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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Verri, Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, 1782

concordanze di «mare»

nautoretestoannoconcordanza
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il vento. Era il mare calmato come una cerulea
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vapore che sorge dal mare all'improvviso, una vaghissima
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immobile cristallo è il mare? Eolo, così inesorabile nelle
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leggiadra compagna guardando il mare tranquillo, che di solcarlo
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e quantunque sembrasse il mare tranquillo, e fossero immobili
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già declinava verso del mare, e sembravano le acque
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altri placido come il mare, mentre correva il legno
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nel cielo e nel mare, seco portando più fresco
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di nembi, ed il mare muggendo a quelli corrispose
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avvezzi agli inganni del mare; né potevano distinguere se
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dipinta Galatea trascorre il mare. Non è d'uopo
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fosca, che sorge dal mare ceruleo, e, “Terra terra
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il vicino seno di mare tranquillo. Gettaron le ancore
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morte in vista del mare procelloso. Che potrò io
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alle aure ardenti del mare, si cangiò in freschissimo
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Lesbo, ed oltre il mare: né solamente egli superava
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e tumultuosi quanto il mare. Già la testa loro
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con ampia foce al mare, sono però angusti e
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pari del flutto del mare, invitano colla serena calma
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Lesbo ed oltre il mare, sia per lo splendore
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non il flutto del mare! Vanne però a Leucate
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core più tempestoso del mare, e la tua rapida
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poche ore dopo il mare tranquillo e l'aura
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vento, siccome nell'ampio mare, spingeva le vele gonfie
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del seno, entro del mare; e però lietamente impugnando
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le pupille ansiose al mare. Appariva nelle remote estremità
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trascorso qualche stadio in mare. Di che ne vedeva
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il lido del risonante mare, mostrando negli atti suoi
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e la tranquillità del mare, conobbe inverisimile un tal
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mostrò non lungi dal mare sopra il pendio del
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il sole scenda nel mare, allora potrò asserire che
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de' pesci nel profondo mare, o cibo delle fiere
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sé nuovo cielo, nuovo mare, altri uomini, altre abitazioni
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uccelli che garriscono, il mare che sia placido, il
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erano nascoste dentro il mare, lentamente volgendosi intorno del
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questo cielo stellato, questo mare e quest'aura a
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Boote si rivolge al mare e ci dimostra che
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stancata dagli urti del mare che dal mio loquace
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su le sponde del mare tranquillo, né vi sono
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quant'erano quelle del mare. Nondimeno talvolta (siccome è
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di contraria fortuna: il mare turbato ripeteva i vari
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quella, si rivolsero al mare con fronte scolorita e
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pochi giorni lietamente al mare tranquillo, e giunsero, non
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gli occhi verso il mare, ed incontrasse que' nocchieri
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e deplorando verso il mare esclamò: “Oh Nume ingordo
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interminabile pianura del liquido mare, geme lo spirito su
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slanciò impetuosa verso il mare: l'ancella non potea
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avea già tuffato nel mare un piede. Quindi sopraggiunta
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nelle spaventevoli vicende del mare, erano commossi a pietà
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le acque, trassero sul mare il leggerissimo cocchio, a
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questo, io solco il mare; e però prega gli
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bianco, che sporge in mare verso Cefallenia; e poco
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Faone, che varca il mare, desideroso di riveder Mitilene
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col guardo il vasto mare da lungi. Regnava in
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che s'innoltra nel mare; quella è la rupe
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confondeva il suono del mare, e l'aura le
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sasso, quasi cadente, nel mare, e il flutto romoreggiava
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al cielo ed al mare, così dall'alta rupe
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rivolse gli omeri al mare, gittò in capo il
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mirando giù nell'ampio mare, nulla vide, perché la
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luttuosa si gittasse in mare, spintovi dal desiderio di
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sul lido dal fluttuante mare, e l'onorarono di