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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ignazio Silone, Severina, 1981

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
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ne ha la custodia mi mostrò le bacheche in
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e, dopo molte esitazioni, mi disse di averle trovate
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un’esclamazione: «Don Antonio?». ¶ «Mi aspettavo la tua obiezione
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Per il resto, egli mi ha confidato che sta
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facilmente immaginare, la cosa mi interessa soltanto nella misura
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don Antonio.» ¶ «Ah, ora mi è chiaro» esclamò la
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essere che don Antonio. ¶ «Mi permetta di non incontrarlo
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Lo spettacolo che qui mi si presentò era ben
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sorriso. «I libri che mi ha prestato sono stati
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stanza un gradevole tepore. ¶ «Mi viene un dubbio» mormorò
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accanto. «La suora infermiera mi ha accolto come se
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questo equivoco.» ¶ «La suora mi ha detto di non
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morte di mia madre mi recai dal vescovo per
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dissi; la fede cattolica mi appare una finzione inaccettabile
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un ritorno della fede, mi sarei astenuto dall’esercizio
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franchezza con la quale mi ha parlato» ella proseguì
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ci ho mai creduto. Mi ci sforzavo, come lei
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ci sforzavo, come lei. Mi sono illusa, se no
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accettarlo. Per ora, non mi preoccupo più: non può
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minima particella d’essa mi si rivela, una minima
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rivela, una minima certezza, mi sforzo di servirla. Dovrei
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è un’altra cosa.» ¶ «Mi sento distrutto» disse don
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di questa rivoluzione, e mi limito a citare solo
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in me e che mi ha aiutata ad aprire
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ad aprire il cuore mi sembrano un miracolo.» ¶ «Devo
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ringraziare suor Gemma che mi ha suggerito di renderle
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con tono di meraviglia. «Mi sembra di aver trovato
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parole per esprimerle quanto mi abbia aiutato. Ma rimane
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è necessario adesso non mi sembra più un perditempo
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ospite. ¶ «La Superiora non mi ha chiesto subito» obiettò
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ringrazio della visita che mi è stata di grande
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alla suora. «Se non mi sbaglio, esso figura ancora
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Superiora sorridendo al prete. «Mi crederà se l’assicuro
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l’ha informato?» ¶ «No.» ¶ «Mi permetta di esporle i
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il motivo per cui mi sono permessa di chiamarla
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prete accolse la proposta. ¶ «Mi crede un personaggio da
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disse. «Suor Gemma non mi conosce.» E con un
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da mio padre che mi aspetta.» ¶ «Parti? Per una
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desideri?» ¶ «Troverete facilmente chi mi sostituisca. Per ora voglio
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accordo col prete. Non mi restava altro che agire
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provocata nella Madre Superiora. Mi chiamò nello studio ed
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di mettermi in ginocchio. Mi accusò di disobbedienza, di
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morire. Finalmente svenni. Lei mi lasciò per terra e
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femminili. Per molto tempo mi ha trattata come una
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assodati. A ripensarci ora, mi sembra assurda la mia
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il mio fisico e mi incoraggia a sperare.» ¶ «Vi
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con voce grave. «Ora mi sento veramente tua madre
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è trasferito a Torino mi ha scritto una sola
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con queste scartoffie che mi sono estranee, insomma ad
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il commercio. Bisogna adattarsi. Mi consolo dicendomi che così
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rispose Severina. «Quel che mi addolora di più è
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La nozione della proprietà mi è estranea. Sono abituata
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ricordò don Fulgenzio «quando mi parlasti della tua vocazione
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umana verità”: ma allora mi dicesti che era nella
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Furono decisivi, sì, perché mi risolsero gli ultimi dubbi
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vita. Invece al convento mi vollero imporre una menzogna
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Non interrompermi. Credi che mi sia facile parlare di
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perché ti rispetto. Quando mi hai detto della tua
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ti avevo vista crescere, mi fu difficile comprendere. Ho
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medico dei poveri. Ora mi pento di non averlo
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fatto. Ma poi voi mi mandaste per un anno
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non vi rimprovero, anzi, mi piacque molto e adoravo
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superstizioni e devozioni che mi erano familiari ma dalle
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familiari ma dalle quali mi stavo interiormente distaccando. Discutevano
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tutto un mondo che mi si schiudeva. In quell
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sentii la vocazione religiosa. Mi sembrava la maniera più
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decisione, ed in segreto mi preparavo ad esserne degna
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la coscienza. Il trauma mi liberò. Non potete immaginarvi
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commosso della tua fiducia. Mi hai raccontato cose molto
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Ma il titolo cui mi sono riferita per chiedere
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Non è un delitto, mi pare.» ¶ Lamberto sorrise soddisfatto
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e il rame, non mi sembra il luogo adatto
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ancora più terribile perderlo. Mi sento così inutile, non
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poteva prevedere? È assurdo, mi sembra di impazzire.» ¶ Prima
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sta facendo l’impossibile, mi creda, Lamberto. Non posso
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è meglio non chiedere?» ¶ «Mi sembrano molto bravi» disse
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da vario tempo che mi sono ripresa completamente dalla
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farò tutto quello che mi diranno i medici, sarò
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se invece guarirò e mi accompagnerete fuori di qui
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Padre, solo voi forse mi potete comprendere. Non deludetemi
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facile da prendere, che mi darà tranquillità, anzi gioia
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padre» disse. «Ora non mi preoccupo più. Ma non
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storia del centro trapianti. Mi ha fatto ridere descrivendo
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storia del preside?» ¶ «Lamberto mi ha già detto tutto
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Padre, tenetemi la mano. Mi sento un po’ stanca
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un po’ stanca, voi mi ridarete forza. Vorrei rimanere
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porta. ¶ «Non è giusto! Mi hanno detto cinque minuti
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amica» le disse, «quanto mi è mancata in questi
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questo tono tragico. Non mi sciupi questo momento di
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l’amicizia più profonda. Mi deve credere sulla parola
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intendo darmi vinta facilmente. Mi ripromettevo di scriverle quando
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è un bigotto. Ora mi racconti un po’ di
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lei.» ¶ «La sua partenza mi ha finalmente fatto capire
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ci sto a fare. Mi sono rintanato con i
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riuscirei, ma nessuna scuola mi accetterebbe, nessuna madre mi
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mi accetterebbe, nessuna madre mi affiderebbe un suo rampollo
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mia verità, ma dovunque mi insegue l’ombra del
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ma non so come.» ¶ «Mi basta la sua esistenza
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più cara amica! Non mi faccia perdere tempo, giovanotto
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Spero, suor Gemma, spero. Mi resta la speranza.» ¶ Furono