Luigi Pirandello, L'imbecille, 1922

Attaccarlo! - Benissimo! - A fondo! - Ma no! - Niente affatto! ¶ Primo

È vero! - Dei monarchici! - Ma chi lo dice! - No

l'uscio in fondo, ma prima d'arrivarci scoppia

niente... ¶ A Luca Fazio: ¶ Ma, scusi, che cos'è

sono stati tutti contrarii; ma è riuscito a vincere

Regio Commissario! ¶ Commesso viaggiatore: Ma gridavano abbasso! ¶ Luca: Già

uscio e si ferma): Ma sono opachi! ¶ Luca: Ah

rivedrà qua questo divanaccio, ma senza me, e la

Primo redattore: La polizia? Ma il Regio Commissario sarà

redattore: Si difendono! ¶ Paroni: Ma potevano, mi pare, reclamarle

trovo il bastone! ¶ Paroni: Ma all'angolo, vicino all

agli estremi. ¶ Terzo redattore: Ma una fine così! ¶ Secondo

neanche sulle gambe... ¶ Paroni: Ma io dico, scusate, quando

il viaggio? - ¶ Primo redattore: - ma che dici? - ¶ Secondo redattore

avrà pensato, poverino! ¶ Paroni: Ma come si fa a

guardie? ¶ Quarto redattore: Sì, ma all'ultimo! ¶ Quinto redattore

a quello del compagno: ¶ Ma che cos'avete? ¶ Rosa

Paroni (eseguendo e ridendo): Ma è inutile; non verrà

Anche per te. ¶ Paroni: Ma io non ho paura

hai paura. ¶ Paroni: No, ma... se Dio liberi... ¶ E

Roma, per finirmi. ¶ Paroni: Ma che pazzia! ¶ Luca: Pazzia

mi scrollò, mi gridò: «Ma come? così ti uccidi

credevo davvero tanto imbecille! Ma va'... Se vuoi far

tentando d'insorgere): Ah, ma c'è una bella

stupido dei delitti! ¶ Luca: Ma dunque tu vorresti che

Luca... Che fai?... No! - Ma perché? Ti sono stato

non t'ammazzo. Alzati; ma stammi discosto. ¶ Paroni (alzandosi

imbecille a Pulino. ¶ Paroni: Ma io l'ho detto

paese... ¶ Luca: Bravo, sì. Ma libero pensatore sei, non

questo non mi trattiene. Ma non t'ammazzo. Né

quella cravatta lì... - Ah, ma sai? la tua buffoneria

là, e scrivi. ¶ Paroni: Ma che vuoi che scriva

Ora tu stai sotto; ma ti conosco: domani, quando

imbecille anch'io. ¶ Paroni: Ma no! Che vai a

Paroni (guardando sul tavolino): Ma dove vuoi che scriva

su codesta cartella... ¶ Paroni: Ma che cosa? ¶ Luca: Una

mi pento ... ». ¶ Paroni (ribellandosi): Ma via, di che vuoi

prima di uccidersi ... ». ¶ Paroni: Ma che ti vuoi uccidere

paroline, per concludere. ¶ Paroni: Ma che vuoi concludere? Ancora

Paroni (ributtando la carta): Ma va' là, no, è

porgendogli la carta): Eccoti. Ma che te ne farai