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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Magalotti, Lettere su le terre odorose a monsignor Leone Strozzi, 1705

concordanze di «ma»

nautoretestoannoconcordanza
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ragione e buon gusto. Ma vaglia il vero, che
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non l’ho veduta, ma mi viene asserito che
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capace d’esalazione sensibile. Ma se fosse sostenibile l
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Napoli chiamano Buccheri villani, ma che pure hanno luogo
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non si sono misurati, ma lo credo assolutamente) di
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nella Stanza delle Porcellane; ma, con un poco di
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Salto tutto il nobilissimo, ma però malissimo impiegato panegirico
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della barbarie nello scrivere, ma non la fo né
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una Dama, è assai, ma per dover servir d
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due. ¶ Il più naturale, ma il più lungo, tenerli
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acqua. Il più speditivo, ma che è un tantino
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mi piace d’aiutare, ma non di trasfigurare. Quando
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bucchero e l’altro, ma per amore, non per
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fa padrona, cacciandosi sotto, ma però giovandosi de’ suoi
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che più le piace, ma non si faccia paura
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invita al mio giuoco, ma due cose mi mancano
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suscitati in questo proposito. Ma lasciando questa difficultà da
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parlasse di boli odorosi, ma veddi poi ch’ei
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e la disposizione ottima, ma il colorito manca di
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ridete della mia semplicità: ma avvertite che ella non
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non erro, della Maddalena: ma tutto questo non servì
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sopra i vasi saguntini ma altri ancora, dove ci
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non solamente di creta, ma di cristallo, di murra
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da lingue orientali. Verissimo: ma vedete bene quante scuse
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pluris constent, quam myrrhina. Ma sopra tutto m’è
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fit sapor inde mero. ¶ Ma lasciamo tutte queste ciarle
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un poco nella borsa, ma non mai tanto, quanto
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un disegno buono assai, ma dico assai, velati d
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onore di ringraziarla addirittura, ma non ho creduto di
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istimarlo, buon per lui; ma per sua, o più
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riusciva di potervi accusare. Ma aspetta aspetta, non se
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c’è che dire. Ma sapete voi che questo
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credo che voi burliate: ma se a sorte diceste
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scriverne dieci anni sono. Ma per verità, Monsignor mio
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non ne so niente, ma niente affatto, più di
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era obbligato a più. Ma delle Porcellane se ne