Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

di accompagnarmi con essa lungo la via. Lasciando, per

regolari sbarre di cancellate lungo i campi dove il

per mano. ¶ Ma il lungo nastro di cielo sul

fiorito, per fiutarlo a lungo e tentarlo con lo

posto: vivrà piú a lungo che potrà: morrà in

prateria dietro la casa, lungo i cigli dei viali

loro corpo è troppo lungo, per la misura dell

succede a notte alta lungo le roggie, quando gli

sparito. Lo cercai, ansiosa, lungo il marciapiede, e dentro

il battito della vena lungo il polso della moribonda

in frenetici giri. Laggiú, lungo la riva opposta confusa

vista della strada provinciale. Lungo, diritto, tutt'ombra, il

facevo nulla. Poi, per lungo tempo, in questo paese

nel tramonto, a scarpata lungo il pendio: presso gli

cosí leggère nell'aria. Lungo il viottolo che digrada

continua ininterrottamente a svolgersi lungo la strada di Santa

monaca di casa»: abito lungo fino ai piedi calzati

vien di lontano, dopo lungo patire e lavorare, a

casa rimasti estranei per lungo tempo: trovarsi vuol dire

mi sorprendo a navigare lungo la limpida corrente, come

bella fila di platani, lungo la strada-alzaia che

senza sosta quant'è lungo il giorno ha dato

agili gambe affusolate pendono lungo il suo petto, i

delle Grazie? ¶ Vagabondava, anche, lungo gli argini del Ticino

custodito sotto quest'arca. ¶ LUNGO L'ARGINE ¶ Esco dal

un-dué, un-dué – lungo lo sterrato, fra i

un signore, con un lungo viso ben disegnato, dai

buttava sul grembialone un lungo pastrano nero, da uomo