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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
nella febbre del vincere, mi stordivano, mi esasperavano, e
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1920
del vincere, mi stordivano, mi esasperavano, e quasi mi
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mi esasperavano, e quasi mi pareva che in lei
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1920
suo volto rise; non mi ringraziò, scosse indietro la
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1920
una manicure diligente. ¶ Bombita mi faceva l'onore di
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1920
meglio lo definisca, non mi parrebbe irriverenza né ingiustizia
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1920
colpo e l'altro, mi rivolgeva distrattamente la parola
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1920
sua tenace fortuna. E mi raccontava storie di giuoco
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1920
Casino di Biarritz, e mi domandava ogni tratto se
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1920
ritorno, la bella forestiera mi pose familiarmente una mano
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1920
questo giovine signore, che mi ha portata una così
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1920
fortuna? ¶ L'elegantissimo hidalgo mi squadrò velocemente, con uno
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1920
miglior grazia del mondo mi declinò il suo nome
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1920
dubbio dal denaro vinto, mi presentò con un gesto
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1920
elegantissimo Lord Pepe, súbito mi si rivelò per un
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1920
fecero un rumore che mi stordì; tremarono, cantarono, come
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1920
sua bianca nudità. ¶ Poi mi tese un'astuccio: ¶ – Volete
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1920
E Madlen diceva: ¶ – Sì, mi sono innamorata di Lord
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1920
terrestre paradiso. ¶ – Ma voi, – mi diceva Madlen, con una
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1920
azzimato e scrupoloso, che mi designa un letto bianco
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1920
pulita e bellina, che mi porta gli asciugamani di
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1920
o tutto quello che mi occorre, o solamente un
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1920
rinnova e passa continuamente, mi vive accanto senza nulla
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1920
solenne ed autorevole, che mi consegna le lettere d
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1920
le lettere d'amore, mi porta i vaglia telegrafici
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1920
porta i vaglia telegrafici, mi prenota il palco in
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1920
l'importante maggiordomo, che mi porge la lista dei
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1920
la bella forestiera, ella mi parve una donna improvvisamente
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1920
improvvisamente mutata. Negli occhi mi durava l'immagine di
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1920
magnifica e scintillante cortigiana, mi durava nei sensi la
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1920
era d'eccellente umore; mi trattò come un vecchio
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1920
sua carne ben coltivata, mi avveniva di trovare profondamente
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1920
odore voluttuoso del sangue mi esasperava come un vino
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1920
al pericolo della morte, mi parve un uomo il
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1920
suo leggero piede quasi mi toccava uno stinco; la
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1920
rivederlo, già più non mi pareva il medesimo. Su
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1920
delle bevande troppo forti. Mi diede l'impressione d
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1920
faccia smorta. ¶ Ed allora mi piacque osservar quest'uomo
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1920
che lo volevano applaudire. Mi piacque l'istante magnifico
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1920
per questo la vita mi piace. Mi piace anche
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1920
la vita mi piace. Mi piace anche nei giorni
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1920
ove incontro fiori che mi profumano e pensieri che
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1920
corpo chinato in avanti mi nascondeva dagli occhi di
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1920
lievissimo fiore biondo. E mi sembrava di amare, non
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1920
se fosse stato mortale, mi avrebbe fatto assistere senza
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1920
amore. ¶ I suoi occhi mi fecero pensare al profumo
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1920
sue mani. ¶ Quella mani mi facevano sentire il dolore
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1920
da riflessi d'argento, mi faceva indovinare tra la
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1920
nulla... ¶ I suoi occhi mi fecero pensare al profumo
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1920
della strada che passò. ¶ Mi piaceva; era funestamente bella
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1920
nulla... ¶ I suoi occhi mi fecero pensare al profumo
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1920
alla fortuna, ed essa mi toccò, mi avvolse con
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1920
ed essa mi toccò, mi avvolse con la sua
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1920
di tartaruga... L'occasione mi trattenne il braccio, né
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1920
la vostra infernale paganità mi faceva pensare alle nicchie
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1920
dicevo, Madlen. E voi mi rispondeste con una voce
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1920
perché – talora, come poeta, mi vanto. Nel giudizio di
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1920
qualche altro cortese intermediario, mi avrebbe forse indicato il
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1920
nobile pechinese Pompon. Questa mi pareva in ogni caso
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1920
fatiche maggiori. ¶ Queste ragioni mi tolsero il mezzo di
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1920
alternative ridivennero mie. Ciò mi permise di ripensare alla
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1920
della Reina Maria Cristina, mi facevano danzare nel sangue
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1920
a mandorla, più non mi rimase alcun dubbio: quella
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1920
quale un impiegato belga mi aveva tessuto i più
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1920
nome) non di rado mi aveva sorriso, come a
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1920
maniere piene di rispetto mi accostai al suo divano
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1920
nove anni di meno, mi giurava doña Beatriz – e
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1920
Ma perché dunque non mi avete lasciato credere nel
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1920
speroni. ¶ Ecco, – ed io mi trovai di fronte all
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1920
bene, povera Sevillana... se mi attenderete un momento, giù
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1920
belli come l'indifferenza, mi guardò, sorrise, disse di
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1920
all'albergo. Sono stanco; mi duole il capo. ¶ Ella
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1920
alle sue spalle nude. Mi guardò, sorpresa, offesa, con
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1920
la migraine!... ¶ La Sevillana mi aspettava sul limitare del
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1920
sul limitare del giardino. Mi aspettava con indifferenza, con
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1920
suo mantello verde non mi piaceva. Era inoltre senza
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1920
allora se preferisse camminare; mi rispose di sì. ¶ Scendemmo
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1920
la migraine...» – Questa frase mi picchiava nel cervello, mi
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1920
mi picchiava nel cervello, mi esasperava i nervi, volava
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1920
una birreria sostammo, perché mi parve di aver sete
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1920
piace Pastora Imperio? ¶ – Sì, mi piace. ¶ Bagnò il suo
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1920
Siviglia, divenne affettuosa. Poi mi domandò con circospezione se
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1920
fosse più ricca lei... Mi fece sapere che fra
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1920
anno molta eleganza. Poi mi domandò se vi abitava
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1920
forestieri lo sono sempre. Mi raccontò che doña Beatriz
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1920
cappello, i guanti, e mi chiese una sigaretta. ¶ Aveva
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1920
bocca, stringendo la sigaretta, mi sorrideva. Le sue mani
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1920
Francia. Quelle mani tuttavia mi facevano pensare ad una
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1920
altr'uomo il quale mi somigliava. Questo accade molto
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1920
Socorrito fiore di Siviglia mi parlava in ispagnolo, io
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1920
minuti di elucidazione. ¶ Allora mi permisi di ridomandarle se
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1920
dopo trentasette giorni, supina, mi carezzava i capelli con
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1920
di gelsomino; quell'odore mi stordiva; era troppo intenso
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1920
una lama, e stordita mi disse con un gentile
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1920
petulante, che odio, quanto mi piacete voi, divina Madlen
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1920
Pompon ed io. Pompon, mi sono accorto, non ama
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1920
l'esattezza quella che mi attrae, ma piuttosto l
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1920
certo un vostro movimento mi sembra oggi molto più
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1920
lento fiume Urumea?... ¶ Voi mi rispondete solo che bisogna
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1920
giuoco del bigliardo inglese mi annoia disperatamente. Basta! vi
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1920
mai. Talvolta, nello scrivere, mi sembra di far scorrere
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1920
se ne va, perché mi sembra di non avere
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1920
pallido chiarore dell'invetriata, mi fate segno di sì
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1920
morbide, che il guardarle mi dà gioia, quasi mi
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1920
mi dà gioia, quasi mi fa pensare a quel
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1920
all'olio? ¶ – Cioè? ¶ – Non mi avete forse detto un
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1920
L'avrete veduta, suppongo. Mi ha domandato almeno tre
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1920
soggiunto che la cosa mi era indifferente. ¶ – Davvero? E
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1920
parole! State fermo; non mi toccate; siete impuro. ¶ – Non
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1920
ogni particolare con esattezza: mi farete piacere. ¶ – Bene, se
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1920
farete piacere. ¶ – Bene, se mi offrirete una sigaretta nella
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1920
li racconterò fedelmente. Qui, mi sembra impossibile. ¶ – Dunque andiamo
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1920
l'atrio affollato. Madlen mi diede Pompon su le
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1920
con le gambe nude, mi vennero incontro, curiose dell
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1920
al teatro Eugenia Vittoria. ¶ Mi offerse una sigaretta, una
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1920
traccia d'oppio, e mi sgomberò il divano dicendomi
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1920
le dissi vagamente che mi pareva di aver freddo
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1920
mani, poi, se permettete, mi cambierò d'abito. ¶ – Va
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1920
memorie delle quali non mi ricordo più? ¶ Allora mi
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1920
mi ricordo più? ¶ Allora mi venne accanto, e si
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1920
inesprimibile, quasi un dolore. ¶ Mi pareva d'avere indosso
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1920
di amaro, d'insensibile... mi piacevate allora, e dopo
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1920
alcun fremito. Certe notti mi addormentavo così, fredda e
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1920
per i campi e mi piaceva battere su la
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1920
si slacciassero i ganci, mi pareva di stringere fra
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1920
qualcosa d'indefinibile, che mi fece pensare alla sua
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1920
i miei capelli. Essi mi fanno così male... Chiudete
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1920
i miei seni... essi mi fanno più male ancora
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1920
poi v'ho detto: mi occorre lungo tempo, lungo
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1920
che nulla di voi mi dispiaccia, né di me
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1920
e tanto involontaria, che mi sembra impostura il farne
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1920
buia, nell'angusto palco, mi stavate vicina con morbidezza
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1920
dal consueto, ed io mi sentivo malato di voi
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1920
sforzo per guarirne; anzi mi affondavo nel mio male
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1920
esser mia, che già mi pareva di conoscere il
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1920
una. ¶ Ed io non mi sentivo più un errante
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1920
compagna eri tu. Adesso mi si destava nell'anima
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1920
allegramente sotto braccio. ¶ Anzi mi propose – fatto molto singolare
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1920
di nebbia, Lord Pepe mi fece con amabilità questo
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1920
si comprende. – Pausa – Io mi sono accorto che a
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1920
piccola amica Madlen. Questo mi fa piacere. Madlen è
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1920
che in otto mesi mi ha fatto spendere un
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1920
padre, banchiere a Londra, mi ha telegrafato; «Mas nada
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1920
irrevocabili che ogni tanto mi telegrafa in tutte le
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1920
secondo il paese dove mi trovo. «Rien plus.» «No
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1920
vada a Londra. Ciò mi secca, per la traversata
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1920
solo dura finché non mi avvenga d'incontrare un
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1920
la soglia della tabaccheria mi parve necessario dirgli, prendendolo
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1920
et quarante» finora non mi ha tolto può esservi
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1920
Internationale des Wagons Lits mi sembra, nel ventesimo secolo
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1920
delebile velocità: – e questo mi pare più grande. ¶ Per
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1920
l'amica di Petronio mi fanno sorridere quando penso
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1920
fermò, chiuse gli occhi, mi tese la bocca. Un
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1920
la sua fina veletta. Mi disse: ¶ – Non dovete credere
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1920
essere nell'amore.» Questo mi piace. Vivere con un
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1920
loro profondo scheletro. ¶ – Dove mi conducete, amico mio? ¶ – Non
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1920
ombra di malumore. ¶ Ciò mi fece pensare che vi
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1920
amico di Parigi se mi vedesse in uno stato
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1920
avevo già detto. ¶ – Sì, mi ricordo... mi ricordo. – Litzine
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1920
detto. ¶ – Sì, mi ricordo... mi ricordo. – Litzine fece una
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1920
la mia mano ella mi aveva detto, come spesso
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1920
questa marca di Sciampagna mi dà i crampi allo
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1920
ulteriori. ¶ – Oh... – sospirava – quanto mi struggo e mi sciupo
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1920
quanto mi struggo e mi sciupo in questo maledetto
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1920
un amico il quale mi adora e che io
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1920
M.me de Lonard mi contemplava con occhi svenevoli
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1920
si perde la testa, mi accade spesso di udir
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1920
figlio... Dopo ciò, non mi rimane altro che augurare
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1920
spento. ¶ Una d'esse mi chiamò: ¶ – Eh bien, monsieur
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1920
Peut-être. ¶ Il vento mi avvolgeva nel loro indivisibile
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1920
chiari occhi d'educanda, mi guardò, la guardò, poi
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1920
non se n'andava. Mi domandò una sigaretta, che
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1920
il profumo del mare. Mi ricordo ancora le sue
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1920
ancora le sue braccia; mi ricordo con precisione la
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1920
Vrai? ¶ – Oui, sans doute. ¶ Mi guardarono. Entrambe risero. Ma
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1920
lits nouveaux. ¶ Allora Madlen mi disse: ¶ – Tâchez de vous
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1920
A poco a poco mi dimenticarono. Solamente le donne
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1920
dei talami coniugali, e mi pareva che qualcosa d
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1920
E chiusi gli occhi. ¶ Mi pareva così di essere
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1920
finestra divenire fortemente azzurra: mi levai e la chiusi
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1920
fumo della trasparente oscurità, mi pareva che un suo
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1920
l'Urumea cantare... ¶ Io mi sentivo profondamente male, quasi
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1920
donna davvero incomprensibile. Oggi mi sembrate una superba miss
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1920
Voi, senza nemmeno riflettere, mi rispondeste: ¶ – Volentieri. ¶ Avrei desiderato
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1920
gonfia di sole non mi ricordo più se vi
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1920
quando la vostra bellezza mi guarda, lo sono quasi
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1920
Madlen, non so perché, mi deste il braccio. Era
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1920
volta; e questo atto mi parve una deliziosa intimità
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1920
amore. ¶ Dopo lungo andare, mi accorsi che avevamo sbagliato
190
1920
larghi anelli d'ametista?... Mi ricordo che fece anche
191
1920
l'altre che invece mi tentano. ¶ E con voi
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1920
taffetà, e guai se mi diceste ad esempio che
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1920
del possesso, infedele, certo mi guarderei bene dall'immergere
194
1920
il nostro amore solitario, mi sembra che sia per
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1920
le dava bellezza e mi dava tormento; conoscerei quel
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1920
quando sta per avvenire, mi esaspera e mi stanca
197
1920
avvenire, mi esaspera e mi stanca. Di ogni desiderio
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1920
è una parola che mi sembra definisca tutte le
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1920
la sera li veste; mi sembrano – eppure non sono
200
1920
prime volte, ora che mi siete presso, desidero il
201
1920
il pudore vieta, e mi disse all'orecchio parole
202
1920
confonde, si turba, quasi mi dimostra una specie d
203
1920
voi? Sì? volete?... ¶ Bene; mi siedo, vi ascolto. Anzi
204
1920
così più intimi, voi mi parlerete sottovoce... ¶ Dátemi la
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1920
cosa? ¶ – No, affatto; non mi pare la stessa cosa
206
1920
della vostra faccia che mi guardava, la vostra faccia
207
1920
vostre dure mani, che mi piegano... così... così... ¶ Nella
208
1920
contro il mio desiderio, mi faceva intravvedere una forma
209
1920
sembrare inammissibile, quando invece mi confessa la sua storia
210
1920
esasperazione.» ¶ La guardai, e mi pareva così lontana dalla
211
1920
vuole, forse non può. Mi sono educata al piacere
212
1920
in pochi anni e mi lascerà il dolore di
213
1920
Infine, benché la cosa mi sia indifferente, non dovete
214
1920
un'espressione la quale mi faceva pensare alle orribili
215
1920
il mio cuore trepido, mi faceva sentire, confusi nella
216
1920
domandarle mille cose, che mi parevano anche inutili... ¶ Pensavo
217
1920
messa perduta. ¶ Di lei mi ricordavo con esattezza, quasi
218
1920
sera d'autunno; io mi sentivo a disagio, sentivo
219
1920
contagiosa e perversa, che mi dava, quasi ubbriacandomi, un
220
1920
pensavo alle parole che mi aveva dette con la
221
1920
e più pericolosa. ¶ Ella mi raccontava queste cose, io
222
1920
quasi nessuno; e talvolta mi sentii sperduto nel rumore
223
1920
Lourdes? ¶ Lourdes?... – Madlen sorrise; mi guardò; poi disse: – Andiamo
224
1920
veramente una bella idea! – mi disse ancora Madlen. – Io
225
1920
Non però con voi; mi sembra che andando con
226
1920
che una tranquillità: sorridere.» ¶ Mi ascoltava, con i suoi
227
1920
anima una luce spirituale; mi guardava come se io
228
1920
di purificazione. Ed io mi domandavo se la più
229
1920
fiume passa; una donna mi guarda; un povero, nella
230
1920
nella sua diseredata libertà, mi sembra quasi felice; – tutto
231
1920
veduta la Vergine Maria! Mi apparve da quegli spini
232
1920
sogno dei traditi. ¶ Voi mi diceste una sera, – la
233
1920
de la Grotte, quando mi sentii battere con vivacità
234
1920
occhi dalla vetrina, e mi trovai di fronte il
235
1920
corone del Rosario. Però mi secca moltissimo di non
236
1920
destro di Litzine. ¶ E mi ricordavo l'alba senza
237
1920
di ogni altro espediente, mi ero deciso ad imbarcarmi
238
1920
la sua penna stilografica mi firmò seduta stante uno
239
1920
dire Lord Pepe, – Litzine mi concesse dapprima una cena
240
1920
la Reine», del quale mi ricorderò sino alla fine
241
1920
colazione, intravvidi, o così mi parve, un antico ed
242
1920
lady Madlen, il quale mi fece una pessima accoglienza
243
1920
tornati a Biarritz, ella mi propose di venirvi a
244
1920
venirvi a rintracciare. Anche mi parlò, in termini molto
245
1920
acqua miracolosa di Lourdes... Mi pareva di ritrovarmi nei
246
1920
immensa fuga di secoli, mi pareva d'essere, col
247
1920
rupe inesausta. ¶ Ed io mi lasciavo portare come un
248
1920
logico e diffidente, non mi permettevan di credere a
249
1920
cuore angusto; la moltitudine mi comunicava il bruciore delle
250
1920
immensa folla di credenti mi stringeva nella sua forza
251
1920
pace di alte solitudini, mi sarà l'ultimo esilio
252
1920
muraglia bianca del claustro mi dividerà dai vostri caldi
253
1920
d'ogni fiamma che mi arse. ¶ Dopo essere stato
254
1920
l'udito fino che mi distingue, ho benissimo inteso
255
1920
non vi conosco, eppure mi siete simpatico. Mi siete
256
1920
eppure mi siete simpatico. Mi siete simpatico, perché in
257
1920
testamento. La loro tetraggine mi faceva pensare ai conciliaboli
258
1920
Lord Pepe, tutto giulivo, mi costrinse a dividere con
259
1920
distratta e sapiente... ¶ Io mi ricordavo l'alba davanti
260
1920
riguardava me. Infine risposi: ¶ – Mi sono fatto scrupolo a
261
1920
foglia di fico. ¶ Madlen mi pose le sue braccia
262
1920
del mio settimo compleanno; mi ricordo che poco tempo
263
1920
al teatro di Corte, mi aveva regalata una bambola
264
1920
antichi egli desiderava che mi fosse data una educazione
265
1920
freddi come l'argento, mi spiegava perché fu mandato
266
1920
nella sua biblioteca. ¶ Odette mi prese per mano, e
267
1920
via da casa nostra. ¶ Mi ricordo che M.lle
268
1920
per un grillo che mi avevano regalato; e, benché
269
1920
avevano regalato; e, benché mi fossi tagliuzzate le dita
270
1920
scappare il grillo. Così mi rivolsi all'esperienza del
271
1920
solide stoppie; mentre lavorava, mi domandò: ¶ – E «la signorina
272
1920
vecchio James sogghignò, e mi fece vedere tutti i
273
1920
Ma quelle sue parole mi fecero d'un tratto
274
1920
molte cose. Io dunque mi proposi di scoprir da
275
1920
uscii dalla mia camera, mi recai dietro l'uscio
276
1920
Io, non so perché, mi sentii così male, così
277
1920
i miei capelli sciolti mi cadevano su la faccia
278
1920
occhi. Poiché il cuore mi batteva troppo forte, con
279
1920
con ambedue le mani mi compressi il petto, e
280
1920
specie di paurosa gioia mi accorsi de' miei seni
281
1920
de' miei seni nascenti. ¶ Mi piegai, misi l'occhio
282
1920
un'angoscia mai provata. Mi drizzai, volli fuggire; non
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forte; la sua faccia mi sembrò piena di stanchezza
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caldo. Io non risposi. Mi toccò la fronte, i
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mio letto era sconvolto. Mi coricai. La feci sedere
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col suo muso bianco, mi sporcava di schiuma le
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su che lo aspetta. ¶ Mi chiamava «la piccina», sebbene
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Si toglieva il mantello; mi guardava. Anzi mi guardava
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mantello; mi guardava. Anzi mi guardava con attenzione, quasi
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Poi, d'un tratto, mi diceva quasi con ruvidità
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chinare i miei. Quando mi guardava, io provavo con
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per un prete. Poi mi spiegava lentamente quello che
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di cipria. ¶ Qualche volta mi pareva che i suoi
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volta il suo respiro mi toccava le mani. Ciò
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toccava le mani. Ciò mi dava noia. Quasi di
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poco la sua voce mi girava intorno, come si
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giogo dell'umiltà. Non mi parlava quasi mai di
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vicina al mio respiro, mi dava una specie di
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eran momenti ne' quali mi toccava rovesciarmi all'indietro
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con lentezza, con chiarezza mi dettava. ¶ Il sole entrò
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a questo raggio che mi voleva, a questo fulgore
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fulgore che sempre più mi sospingeva, lentamente, verso il
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miei occhi lo guardarono. Mi pareva di essere quasi
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il riflesso del sole mi rendeva trasparente. Le mie
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gioia di sentirsi offendere... ¶ Mi piegai; strinsi i gomiti
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piegai; strinsi i gomiti; mi raccolsi tra le mani
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irradiava tutto l'essere, mi empiva di estate l
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li strinse, li piegò, mi curvò, smemorata, nella fiamma
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come una pazza... ¶ Non mi fece male. Se ne
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capelli soffici e caldi mi traboccava su la spalla
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da nessuno abbracciata, oscuramente mi facevano sentire il bisogno
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innamorata. Il suo respiro mi toccava, mi parlava; era
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suo respiro mi toccava, mi parlava; era inebbriante come
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pericolose come lenti baci, mi carezzavano la bocca, mi
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mi carezzavano la bocca, mi scendevano, senza rumore, fin
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fanciulla. Ed ora, improvvisamente, mi rammentavo certe sue parole
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due vere donne. Talvolta mi fissava, mi fissava lungamente
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donne. Talvolta mi fissava, mi fissava lungamente, con le
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gli occhi splendenti, e mi fissava mutando colore, con
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fra due sorelle. Io mi chiamavo Madlen, ella Odette
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profonda e voluttuosa paura. Mi raccontava di avere appartenuto
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sua maniera di muoversi, mi faceva immaginare le carezze
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Odette nella mia, quando mi vestivo, quando mi spogliavo
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quando mi vestivo, quando mi spogliavo, ad ogni momento
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gola bianca e nuda, mi pettinava, m'incipriava tutta
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Alle volte, mentr'io mi nascondevo sotto i miei
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paurosa di me, voleva mi guardassi nello specchio per
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del mio letto, finché mi fossi addormentata. Ciò accadeva
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Castello ed il silenzio mi pareva risuonasse di lontani
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libro di preghiere. ¶ Quando mi aveva raccontato qualcosa di
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una bella preghiera che, mi ricordo, cominciava così: ¶ «Dénoue
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le plus aimé par mi les pécheresses...» ¶ Ma una
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politica dell'Impero Britannico. ¶ Mi ricordo che faceva quella
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una péndola suonò. Io mi levai; ella pure. Salimmo
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candele. ¶ Giunte sopra, Odette mi guardò. Era estremamente pallida
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neri. Ma io stessa mi sentivo come lei: pallida
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dalle nostre cinture. ¶ Odette mi pose una mano sul
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attimo ferma; il cuore mi batteva. Poi, siccome sentivo
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come grandi vele buie. Mi appoggiai con la fronte
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conoscevo più me stessa, mi sembrava di attendere un
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invisibile, suonò l'ora. Mi parve di vedere questi
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era il diácono Ralph?... ¶ Mi slacciai la gonna, mi
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Mi slacciai la gonna, mi slacciai la camicetta, mi
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mi slacciai la camicetta, mi tolsi le forcelle dalle
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dopo, il sole... ¶ Non mi pettinai; non misi profumo
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le scarpe, le calze, mi sedetti su l'orlo
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Odette. ¶ Chiusi gli occhi; mi feriva in tutta la
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nella vita. ¶ Poi cessò. Mi parve di essere morta
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la gola nuda... ¶ Ella mi disse: – «Non sei ancora
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sua vestaglia s'aperse. Mi sentii venire contro la
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rovesciata; vedeva bene che mi restava solo da entrare
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coltri. ¶ E mormorò: – «Córicati...» – Mi tolse la vestaglia, sollevò
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vestaglia, sollevò il lenzuolo, mi appoggiò la bocca su
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a cader supina. ¶ Poi mi coverse; radunò sul guanciale
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di grido represso, che mi toccava come tocca una
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dà... ¶ E quella voce mi penetrava nelle vene, spossandomi
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poco, le parole che mi diceva – parole che non
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una donna oscura che mi guarda con i suoi
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d'anima che pareva mi volesse dividere dalle gioie
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quest'amante, che non mi diedero le coppe lievi
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di vini biondi, or mi darebbe la Chiesa dove
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della mistica fedeltà e mi accorgevo del suo corpo
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nuova come la primavera mi fece pensare alle notti
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un tratto vidi, o mi parve, un largo drappo
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d'oro sul quale mi apparve, nelle sembianze della
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di Dio fosse trasparente, mi pareva di vedere il
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incisa di drammaticità, che mi fece pensare agli occhi
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stava per giungere, Dio mi toccherebbe con la sua
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divini taumaturghi. ¶ Ed io mi sentivo impallidire come il
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grano... ¶ Ed io non mi sentivo più un errante
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compagna eri tu. Adesso mi si destava nell'anima
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tutto l'uman genere; mi bacerai con la tua
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la tua bocca rossa, mi toccherai con l'erto
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lussuriosi come la sterilità, mi farai sentire, nel dolore
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passa; il tuo braccio mi stringe; tutto questo è
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la tua pelle nuda mi ricorderà che il mondo
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scuri. ¶ I tuoi occhi mi fecero pensare al profumo
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di aspro, d'insensibile... Mi piacevate allora, e dopo
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i miei capelli... essi mi fanno così male!... Chiudete
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i miei seni... essi mi fanno più male ancora
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poi, v'ho detto: mi occorre lungo tempo, lungo
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fra quelle mura stinte, mi pareva riudir lontane le