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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «lui»

nautoretestoannoconcordanza
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cominciando da quello di lui. Quanto al titolo, egli
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dove il figlio di lui e le sue vicende
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per un filosofo come lui, era un desiderio orgoglioso
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stia bene. Ora con lui, poche sere prima, s
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può capitare domani a lui, ai suoi figli, alla
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i posteri e precisamente lui. ¶ Semplicissimo: perchè io con
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con questo foglio istituisco lui erede della mia curiosità
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sempre occupato poco di lui. Forse ho fatto male
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canto, si fa infelice lui e chi l’ascolta
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le alte tariffe da lui imposte. ¶ — Ma questi danari
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dagli amici, poi da lui stesso, seppi che per
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illustrissimi i quali come lui sostenevano che l’anima
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l’uomo morale, di lui marito. Il preside restò
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m’avvicinavo troppo a lui quando in una stanzuccia
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Italia nella famiglia di lui, tentava di legare alla
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perduto il suo posto. Lui, il medico provinciale, gli
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ci si divertirà anche lui. E questo spettacolo di
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onorevole Mastiotti era venuto lui da Roma a giudicare
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che lo stomaco di lui sia capace di ben
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io di faccia a lui dovetti sedermi alla sinistra
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Io osservavo Nestore. Tra lui e il cameriere era
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domanda giungesse fino a lui, mi rispose: ¶ — A tavola
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e noi dobbiamo imitarlo. Lui che cosa voleva fare
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lo rese audace. Fu lui ad interrompere il suo
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jeri siamo andati da lui per lo sciopero dei
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poco più basso di lui. Il deputato gli mise
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gli torna quello sfogo, lui riproclama lo sciopero. ¶ Lo
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umiliazione, gridava che a lui solo, a lui solo
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a lui solo, a lui solo, Dio doveva ormai
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ha più coraggio di lui. E basta che l
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del conte Zacchei.... ¶ — Anche lui? ¶ — Colpa della sarta. La
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nessuno avrebbe pensato a lui e al suo oro
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Corso, l’ha dati lui. Lei capisce. Ma ce
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gonnella. Più su! ¶ E lui rideva, in tomba. E
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l’ozio continuato di lui sarebbe di grave impaccio
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alla carriera politica di lui. Le disgrazie conjugali sono
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mai lottare contro di lui e che, quand’esso
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quercia un ritratto di lui in uniforme, a testa
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sapeva. I parenti di lui avevano rifiutato il loro
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con la divisa di lui; e nella ritirata, anzi
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così a letto per lui. Ma lo scrivo perchè
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Italia, aveva anche elevato lui fino alle braccia di
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turbamento; e poichè da lui lo sguardo della donna
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ho trentacinque anni e lui ventiquattro. ¶ Forse a confessare
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dubitare della superiorità di lui. Ho sempre pensato che
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dopo la partenza di lui mia moglie a pranzo
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del fronte. Ebbe ragione lui. Presto si ritrovarono sette
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Voleva dire che a lui il povero Pasquarella era
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la condanna emanata da lui Nestore contro il suo
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uno i ferrovieri; due, lui delegato; tre, in cima
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piazza. ¶ — C’è? ¶ — Chi? ¶ — Lui, quello solito. O un
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prendere alloggio presso di lui nella stessa stazione. ¶ Io
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il fazzoletto col profumo. Lui Roncucci ci aveva lasciato
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punto la madre di lui e gli portava in
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o l’altro anche lui li pianterà tutti i
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a un metro da lui ed esso non si
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pantaloni, si volse a lui d’improvviso, gli sorrise
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tasca un cartoccio per lui con ossa di pollo
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ero così contento di lui che non osai dirgli
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essere preso in giro, lui con Mosca, Lenin, Troschi
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con altri compagni, anche lui in non so più
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onorevole, mi dissero, anche lui. E m’aggiunsero che
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del Lavoro. Abbiamo da lui alle undici la riunione
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fondo, la proprietà di lui. ¶ — Parli sottovoce, – mi ammonì
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furtivamente a deporre anche lui un bacio fuggevole sul
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e Micio erano distratti, lui goffo e confuso, lei
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cinque popolani offendeva in lui il pubblico amministratore, tanto
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disertori, non volevano che lui diventasse vescovo. Senza logica
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tutta, quasi che guardando lui si fosse rimirata in
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perchè io, fossi in lui, mi c’invischierei ad
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al Parlamento. Vi condurrà lui dal sottosegretario agl’Interni
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con poco rispetto per lui e a stringerglisi attorno
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súbito ricominciò a parlare lui: ¶ — Ma è semplicissimo. Si
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segretario, e detti a lui. ¶ — So scrivere. ¶ — Sai scrivere
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pregava di passare da lui appena tornato. Mi proposi
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La prima classe, per lui, era di quelli che
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passare pel tramite di lui sottoprefetto. Nella prima classe
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le donne che a lui sembravano belle ed eleganti
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lesti e sfacciati di lui. Quella era soltanto la
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che aveva parlato di lui col prefetto, questi aveva
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Nestore sarei stato da lui iscritto súbito nella terza
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colpo, la proposta di lui io perdevo per sempre
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a Matteo? Balie anche lui? Lo vidi tornar giù
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dell’orto insieme a lui, ragionando fitto, anzi scrivendo
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ora l’avrò rivenduto. ¶ — Lui non trova a vendere
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più paura io di lui che lui di me
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io di lui che lui di me. Nestore invece
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furono più savii di lui, e la lapide se
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Comune era affidato a lui, cosa sua. Noi non
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Quello concluse, truce: – Anche lui è scomparso, come il
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doveva saperlo bene nemmeno lui. Tutta la città non
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voglio avere. Non da lui, sa, ma da un
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gliel’hanno presa? ¶ — Semplicissimo. Lui era scomparso alle sei
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ritrovai la moglie di lui che aveva socchiuso una
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Corso; e accanto a lui sua moglie, fresca, felice
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illuminarlo e riflettere solo lui. Attorno a loro un
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s’erano riconciliati con lui e con quei benedetti
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non udire. Intorno a lui, però, l’orgoglio di
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in città, bastonano anche lui. Ma lo bastonano i
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invece di scusarsi con lui, se ne beffavano e
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d’ornello allontanava da lui le mosche e i
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e poi fuggendosene anche lui dalla parte della Rocca
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assicurare tutti essere lì lui da due giorni, al
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io adesso sospettare di lui e respingerlo? Ma sì
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intenzioni della moglie di lui, narrai anche della croce
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mise a ridere anche lui alle spalle dei compagni
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che più lo angosciava, lui, capo d’un’officina
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onesto e discreto di lui non s’accorgono che
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operai: per affezionarmeli, diceva lui; per vedere, dieci giorni
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non l’aveva avuta lui: gliel’avevano messa addosso
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di Pópoli scaricarono su lui la loro elettricità. Matteo
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e il pubblico con lui: – Tu sei un socialista