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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
quella cosa: «Oh!... non mi pare chic!... »; aveva imparato
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1910
caffè... ¶ « Oh Dio! Non mi domanda niente, povera ragazza
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niente, povera ragazza... non mi costa neanche il prezzo
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prezzo della camera, perchè mi prega di andare da
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ma la prima che mi fa, te la chiudo
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convento comèè vero che mi chiamo Riotti! Del rèsto
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Luisa tutto s’accomoda, mi pare. Ma se deve
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quella vista ¶ la pungeva. ¶ — Mi hanno detto che si
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scalzi... — e v’andò. ¶ — Mi sposerai? ¶ — Certo. ¶ Egli aveva
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il suo materno segreto. ¶ « Mi sposerai?» — « Certo. » Aveva detto
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e insomma vattene perchè mi secchi! ¶ — Ah, basta!... Non
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Incinta!... Benissimo! E perchè mi scrivevi allora quel mucchio
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supporre… ¶ — Io suppongo, se mi permetti, anche di peggio
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venirvi a parlare perchè mi sentivo in colpa verso
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poter prender moglie decorosamente mi ricorderò della promessa che
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decisione presa. Inoltre non mi piace d’essere insultato
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1910
veementi; le aveva detto: « Mi piaci » le aveva detto
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di così nuovo, che mi è sembrato di potervi
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musica. E non lavoro. Mi siete piaciuta molto e
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in un modo che mi ha fatto quasi male
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che fece ridere alcuni. ¶ — Mi sembra volgare, — disse, con
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la verità confesso che mi è simpatico. ¶ — Sono del
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Peccato! Peccato!... La Ruskaia mi avrebbe fatto commettere qualsiasi
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sua Tatiana: — Grazie, non mi occorre nulla. ¶ Anzi le
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fanciulla. — Vuoi che Arrigo mi dia roba falsa? ¶ — Allora
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è chi guarda mentre mi pettino le treccie alla
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vestaglia... Sì, quel barone mi fa un po’ ridere
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aveva detto un giorno: ¶ — Mi piacerebbe invitarvi da me
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di protezione: ¶ — Totò Rigoli mi ha parlato della tua
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tua presentazione al Circolo; mi ha domandato se accetterei
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stesso la domanda e mi metterò a fare una
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galanti. Si era detta: « Mi piace »; lo aveva lasciato
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vice-presidente del Circolo, — mi sembra che tu esageri
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con cui le dite. Mi vergognerei di scegliere una
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quella lì. Graziosa. Ma mi sembra un poco mal
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1910
avevo detto: forse... ¶ — Perchè mi dài del tu, scusa
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1910
avessi bevuto iersera? ¶ — Se mi pare? T’ho messa
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Ma no! Ieri notte mi hanno fatta bere per
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versami il tè. Perchè mi guardi? Cosa pensi? ¶ — Penso
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una volta, e ciò mi rattrista, perchè io provo
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È passata poco fa: mi piace. ¶ — Non l’ho
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sentite, — gli rispose. — Io mi sonò avveduto di una
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1910
pizzo che una volta mi avevi promesso… ¶ Arrigo si
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1910
otto e mezzo, — fece. — Mi vado a mettere l
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1910
bene? ¶ — Sto benissimo; solo mi avete fatto mangiar troppo
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pausa; — il tuo domestico mi ha guardata in un
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voleva lasciarmi passare. Certo mi ha presa per una
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1910
avanti. Ma forse non mi ha creduto. Poco male
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sonno ancora, forse? ¶ — No, mi sono riposato abbastanza; rimango
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Aspetti gente? ¶ — Nessuno. ¶ — Allora mi farai vedere tutto l
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certo impaccio, — io non mi metterei certo a farti
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appresso durante un mese; mi aspettava ogni giorno. È
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è fatto coraggio e mi ha parlato. ¶ — E tu
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Niente. Ho tirato innanzi. Mi ha chiesto di potermi
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1910
gli ho detto che mi scrivesse fermo posta e
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una persona ben educata... mi trattava come se fossi
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1910
non viveva più, che mi chiedeva umilmente di potermi
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di potermi parlare, che mi avrebbe rispettata sempre... insomma
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voglio nasconderti niente. Anzi, mi piacerebbe che noi due
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che tu m’aiutassi, mi prendessi un poco sotto
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anch’io, come te, mi sento attratta a vivere
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lui »? ¶ — Dopo, dopo... E mi ha proposto di andare
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1910
a ber qualcosa; lui mi tentava in tutti i
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Ossia, da un lato mi attrae, perchè è ben
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ma dall’altro non mi dice nulla! Non mi
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mi dice nulla! Non mi va! ¶ — Eppure, in queste
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tu dici « honny » lui mi pare che dicesse « hònny
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farmi una proposta esplicita... Mi ha detto insomma ch
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non l’ho. Se mi fosse proprio piaciuto, se
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fosse proprio piaciuto, se mi fossi innamorata, via, pazienza
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non te lo dico; mi secca. ¶ — Sciocchezze! Di cosa
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tu, con una imprudenza, mi puoi rovinare? ¶ — Cosa dici
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bene. ¶ — Tutto quello che mi dici è un poco
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bella? Probabilmente Rafa non mi sposerà, ma potrebbe in
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m’aiuti, Rigo, se mi consigli, se mi guidi
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se mi consigli, se mi guidi con l’esperienza
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l’esperienza che hai, mi sentirò sicura. E non
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Ora che sono qui, mi sembra quasi che tu
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essere intesa. ¶ — - Rafa non mi piace, — esclamò repentinamente, quasichè
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1910
fargli questa affermazione. — Non mi piace, ma può essere
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1910
so! ¶ — Falle fare. ¶ — Si. Mi piacciono d’un certo
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1910
Il signor Arrigo non mi aveva mai parlato di
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1910
pomeriggio, pensa! ¶ — Questa mattina mi svegliai troppo tardi e
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ne compiacque ed osservò: ¶ — Mi sta bene questo cappello
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1910
io, vedi, faccio miracoli! ¶ — Mi domando appunto come riesci
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faccio? Non credere che mi riesca facile. So io
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altro dal calzolaio, e mi faccio fare la biancheria
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i riccioli. ¶ — Il vento mi ha spettinata; dammi una
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tempo, e questa donna mi vuol bene come poche
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fuori dalla finestra perchè mi debbo vestire. ¶ — Fa pure
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debbo vestire. ¶ — Fa pure; mi luciderò le unghie intanto
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1910
modo ch’egli pure mi tema, e accusati d
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disse: ¶ — Non credo che mi sposerà mai. Sarebbe inutile
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ben altre pazzie. Non mi dicevi che ha perduta
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1910
a me, nel quale mi sia lecito confidare onestamente
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non credo, chi altro mi sposerà? Un signore dal
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che fare quella vita mi metterei sottobraccio al primo
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Se venivi a trovarci, mi pareva che venisse un
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che raccontavano di te mi dava una sensazione strana
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Esitò ancora, poi disse: — Mi sembra quasi d’andar
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è prevedibile ch’io mi mariti, per cosa o
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cosa o per chi mi conserverei onesta? ¶ Egli scrollò
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nervoso e disse: ¶ — Non mi piace sentirti parlare così
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come uomo, proprio non mi piacesse; altrimenti a quest
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Ci mancherebbe altro che mi mettessi a fingere con
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Sei il solo che mi possa capire e quasi
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capire e quasi quasi mi diverto nel dirti la
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tipo tu! ¶ — Io?... Perchè? ¶ — Mi guardi con un’aria
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per ottenere ciò che mi piace. Anche tu, in
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gli abiti? ¶ Egli sorrise. ¶ — Mi proverò. ¶ Arrigo si ritrasse
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Non ancora. ¶ — Perchè? ¶ — Questo mi capita spesso. Ceno dopo
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la tentazione. ¶ — Permetti che mi serva della tua cipria
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disse a volto chino; — mi costringi ad arrossire.. ¶ Egli
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No, Lora, perchè? ¶ — Non mi parli... ¶ — Siccome non vuoi
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corno per le scarpe? Mi rompo le dita. ¶ Egli
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far questo por nessuno... Mi credi? — E non si
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spesso il male. ¶ — Questo mi diverte! — esclamò Lora. Poi
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curiosa di vedere se mi riconosce, — disse Loretta, divertendosi
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coda dell’occhio. — Adesso mi sembra che gli stiano
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1910
con una voce insidiosa. ¶ — Mi piace rimanere con te
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1910
con te, — diss’ egli. — Mi piace più che ogni
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frivolo d’apparenza. ¶ — Non mi volete rispondere, Loretta? ¶ — Ma
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Ma, Rafa, che domande mi fate! Il giorno in
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e, poiché la cosa mi divertiva, io v’ho
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fare. ¶ — Non dite così! Mi pare di avervi rispettata
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tutta mia. Lo riconosco. Mi son lasciata fermare per
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lasciata fermare per istrada, mi avete sempre veduta sola
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Però, però... Adesso che mi conoscete meglio, non dovete
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volta. Insomma sentite, Loretta: mi sono innamorato di voi
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non guardatemi così, perchè mi fate quasi paura. Vorrei
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1910
che tutto il giorno mi stai nella mente, mi
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mi stai nella mente, mi stai così forte nell
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1910
questi pochi momenti che mi dai. Vedi, non sono
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1910
esigente, non insisto più; mi accontento per ora di
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un’aria birichina: ¶ — Perchè mi date del tu, per
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i discorsi che sempre mi fate... o per caso
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mie proprie le quali mi vietano il lusso di
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e parecchi milioni che mi assicurino l’impunità. Se
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assicurino l’impunità. Se mi trovassi in uno di
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Mio caro Rafa, tu mi piaci; fa di me
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chiare, le parole nette. Mi avete offerto denaro... molto
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vendermi... e questo non mi offende, perchè una volta
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Ma tutto questo non mi piace. Vi ho già
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le mie idee singolari, mi sono già messa in
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Riprese: ¶ — Che volete? Non mi sento nata per avere
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qualcuno quello che voi mi domandate ora; ma non
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uomo il quale garbatamente mi offra un prezzo, dispostissimo
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fece. —No! Voi non mi amate abbastanza per questo
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traboccava dall’anima. ¶ — Sì, mi piace; con te mi
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mi piace; con te mi piace. — E dopo una
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Arrigo le disse: ¶ — Non mi dare il braccio. — Ella
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amore. ¶ — Vorrei che tu mi volessi bene... — disse di
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lo sento per te. Mi fa male, molto male
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braccio morbido. ¶ — Questo amore mi ha presa tutta in
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nelle città. Perchè non mi porti via, Rigo? ¶ — Portarti
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ombra del cappello. ¶ — Se mi guardi così, Rigo, mi
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mi guardi così, Rigo, mi fai arrossire... ¶ — Sei tanto
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egli ancora; — tanto, che mi fai male… ¶ Ella non
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Cosa dici? ¶ — ... Perchè non mi vuoi? ¶ La domanda era
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te! Infine, di cosa mi rimproveri? Perchè sento questo
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del tutto diversa. Non mi ricordo nemmeno più com
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Perchè un giorno magari mi prenda Rafa, od un
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esser tua; solo questo mi piace. Voglio carezzarti, farmi
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Nulla di buono, certo. Mi spiace molto che ci
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nel chiaro di luna. ¶ — Mi vuoi bene? — ella domandò
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svenimento la soverchiasse. ¶ — Rigo, mi sento male… — balbettò premendosi
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viso tutto bianco. ¶ — Stordita mi sento... Non so... ¶ — Vuoi
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rispose allegramente la fanciulla. — Mi pare invece che lei
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ecco la ragione. Poi mi duole un po’ il
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non aver udito. ¶ — Allora mi racconterete voi qualcosa, — disse
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esclamò la madre sorridendo. ¶ — Mi curerò, — fece Arrigo; — ma
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ma intanto aspetto che mi raccontiate qualcosa. ¶ — Dunque: sono
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non è vero? Così mi hanno detto. ¶ — Esattissimo. E
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No; sapete bene che mi ci annoio. ¶ — Una volta
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il biondo? ¶ — Sì perchè? ¶ — Mi dica: è vero che
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lui. ¶ — Solamente lui, pensi, mi hanno detto che sia
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se no la mamma mi sgrida! — ella esclamò, guardando
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poco più di voi. ¶ — Mi piacerebbe vederla. ¶ — Un giorno
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nulla io; so che mi hai fatto morire. ¶ — Bah
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questo? — ella mormorò timidamente. — Mi avevi giurato... ¶ — Non tormentarmi
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testa. Non so... forse mi volevo stordire. Di cosa
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poche ore fa. Nessuno mi ha risparmiato, e, capisci
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profondo sospiro: ¶ — Oh, se mi ascoltassi un poco!... Se
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un poco!... Se tu mi volessi ancora un po
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Se tu sapessi quanto mi ha fatto bene venire
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telefonerò subito all’amministratore. Mi farà certo una scenata
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venuto da te perchè mi sentivo solo e perduto
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trovare altrove quel che mi abbisogna; lasciami cercare almeno
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in dirittura. ¶ — Sono tre, mi pare, insieme, — disse Loretta
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Scelgo il nome che mi piace di più, e
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1910
più, e, se guadagno, mi pagan molto. ¶ — Un bel
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1910
vi rivedo più... Cosa mi succede? ¶ — Silenzio, silenzio, per
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so più nulla, non mi scrivete... ¶ — Per l’amore
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Thermosiphon! ¶ — Se arriva, tu mi avrai portato fortuna, — egli
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Thermosiphon? ¶ — Rida, rida, signorina ! Mi burli pure! Una volta
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quel nome, e questo mi ha fatto un po
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offendo affatto, signorina. Anzi mi chiami pur Rafa, se
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Che ho fatto io? ¶ — Mi siete stato sempre ai
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1910
che ti vedo, Loretta, mi accogli a questo modo
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che faccia, santo Dio! Mi trovo io stessa in
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1910
una condizione insostenibile. Voi mi siete simpatico, Rafa, oserei
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1910
parervi brusca... ma voi mi scrivete certe cose, mi
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1910
mi scrivete certe cose, mi costringete a certe cose
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1910
il fatto solo che mi trovi qui, con voi
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1910
volta, e poi non mi scriviate più, non domandiate
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1910
No, che serve? Tanto mi considerate per una ragazza
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1910
ti amerei. ¶ — No, voi mi desiderate; questa è la
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1910
ben altra cosa; non mi fareste venire qui. ¶ — Dammi
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1910
fai? — domandò Rafa. ¶ — Niente. Mi piace. ¶ Egli s’appoggiò
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1910
che ti parli? ¶ — Sì, mi piace. ¶ Egli le si
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1910
un bell’anello se mi vuoi. ¶ — Allora? ¶ — Il peccatore
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1910
un bell’anello se mi vuoi ¶ — Allora? ¶ — Il peccatore
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1910
un bell’anello se mi vuoi. ¶ — E come finì
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1910
No, questa sera non mi cambio. ¶ — Sta forse male
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1910
bauli pronti. E non mi dicevi nulla? ¶ — Perchè dirtelo
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1910
posso più... — balbettò. — Quando mi tocchi, quando mi guardi
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1910
Quando mi tocchi, quando mi guardi, mi sento così
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1910
tocchi, quando mi guardi, mi sento così male, così
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1910
letto. È come se mi avessero battuta. Mi ammalerò
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1910
se mi avessero battuta. Mi ammalerò. Tutto questo, perchè
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1910
qualche volta, bisogna che mi butti sopra una poltrona
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1910
se fossi morta. Allora mi sembra che tu venga
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1910
che tu venga, e mi baci, mi baci... Fa
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1910
venga, e mi baci, mi baci... Fa tanto male
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1910
diventi pallido, qualche volta mi fai paura. ¶ Gli strinse
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1910
con una prolungata carezza. ¶ — Mi sento felice.,. — ripeteva, gonfiando
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1910
parve sentirne dolore. ¶ — Perchè mi domandi questo? Perchè fai
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1910
Sì. ¶ — Bene, proviamo: io mi siedo su l’altro
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1910
nudo; poi disse: ¶ — Perchè mi hai fatta quella domanda
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1910
Rigo? ¶ — Volevo sapere se mi ami, se mi ami
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1910
se mi ami, se mi ami davvero… — egli rispose
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1910
di vista Rafa. Rafa mi potrebbe dare tutto quello
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1910
dopo una lunga pausa. ¶ — Mi hai resa trista... Che
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1910
insieme, ti ricordi? ¶ — Io mi ricordo ogni cosa ch
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1910
di Sciampagna, ¶ — Scommetto che mi prendono per chissà chi
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1910
inverecondo. ¶ — Scommetto — riprese — che mi credono magari una « cocote
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1910
persecuzione, lo suonano dappertutto. ¶ — Mi piacerebbe ballarlo, — ella disse
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1910
affatto. Ma quello Sciampagna mi dà una deliziosa vertigine
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1910
quando non parli ¶ e mi guardi. ¶ — No, Lora; io
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1910
sensazione indefinibile. Forse tu mi odii un poco… ¶ — Io
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1910
il terribile coraggio che mi è mancato finora? ¶ — Due
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1910
o che tu non mi ami veramente, o che
243
1910
con tante riflessioni? Tu mi comunichi a poco a
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1910
per la prima volta, mi agitò questo immenso desiderio
245
1910
Guardare più in là mi sembrava inutile, mi sembra
246
1910
là mi sembrava inutile, mi sembra inutile ancora. ¶ — Ma
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1910
valore dell’offerta che mi fai? Comprendi cosa vuol
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1910
una differenza fondamentale: tu mi ami perchè puoi dimenticare
249
1910
tu fossi mio fratello.. Mi piaci, e nello stare
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1910
con te sento che mi desideri come un vero
251
1910
quando sarò bella e mi troverà bella il tuo
252
1910
una polvere ubbriacante. Poi mi sento piena di torpore
253
1910
le mani calde, senti... Mi fanno male... Bruciano. Voglio
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1910
lasciarmi sola. Od anche mi piacerebbe fare una cosa
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1910
ho voglia che tu mi baci. Senti come la
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1910
diceva: ¶ — « Parto, fuggo, non mi vedrai più. Devo starti
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1910
me e te, che mi guardava con i suoi
258
1910
il suo fantasma non mi abbandona più. Comprendi, Loretta
259
1910
dirmi niente, Lora... non mi cercare mai più. Parto
260
1910
le venne incontro. ¶ — Cosa mi fate fare!.,. — esclamò Loretta
261
1910
Del resto hai ragione: mi devi trovare quasi grottesco
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1910
disse Rafa. — Il caldo mi fa male. Però quest
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1910
male. Però quest’anno mi è impossibile partire; l
264
1910
di non vederti più mi riesce insopportabile. Ma tu
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1910
per non rimaner sola, mi apriresti il cancello. ¶ — Ah
266
1910
giorno più forte? Che mi puoi far ubbidire come
267
1910
più riflettere! Nessun pericolo mi fa paura. Solo dimmi
268
1910
conoscere te. Ora tu mi sembri la prima. Ti
269
1910
in tutti i modi; mi perseguiti e mi piaci
270
1910
modi; mi perseguiti e mi piaci. Sei bella. Hai
271
1910
supplicò. — Lasciami, ti prego... Mi fai terribilmente male... ¶ Nella
272
1910
che pur sei avaro, mi pagheresti almeno cento lire
273
1910
sarto che l’accompagnava: ¶ — Mi raccomando: per dopodomani! ¶ — Sarà
274
1910
ci racconti. ¶ — No, no, mi secca... Perchè potrebbe anche
275
1910
Tanto lo so che mi odii... Dunque parla. ¶ L
276
1910
a sè stesso: « Ella mi ha lasciato partire, non
277
1910
ginocchia per trattenermi, non mi ha detto: Resta; non
278
1910
potenza di cui ella mi dispera. Guardala meglio: forse
279
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è temibile. » ¶ Pensò: « Ella mi rompe nel mezzo la
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le cose che più mi tentarono, se le guardo
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tentarono, se le guardo, mi sembran oggi del tutto
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Rafa. ¶ — Ho paura che mi stiano troppo male, — confessò
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lei, per domandarle sottovoce: ¶ — Mi vuoi bene?... — Ella rispondeva
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rimanere con te, se mi vorrai. — E soggiunse: — Vorrai
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sua placida inerzia femminile. ¶ — Mi sembra che ti non
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è con lui; Forse mi cerca. » ¶ Ma perchè non
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Dio vuole. Ma lei mi pare un po’ dimagrato
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ultimo al Del Ferrante. — Mi avevano detto che ti
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d’un’altra, e mi riscaldo nel calore d
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faccio orrore, dimmi? ¶ — Dolore mi fai, disperazione mi fai
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Dolore mi fai, disperazione mi fai…Non altro. Io
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pensavo che anche tu mi avresti respinto. ¶ Poi gli
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me ne rendessi conto, mi si è attorcigliata intorno
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pensato mai, la tentazione mi si è presentata, nuda
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tremavo; la sua voce mi faceva male; l’odore
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occhi la svestivano; quando mi coricavo, era fra le
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Ed era lei che mi si offriva. Nella sua
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nervi, piena d’impazienze, mi porgeva sotto le labbra
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poi questa orribile sete mi avrebbe vinto. È stata
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stata una pazzia, che mi è salita lenta, inguaribile
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era una forza che mi tratteneva, non saprei quale
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la sua bocca bella mi parlava, m’accarezzava, piangeva
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parlava, m’accarezzava, piangeva, mi si offriva, ed io
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pensiero. Quando eravamo soli, mi pareva che intorno a
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ha presa... è tardi! Mi amava: non mi ama
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tardi! Mi amava: non mi ama più. Si è
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poi ricominciò: — Un giorno, mi ricordo, è venuta nella
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letto, insieme, ed ella mi carezzava con tutta la
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la sua persona profumata, mi avvolgeva, mi tormentava, si
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persona profumata, mi avvolgeva, mi tormentava, si attorcigliava contro
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Sono fuggito. Uno spettro mi ha cacciato indietro, afferrandomi
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cerca d’una liberazione. Mi odiavo, sentivo di me
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amare lei. Questo desiderio mi veniva dietro, fischiando, come
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Ne ridono... Che fa? Mi chiudono le porte in
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porte in faccia dappertutto, mi dileggiano, mi respingono... Che
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faccia dappertutto, mi dileggiano, mi respingono... Che fa? Che
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importa! Anche se questo mi costasse la vita, che
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i sogni che faccio mi turbano. ¶ — Raccontami: quali sono
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ripartirai, Lazzara? ¶ — Certo ripartirò. Mi piace la strada, il
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il fiume, il vento; mi piace ogni cosa che
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ne sei anche fuggita, mi hanno detto. ¶ — Sì, una
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niente... ¶ Buona gente, chi mi fa ¶ per l’amore
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Be’, Cardo, — ella disse — mi fate male!... ¶ E i
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il dramma imminente. ¶ — Non mi far male... — balbettò, sempre
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dinanzi a fronte scoperta. ¶ — Mi riconosci? ¶ Ella ebbe orrore
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con scherno, — certo non mi riconosci. Eppure sono ancora
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irritarla. ¶ — Infatti, — la beffò, — mi sembri più bella! Questa
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quel tono di burla. ¶ — Mi ricordo, — incominciò, — d’un
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o parevi esserlo, e mi hai mostrato un braccialetto
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donne troppo grasse. Poi mi ricordo anche d’una
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entrambe le braccia. — Se mi volevi, ero tua; di
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ti piaceva. Io non mi sarei vendicata nè lagnata
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meraviglia. ¶ — Ma ora cosa mi domandi? — soggiunse Loretta. ¶ — Cosa
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ella fece nervosamente. — Perchè mi vuoi tormentare? ¶ — Rispondi: lo
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ragione. Forse perchè tu mi avevi molto martirizzata, forse
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piccola riflessione: « Tu non mi hai voluta, dunque... » ¶ Ed
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facevo: null’altro. Forse mi sono anche ingannata. ¶ Egli
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di te. Ma evidentemente mi sono ingannato. ¶ Ella non
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portata l’infamia. Essi mi hanno cacciato fuori come
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stato fra quelli che mi chiamavan amico, e tutti
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insultato quasi apertamente, perchè mi accusano di aver concluso
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speranza fuggente. ¶ — Lora, tu mi hai detto che non
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Sì, è la verità. ¶ — Mi hai detto pure che
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espulso: tutto questo non mi dà un vero spavento
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la febbre che tu mi dai, la tempesta che
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dai, la tempesta che mi susciti nel cervello, nei
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tu vuoi, se tu mi dici una sola parola
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giorni. Se tu vuoi, mi sento la forza di
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da tutte queste memorie, mi sento la forza di
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confessione, una sola: Non mi ami più? ¶ Ella taceva
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taceva. ¶ — Ti faccio ribrezzo? Mi odii?... Se ti bacio
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breve come un singhiozzo. ¶ — Mi lascerai portare la mia
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ancora di silenzio: ¶ — Non mi amerai più?... ¶ Come di
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ancora, e , così addormentata, mi ricordo che passavi le
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ora ti tocco. Ora mi metto le tue braccia