Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

correre fra tutte le mani. ¶ Quando io fossi dunque

a lasciarsi cadere le mani in grembo in atto

incrociate sul petto le mani snelle, rimase immobile, cogli

immobile e con le mani incrociate sul petto, essa

lasciata amare. ¶ Sciolse le mani; il calore di esse

illuminato di bontà, le mani pronte a soccorrere e

la soglia, giungendo le mani con adorazione. ¶ - Pare proprio

chino, a guardare le mani prone e bianche di

consolazione. ¶ Vanna intrecciò le mani con fervore. ¶ - Oh! Sa

un istante, portò le mani alle orecchie con terrore

confusa, lasciò cadersi le mani in grembo e disse

e lasciò cadersi le mani lungo i fianchi, provando

sospirò e dischiuse le mani, protendendole appena, quasi per

si tenevano per le mani, si facevano prendere dal

cassa, annaspando con le mani e coi piedi sul

Rosa aveva intrecciate le mani e le ultime sue

la fronte sopra le mani piegate, rimase in atto

collera, e le sue mani sguisciarono dalla mano grande

sola dall'ostia, nelle mani del prete tedesco, e

grondava ogni giorno nelle mani di monsignore, quando monsignore

gemmato, procedere solenne, a mani giunte. Che il vescovo

il ventre con le mani incrociate, e il Paterino

paglia, e sprofondate le mani nelle tasche dei pantaloni

dieci dita delle sue mani. ¶ - La storia? - egli borbottò

sferza dei raggi, a mani giunte, quando i portatori

socialisti si fregavano le mani, giacchè la processione del

palpitavano in tutte le mani, simili ed ali di

sogno, contemplava le proprie mani simili alle mani di

proprie mani simili alle mani di un fantasma bianco

del tempo, con le mani sulle ginocchia, il busto

egli cominciò, intrecciando le mani dietro il dorso e

molla, poi, fregandosi le mani, sintetizzò così il suo

insaponata, rispose, battendo le mani: ¶ - Tanto meglio, tanto meglio

e sprofondava silenziosamente le mani dentro le tasche del

adunati nelle coppe dalle mani industri della signora Maria

ripetè, lasciando cader le mani sui riccioli di Ermanno

ma di venire alle mani ancora non si vedeva

tutte e due le mani. Oh! il sapientone aveva

riaccostò, canzonatorio, tenendo le mani in tasca e zuffolando

le sue stesse piccole mani: una gabbia di terrori

punto. ¶ Ella intrecciò le mani e disse con accento

Fritz Langen intrecciò le mani anche lui e chiese

un passo, protendendo le mani in atto di supplichevole

fabbricata dalle sue piccole mani si fossero allargate, lasciandola

cercando appoggio con le mani. Egli le aveva dato

con le sue vecchie mani amorose. ¶ - Non abbiate soggezione

il vassoio, ma le mani gli tremavano, tanto ch

Vanna, aspettava, tenendo le mani abbandonate in grembo. No

una mano fra le mani, gli chiese conto dei

ripetè, sgualcendo impaziente nelle mani il cappello di feltro

capo e torcersi le mani con tale atto di

erano invece ludibrio nelle mani di Satana. ¶ Non si

seduta, gli appoggiava le mani sopra le spalle per

fermò, appoggiò le due mani tremanti al grosso pomo

Domine! ¶ Non erano le mani servili del vecchio Titta

ma le stesse bianche mani di monsignore che rivestivano

si raccolse, congiunse le mani, assorbendosi in rapida preghiera

china e con le mani intrecciate, non rispondeva, accigliato

e immobile, con le mani immerse nelle tasche della

immobile, sempre con le mani nelle tasche della sottana

Ardenzi esclamò, fregandosi le mani; ma tornò subito all

fregandosi più forte le mani, la guardava e rideva

egli disse, stropicciandosi le mani in modo affrettato e

maniera di stropicciarsi le mani. - Sai? Mi convinco sempre

viso ridente e le mani protese. ¶ - Ben tornato, Ermanno

le disse, stropicciandosi le mani con allegra violenza - lei

figliuolo, e, giungendo le mani, gli rivolgeva suppliche ardenti

più indietro, batteva le mani, ed era così felice

gli premeva con le mani la fronte. ¶ - Monsignore - diceva

Ardenzi rideva, stropicciandosi le mani. ¶ La signorina lo sbirciò

di mirare gesti di mani femminili. ¶ Durante gli anni

i servi con grosse mani e ruvidi gesti. ¶ - Ancora

ruscello, v'immergeva le mani; imbattendosi in un vecchio

giro che battono le mani. Chiudi gli occhi. ¶ Ermanno

lasciò cadersi scoraggita le mani in grembo. Cosa dirgli

il volto fra le mani. Dio mio, Dio mio

fronte e sopra le mani. Invece no, ella non

una siepe, forandosi alle mani, tagliò la strada maestra

a piombo, e le mani, cadendo impetuose nell'acqua

del crocifisso, protendeva le mani aperte, attendendo con sorrisi

si strinse con le mani la benda e mormorò

di morte, con le mani incrociate sul petto e

avorio in mezzo alle mani. I capelli disciolti le

testa riccioluta sorretta dalle mani. Villa guardava per un

sangue, veder due bianche mani sorreggere una bruna testa

e cercò con le mani sul muricciuolo. ¶ - Che cosa

strinse le tempie nelle mani: ¶ - Cosa pensi, Ermanno, cosa

stringendosi la testa nelle mani. A un tratto le

di sì, torcendosi le mani e stringendo i denti

la barba, stropicciandosi le mani, fra il rumore discreto

lo sgomento, teneva le mani intrecciate, abbandonate sul manicotto

un istante, appoggiando le mani paffute sui braccioli della

monsignore, pallidissimo, teneva le mani aperte abbandonate sopra i

incrociate sul petto le mani. ¶ Ermanno incrociò le mani

mani. ¶ Ermanno incrociò le mani e curvò la testa

così inginocchiato, con le mani incrociate sul petto, la

questa prova acerba. ¶ Le mani di Ermanno, incrociate, si

rimaneva seduta, con le mani appoggiate sull'orlo d