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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «luce»

nautoretestoannoconcordanza
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nell'ora perplessa fra luce e ombra, la luna
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volto levato verso la luce, da pensare ch'esprima
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verità di veder la luce, e ancora diffidenti e
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vi rifrangono la loro luce. Bello e giusto sarebbe
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ma non è ancora luce, e gli alberi trovano
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sinceri, i giochi della luce sui muriccioli degli orti
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in su d'una luce spettrale, spinge oltre la
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deserta di prima. La luce la teneva tutta in
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ferocissime stragi, chiamate dalla luce di Francesco e di
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che si manifesta in luce. Ignoro di dove venga
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di dove venga questa luce. La pietra del Subasio
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alla candida rosa di luce ch'è la coscienza
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capo, che mette in luce la fermezza della bocca
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aperto in alto sulla luce diffusa dell'orizzonte. ¶ Questa
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è intriso solo di luce, ma d'una sostanza
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in un con la luce, già un po' radente
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ombra, sbocco in piena luce, dal sottoportico nei pressi
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con cui trascolorano alla luce. ¶ Ora la solitudine è
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nuotano in una liquida luce bluastra fra le ciglia
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una viuzza. La sua luce bionda qui non splende
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il loro capriccio. ¶ La luce speciale di certi angoli
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sdentata e consunta, alla luce troppo cruda d'una
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come il cieco la luce, lo ricerca in sé
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e un guizzo di luce: a sommo del capo
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agli zigomi, tutto in luce, si scolpiva in un
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riso squillante, pieno di luce. Le scarpe, americane, con
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la stessa sensazione di luce bianca e azzurra, e
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gesto di spegnere la luce elettrica fu semi-incosciente
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interruttore. Lo scatto della luce l'abbagliò. Le sudavano