Paola Capriolo, Mi ricordo, 2015
concordanze di «mi»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 2015 | accarezzavano morbidamente le gambe; mi truccò con la sapienza | ||
2 | 2015 | trovare quella che meglio mi si addiceva. Durante queste | ||
3 | 2015 | rosea previsione e io mi trovai poco dopo tra | ||
4 | 2015 | cuscini troppo vistosi, quando mi apparvero rannicchiate sui divani | ||
5 | 2015 | è che a volte mi accarezzavano; mi baciavano sulle | ||
6 | 2015 | a volte mi accarezzavano; mi baciavano sulle labbra, come | ||
7 | 2015 | orrori, è quello che mi costa più fatica confidarti | ||
8 | 2015 | tutto, ma non che mi baciassero sulle labbra, e | ||
9 | 2015 | labbra, e a volte mi domando come farei se | ||
10 | 2015 | Ti ho già detto, mi sembra, che avevo smesso | ||
11 | 2015 | di scena, gli istanti mi svanivano tra le dita | ||
12 | 2015 | nessuno; solo certe immagini mi si imprimevano come a | ||
13 | 2015 | e quando nella fila mi pareva di scorgere una | ||
14 | 2015 | giovane o una ragazza, mi domandavo se fosse bella | ||
15 | 2015 | un gesto rassegnato, io mi avvicinavo alla finestra e | ||
16 | 2015 | addormentata, e ogni volta mi sconcertava che fossero ancora | ||
17 | 2015 | così ovvia. «Sei fortunata» mi aveva detto quel giorno | ||
18 | 2015 | che aveva ragione; perciò mi prestavo di buon grado | ||
19 | 2015 | pensiero dei privilegi che mi ero conquistata. Non quello | ||
20 | 2015 | caffè che a volte mi toccavano la mattina, grazie | ||
21 | 2015 | toglievano a ciò che mi toccava vivere il senso | ||
22 | 2015 | ricordi che ogni volta mi disorientava. Non erano i | ||
23 | 2015 | sensazione: quando mio marito mi chiama, sulle prime credo | ||
24 | 2015 | labbra di Sonja… Quando mi chiama così, vorrei chiudere | ||
25 | 2015 | Questo pianeta… A volte mi sembra impossibile che esista | ||
26 | 2015 | ma la cosa che mi turbava di più, alla | ||
27 | 2015 | Credo di sapere cosa mi abbia suggerito questa ovvia | ||
28 | 2015 | un braccio grigio acciaio mi afferra la vita per | ||
29 | 2015 | è il mio turno mi lascio rovesciare su un | ||
30 | 2015 | da quanto tempo non mi tornava in mente questo | ||
31 | 2015 | sottoveste di raso e mi rialzo per unirmi alla | ||
32 | 2015 | innamorato e commosso che mi stringeva la mano nella | ||
33 | 2015 | dopo quando? A volte mi convinco che non possa | ||
34 | 2015 | strato di rossetto che mi copriva le labbra. Avrei | ||
35 | 2015 | avrei potuto. A che mi serviva, quel sussulto di | ||
36 | 2015 | sussulto di dignità che mi spinse a coprirmi chiudendo | ||
37 | 2015 | più avuto notizie, quasi mi auguravo che i miei | ||
38 | 2015 | fossero in vita, tanto mi sgomentava l’idea di | ||
39 | 2015 | ottenere il rimpatrio. Non mi costava nulla: avevo imparato | ||
40 | 2015 | scendendo, senza che nessuno mi spingesse, da una normale | ||
41 | 2015 | scorre gorgogliando verso valle. Mi sembra terribile che lo | ||
42 | 2015 | Ho un marito che mi adora, una graziosa bambina | ||
43 | 2015 | la spesa i commessi mi riveriscono e se ceno | ||
44 | 2015 | epilogo della fiaba. ¶ II ¶ Mi ascolta, signore? Questa volta | ||
45 | 2015 | e la prego, non mi interrompa: l’acqua è | ||
46 | 2015 | sua sorella Lise, non mi chieda di andare a | ||
47 | 2015 | di ribes. Per ore mi dondolavo sull’altalena, cullata | ||
48 | 2015 | lei e mio padre mi affidavano alle cure di | ||
49 | 2015 | di un’altra vita, mi moriva sulle labbra senza | ||
50 | 2015 | dovrei dire? A volte mi domando cosa accadrebbe se | ||
51 | 2015 | Sai che quando Sonja mi tocca sento la pelle | ||
52 | 2015 | contatto immondo? E quando mi tocca mio marito… No | ||
53 | 2015 | fossi prescelta. A volte mi accadeva, lavorando, di sentire | ||
54 | 2015 | pensieri. Di altro non mi ero mai accorta. Di | ||
55 | 2015 | dalla baracca, la caposquadra mi fermò. «Tu no. Tu | ||
56 | 2015 | ma la caposquadra, ridendo, mi batté una mano sulla | ||
57 | 2015 | avermi ripulita a dovere, mi avrebbero restituito il mio | ||
58 | 2015 | le lacrime agli occhi, mi sentii inondare da una | ||
59 | 2015 | tuo volto. ¶ La caposquadra mi condusse dunque alla baracca | ||
60 | 2015 | alla ciminiera, e lì mi lasciò, affidandomi a una | ||
61 | 2015 | via questi stracci. E mi raccomando, lavati bene.» ¶ Dalla | ||
62 | 2015 | per farmi fretta. Allora mi avvolsi nell’asciugamano, aprii | ||
63 | 2015 | ancora, quando la donna mi prese per un braccio | ||
64 | 2015 | braccio e annunciò che mi avrebbe accompagnata alla visita | ||
65 | 2015 | esserne sicuri.» ¶ E così mi ritrovai in un lindo | ||
66 | 2015 | solo le sue mani mi tastavano con meticolosa attenzione | ||
67 | 2015 | l’unica volta che mi parlò fu per domandarmi | ||
68 | 2015 | lui tagliò corto e mi ordinò di rivestirmi. Poi | ||
69 | 2015 | le mie maniere distinte, mi avessero scelta come cameriera | ||
70 | 2015 | il passo, l’ausiliaria mi trascinò bruscamente oltre, afferrandomi | ||
71 | 2015 | o addirittura poche ore mi sarebbero bastate per rendermi | ||
72 | 2015 | dalle persiane rosse, non mi serviva il tailleur verde | ||
73 | 2015 | desolazione del campo, finalmente mi trovavo di nuovo in | ||
74 | 2015 | oscurità. ¶ «Tu aspetta qui» mi disse l’ausiliaria e | ||
75 | 2015 | da un’atterrita curiosità, mi avvicinai a uno degli | ||
76 | 2015 | la prima del Pipistrello, mi ero spogliata nuda davanti | ||
77 | 2015 | definizione di «ebreuccia» che mi avevano gettato addosso come | ||
78 | 2015 | scoprivo che quella definizione mi si attagliava perfettamente. Che | ||
79 | 2015 | martoriato. Altro che ninfa, mi dissi scoppiando a ridere | ||
80 | 2015 | un rumore di passi mi scostai d’un balzo | ||
81 | 2015 | disperazione che, se solo mi avessero guardata bene, i | ||
82 | 2015 | quel fango sanguinoso. ¶ Quanto mi sbagliavo, Maestro… Tu la | ||
83 | 2015 | un certo senso non mi sbagliavo. ¶ «Coraggio, avvicinati» mi | ||
84 | 2015 | mi sbagliavo. ¶ «Coraggio, avvicinati» mi ingiunse l’ausiliaria; quando | ||
85 | 2015 | ingiunse l’ausiliaria; quando mi fui avvicinata, però, non | ||
86 | 2015 | fui avvicinata, però, non mi presentò alla donna, si | ||
87 | 2015 | mai fatto da quando mi trovavo in quel campo | ||
88 | 2015 | mano sulla mia spalla; mi aspettavo che sorridesse, ma | ||
89 | 2015 | gli occhi di dosso, mi fece ruotare lentamente su | ||
90 | 2015 | di casa fosse quella mi appariva assolutamente secondario rispetto | ||
91 | 2015 | abbondante che la signora mi aveva fatto balenare davanti | ||
92 | 2015 | rifocillarmi un po’; invece mi toccò pazientare e seguirla | ||
93 | 2015 | donna dalla vestaglia rosa mi condusse in una stanza | ||
94 | 2015 | prese cura di me. Mi spogliò tutta; mi cosparse | ||
95 | 2015 | me. Mi spogliò tutta; mi cosparse di profumi; mi | ||
96 | 2015 | mi cosparse di profumi; mi fece indossare biancheria fine | ||
97 | 2015 | voluto dedicarmi e che mi apparteneva così crudelmente. E | ||
98 | 2015 | cieca a ciò che mi circondava: la sala in | ||
99 | 2015 | eppure vicinissima, come se mi bastasse entrare nella sala | ||
100 | 2015 | e all’oblio. Se mi ero ripromessa di guardarti | ||
101 | 2015 | in divisa da maschera mi si parò dinanzi, ridestandomi | ||
102 | 2015 | completamente sveglia, e terrorizzata. «Mi scusi, ha ragione… Tornerò | ||
103 | 2015 | ultima volta…» ¶ Ma lui mi trattenne, afferrandomi per un | ||
104 | 2015 | in divisa da maschera mi condusse in un ufficio | ||
105 | 2015 | in un ufficio dove mi lasciò chiusa a chiave | ||
106 | 2015 | divisa, uno dei quali mi interrogava in modo minuzioso | ||
107 | 2015 | minuzioso mentre l’altro mi guardava muto, scuotendo il | ||
108 | 2015 | parola dei rapporti che mi legavano a te. Chissà | ||
109 | 2015 | se l’avessi fatto mi sarei salvata, almeno per | ||
110 | 2015 | in divisa da poliziotto mi portò via, mentre attraversavamo | ||
111 | 2015 | mentre attraversavamo un corridoio mi giunse, debole eppure distinto | ||
112 | 2015 | marito e mia figlia mi hanno accolta intonando un | ||
113 | 2015 | lucida, infiocchettati a dovere, mi attendevano sulla tavola accanto | ||
114 | 2015 | negarlo? Un marito che mi adora, una figlia, la | ||
115 | 2015 | che a suo modo mi adora anche lei, sebbene | ||
116 | 2015 | da quando sono tornata mi considerano di nuovo a | ||
117 | 2015 | il funzionario al quale mi ero rivolta mi diede | ||
118 | 2015 | quale mi ero rivolta mi diede lettura senza trovare | ||
119 | 2015 | mattino del quinto giorno, mi avvisarono che sarei stata | ||
120 | 2015 | famiglia. Quasi con gentilezza, mi dissero che se volevo | ||
121 | 2015 | biancheria e quant’altro mi occorresse; io risposi che | ||
122 | 2015 | ridere. ¶ Così, sull’imbrunire, mi accompagnarono alla stazione. Ricordi | ||
123 | 2015 | seconda classe, come allora mi figuravo, e neppure in | ||
124 | 2015 | degli altri passeggeri che mi si affollavano intorno nell | ||
125 | 2015 | che trova, così io mi aggrappavo all’immaginazione, per | ||
126 | 2015 | alla tua porta, tu mi avresti accolta con imbarazzo | ||
127 | 2015 | sotto il cipiglio severo. Mi avresti fatta entrare: come | ||
128 | 2015 | alla sua chiusa immensità; mi sforzavo di richiamarla alla | ||
129 | 2015 | alla notte, di cui mi pareva di non aver | ||
130 | 2015 | a ogni costo dove mi stavano portando: perché, pensavo | ||
131 | 2015 | giornali, e se talvolta mi capitava di trovarne uno | ||
132 | 2015 | per morto anche te. ¶ Mi domando di cosa hai | ||
133 | 2015 | la ciminiera pensai che mi avessero portata a lavorare | ||
134 | 2015 | qualcuno, nel frattempo, forse mi sarebbe venuto in aiuto | ||
135 | 2015 | amo, l’uomo che mi ama… E ogni sera | ||
136 | 2015 | gente che io non mi chiamo Sara ma Adela | ||
137 | 2015 | il peggio. Dominando, come mi disse in seguito, una | ||
138 | 2015 | accorgevo dal calore che mi affluiva alle guance come | ||
139 | 2015 | non arrossisco più, quando mi guardo allo specchio vedo | ||
140 | 2015 | acquistato a caro prezzo. Mi sono conquistata mio malgrado | ||
141 | 2015 | cui pure devo gratitudine, mi viene naturale (forse proprio | ||
142 | 2015 | di conferirmi un potere mi toglieva tutto, persino il | ||
143 | 2015 | implacabile. Quando, la sera, mi gettavo stremata sul pagliericcio | ||
144 | 2015 | indolenziti, le ossa rotte, mi confermavano malgrado tutto la | ||
145 | 2015 | la sua diabolica combinazione mi sta creando non poche | ||
146 | 2015 | è che, per quanto mi sforzi, io proprio non | ||
147 | 2015 | questa cittadella in cui mi trovo rinchiusa e che | ||
148 | 2015 | di questo ricordo unilaterale mi fa tornare alla mente | ||
149 | 2015 | ore… ¶ Eppure che altro mi resta, se le ore | ||
150 | 2015 | militare? Quando gli aprii mi rivolse un sorriso faticoso | ||
151 | 2015 | Ragion di più, professore. Mi creda, non è che | ||
152 | 2015 | questo punto? Piuttosto, io mi preoccupo per lei.» ¶ «Se | ||
153 | 2015 | fuorché a fare rapporto. Mi creda, professore, il mio | ||
154 | 2015 | che, per quanto modesto, mi dava un’immensa consolazione | ||
155 | 2015 | di quell’avventurosa sortita mi sgomentasse non poco, dopo | ||
156 | 2015 | sua volta una rinfrescata. Mi trucco con gesti incerti | ||
157 | 2015 | la strada. ¶ Anch’io mi vergognavo; ma a Kurt | ||
158 | 2015 | non volli dirlo, anzi, mi sforzai di ostentare una | ||
159 | 2015 | voluto prenderlo a schiaffi. Mi dava il braccio, se | ||
160 | 2015 | ogni passante che incontravamo mi stringeva leggermente a sé | ||
161 | 2015 | più vistoso dei riflettori; mi metteva, senza volerlo, alla | ||
162 | 2015 | io sapevo esattamente cosa mi aspettava. ¶ Quando il maître | ||
163 | 2015 | una persona che affoga. «Mi dispiace, signor tenente, non | ||
164 | 2015 | Sono amico del padrone, mi faccia parlare con lui | ||
165 | 2015 | è niente da aggiungere, mi sembra; o avrebbe ancora | ||
166 | 2015 | la presenza di chi mi camminava al fianco. Questa | ||
167 | 2015 | ardenti sulle guance. ¶ XII ¶ Mi domando, Maestro, se esista | ||
168 | 2015 | ripartire per il fronte, mi fece trovare davanti alla | ||
169 | 2015 | preoccupazione fuori luogo, perché mi sembra sempre più probabile | ||
170 | 2015 | aggressivo dei commessi che mi fa persino rimpiangere la | ||
171 | 2015 | Maestro… e lei non mi diceva nulla? Lei sarà | ||
172 | 2015 | albergo e lei, uscendo, mi rivolgerebbe uno sguardo, un | ||
173 | 2015 | occhi, un fardello che mi trascino appresso da un | ||
174 | 2015 | qualche volta) questa attesa mi sembra così snervante, così | ||
175 | 2015 | e insieme così irraggiungibile mi fa provare un senso | ||
176 | 2015 | per comunicarle questa decisione mi permetto di scriverle ancora | ||
177 | 2015 | perché da mesi non mi sono più spinta fuori | ||
178 | 2015 | idea di denunciarci.» ¶ Bene, mi denuncino pure: oggi sono | ||
179 | 2015 | correre questo rischio. Stamani mi sono chiusa a chiave | ||
180 | 2015 | modifiche che la mamma mi proponeva per adeguarlo ai | ||
181 | 2015 | gialla. Non per prudenza, mi creda, ma piuttosto per | ||
182 | 2015 | per sfida, per orgoglio: mi rendo conto benissimo di | ||
183 | 2015 | e niente al mondo mi impedirà di raggiungere il | ||
184 | 2015 | mio ingresso nella sala. Mi siederò buona buona in | ||
185 | 2015 | in un silenzio che mi uccide, in una reticenza | ||
186 | 2015 | era deserto, solo quando mi avvicinai al centro della | ||
187 | 2015 | guardarsi attorno. Di rado mi accadde di incontrare, tra | ||
188 | 2015 | ogni volta, il cuore mi balzava in gola dallo | ||
189 | 2015 | spavento e d’istinto mi portavo la mano al | ||
190 | 2015 | i loro migliori clienti, mi incutevano timore, e per | ||
191 | 2015 | metri e qualche parete mi separavano dalla sala in | ||
192 | 2015 | Forse allora, mentre io mi avvicinavo a passi timidi | ||
193 | 2015 | una nuova, atroce condanna, mi bastò il tempo di | ||
194 | 2015 | mio? Non bastava…?» ¶ «Non mi chieda spiegazioni, la prego | ||
195 | 2015 | stanotte di qui non mi schioderebbe neanche il diavolo | ||
196 | 2015 | già mentre la scrivevo mi sono detta: Adela, attenta | ||
197 | 2015 | nella propria camera. ¶ Quando mi svegliai erano le dieci | ||
198 | 2015 | nella mente, io però mi dissi: ma sì, è | ||
199 | 2015 | frantumi e cani morti? Mi venne in mente il | ||
200 | 2015 | in cui da tempo mi sembra irretito: perché oggi | ||
201 | 2015 | dietro quel bastone. Scusi, mi sto facendo adulta; e | ||
202 | 2015 | piace il gelato, signore?» ¶ «Mi piaceva da bambino.» ¶ «Un | ||
203 | 2015 | in guerra… contro chi? Mi vengono in mente alcuni | ||
204 | 2015 | delle rare lettere che mi scrive in fondo non | ||
205 | 2015 | dell’aiuto che già mi offre. ¶ Mi basta aprire | ||
206 | 2015 | che già mi offre. ¶ Mi basta aprire un suo | ||
207 | 2015 | un suo libro, e mi sento di nuovo a | ||
208 | 2015 | le ulteriori notizie, io mi sono ritirata quassù, nella | ||
209 | 2015 | Ma lei, la prego, mi mandi al più presto | ||
210 | 2015 | E già, chissà cosa mi è preso? Sta’ a | ||
211 | 2015 | una soffitta, a quanto mi risulta.» ¶ Già, la soffitta | ||
212 | 2015 | certo. Con Lise.» ¶ IV ¶ Mi ha presa in parola | ||
213 | 2015 | perché davvero, Maestro, io mi sento abbandonata, e temo | ||
214 | 2015 | abbandonata, e temo che mi venga meno tutto, persino | ||
215 | 2015 | domandare a me. Io mi sono sempre sentita sola | ||
216 | 2015 | intero, e poliziotti che mi proteggevano, e giuristi che | ||
217 | 2015 | salire per andare dove mi fosse piaciuto, persino per | ||
218 | 2015 | stamattina, quasi con vergogna. ¶ «Mi sembra di venir meno | ||
219 | 2015 | dove? Al fronte?» ¶ «Dove mi manderanno. Ma vorrei che | ||
220 | 2015 | me, per un istante mi fissò dritto negli occhi | ||
221 | 2015 | da parte. «A che mi serve tutto questo?» aveva | ||
222 | 2015 | Sankt Nikolaus, Nepomuk, Kapuziner…) mi sono familiari sin dall | ||
223 | 2015 | chissà dove… Persino questo mi tocca rimpiangere, persino gli | ||
224 | 2015 | dalle guance rosse che mi davano dell’«ebreuccia» ma | ||
225 | 2015 | Già, ma quale bellezza? Mi creda, Maestro, non faccio | ||
226 | 2015 | nuova raccolta, il cuore mi è balzato in gola | ||
227 | 2015 | a supporre che lei mi avesse addirittura dedicato il | ||
228 | 2015 | agli occhi del mondo. Mi creda, non pretendevo tanto | ||
229 | 2015 | non pretendevo tanto; però mi aspettavo di trovare almeno | ||
230 | 2015 | libreria. Lei, invece, non mi aveva degnata neppure di | ||
231 | 2015 | ma inghiottendo l’amaro, mi sforzai di essere ancora | ||
232 | 2015 | eppure leggendo quella dedica mi sono sentita calare sul | ||
233 | 2015 | una fortuna che io mi chiami Adela e che | ||
234 | 2015 | e ottiene (purtroppo non mi è sfuggito) il patrocinio | ||
235 | 2015 | invece una voce che mi parla piano all’orecchio | ||
236 | 2015 | piano all’orecchio e mi dice: lo so, mi | ||
237 | 2015 | mi dice: lo so, mi ricordo, nessuna delle tue | ||
238 | 2015 | e chiara, e adesso mi si sfarina nel cuore | ||
239 | 2015 | ne ho io, se mi tocca sopravvivere? ¶ IX ¶ «Ma | ||
240 | 2015 | a scacchi.» ¶ «No… Non mi pare.» ¶ «E a cosa | ||
241 | 2015 | appuntamento, ma oggi non mi sento proprio di uscire | ||
242 | 2015 | pausa durante la quale mi fissò di nuovo con | ||
243 | 2015 | il nuovo regime; e mi offrì, per sfuggire a | ||
244 | 2015 | dovuto, Maestro, e infatti mi pentii vedendo che lo | ||
245 | 2015 | e pieno di guai» mi affrettai a dire per | ||
246 | 2015 | innanzitutto. Ma se tu mi autorizzi…» ¶ Quella proposta di | ||
247 | 2015 | di matrimonio, così formulata, mi sembrava commovente e al | ||
248 | 2015 | una sola. «Credi che mi amasse, lei? Nossignore: amava | ||
249 | 2015 | perdoni il nervosismo cui mi sono abbandonata nella scorsa | ||
250 | 2015 | viene a prendermi e mi accompagna dove voglio. Giovedì | ||
251 | 2015 | quella musica spumeggiante che mi correva nelle vene proprio | ||
252 | 2015 | fare: in quel momento mi sarebbe parsa una vera | ||
253 | 2015 | sono tornata a casa mi sono spogliata completamente e | ||
254 | 2015 | che dico; ma allora mi aiuti lei, la prego | ||
255 | 2015 | quando mancava il segnale. ¶ «Mi dica, signore,» gli domandò | ||
256 | 2015 | piaceva?» ¶ «Oh, tante cose… Mi piacevano le donne, le | ||
257 | 2015 | vado a prenderla, se mi dice dov’è.» ¶ «Non | ||
258 | 2015 | e che sia quella.» ¶ «Mi scusi, Sonja, ma vedo | ||
259 | 2015 | so, non credo che mi piaccia. Per me è | ||
260 | 2015 | stato in viaggio, così mi scrive: una lunga e | ||
261 | 2015 | Care, belle parole, che mi hanno divertita e insieme | ||
262 | 2015 | ha pronunciato quella parola, mi sono sentita salire il | ||
263 | 2015 | partita.» ¶ «Ma no, signore, mi lasci andare almeno a | ||
264 | 2015 | in un attimo, non mi piace vedere in giro | ||
265 | 2015 | Intanto, chissà che non mi venga in mente la | ||
266 | 2015 | lontane. Non so cosa mi prende; sento il bisogno | ||
267 | 2015 | che voglio, proprio ora mi sembra che i miei | ||
268 | 2015 | suoi ultimi elzeviri e mi sono meravigliata non poco | ||
269 | 2015 | mia ammirazione, sa cosa mi ha risposto? «Vedi, Adela | ||
270 | 2015 | pregi, o almeno, così mi pare. ¶ Forse mi preoccupavo | ||
271 | 2015 | così mi pare. ¶ Forse mi preoccupavo un po’ anche | ||
272 | 2015 | in questo niente, però, mi tocca vivere. A volte | ||
273 | 2015 | e per giunta non mi è nemmeno simpatico. A | ||
274 | 2015 | è strano, Maestro? Lei mi parla di mutamenti epocali | ||
275 | 2015 | quotidiani. Ieri, per esempio, mi sono avventurata da sola | ||
276 | 2015 | che stia?» ¶ «È ferito, mi sembra… Se crede, l | ||
277 | 2015 | sua ultima lettera lei mi parla di un «necessario | ||
278 | 2015 | accorciarsi delle giornate, che mi lascia appena il tempo | ||
279 | 2015 | tocca affrontarlo, per quanto mi risulti penoso.» ¶ Allora, per | ||
280 | 2015 | che non guadagno abbastanza. Mi dispiace, ma non possiamo | ||
281 | 2015 | illustre e tanto più, mi corregga se sbaglio, per | ||
282 | 2015 | abitua; o almeno, io mi sono abituata. Rimpiango, è | ||
283 | 2015 | la prosa quotidiana non mi ha ancora risucchiata del | ||
284 | 2015 | risposta solenne del cerchio. ¶ Mi ricordo, ah sì, mi | ||
285 | 2015 | Mi ricordo, ah sì, mi ricordo… Mai così limpidamente | ||
286 | 2015 | Ricordo un tremito che mi allarmava, piccola com’ero | ||
287 | 2015 | nostri piedi. Per farlo mi sono rifugiata nella mia | ||
288 | 2015 | punto di domanda. Allora mi alzai e corsi anch | ||
289 | 2015 | interrogativi che a volte mi assillano all’improvviso facendomi | ||
290 | 2015 | molto tempo l’abitudine. Mi culla, per così dire | ||
291 | 2015 | Musa. Così, almeno, io mi figuro la faccenda; se | ||
292 | 2015 | svanita senza lasciar traccia. Mi succede sempre così, quando | ||
293 | 2015 | cose, altrimenti credo che mi sentirei soffocare in questo | ||
294 | 2015 | immaginarmi un po’, quando mi scrive, come io immagino | ||
295 | 2015 | e le mie mani mi sembravano diventate all’improvviso | ||
296 | 2015 | le venne alle labbra. «Mi scusi,» si limitò a | ||
297 | 2015 | prendere un libro e mi sono ritrovato sulle dita | ||
298 | 2015 | metterle, chissà… Io non mi ricordo, non li ho | ||
299 | 2015 | stolta, miserevole civetteria. ¶ «Bella,» mi scrive «come non può | ||
300 | 2015 | bancarotta. L’aveva notata, mi scrive, quella slanciata e | ||
301 | 2015 | si sono infittite e mi sono trovata nelle strette | ||
302 | 2015 | accogliere gli ultimi tepori mi raggiungevano la fragranza dei | ||
303 | 2015 | padrone o il commesso mi rivolgeva ogni volta, al | ||
304 | 2015 | come si può pensare, mi sono detta, che qui | ||
305 | 2015 | immobile, mollemente pietrificato (se mi concede quello che credo | ||
306 | 2015 | Niente di che, semplicemente mi incuriosiva quel suo bracciale | ||
307 | 2015 | sempre, e ogni volta mi colpisce. È così elegante | ||
308 | 2015 | Forse anche troppo, se mi consente…» ¶ «Per una come | ||
309 | 2015 | ora di dormire.» ¶ «Sì, mi scusi. Una volta non | ||
310 | 2015 | scusi. Una volta non mi impicciavo così degli affari | ||
311 | 2015 | sedia… In realtà non mi importa nulla del suo | ||
312 | 2015 | sa, quelle della California… Mi raccomando, non prenda un | ||
313 | 2015 | signore.» ¶ «E, Sonja… non mi odi troppo.» ¶ «Perché dovrei | ||
314 | 2015 | sciocco) di suonarle qualcosa. Mi spiego meglio: quella sera | ||
315 | 2015 | brano che Chopin (così mi ha spiegato la maestra | ||
316 | 2015 | ripete una cosa sola: «Mi ricordo». Glielo dice (sempre | ||
317 | 2015 | per dirle anch’io: «Mi ricordo» e dirglielo come | ||
318 | 2015 | alla mamma, qualche volta mi succede. Non preoccuparti, me | ||
319 | 2015 | le cui parole sono: «Mi ricordo». ¶ Quattro perentorie battute | ||
320 | 2015 | ordine, non credo che mi piacerebbe starci. Non lo | ||
321 | 2015 | giornata magnifica, il clima mi sembra già mite, e | ||
322 | 2015 | di esistere. Sì, pensava, mi ricordo. Sua madre a | ||
323 | 2015 | realtà questo giardino non mi ha mai detto molto | ||
324 | 2015 | purtroppo, l’età non mi ha reso ancora così | ||
325 | 2015 | lasciar traccia. Ma io mi ricordo, mi ricordo… ¶ PARTE | ||
326 | 2015 | Ma io mi ricordo, mi ricordo… ¶ PARTE SECONDA ¶ Tristan | ||
327 | 2015 | PARTE SECONDA ¶ Tristan ¶ I ¶ Mi sembra ieri, Maestro, quando | ||
328 | 2015 | di raso rosso) e mi sono meravigliata osservando come | ||
329 | 2015 | noi, per ragioni che mi sfuggono, non possiamo diventarlo | ||
330 | 2015 | padroni e commessi non mi salutano più quando passo | ||
331 | 2015 | sensazione di spaesamento che mi faceva apparire a un | ||
332 | 2015 | violenza, e il cuore mi balzò in gola. Raccolsi | ||
333 | 2015 | Raccolsi il libro, che mi era sfuggito di mano | ||
334 | 2015 | modo sul parquet; poi mi feci forza e andai | ||
335 | 2015 | laurea) e dalla soglia mi rivolgeva uno sguardo fermo | ||
336 | 2015 | e tirato. ¶ «Buongiorno, Adela» mi disse semplicemente, senza neppure | ||
337 | 2015 | almeno uno sfogo, e mi perdoni se dovesse suonarle | ||
338 | 2015 | illustre» ed «egregio» che mi venivano in mente a | ||
339 | 2015 | che le forze non mi bastassero. Io però sono | ||
340 | 2015 | più ristretta cerchia famigliare, mi ha definita addirittura impertinente | ||
341 | 2015 | una delle frasi che mi sono sentita ripetere più | ||
342 | 2015 | e trecentosessanta secondi (così mi risulta, se non ho | ||
343 | 2015 | soltanto di straforo, se mi concede l’espressione, come | ||
344 | 2015 | verità, la bellezza, o mi dica lei qual è | ||
345 | 2015 | davanti a lei, che mi avrebbe capita, ma davanti | ||
346 | 2015 | al colmo dell’imbarazzo, mi inseguiva trafelato facendosi goffamente | ||
347 | 2015 | protezione e al quale mi affida volentieri, contando su | ||
348 | 2015 | senso che, a quanto mi risulta, è più o | ||
349 | 2015 | ora dopo qualche istante mi raggiunse nell’atrio del | ||
350 | 2015 | atrio del teatro dove mi afferrò gentilmente per un | ||
351 | 2015 | sguardo confuso e preoccupato mi diceva: «Adela, sei pazza | ||
352 | 2015 | a domandare se non mi sentissi bene, al che | ||
353 | 2015 | Sì, va bene.» ¶ Così mi incamminai lungo la riva | ||
354 | 2015 | qui da vent’anni. Mi scusi, signora…» ¶ «Può chiamarmi | ||
355 | 2015 | signora…» ¶ «Può chiamarmi Sonja.» ¶ «Mi scusi, Sonja, ma forse | ||
356 | 2015 | città: dal suo nome mi ero fatto l’idea | ||
357 | 2015 | mie disponibilità finanziarie non mi consentono di offrire di | ||
358 | 2015 | della casa: io non mi immischio nelle faccende domestiche | ||
359 | 2015 | una casa come questa? Mi sembra più adatta a | ||
360 | 2015 | altri progetti, o forse mi piace semplicemente star comodo | ||
361 | 2015 | vitto e all’alloggio mi sento di offrirle una | ||
362 | 2015 | di un banchiere? No, mi perdoni, non volevo canzonarla | ||
363 | 2015 | una trattativa d’affari…» ¶ «Mi scusi, ma non ho | ||
364 | 2015 | però quello che lei mi offre mi basta, me | ||
365 | 2015 | che lei mi offre mi basta, me lo farò | ||
366 | 2015 | disposizione delle finestre. Se mi aiuta a muovermi l | ||
367 | 2015 | avevo idea, o forse mi aspettavo, che la sua | ||
368 | 2015 | sua risposta. «Cara fanciulla,» mi scrive «ninfa candida e | ||
369 | 2015 | candida e gentile, non mi fraintenda se le confesso | ||
370 | 2015 | sua lettera sulle prime mi ha strappato un sorriso | ||
371 | 2015 | anche ne avessi, niente mi sarebbe più lontano della | ||
372 | 2015 | ragazze della mia età; mi limitavo a leggere voracemente | ||
373 | 2015 | anche la biblioteca paterna mi metteva a disposizione e | ||
374 | 2015 | quando sono nata, e mi sussurrava strane parole, parole | ||
375 | 2015 | VI ¶ Creda, Maestro, non mi aspettavo tanto, da quando | ||
376 | 2015 | mentre la risposta tardava, mi sentivo così afflitta, temevo | ||
377 | 2015 | ragazza di provincia. Lei mi fa un onore eccessivo | ||
378 | 2015 | Un po’ meno entusiasta, mi sembra, negli ultimi anni | ||
379 | 2015 | nella sua infallibile prevedibilità. ¶ Mi scusi, sto divagando: a | ||
380 | 2015 | stando alle sue parole, mi sembra che per «mondo | ||
381 | 2015 | il nostro io, o mi dica lei qual è | ||
382 | 2015 | per venire da lei. Mi scusi, è una cosa | ||
383 | 2015 | VIII ¶ No, Maestro, lei mi ha fraintesa; e questo | ||
384 | 2015 | e questo, se permette, mi addolora profondamente. Dopo l | ||
385 | 2015 | queste acque amiche che mi cullano, con il loro | ||
386 | 2015 | di mio padre che mi svegliò quel mattino. Allora | ||
387 | 2015 | ultimo gradino. Papà, quando mi vide, fece un cenno | ||
388 | 2015 | una vaga, mesta consapevolezza. «Mi dispiace,» disse articolando con | ||
389 | 2015 | con sforzo le sillabe «mi dispiace tanto. Ma tu | ||
390 | 2015 | severi, ma alla fine mi perdonano sempre.» ¶ «Immagino che | ||
391 | 2015 | Perché poi dovrei esserlo, mi domando?» ¶ «Non so, senza | ||
392 | 2015 | falla entrare. Mentre dormo, mi piacerebbe che qualcuno mi | ||
393 | 2015 | mi piacerebbe che qualcuno mi tenesse la mano.» ¶ «Certo | ||
394 | 2015 | darglieli, se lei non mi lascia andare? Per un | ||
395 | 2015 | lei, anche se non mi somiglia molto. Ma adesso | ||
396 | 2015 | rubinetto.» ¶ «Dal rubinetto? No, mi scusi, ma questo è | ||
397 | 2015 | del rubinetto.» ¶ «Ma perché?» ¶ «Mi creda, signora, meglio evitare | ||
398 | 2015 | accanto, ma i parenti mi hanno detto che non |