Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956
concordanze di «madre»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1956 | la memoria abbracciando la madre, al posto di quello | ||
2 | 1956 | settant’anni, ed è madre, nonna ed avola; da | ||
3 | 1956 | le aveva apprese dalla madre e questa, anche lei | ||
4 | 1956 | il padre o la madre con le figlie, a | ||
5 | 1956 | Il padre e la madre rimasero stupiti, e prima | ||
6 | 1956 | Il giovane disse: – Padre, madre, addio, devo andare a | ||
7 | 1956 | piangeva e disse alla madre: – Datemelo in braccio a | ||
8 | 1956 | farlo tacere, – disse la madre. – È tutto il giorno | ||
9 | 1956 | mangiona che quando sua madre portava a tavola il | ||
10 | 1956 | a chiederne. E la madre le riempiva il piatto | ||
11 | 1956 | piatto di minestrone, la madre invece di riempirle il | ||
12 | 1956 | vide dalla finestra la madre che batteva la figlia | ||
13 | 1956 | di che cosa? ¶ La madre si vergognava di avere | ||
14 | 1956 | fortuna. Gli disse sua madre: – Cosa vuoi andare a | ||
15 | 1956 | Giuanin corse da sua madre, che venne a vedere | ||
16 | 1956 | gramo, e più sua madre lo curava e lo | ||
17 | 1956 | gramo. Gli disse sua madre: – Cosa t’è successo | ||
18 | 1956 | Allora, – gli disse sua madre, – non c’è altro | ||
19 | 1956 | e restò disperato. ¶ La madre del pastore prendeva anche | ||
20 | 1956 | in casa. Intanto sua madre era morta e lui | ||
21 | 1956 | figlia maggiore disse alla madre: ¶ – Dovessi anche andare a | ||
22 | 1956 | figlia mia, – fece la madre. – Non sai cosa ti | ||
23 | 1956 | tre figlie, – disse alla madre. – Lascereste che ne venisse | ||
24 | 1956 | a mio servizio? ¶ La madre l’avrebbe lasciata andare | ||
25 | 1956 | partita da casa mia madre non stava tanto bene | ||
26 | 1956 | sporca, così se mia madre sta bene gliela date | ||
27 | 1956 | davvero fin da mia madre? ¶ – Non ti fidi di | ||
28 | 1956 | difilato a casa della madre di Lucia. – Vostra figlia | ||
29 | 1956 | che voleva notizie della madre. ¶ E lo mandò a | ||
30 | 1956 | storia delle notizie della madre. Il Diavolo, s’era | ||
31 | 1956 | furbo dalla nascita. Sua madre, appena nato, vedendolo così | ||
32 | 1956 | perché si rinfrescasse, sua madre l’aveva messo in | ||
33 | 1956 | Lo disse a sua madre. – Non hai vergogna? – disse | ||
34 | 1956 | hai vergogna? – disse sua madre. – Vatti subito a confessare | ||
35 | 1956 | i marenghi a sua madre e lui andò in | ||
36 | 1956 | aveva una figlia. La madre di questa figlia era | ||
37 | 1956 | calmò. Al mattino la madre del Vento s’alzò | ||
38 | 1956 | volentieri, ma sono la madre del Fulmine, e quando | ||
39 | 1956 | ridesti, – le disse la madre del Fulmine al mattino | ||
40 | 1956 | era la casa della madre del Tuono che finì | ||
41 | 1956 | nocciola come regalo della madre del Tuono. ¶ Dopo aver | ||
42 | 1956 | Entrò in casa della madre ammalata, la mangiò in | ||
43 | 1956 | pancia e ne uscirono madre e figlia ancora vive | ||
44 | 1956 | muore mai. ¶ Saluta padre, madre, zii e cugini, e | ||
45 | 1956 | Ora andrò da mia madre a dirle che ho | ||
46 | 1956 | raccontò tutto a sua madre, che gli disse: – Caro | ||
47 | 1956 | era una volta padre madre due bambini e una | ||
48 | 1956 | due bambini dissero alla madre: – Noi andiamo incontro al | ||
49 | 1956 | A casa, quando la madre vide tornare il padre | ||
50 | 1956 | e poi disse alla madre che aveva trovato una | ||
51 | 1956 | se la sposava. La madre: – Ma io non voglio | ||
52 | 1956 | Di’, ricorda a tua madre che ci manca un | ||
53 | 1956 | disse: – Dille a tua madre che ci manca tre | ||
54 | 1956 | e dice a sua madre: – Hai visto mamma, cosa | ||
55 | 1956 | poveri, disse a sua madre: – Preparami la mia mezza | ||
56 | 1956 | volta c’era una madre con tre figlie, più | ||
57 | 1956 | fece venire anche sua madre e le diede la | ||
58 | 1956 | sai? Io sono la madre della Bora. Aspetta qui | ||
59 | 1956 | Ora io e mia madre ti daremo una lettera | ||
60 | 1956 | lui. ¶ Beniamino ringraziò molto madre e figlia, e si | ||
61 | 1956 | a piangere da sua madre e a raccontarle tutta | ||
62 | 1956 | e l’ammazzassero. ¶ Sua madre la Regina, che le | ||
63 | 1956 | diceva sul serio. La madre cercava di fargli intendere | ||
64 | 1956 | a chiamare anche la madre, rinnovarono le nozze, con | ||
65 | 1956 | la porse a sua madre perché la mangiasse. La | ||
66 | 1956 | volevi pure accecare tua madre! Soldati, prendete questo ingrato | ||
67 | 1956 | fratelli con la vecchia madre, e il maggiore era | ||
68 | 1956 | Mamma, – diceva a sua madre, – io con la Rosina | ||
69 | 1956 | mora? – le rispondeva la madre. – Nasci da me che | ||
70 | 1956 | per l’invidia, la madre che per lei avrebbe | ||
71 | 1956 | mangiava viva. Disse alla madre: – Domani mandatela di nuovo | ||
72 | 1956 | Assunta corse subito dalla madre: – Mamma, domani la Rosina | ||
73 | 1956 | canapa da filare. ¶ Sua madre l’accontentò e l | ||
74 | 1956 | un giorno disse alla madre: – Mamma, ho voglia di | ||
75 | 1956 | di quel contadino. ¶ Sua madre, per contentarla, comandò alla | ||
76 | 1956 | mia sposa. ¶ Intervenne la madre: – Maestà, faccia attenzione, lei | ||
77 | 1956 | uggito e appassionato, la madre cominciò a metterglisi intorno | ||
78 | 1956 | il viso. ¶ E la madre: – Adesso ti dico io | ||
79 | 1956 | suo padre e sua madre che già lo piangevano | ||
80 | 1956 | occhi. ¶ A Corte, la madre del Principe e tutte | ||
81 | 1956 | si consigliò con sua madre, che lo persuase a | ||
82 | 1956 | per gelosia. Solo sua madre conosceva il suo segreto | ||
83 | 1956 | a sentire, – disse sua madre. – Ci sono a Corte | ||
84 | 1956 | bella d’allora! Cara madre, la scelta l’ho | ||
85 | 1956 | subito corse da sua madre. – Mamma, mamma, – le disse | ||
86 | 1956 | una donzella. ¶ Disse la madre: – Portalo nella sala d | ||
87 | 1956 | di corsa da sua madre: – Mamma, il generale brancica | ||
88 | 1956 | pare una donzella. ¶ La madre disse: – Portalo in giardino | ||
89 | 1956 | Re tornò da sua madre in grande affanno: – Ha | ||
90 | 1956 | pare una donzella. ¶ La madre capì che il figlio | ||
91 | 1956 | continuava a ripetere alla madre: ¶ Fanta-Ghirò, persona bella | ||
92 | 1956 | prova, – gli disse la madre. – Invita il generale a | ||
93 | 1956 | allegrezza. Corse da sua madre: – Mamma! Mamma! L’avevo | ||
94 | 1956 | lasciare il tempo alla madre di rispondere, saltò in | ||
95 | 1956 | palazzo. La Regina mia madre certo ti terrà con | ||
96 | 1956 | per paura che la madre non la vedesse come | ||
97 | 1956 | per non disobbedire alla madre, partì, e stette fuori | ||
98 | 1956 | stette a sentir sua madre, e senza più aspettare | ||
99 | 1956 | affidare l’Uliva alla madre, con gran raccomandazioni, ma | ||
100 | 1956 | un tradimento di sua madre. ¶ Ma torniamo all’Uliva | ||
101 | 1956 | paese in lutto. Sua madre cercava di consolarlo, ma | ||
102 | 1956 | farla pagare a mia madre come merita! ¶ – Questo no | ||
103 | 1956 | che non castigherai tua madre in nessun modo. Ne | ||
104 | 1956 | non disse nulla alla madre. – Ero in pensiero per | ||
105 | 1956 | un figlio verso sua madre, quasi mettesse in dubbio | ||
106 | 1956 | e morì. ¶ La Regina madre se la prese con | ||
107 | 1956 | il divieto della Regina madre, finirono per raccontare la | ||
108 | 1956 | Ne parlò a sua madre: – Mamma, a dirtela, sbaglierò | ||
109 | 1956 | ti sbagli, – disse la madre. – Se vuoi provare portalo | ||
110 | 1956 | un uomo? – disse la madre al Principe quando lui | ||
111 | 1956 | persuadeva. ¶ – Ora, – disse sua madre, – non c’è altro | ||
112 | 1956 | chi è? – fece la madre. Allora la invitarono a | ||
113 | 1956 | Regina d’Inghilterra, la madre del Principe non ci | ||
114 | 1956 | il padre e la madre pieni di rammarico ed | ||
115 | 1956 | una balia. Padre e madre andavano di rado a | ||
116 | 1956 | suo nonno, dice alla madre: – Mamma, voglio andare a | ||
117 | 1956 | che io sono la madre di quella mela, e | ||
118 | 1956 | a morte. E tua madre la tengono murata viva | ||
119 | 1956 | tengono murata viva… ¶ – Mia madre murata viva? – disse il | ||
120 | 1956 | verde gli disse: – Tua madre è murata viva. ¶ – Eh | ||
121 | 1956 | murata viva. ¶ – Eh? mia madre murata viva! – gridò lui | ||
122 | 1956 | padre in guerra… Tua madre murata viva… E le | ||
123 | 1956 | casa e bussò. Sua madre aprì e vide solo | ||
124 | 1956 | a piagnucolare con la madre: – Lei marito e io | ||
125 | 1956 | e detto questo, la madre spirò. ¶ Dopo qualche giorno | ||
126 | 1956 | cestello ¶ C’era una madre vedova che sposò un | ||
127 | 1956 | aveva una figlia. La madre voleva bene alla sua | ||
128 | 1956 | la brutta. Venne la madre con l’acqua bollente | ||
129 | 1956 | come acciughe. ¶ Allora la madre e il padre gli | ||
130 | 1956 | la figlia. ¶ E la madre: – Lascia fare a me | ||
131 | 1956 | tranne che con sua madre. ¶ Il mercante, quando sua | ||
132 | 1956 | andò a dire la madre al Re superbo, – dice | ||
133 | 1956 | aveva quindici anni, sua madre cadde malata, e stava | ||
134 | 1956 | Un giorno, a sua madre che gli stava sempre | ||
135 | 1956 | i complimenti a sua madre, quando sotto i denti | ||
136 | 1956 | addormentata, alle volte! ¶ La madre andò in cantina e | ||
137 | 1956 | ricotta. Disse a sua madre: – Mammà, vorrei una donna | ||
138 | 1956 | l’aveva fatta sua madre e il giovane le | ||
139 | 1956 | che la Regina sua madre ne sapesse nulla, e | ||
140 | 1956 | la bella morta. ¶ La madre, insospettita, entrò nella stanza | ||
141 | 1956 | indice, dono di sua madre, e riprenderli sulla punta | ||
142 | 1956 | padre e a mia madre perché anch’io sono | ||
143 | 1956 | Il padre e la madre vennero e ritrovarono il | ||
144 | 1956 | un maschio. Allora padre, madre, nonna e zie si | ||
145 | 1956 | Il padre e la madre lo benedissero e glielo | ||
146 | 1956 | a lagnarsene con la madre, e così apprese la | ||
147 | 1956 | Reginella parente, con la madre e con le zie | ||
148 | 1956 | una mano. Tornò dalla madre: – Mamma, trovatemi un altro | ||
149 | 1956 | me. ¶ Gli rispose la madre: – Figlio mio, mi restano | ||
150 | 1956 | per conto mio. ¶ La madre gli diede i dieci | ||
151 | 1956 | a casa di sua madre e bussò: – Mamma, apritemi | ||
152 | 1956 | bussò: – Mamma, apritemi! – La madre aprì e si trovò | ||
153 | 1956 | gli chiese subito la madre. ¶ – L’arte onorata, mamma | ||
154 | 1956 | va a spasso. ¶ La madre, che non se n | ||
155 | 1956 | arte? ¶ – Sì, – fece la madre, – ha imparato l’arte | ||
156 | 1956 | abitava una famiglia: padre, madre e una figliola. Chiese | ||
157 | 1956 | il padre e la madre dissero: – Non abbiamo nulla | ||
158 | 1956 | Al padre e alla madre dispiaceva uccidere quell’unica | ||
159 | 1956 | padre, il petto alla madre, le ali alla figlia | ||
160 | 1956 | padre, dall’altra la madre e la figlia. Nella | ||
161 | 1956 | figlia che diceva alla madre: – Hai visto come ha | ||
162 | 1956 | perché voi siete la madre e m’avete portato | ||
163 | 1956 | l’indovinello di mia madre». E appena fu mattino | ||
164 | 1956 | si confidò con la madre. ¶ – Mamma, in questo Temperino | ||
165 | 1956 | matto, – rispondeva la Regina madre. ¶ – Mamma, è donna, vi | ||
166 | 1956 | è, – disse la Regina madre. – Va’ a caccia con | ||
167 | 1956 | a casa, disse alla madre: – Sì, sparava ai cardellini | ||
168 | 1956 | vita sottile, – ripeteva alla madre, – canta e suona, legge | ||
169 | 1956 | Maglie c’era una madre e un padre che | ||
170 | 1956 | E una sera la madre disse: – Marito mio, quello | ||
171 | 1956 | mio padre e mia madre. ¶ Si rimisero in cammino | ||
172 | 1956 | era una volta la madre d’un figlio. Questa | ||
173 | 1956 | d’un figlio. Questa madre mandò questo figlio a | ||
174 | 1956 | dalla contentezza. Quando sua madre se lo vide di | ||
175 | 1956 | di casa da sua madre. ¶ – Be’, scendi, – disse il | ||
176 | 1956 | aveva in corpo. La madre, quando vide che gli | ||
177 | 1956 | d’andare da tua madre. ¶ Passò un po’ di | ||
178 | 1956 | la vita! ¶ Quando la madre gli ebbe aperto, le | ||
179 | 1956 | che come straccio. La madre gli diede un fracco | ||
180 | 1956 | quando sarai da tua madre di’: «Mazza mia, dammi | ||
181 | 1956 | a casa di sua madre con la mazza, il | ||
182 | 1956 | Quando sentì bussare, sua madre aperse uno sportello e | ||
183 | 1956 | Ah, giuda! Batti tua madre? ¶ – Aprimi con le buone | ||
184 | 1956 | mazza ti batta. ¶ La madre aperse e lui entrò | ||
185 | 1956 | cominciò a sbraitare la madre. ¶ – Be’, – fece lui, – mazza | ||
186 | 1956 | altre due. ¶ Così la madre smise subito di gridare | ||
187 | 1956 | com’era andata. La madre, l’indomani, non vedeva | ||
188 | 1956 | al camino. ¶ Ma la madre la fece uscire a | ||
189 | 1956 | Terra d’Otranto) ¶ 131 ¶ La madre schiava ¶ C’era una | ||
190 | 1956 | padre, – questa è la madre vostra, che abbiamo pianta | ||
191 | 1956 | suo padre e sua madre. ¶ – Vai pure, e porta | ||
192 | 1956 | Venne ad aprire la madre, e Liombruno, senza palesarsi | ||
193 | 1956 | io sono la Voria, madre dei Venti, e tra | ||
194 | 1956 | cosa che dicevano alla madre era: – Oh, che odore | ||
195 | 1956 | bollitura si sentì diventar madre. I figli della Regina | ||
196 | 1956 | che aveva padre e madre molto vecchi e si | ||
197 | 1956 | Filomena. Un giorno sua madre le disse: – Filomena, va | ||
198 | 1956 | di danari. Ma la madre moriva dalla curiosità di | ||
199 | 1956 | lasciamelo vedere! Sono tua madre! ¶ – No, madre mia, perché | ||
200 | 1956 | Sono tua madre! ¶ – No, madre mia, perché se lo | ||
201 | 1956 | il verzotto. Adesso addio, madre mia, ve ne dovete | ||
202 | 1956 | da quella maledizione della madre, avevano fatto sì che | ||
203 | 1956 | Ma appena vide la madre di lei, la maledizione | ||
204 | 1956 | morto non marciva: la madre lo seppellì fino al | ||
205 | 1956 | aveva lasciato padre e madre e s’era messa | ||
206 | 1956 | e va’ da mia madre. Lei ti domanderà il | ||
207 | 1956 | a dirlo a sua madre. Sua madre non stette | ||
208 | 1956 | a sua madre. Sua madre non stette lì a | ||
209 | 1956 | è le lagrime della Madre mia, il sangue è | ||
210 | 1956 | padre e la povera madre aspettarono al suo capezzale | ||
211 | 1956 | con la Regina sua madre, andò a caccia da | ||
212 | 1956 | insomma, e la Regina madre non riusciva a capire | ||
213 | 1956 | alla mia tavola! ¶ Sua madre, sentendo queste parole, sospettò | ||
214 | 1956 | mia tavola! ¶ E sua madre porgendogli il piatto gli | ||
215 | 1956 | E di nuovo, la madre disse al Re: – Mangia | ||
216 | 1956 | voleva dire, ma la madre non rispose. ¶ Il terzo | ||
217 | 1956 | di suonatori, che la madre aveva fatto venire dicendo | ||
218 | 1956 | storia, da quando sua madre aveva sposato il Re | ||
219 | 1956 | alla gola. ¶ Allora la madre chiese la figlia d | ||
220 | 1956 | andò sulla tomba della madre e le chiese: – Mamma | ||
221 | 1956 | E dalla tomba sua madre le rispose: – Sposa pure | ||
222 | 1956 | Avvenne tutto come la madre morta le aveva detto | ||
223 | 1956 | padre e di sua madre, e ridiventò cristiano. A | ||
224 | 1956 | grandi feste, e la madre gli diceva: – Hai fatto | ||
225 | 1956 | fuoco e disse alla madre: – State qui e cuocete | ||
226 | 1956 | figlio e torniamo dalla madre. Vicino a quel fuoco | ||
227 | 1956 | di nuovo, – disse alla madre. – Aspettami qui finché non | ||
228 | 1956 | andò a chiamare sua madre, la portò nel palazzo | ||
229 | 1956 | a caccia e la madre stava in casa; da | ||
230 | 1956 | ho bisogno per mia madre ammalata. ¶ – Sì, compare, – gli | ||
231 | 1956 | Il ragazzo tornò dalla madre con una bottiglia di | ||
232 | 1956 | e un leoncino. La madre si prese una gran | ||
233 | 1956 | voi perché ho la madre malata che vuole un | ||
234 | 1956 | di grande aiuto. ¶ La madre, a vederlo tornare col | ||
235 | 1956 | venuto perché ho la madre malata e vuole un | ||
236 | 1956 | v’aiuterà. ¶ Quando la madre lo vide arrivare col | ||
237 | 1956 | e l’ammazzerò. ¶ La madre riuscì a legare il | ||
238 | 1956 | e a liberarsi. La madre era già scappata e | ||
239 | 1956 | E così finì la madre traditrice. ¶ Il ragazzo montò | ||
240 | 1956 | Messina c’era una madre che aveva un figlio | ||
241 | 1956 | mattina e sera. La madre a chiamarlo dalla riva | ||
242 | 1956 | più lontano. Alla povera madre veniva il torcibudella, a | ||
243 | 1956 | e la maledizione della madre andò a segno: in | ||
244 | 1956 | tornò più e la madre se ne disperò tanto | ||
245 | 1956 | chiede l’elemosina. – Ah, Madre grande! – dice la Regina | ||
246 | 1956 | risveglia e vede la madre con la candela in | ||
247 | 1956 | felici e prendiamo la madre di Sfortuna. Dopo la | ||
248 | 1956 | Reuzzo, saputo che la madre di Sfortuna aveva riguadagnato | ||
249 | 1956 | aveva sposata lui. La madre tutta contenta si mise | ||
250 | 1956 | al padre ed alla madre e s’imbarcò per | ||
251 | 1956 | bella che padre e madre, appena la videro, si | ||
252 | 1956 | suo padre e sua madre. Giocando nella paglia, un | ||
253 | 1956 | monete d’oro. ¶ Alla madre sembrava di sognare. Gliele | ||
254 | 1956 | Il padre e la madre scoppiarono a piangere: la | ||
255 | 1956 | anni le morì la madre; la ragazza ne provò | ||
256 | 1956 | che è morta sua madre, sta chiusa in casa | ||
257 | 1956 | il padre e la madre, come s’usa, vennero | ||
258 | 1956 | a dire che venissero madre e figlia, per concludere | ||
259 | 1956 | maschio; lo strapparono alla madre, ordine del Re, e | ||
260 | 1956 | suo padre e sua madre. Giunto in loro presenza | ||
261 | 1956 | promessa di matrimonio. La madre allora, tutt’a un | ||
262 | 1956 | in questa casa! ¶ – Ma, madre mia, che torto v | ||
263 | 1956 | v’ho fatto? ¶ – Che madre e madre! Non sono | ||
264 | 1956 | fatto? ¶ – Che madre e madre! Non sono stata mai | ||
265 | 1956 | sono stata mai tua madre, io! ¶ – Come? E chi | ||
266 | 1956 | chi allora è mia madre, se non voi? ¶ – E | ||
267 | 1956 | la terra, sospirava: – Oh, madre mia, cosa mi resta | ||
268 | 1956 | Anima bella di mia madre, soccorretemi voi! ¶ Così piangeva | ||
269 | 1956 | e disse: – Padre e madre mia, perché voi foste | ||
270 | 1956 | me come padre e madre! L’avermi cacciato di | ||
271 | 1956 | risposta. ¶ Alla sera, la madre prese da parte la | ||
272 | 1956 | tanti o quanti. ¶ La madre e la figlia sorrisero | ||
273 | 1956 | figlia e domandò alla Madre superiora il permesso di | ||
274 | 1956 | suo padre e sua madre, di cui non sapeva | ||
275 | 1956 | da padre e da madre di Reuzzo quali erano | ||
276 | 1956 | palazzo, donna danarosa e madre d’una bella ragazza | ||
277 | 1956 | tutto compiaciuto. Poi sua madre di nascosto le mandava | ||
278 | 1956 | lo Speziale andò dalla madre della giovane. – Signora, – le | ||
279 | 1956 | onze di mancia. ¶ La madre, che era in strettezze | ||
280 | 1956 | Regno del Reuzzo. La madre fu molto lodata per | ||
281 | 1956 | butta sulla moglie. La madre fu pronta: si buttò | ||
282 | 1956 | e che la Regina madre ne parlava sempre con | ||
283 | 1956 | e intanto la Regina madre, origliando, sentiva tutto, e | ||
284 | 1956 | Regina diventò anche lei madre. Ma non fece un | ||
285 | 1956 | presentò la ragazza alla madre: – Madre mia, questa è | ||
286 | 1956 | la ragazza alla madre: – Madre mia, questa è la | ||
287 | 1956 | Maestro, perché aveva la madre in fin di vita | ||
288 | 1956 | Maestro, perché ho mia madre, donna d’età, che | ||
289 | 1956 | forno, infilaci dentro tua madre, e vedrai che guarisce | ||
290 | 1956 | e difilato infilò sua madre nel forno rovente. Che | ||
291 | 1956 | santo di là! Mia madre, m’ha fatto bruciare | ||
292 | 1956 | dalle grida: – Voglio mia madre! Ridatemi mia madre! ¶ Il | ||
293 | 1956 | mia madre! Ridatemi mia madre! ¶ Il Maestro allora andò | ||
294 | 1956 | gli disse, – ho mia madre che è all’Inferno | ||
295 | 1956 | il Signore: – Ma! Tua madre non ha mai fatto | ||
296 | 1956 | ora a riconoscere sua madre? ¶ E il Consiglio rispose | ||
297 | 1956 | di tutte, sarà sua madre. ¶ Così il Reuzzo fece | ||
298 | 1956 | gridare: – Questa è la madre! Questa è la madre | ||
299 | 1956 | madre! Questa è la madre! ¶ In quel momento si | ||
300 | 1956 | il padre e la madre, e partirono, seguiti dalla | ||
301 | 1956 | salutare suo padre, sua madre e suo padrino, e | ||
302 | 1956 | vai? – gli chiese sua madre. ¶ – Questo non te lo | ||
303 | 1956 | posso dire. ¶ Ma la madre prese a pregarlo e | ||
304 | 1956 | era bella. ¶ E la madre: – Senti, io ti do | ||
305 | 1956 | mondo ¶ C’era una madre vedova con due figlie | ||
306 | 1956 | pezzo di pane. La madre e le sorelle filavano | ||
307 | 1956 | filavano, e Peppi disse: – Madre, sapete cosa vi dico | ||
308 | 1956 | far festa con mia madre e le sorelle? ¶ – Ih | ||
309 | 1956 | cominciò a chiamare: – Bella Madre! Signore! San Michele Arcangelo | ||
310 | 1956 | Reuzzo, s’avvicinò sua madre, la Regina. Vide la | ||
311 | 1956 | Reuzzo e disse alla madre: – Mammà, e chi tieni | ||
312 | 1956 | lo zufolo diceva: ¶ O madre mia che in man | ||
313 | 1956 | mia! – le diceva la madre. – Io t’allatto, io | ||
314 | 1956 | l’olio per la madre incontrò la vecchia. – E | ||
315 | 1956 | fico, portalo a tua madre e dille così: «E | ||
316 | 1956 | ragazza andò da sua madre e le raccontò tutto | ||
317 | 1956 | La promessa? – disse la madre, e scoppiò a piangere | ||
318 | 1956 | Perché piange, vossignoria mia madre? ¶ Ma la madre non | ||
319 | 1956 | mia madre? ¶ Ma la madre non le rispondeva; dopo | ||
320 | 1956 | Che ti disse tua madre? – Rispose: ¶ – Sono già grandina | ||
321 | 1956 | subito a chiamare la madre e rimasero padrone dell | ||
322 | 1956 | come pescate allora. La madre e le sorelle, piene | ||
323 | 1956 | alla gente chiacchierona mia madre non vuol venderla, – e | ||
324 | 1956 | se ne andò. ¶ La madre appena lo vide gli | ||
325 | 1956 | e andò da sua madre. – Mamma, non mi voleva | ||
326 | 1956 | i quattrini. ¶ E sua madre: – Domani te ne torni | ||
327 | 1956 | Giufà tornò, chiese alla madre: – L’avete venduta, la | ||
328 | 1956 | fare il vagabondo. Sua madre gli diceva sempre: – Giufà | ||
329 | 1956 | l’ho fatta, mia madre non mi dirà più | ||
330 | 1956 | piedi a pala. La madre si mise a strapparsi | ||
331 | 1956 | a compiangere la povera madre. Si sparse la notizia | ||
332 | 1956 | e l’otre ¶ La madre di Giufà vedendo che | ||
333 | 1956 | contro i cani. Sua madre allora gli procurò una | ||
334 | 1956 | al campo con sua madre. La madre uscì di | ||
335 | 1956 | con sua madre. La madre uscì di casa per | ||
336 | 1956 | andò dietro a sua madre. Dopo un po’ di | ||
337 | 1956 | Mamma, mi pesa! ¶ La madre si voltò: – E che | ||
338 | 1956 | per paura dei briganti, madre e figlio s’arrampicarono | ||
339 | 1956 | in collo e via. ¶ Madre e figlio scesero dall | ||
340 | 1956 | il sacco e la madre gli disse: – Non dire | ||
341 | 1956 | dentro casa. E la madre, dal tetto: – Cosa vuoi | ||
342 | 1956 | fu andato via, la madre tolse le monete d | ||
343 | 1956 | a sbraitare con la madre: – Dammi i soldi che | ||
344 | 1956 | dal Giudice! ¶ Ma la madre diceva: – Che soldi? – e | ||
345 | 1956 | d’oro e mia madre mi ci ha messo | ||
346 | 1956 | malattia avesse, e sua madre si disperava. ¶ Bisogna sapere | ||
347 | 1956 | d’ascia, – disse la madre, e mandò a chiedere | ||
348 | 1956 | morendo, – le disse la madre della sposa. – Da tanto | ||
349 | 1956 | casa mia, – disse la madre di Peppino. ¶ – La lasci | ||
350 | 1956 | sta morendo. ¶ Ma la madre di Peppino tanto disse | ||
351 | 1956 | porta e vide la madre e la serva morte | ||
352 | 1956 | degno figlio di quella madre che prima di lasciarlo | ||
353 | 1956 | il lupo uccide la madre e dei nervi fa | ||
354 | 1956 | da un pesce, rende madre la principessa che rideva | ||
355 | 1956 | con la pelle della madre uccisa. ¶ 63. Il palazzo delle | ||
356 | 1956 | questa l’abbandono della madre coi due figli e | ||
357 | 1956 | resto dell’Italia, la madre o matrigna invidiosa non | ||
358 | 1956 | sentita raccontare anche dalla madre della Curatolo, la quale | ||
359 | 1956 | DIFR. 25), Sardegna (LOR. 1). ¶ 131. La madre schiava da PELL. p | ||
360 | 1956 | fatto prigioniero, ma una madre. La ricompensa alle sofferenze | ||
361 | 1956 | un altro uomo»). La madre che impedisce il parto | ||
362 | 1956 | in acqua che la madre non sa come ripescare | ||
363 | 1956 | italiana). ¶ La storia della madre di mali costumi che | ||
364 | 1956 | con questo personaggio di madre amorale. Ho seguito una | ||
365 | 1956 | scena di povera campagna: madre e figlio che girano | ||
366 | 1956 | Nelle altre versioni la madre è quasi sempre non | ||
367 | 1956 | e col lamento della madre: «Figghioli! Figghioli! chi focu |