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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «mare»

nautoretestoannoconcordanza
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1956
un trampolino in un mare in cui da un
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1956
fare con gente di mare conosce. Se la eroina
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1956
qualche modo acquatiche, col mare o i canali o
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1956
specie nei luoghi di mare – al posto del contadino
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1956
ho parlato, ha un mare di raccolte (si veda
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1956
si poteva trovare in mare, e armò una nave
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1956
isolato in mezzo al mare. – Scendi nella scialuppa e
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1956
solo in mezzo al mare. Baciccin s’avvicinò allo
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1956
e la barca. Dal mare uscì il polpo, ed
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1956
triglia e sparì in mare. Allora Baciccin Tribordo gettò
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1956
erano in mezzo al mare. Remarono, remarono, e videro
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1956
e lo buttarono in mare. All’alba il bastimento
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1956
scrutava ogni giorno il mare col cannocchiale, e quando
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1956
Io sono capitano di mare, e parto per un
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1956
Principe ricco come il mare. Gli venne voglia di
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1956
unghie dodici metri, nel mare ho visto un pesce
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1956
arrivò in riva al mare. C’era un vecchio
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1956
bere l’acqua del mare. ¶ – Per piacere, lo sapete
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1956
non avrà asciugato questo mare col suo becco, non
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1956
dove prima era il mare ora si estendeva una
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1956
vie sotterranee verso il mare aperto, senza che essa
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1956
scoglio in riva al mare e metterti a suonare
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1956
musica e uscirà dal mare a ascoltarti e ti
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1956
scoglio in riva al mare. ¶ – Su uno scoglio in
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1956
scoglio in riva al mare? Sei matta? – ma come
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1956
e lo buttò in mare, più lontano che poteva
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1956
e poi buttata in mare, e che le riportasse
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1956
botte fu gettata in mare. ¶ Il mare era in
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1956
gettata in mare. ¶ Il mare era in burrasca, e
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1956
lasciatemi andare per il mare. ¶ Il padre non voleva
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1956
E via per il mare. ¶ Dopo aver galleggiato giorni
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1956
giorni e giorni, il mare la portò a un
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1956
buttato a riva il mare! ¶ La Regina diede ordine
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1956
vai così per il mare? – le chiese la Regina
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1956
bicchiere d’acqua di mare. Tra pochi giorni dovrebbe
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1956
bicchiere d’acqua di mare, fece entrare questa giovane
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1956
bicchiere d’acqua di mare. ¶ – Sorella mia, sai cosa
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1956
cataletto in riva al mare, e tutti quelli che
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1956
lui: – Sono andato per mare, ho incontrato i corsari
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1956
ripartì. ¶ In mezzo al mare, vide un bastimento turco
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1956
sta di là del mare. ¶ Quando sentì questo, il
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1956
Va’ sulla riva del mare e suona. La zia
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1956
venne di qua del mare. Il Re quando vide
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1956
perso in fondo al mare. ¶ Il più piccino tornò
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1956
Torna sulla riva del mare e suona la trombetta
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1956
palazzo di là dal mare. ¶ Il gobbo andò alla
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1956
arrivato alla riva del mare, batteva per terra la
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1956
batté la bacchetta, il mare s’aperse, lo fece
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1956
no lo getto in mare. ¶ Allora il giovane si
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1956
ancora un tratto di mare, ed era rimasto senza
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1956
era sopra, in un mare di cocci. Poi via
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1956
ci sarà tempesta in mare, vedrai che l’acqua
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1956
c’è tempesta in mare, Pietro. Se sei sempre
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1956
vero: c’era il mare che toccava la cresta
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1956
di Costantinopoli. ¶ In alto mare venne una burrasca, il
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1956
sole spuntava su dal mare che s’andava acquietando
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1956
capì che finiva in mare. La scoperta lo riempì
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1956
luccichìo della luna sul mare, e il bove che
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1956
essa s’inoltrava nel mare con la moglie per
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1956
la mandarono via in mare. Poi portarono in piazza
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1956
La Principessa traversò il mare in barca e fu
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1956
deserta, si mise in mare con loro. Ritrovò il
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1956
chiavi fossero gettate in mare. Là io stetti rinchiuso
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1956
cavallina. In mezzo al mare, vide un pesce che
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1956
s’è persa in mare, – disse la Badessa, – nel
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1956
devi fare? Ributta in mare il pesce che hai
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1956
era in fondo al mare e due delfini se
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1956
era il porto di mare. Vicino al mare c
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1956
di mare. Vicino al mare c’era una cappella
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1956
usciva il Drago dal mare. Il giovane, dopo aver
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1956
bosco, in riva al mare. – Qui tengo tutte le
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1956
e davanti aveva il mare, su cui ogni tanto
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1956
essere scappata che sul mare», pensò, e vide quel
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1956
Tutto il cotone a mare, – ordinò, – devo cercare la
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1956
a dire: – Buttatemi in mare! Buttatemi in mare! ¶ I
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1956
in mare! Buttatemi in mare! ¶ I marinai si consultarono
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1956
Perù bisogna passare il mare, – disse il fratello alla
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1956
fino alla riva del mare, si fa avvicinare il
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1956
Principessa e buttarla in mare, e mettere mia figlia
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1956
vide in mezzo al mare col bastimento che s
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1956
casa sulla proda del mare, sentì abbaiare lontano lontano
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1956
Cos’è stato? Il mare, il vento, il sole
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1956
vento, l’aria del mare… ¶ – Che vento e che
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1956
Che vento e che mare! Chetatevi, impostori! Avete voluto
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quelli di là dal mare! ¶ – Be’, lascia andare, se
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1956
barca che va per mare e per terra ¶ Una
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1956
barca che va per mare e per terra avrà
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1956
barca che va per mare e per terra e
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1956
barca che cammini per mare e per terra. ¶ Disse
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1956
barca che cammini per mare e per terra tu
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1956
era un viaggio per mare e montarono tutte e
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1956
ti do acqua di mare. ¶ Quando si sentì mancare
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1956
Dammi anche acqua di mare, – ma, dopo un sorso
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1956
punfete! la cacciò in mare. ¶ Per il mare passava
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in mare. ¶ Per il mare passava una balena. Vide
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1956
papere in riva al mare. Si sedeva sulla spiaggia
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voce dal fondo del mare: ¶ O balena, mia balena
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arrivare alla spiaggia del mare ¶ Ché il fratel mio
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1956
che dal fondo del mare sorse fuori una bellissima
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1956
m’ha buttata in mare e al mio posto
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1956
Veniva sera e il mare diventava nero. – Arrivederci, fratello
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catena che finiva nel mare. ¶ Belmiele radunò le papere
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voce dal fondo del mare. ¶ O balena, mia balena
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arrivare alla spiaggia del mare ¶ Ché il fratel mio
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vuol parlare. ¶ E dal mare venne fuori la ragazza
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1956
abito color acqua del mare, con sopra tutti i
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1956
e che galleggiava sul mare. ¶ Il giorno delle nozze
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1956
se ne andò al mare e cominciò a camminare
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1956
a camminare per il mare col vestito che galleggiava
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legno che camminava sul mare e disse: – Un pesce
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tutti i pesci del mare e andò alla festa
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Camminava sulle acque del mare come si cammina per
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1956
ne andò camminando sul mare. La barca giunse a
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Va’ in riva al mare, costruisci una capanna con
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1956
capanna in riva al mare, sentiva il rumore delle
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1956
cavallo sulla riva del mare vide quella capannina tutta
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capanna in riva al mare. ¶ – Ecco il conto: fa
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1956
su una punta di mare, e più avanti lei
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1956
e via per il mare. Ebbe un bel gridare
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1956
Quando fu in alto mare, – Ecco che è giunta
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trovò in mezzo al mare, nel posto dove si
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1956
giovane hanno buttato in mare, – dissero le Sirene. – Una
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loro palazzo sotto il mare, tutto illuminato e splendente
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sentono si buttano in mare a capofitto. Così Schiuma
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bianco in fondo al mare. Era giorno e le
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notte andavano per il mare a tendere le loro
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È diventato pazzo in mare, – dicevano i soccorritori. – Ehi
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fiore dal fondo del mare? ¶ – Se vuoi riavere tua
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Quando fu in alto mare si mise a gridare
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La sposa riapparve dal mare. – Ebbene? – lui le chiese
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così navigò per il mare. ¶ Le Sirene, avide di
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un boato sotto il mare, le acque si alzarono
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in mezzo a un mare di porci e facendosi
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porci, porci, porci, un mare di porci grugnenti e
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metteva la barca in mare e andava al largo
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1956
quando in mezzo al mare gli si presentò il
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sorte mia! Da questo mare non tiro su neanche
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Nemico via per il mare, il pescatore tirò le
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1956
era in mezzo al mare gli si ripresentò il
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remando in mezzo al mare, ecco lo vide venirgli
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1956
era inoltrato in alto mare per non farsi trovare
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sughero buttati lì dal mare faceva delle piccole croci
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in mano, quando sul mare arrivò il Nemico. – Che
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fiume largo come un mare. Lui pensò: «M’annegherò
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stava a bagno nel mare mattina e sera. La
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La voce che nel mare di Messina c’era
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dire dov’è il mare più fondo e cosa
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che in fondo al mare aveva visto montagne, valli
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Capo del Faro il mare era senza fondo. Riportò
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quant’è profondo il mare qui al Faro, più
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e la buttò in mare. – Va’ a prenderla, Cola
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e Cola scese in mare. ¶ Aspetta, aspetta; dopo tanto
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trova in mezzo al mare, gli arriva una terribile
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va’ alla riva del mare e chiama la mia
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andò alla riva del mare. ¶ – Aaah! Sorte della Gnà
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si viaggia prima per mare e poi per terra
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reale si vedeva il mare; il Re s’affaccia
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pescare in mezzo al mare. ¶ In mezzo al mare
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mare. ¶ In mezzo al mare il pescatore gettò le
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vedevano che cielo e mare, cielo e mare, ecco
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e mare, cielo e mare, ecco che si fanno
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il resto buttatelo a mare! ¶ Il Capitano si prese
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quasi finite, quando nel mare passò una fregata. La
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e dovemmo buttare a mare ogni mercanzia. Dopo la
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fermi in mezzo al mare. Le provviste finirono presto
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sedere sulla riva del mare a vedere se poteva
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Conte ricco quanto il mare, e questo Conte aveva
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I due negozianti di mare ¶ Una volta c’erano
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cuore. Erano negozianti di mare, negozianti forti, che giravano
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sé, a impratichirsi del mare e dei negozi, e
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Mentre erano in alto mare, ecco che si scatena
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Conoscete un negoziante di mare? – domandò alla gente. ¶ – In
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s’è perso in mare, e il padre, non
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pratici di negozi di mare. ¶ – È impossibile, – rispose il
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dove c’era un mare grande con l’acqua
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solo in mezzo al mare; così s’annega e
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furono in mezzo al mare, il capitano scese nel
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faceva acqua, c’era mare grosso, e non avrebbe
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come un fulmine sul mare, finché entrarono in un
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al balcone, scrutando il mare col cannocchiale all’orizzonte
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partì miagolando per il mare. ¶ Giunto più al largo
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arrivarono alla spiaggia del mare. Sulla spiaggia del mare
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mare. Sulla spiaggia del mare c’era una bella
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Arrivò sulla spiaggia del mare e vide la casina
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dava a picco nel mare. Poi vestì la figlia
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finestra che dava sul mare e disse: ¶ O sorella
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mio gentile! ¶ E dal mare si sentì una voce
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mio gentile! ¶ E dal mare gli rispose quella voce
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vedute, era in un mare di confusione. Leva panche
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taverniere: – Giufà, va’ al mare e lavami quest’otre
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pigli –. Giufà andò al mare con l’otre. E
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ma in mezzo al mare andava un bastimento salpato
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non t’avvicinare al mare, perché c’è la
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invece s’avvicinò al mare, e c’era il
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Allora si buttò in mare e si mise a
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è un uomo in mare! – disse il padrone del
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ha la riva del mare. Con tutto questo, stava
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va sulla sponda del mare montata sopra un filo
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Bbèlla Mandùche, Ortona a Mare). La toscana Testa di
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dei nostri paesi di mare arricchendosi delle traversie in
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barca che va per mare e per terra da
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La bella buttata in mare e scambiata con la
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NINO: «A Castello a Mare Adriatico e a Pescara
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lu more, Ortona a Mare). ¶ Ne ho visto anche
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I due negozianti di mare da PITRÈ 82, Lu ’Mperaturi