce. Nel cantiere il lavoro
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forse per l’improvvisa luce, si ferma, domandandole: ¶ «Dove
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luminoso e in questa luce sostano qualche minuto in
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lei, appena accesa la luce. ¶ «Cinque lire?» domanda Teodoro