Alessia Gazzola, Arabesque, 2017

gita a Patata City. Mi viene da ridere. «Patata

ne pento subito, perché mi rendo conto che sono

ignoro. So solo che mi piomba addosso un’ondata

celibato che in genere mi sembrano farneticanti. Ma a

tragicamente orribili, proprio come mi sarei aspettata. ¶ Devo esortare

una direzione ben precisa. ¶ Mi sfilo i guanti e

studiare quel collo martoriato. ¶ «Mi hai detto che secondo

dicendo che questo reperto mi insospettisce» replico, chiudendomi in

gliene parlerei. Subito.» ¶ «Non mi risponde» dico, d’istinto

Montechiaro in persona. ¶ «Alice, mi aspettavo di sentirla dopo

sfacelo di quel collo mi ha fatto supporre l

è qualcosa che non mi convince ma, sa, il

avrebbe oggi Ginevra, e mi chiedo se le due

domandarglielo. Saluto Camilla e mi dico che potrei utilizzare

ora, quel nome non mi diceva niente. Mi avvicino

non mi diceva niente. Mi avvicino alla segreteria per

allieve della scuola, signorina» mi dice la solita ragazza

con un sorriso tirato. ¶ «Mi ricordo di lei» dice

quell’oscuro istinto che mi spinge a essere curiosa

i casi in cui mi imbatto, a voler circondare

cotone, quando Ada Vichi mi porta da lei. Indossa

Veronica si rabbuia mentre mi stringe la mano. «Il

mano. «Il suo nome mi dice qualcosa» mormora allora

ma molto ferma. ¶ «Certamente mi confondo. Lei mi sembra

Certamente mi confondo. Lei mi sembra troppo giovane e

sia stato un suicidio?» mi azzardo a chiederle. ¶ «Ho

per il tempo che mi ha dedicato» dico allora

prima di scegliere. ¶ Non mi resta che prendere l

che punto della città mi trovo e quanto distante

Raggiungo quel prato e mi sdraio anch’io, lasciando

lasciando che l’erba mi solletichi. E per un

E per un attimo, mi sento in pace. ¶ Non

sono sveglia dalle cinque. Mi posiziono in un’ubicazione

ho ragione di esserlo. Mi hai semplicemente ignorata per

puoi neanche immaginare quanto mi girassero per essere stato

quei giorni in America mi dessero modo di pensare

più brava di me?» ¶ Mi sento avvampare. È panico

non è quello che mi è stato insegnato qui

accettare. Non è perché mi hai lasciato lì davanti

mai uscire, vorrei che mi desse l’opportunità di

esattamente ha saputo, ma mi sembra evidente che è

per tornarmene a casa. Mi do malata. Dopotutto, non

tornato dagli States isterico?» mi chiede Lara, appena arrivata

ma gli occhi lucidi. Mi accorgo che adesso che

influenza, non farci caso. Mi prendo qualche giorno di

sempre saputo. La consapevolezza mi assale proprio mentre mi

mi assale proprio mentre mi sta voltando le spalle

le spalle e non mi resta che sperare che

alfabetico. E poiché io mi chiamo Alice Allevi, è

sono entrata in confusione. Mi sento come quando, dopo

distribuzione degli incarichi?» ¶ «Non mi puoi trattare come quando

fermati, ti devo parlare.» ¶ Mi sembra di aver preso

una recita che non mi piace. ¶ «Non posso, Claudio

Francisco.» ¶ Sì, la cosa mi era nota già da

i miei pensieri. Lui mi ha fatto una carezza

Non è il caso». Mi è presa un’amarezza

una fenditura sulle chiappe mi avvilisce. ¶ Ma perché mi

mi avvilisce. ¶ Ma perché mi succedono queste cose? ¶ Euforica

per sbaglio e non mi restava molto da fare

È morto qualcuno?» ¶ «Eh?» ¶ Mi volto e, in un

ho bisogno che tu mi insegni come devo comportarmi

e non vorrei, ma mi accorgo di essere stata

parliamo così, nel cuore mi si apre una voragine

dirtelo.» ¶ «Aliceeee! Le candeline!» mi chiama mio fratello. ¶ «Vai

Lui la prende e mi tira a sé, avvolgendomi

che la musica classica mi aiuta a concentrarmi. ¶ «L

ascolto e nel frattempo mi chiedo se sia stata

una ferita, e io mi chiedo che senso abbia

riservata», ma ciò che mi attrae non è una

mio fratello tutto pimpante mi avvisa di aver preso

è in panne e mi viene da piangere. ¶ Per

intollerabile. Questo screanzato! Marco mi fulmina con lo sguardo

Bella, ti sei imbambolata?» mi richiama la iena, battendo

convincente perché la iena mi scruta un momento e

non di una proprietaria, mi segue?» ¶ «Be’, Alice, può

là degli anatemi, non mi sembra poi così assurdo

Be’, allora spero che mi racconterà.» ¶ «Alice, molla quel

Mio fratello è avvilito. ¶ «Mi sa che con i

La vita di Istituto mi ha ricondotta alle sane

ricondotta alle sane abitudini. Mi sveglio ogni mattina alle

tuttavia non ho fatto. Mi tratta da stupida e

questo tempo ancora non mi capacito del suo accanimento

nemmeno le nove quando mi convoca nel suo studio

esumazione di Ginevra Bley, mi ritrovo a fare il

maternità, il pm che mi sostituiva l’aveva respinta

perché a questo punto mi preme escludere il legame

E proprio per questo, mi attendo i risultati entro

atti relativi alle indagini» mi dice. ¶ «Mi metto subito

alle indagini» mi dice. ¶ «Mi metto subito al lavoro

provvedimento per l’estumulazione; mi è stato assicurato che

la mano quando lei mi richiama al volo con

provato a chiamarlo. Poi mi sono resa conto che

Ventiquattro ore dopo non mi ha ancora richiamato, e

blu di WhatsApp, che mi dà la prova che

è sveglio, ma volutamente mi ha scagato. ¶ Una parte

un pizzico di acrimonia mi dico che se proprio

che fossero le ragioni, mi intristisce immaginare le lacrime

volta in effetti Camilla mi ha chiesto perché il

emergenze...» ¶ «Che nostalgia, Alice...» mi blocca lei, cogliendomi di

di sorpresa. «Ancora non mi do pace che tu

certa malinconia. ¶ «Anche tu mi manchi molto.» ¶ «La tua

televisione. ¶ «Siediti anche tu» mi dice, in tono un

sono di corsa, Claudio mi aspetta e prima ha

pelle di rabbrividire. ¶ «No. Mi ha chiamata tempo fa

spasimo, mentre mia madre mi ha rimproverata. Anche a

a dirmelo. Se mai mi avesse chiamato per darmi

po’ irritante. ¶ «Che io mi ricordi, tuo fratello sapeva

fermati a cena, così mi racconti cosa combini...» E

cosa ¶ Emily Brontë ¶ Non mi manca più nessun dato

leggo, la rileggo, tutto mi sembra fatto al mio

al mio meglio. Non mi resta che depositarla. Valentina

che depositarla. Valentina Montechiaro mi aveva concesso trenta giorni

impiegati ventisette. ¶ Il pm mi accoglie con un amichevole

novità rispetto a quanto mi ha già spiegato a

molto alti, con cui mi sovrasta – in verità con

per quell’incontro... lei mi sembrava così a disagio

sembrava così a disagio... mi dispiace, davvero» sento di

Si interrompe. «Adesso però mi scusi, devo andare» conclude

con una certa fretta. ¶ Mi parcheggio in una saletta

che ogni volta WhatsApp mi tormenta segnalando che non

un volume basso che mi impedisce di distinguere le

dall’ufficio del pm, mi sembra quanto meno nuvolosa

per lei. ¶ «Oh, dottoressa. Mi scusi se l’ho

in Procura...» ¶ «La professoressa mi ha incaricato di dirle

No, no, che rinuncia!» mi affretto a interromperla. ¶ Di

e firma, il cervello mi parte per la tangente

aggiungerne una quarta. Così mi precipito in Istituto mezza

che Lara e Paolone mi dicono. ¶ «Tutti, li abbiamo

da scopa aggratis...» ¶ Adesso mi è chiaro perché Lara

Claudio sapeva... e non mi ha detto niente. «Per

mia madre.» ¶ Lascio che mi aiuti a indossarlo. ¶ Mi

mi aiuti a indossarlo. ¶ Mi solleva i capelli. Un

tu ¶ Emily Dickinson ¶ «Dottoressa, mi dispiace terribilmente di non

a incontrare Valentina Montechiaro. ¶ «Mi ha molto stupito la

udienza a lunedì prossimo» mi interrompe. ¶ «La ringrazio.» ¶ «Ieri

sarebbe il primo caso. Mi chiedo, però, perché soltanto

primi casi di cui mi sono occupata dopo aver

aver vinto il concorso. Mi ha perseguitato giorno e

le acque. Per quanto mi riguarda, questo biglietto può

lo diceva sempre, quando mi nascondevo in bagno per

bimbetta con qualcosa che mi è familiare, chissà, forse

vediamo lunedì. Stavolta non mi faccia scherzi, d’accordo

ricerca sulle Lucilia Caesar, mi rifiuto» azzarda Lara, in

dei mosconi? Ma non mi dire.» ¶ «È il compleanno

tutti un po’... Ma mi ha riferito che avevano

è tutto.» ¶ «La Birmania... Mi riempie di tristezza pensare

Gli ho chiesto se mi incorniciava una foto dei

una foto dei gemelli, mi ha guardato male e

ha guardato male e mi ha sparato un preventivo

qualcosa di più?» ¶ «Non mi è parso. La mia

se non di più.» ¶ «Mi convince poco. Ho parlato

molto meticolosa. Senta, dottore... mi stavo chiedendo... Che ne

sia stata un’effrazione.» ¶ «Mi scusi, dottore, ma il

libri di Agatha Christie.» ¶ «Mi divertono e sono istruttivi

di una cornice deluxe mi pare il minimo. ¶ Trovare

ma le sue mani mi piacciono perché sono ruvide

Cos’è, un diplomino?» mi dice schifato, nemmeno gli

di odiarlo. Per quanto mi riguarda potrebbe essere lui

e un po’ fasulla. Mi chiedo perché voglia lasciar

a sembrarmi annoiato. «Cosa mi hai portato?» ¶ «L’ultima

scaffalatura di colori, e mi chiedo se quel dipinto

Lascia fare a me, mi è appena arrivato un

cena per questo sabato... mi ha detto di dirti

Laurain ¶ La dottoressa Montechiaro mi ha convocata per un

unghie trasparenti e curate. «Mi perdoni se vado subito

sodo. Cosa può anticiparmi?» ¶ Mi prende un minimo di

di segni sul corpo mi lascia ritenere improbabile una

vaso. L’anatomopatologa che mi ha coadiuvata ha repertato

ho eseguito l’autopsia, mi è sembrato che la

alta del petto... che mi insospettisce, come per una

da riflettere.» ¶ La Montechiaro mi mostra l’immagine di

marziali, però, signor giudice, mi sembra talmente inverosimile... Mi

mi sembra talmente inverosimile... Mi pare più probabile che

Vichi avrebbe potuto salvarsi.» ¶ «Mi è stata molto utile

poi di sera CC mi ha invitato a cena

dal letto. E non mi ha portata in un

Si è superato e mi ha accompagnato in un

avvocato che conosce e mi presenta con sobrietà come

la Montechiaro, ma lui mi ha liquidato con un

così brusco che ancora mi fa male il cuore

che il pm che mi ha dato l’incarico

Vichi è molto soddisfatto... Mi ha fatto i complimenti

fatto i complimenti e mi ha annunciato nuovi incarichi

anche le paroline che mi diceva nonna Amalia quando

di parole, ma oggi mi sembra così calzante... ¶ Mentre

calzante... ¶ Mentre sono sovrappensiero mi accorgo che CC con

gesti che sa dire «mi dispiace». ¶ Oppure, è nel

lo posso immaginare. Ma mi resta il dubbio: tutto

oserei mai chiedergli spiegazioni, mi sembrerebbe di pretendere qualcosa

di pretendere qualcosa che mi è dovuto e non

condizionamenti di alcun tipo. Mi capisci, Alice?» ¶ «Sì, certo

la cosa giusta... non mi deve delle spiegazioni.» ¶ «Be

prenderci un crème caramel» mi dice sottovoce, un cenno

punto della piscina – e mi fissa, in silenzio, a

desiderare un uomo che mi volesse come compagna, senza

Dimostramelo, Claudio» insisto, e mi accorgo di aver usato

di sfida. Ora lui mi guarda smarrito, come se

cenno affermativo e subito mi prende per mano, stringendomela

che ho detto, anzi, mi sento felice. ¶ «Dove andiamo

nemmeno gli sposi?» ¶ «Beatrice mi conosce.» ¶ In realtà la

seduta stante se solo mi azzardo ad aggregarmi al

casa. Degli altri non mi importa.» ¶ Provo un’emozione

di esserne capace e mi dico che lui non

divertente, che magari domani mi sveglierò da sola e

dello scroscio dell’acqua mi risveglia dopo un sonno

donna delle pulizie. Io mi sento languida, priva di

di questa luminosa domenica, mi dicesse «Non andare più

fedele – ti prometto che mi impegnerò –, forse non vorrò

sentire. ¶ Se non altro, mi ha dimostrato questo. ¶ Da

da sveglia e ora mi sento impigrita. E anche

a casa, mio fratello mi dà per dispersa. La

suo viaggio di nozze, mi ha consegnato il suo

esclama, il che non mi sorprende perché, quando ho

calato l’asso, che mi accingo a riportare a

Qualcosa di terribile.» ¶ «Ovvero?» mi chiede, impallidendo perché tanto

in sala. Il sole mi dà fastidio» risponde lui

tempo?» ¶ «Perché questa casa mi ha portato soltanto disgrazie

un buon affare, però mi ha portato sfortuna.» ¶ «A

stato allora che Maddalena mi ha chiesto se poteva

a disagio le persone. ¶ Mi sembra inutile chiedergli perché

più lucida di quanto mi aspettassi. «Ma io non

luce buonista di cui mi pento all’istante. ¶ «Ah

per recarsi in Istituto. Mi pesa molto non poterci

anch’io. In realtà mi pesa da morire non

incontrata al bar... E mi hai dato un passaggio

in quel caso?» ¶ «Perché mi chiedi una cosa inutile

subito dopo averlo chiesto, mi sento una che vive

Le scarne informazioni biografiche mi chiariscono che dopo quell

schermo del Mac e mi accascio sul divano, su

divano, su cui presto mi raggiunge mio fratello. Ha

a una mostra e mi piace da morire. Si

ma più tardi, quando mi ero quasi addormentata sul

Aperta la porta, lui mi si getta incontro abbracciandomi

unico modo che veramente mi appaga» dice con un

Cosa?» chiedo avvicinandomi, e mi si ripresenta alla vista

arrivo. «Dottor Conforti, non mi aveva detto di voler

cose da chiederti ma mi astengo per celebrare questa

malizia. Non so se mi riesce, magari sono molto

poche informazioni.» ¶ «Non proprio. Mi ha detto che sì

di due solitudini, così mi ha detto. Non l

Su certe cose non mi sbaglio. Lei avrà una

avrà una bella bimba.» ¶ Mi cambio, e Giuliana incarta

E non una qualunque, mi chiami prima, se succede

solo stupidaggini. Tornerà, signorina? Mi rifornisco ogni mese, vado

anche se in effetti mi tornerebbe comodo che fossero

del telefono Beatroce, costernata, mi dice che è in

Scusa lo strettissimo preavviso, mi sento una vera maleducata

noi non verremo insieme» mi affretto a dirle e

più delle volte, ormai mi è chiaro, non rifletto

le tapparelle abbassate, quando mi accorgo che il display

la tv solo perché mi obbligo a farlo. Naturalmente

più? Giura! Oh, Dio!» mi ritrovo a esclamare. ¶ «Ehm

in imbarazzo. ¶ La delusione mi crolla addosso come un

un tale entusiasmo che mi dispiace affievolirlo. ¶ «Oh, be

fare la modesta, che mi dà sui nervi.» ¶ «Come

parte il fatto che mi fa venire il mal

delle Calabrie.» ¶ Nel frattempo mi sono messa in piedi

che morirò se non mi laverò la faccia e

quell’altro caso che mi ha affidato la Montechiaro

inutili ma che inspiegabilmente mi fanno sentire utile, cerco

giocare alla bella lavanderina. ¶ «Mi pare di sì... ma

immobiliare di lusso che mi aveva chiesto foto delle

libero, fallo diventare fruttuoso. Mi occupo io di Camilla

nella lavatrice. ¶ Mio fratello mi raccomanda fino allo sfinimento

che alla peggio, se mi fanno una multa, l

con la erre moscia mi chiede se voglio iscrivere

orari e le rette.» ¶ Mi conduce in una stanza

perso la propria anima. ¶ Mi illustra giorni e orari

orari, metodi di insegnamento, mi spiega che la scuola

all’Opéra di Parigi. Mi parla dei contatti con

scuola si tratta.» Infine mi presenta delle cifre che

scuola e del resto, mi dico, che senso avrebbe

sembra aleggiare nell’aria. ¶ Mi accorgo, mentre mi parla

aria. ¶ Mi accorgo, mentre mi parla, che la parete

via, e in effetti mi accorgo che di fianco

gioia e mai noia.» ¶ Mi chiedo se si è

vibrare di eccitazione. ¶ «Zia, mi ci porti ancora?» ¶ Bene

ancora?» ¶ Bene, mio fratello mi odierà. Ma Camilla è

brochure che Ada Vichi mi ha dato prima di

sono tutti contenti.» ¶ Alessandra mi sorride e mi si

Alessandra mi sorride e mi si spezza il cuore

verso di lei. ¶ «Alice... mi dispiace. Ma non eravamo

si legge in faccia.» ¶ «Mi passerà.» ¶ Non le resta

la guardo andare via, mi piomba addosso tanta tristezza

a prendersi altre tartine. ¶ «Mi era parso di capire

un altro impegno» esordisce. ¶ «Mi sono liberata all’ultimo

imprescindibili» della loro generazione. Mi sto per sentire male

nemmeno lo capisci.» ¶ CC mi rivolge un «non farci

familiari e in cui mi sento protetta, oltre che

Solo dopo aver parlato mi rendo conto del bisticcio

buttarmi giù? Le specializzande mi hanno spifferato di aver

candidati. Ventuno, capisci? Io mi ero fatta un conto

me ne pento e mi chiedo perché sono così

sono così stizzosa quando mi prende male? ¶ Per alcuni

che pare quasi che mi stia giocando la sopravvivenza

ha viste tante, e mi pesa competere proprio con

il suo passo metallico mi restituisce, quasi impercettibilmente, la

di sempre. ¶ Venti persone mi scorrono davanti, lentamente. Sono

buon professor Anceschi, che mi ha sempre trattato con

attimo, quest’essere perfido mi appare quasi sotto una

fiduciosa la prima domanda. ¶ «Mi parli del sequenziamento del

mio sfacelo. ¶ La Wally mi ha appena chiesto di

Ciascun membro della commissione mi rivolge una domanda. Anche

non molto tempo fa mi aveva intimato di studiare

un sostanzioso appetito. ¶ «Ciao» mi dice, sprizzando entusiasmo e

Non ci siamo presentati. Mi chiamo Paolo Macrì.» ¶ «Alice

tanto vale rendermi utile. ¶ Mi trascino fino alla porta

stato d’animo, non mi risulta nemmeno difficile. Solo

perché sono delusa e mi sento di merda, ma

Molto.» ¶ «Ne sono convinto. Mi fai entrare?» ¶ Gli faccio

soltanto.» ¶ «Non ti arrabbiare.» ¶ «Mi fai sentire una nullità

io agli inizi, quando mi capitò un caso... E

caso... E se non mi avesse aiutato il Supremo

non dirmelo?» ¶ «Perché tu mi fai fare cose irrazionali

Me lo sono meritato.» ¶ «Mi hai almeno risolto il

solo dopo aver parlato mi accorgo di essere stata

me lo sento.» ¶ «Calma» mi dice, con modi imperiosi

è che...» ¶ «Un momento» mi interrompe. «Una cosa è

le ferite più dolenti. Mi dico di farlo, ma

sé un magone irriducibile. Mi sento come smarrita in

fine a se stessa, mi ripeto mentre percorro il

vienimi a trovare, che mi arriva la pensione dall

vetrina e sembra riconoscermi. ¶ «Mi dica che è venuta

sinceramente felice. Il che mi lascia sospettare che sia

misurarlo di nuovo?» ¶ Neanche mi lascia il tempo di

signora Vichi... è morta. Mi sono chiesta come facesse

confessando che per arrotondare mi dedico al porno. «L

capisco. Che tristezza, poveretta. Mi aveva detto che era

creduto. A questo punto, mi sento in colpa per

le ho già detto, mi ha contattata perché cercava

ancora la foto che mi aveva dato. La vuol

ritirato il vestito, ma mi sono dimenticata. Poi l

ho richiamata e lei mi ha detto ’tornerò’, con

non posso dirle altro...» ¶ «Mi scusi, non volevo essere

sorriso un po’ tirato. ¶ «Mi ci ero affezionata.» ¶ «Posso

dovrei chiamarla dottoressa, ma mi sembra così giovane! – lo

Nei primi giorni tutti mi dicevano che bello, sei

e cresciuta – professionalmente parlando –, mi sono sbrigata a formalizzare

squillato e una voce mi ha avvisato che il

segno di particolare valore. Mi sembra che tu possa

signora Malcomess.» ¶ Sobbalzo. Non mi aspettavo l’affondo, che

Non premurarti di invitarmi» mi interrompe, stizzoso, perché il

risponde, non subito, almeno. Mi leva il camice e

leva il camice e mi prende per mano, portandomi

mantenuto.» ¶ Il suo sarcasmo mi investe come la raffica

e raggiungerlo, ma Mezzasalma mi inchioda. Ero certa che

che fosse andato via. ¶ «Mi ha dato dieci euro

praticamente rompendo il salvadanaio. ¶ «Mi scusi. Li prendo subito

prima di andare via mi accorgo che sulla scrivania

di Maddalena Vichi, ma mi ha detto che la

particolari disturbi, il che mi fa ritenere che non

rivolgersi a uno specialista. Mi sa che dovrò chiedere

è una cosa che mi fa riflettere. E sicuramente

ci avrà già pensato» mi affretto a dirgli. «Quel

le parole di Calligaris, mi guardo attorno con aria

stessi calpestando della sabbia. Mi abbasso e sul lustro

sul lustro rovere biondo mi sembra di vedere delle

e anche a toccarle, mi accorgo che luccicano e

puntando il giardino. ¶ Calligaris mi indica il luogo in

finito. Possiamo andare.» ¶ Quasi mi dispiace, dentro di me

imboccare un altro corridoio. ¶ Mi stringo nel mio trench

esattamente il fervore che mi aspettavo da lei, dottoressa

ufficiale della mia ansia. ¶ Mi rassicura. Un’inezia, uno

in maiuscolo, FM, e mi dico che la cosa

del tailleur. Alla fine mi congeda conferendomi un ultimo

da professionista con cui mi presento in tribunale, in

invito al suo matrimonio mi ha perfino stupita, e

generale, anzi, personalmente non mi importa di uscire di

così inverosimile?» rilancio. ¶ Silvia mi fissa rassegnata. «Non posso

è rivolta a me, mi ci è voluto parecchio

precipitata a prenderlo, come mi sarei aspettata. Ho provato

delicato.» ¶ Lo indosso e mi guardo allo specchio. È

È così che vorrei mi vedessero gli altri. Ho

okay?» interviene Silvia. ¶ «Okay.» ¶ Mi sfilo l’abito con

amica in viale Pola. Mi riceve dopo un rapido

eccessiva intraprendenza. ¶ Chloë però mi sembra comprensiva, o forse

sano come un pesce», mi ha sempre irritata, forse

svenuta all’improvviso?» ¶ «Non mi risulta.» ¶ In questi giorni

da sola. Vorrei che mi avesse insegnato come si

poterla venerare. E adesso mi sento di troppo. ¶ «Be

la vera impressione che mi resta è che le

tutto avesse perso importanza. ¶ Mi perdo sempre ma so

dei giorni di settembre mi porta pian piano nei

materno, nei luoghi che mi sono familiari e in

strilli di pura felicità. Mi sento un po’ orgogliosa

lasciare la sala. Mentre mi accodo al flusso di

spalla. È Ada Vichi. ¶ «Mi sembrava che fosse lei

si adombra e quasi mi sembra di aver esagerato

passato. Ma mentre io mi arrovello, lei risponde senza

Adesso, dottoressa, devo andare. Mi premeva soltanto dirle che

premeva soltanto dirle che mi dispiace, non avevo nulla

lei.» ¶ «Certo, capisco.» Poi mi viene in mente un

gentilissima. Sa com’è, mi lascio trascinare dalle storie

volte e per coerenza mi saluta definitivamente. Uscita dal

a me, il freddo mi lascia indifferente, anzi un

indifferente, anzi un sospetto mi infiamma. Mi fa compagnia

un sospetto mi infiamma. Mi fa compagnia per tutta

delle tante – Ada Vichi mi ha detto personalmente che

fa una piega» non mi resta che dirgli. ¶ «È

diversa, che ancora non mi è chiara.» ¶ «Quando arriverà

avvocato e in anticamera mi è sembrato di intravedere

sembrato di intravedere Alessio. Mi chiedo quanto il suo

che lo ha usato.» ¶ «Mi racconti meglio, signorina Marchelier

quella settimana, ma non mi chieda il giorno esatto

sprezzante, ma assai nervosa. ¶ «Mi scriva il suo nome

spiegato il perché?» ¶ «Sì. Mi aveva detto che quella

degli ormoni. Lei non mi voleva e non voleva

la tradiva, ma oggi mi dico che non era

mio padre all’epoca mi spronò verso quella scelta

premure e di filosofia ¶ Mi chiedo se chi carica

per chiamare Calligaris, che mi invita a passare dal

scuola fosse vuota?» ¶ «Così mi ha detto Ada Vichi

Il punto è che mi ricordo di averci fatto

volta tanto nella vita mi va di culo, avremo

ci pensa Claudio che mi invita a cena in

Valentina con il trasloco» mi sta dicendo, mentre si

da uno che già mi ha portato all’Ikea

Maragnini... Maragnini...» Giustamente Claudio mi fissa perplesso. «Qualcosa se

È costernato. «Alice, non mi aspettavo tanta volgarità da

magheggi di Valentina, lui mi anticipa con la sorprendente

abbiamo.» ¶ «Ma il giudice...» mi ritrovo a obiettare, il

realtà la sua proposta mi alletta moltissimo. Quando si

dai binari dell’ortodosso mi gaso a prescindere. ¶ «Ti

chiamami quando hai finito.» ¶ Mi lascia quindi tranquilla nella

di Marta Bley, perché mi sembra il meno probabile

non sono troppo sorpresa. Mi restano Veronica Bardari e

Alessandra. ¶ «Sei in Istituto?» mi chiede. ¶ «Sì, perché?» ¶ «Io

momento è come se mi si guastasse la tv

è un caso che mi ha preso parecchio.» ¶ «Allora

di più quando subito mi chiede: «Marco ti ha

domande...» ¶ «Sì, hai ragione» mi interrompe. «Non dovrei mettermi

di comparare i profili mi sta mangiando viva. E

conto?» gli chiedo, e mi sento fibrillare più che

fibrillare più che se mi avesse chiesto su due

l’esame esterno e mi aveva detto che dal

andare a farsi benedire. Mi tolgo il camice, infilo

queste cose io non mi fido. Se non esistevano

virtù della mia laurea mi prendono per quella autorevole

che sicumera!» ¶ «Nonnina, lui mi voleva solo di notte

il senso era quello.» ¶ «Mi sa che lui non

qualcun altro, cosa che mi sembra di gran lunga

in dotazione alla scuola, mi sembra logico dedurre che

adesso è in partenza.» ¶ Mi pareva. Andava troppo bene

a un suo collega.» ¶ «Mi viene da piangere.» ¶ «Non

aprivo gli occhi: tu mi sorridevi ¶ Guido Gozzano ¶ Mi

mi sorridevi ¶ Guido Gozzano ¶ Mi tocca andare in Procura

a un nuovo magistrato, mi sorprende quanto tutto sia

andata via...» ¶ La cancelliera mi interrompe. «Oggi però verrà

verrà, intorno alle dieci, mi ha detto. Ha delle

incarico, che per quanto mi riguarda è soltanto una

è soltanto una formalità, mi parcheggio in cancelleria per

quello che desidera, ma mi dispiace per me!» Forse

impressione perché subito dopo mi sorprende: «Adesso che non

seguendo? Il caso Bley, mi pare, è una bella

Claudio.» Non so perché mi sento tenuta a farle

ben sfoltito. «Solo adesso mi rendo conto che non

ho pagato le conseguenze» mi lascio scappare. ¶ «Addirittura? È

in realtà, ma lei mi ha preceduto» le dico

passare dalla mia stanza mi dirigo in laboratorio per

fretta. Il nuovo pm mi ha dato due mesi

Alice, abbi pazienza. Non mi va di parlare di

sei reticente, più io mi incuriosisco, più ti tormento

per toglierti di torno?» ¶ «Mi sembra strano che abbia

esumazione di Ginevra Bley. Mi sembra strano che abbia

spalle. ¶ Ma se tu mi addomestichi... la mia vita

parte andare in Istituto. Mi metto al computer con

Niente. La rete non mi regala elementi nuovi. E

E del resto, cosa mi aspettavo? Se i casi

onorare i trenta e mi prendo un bacio con

bar. Mentre lo aspetto, mi rimetto al computer. Stavolta

House di New York. Mi sfuggiva che Veronica avesse

Il suono del citofono mi distoglie. Mio fratello deve

Gazdanov», ma una voce mi interrompe. E non è

quella di mio fratello. ¶ Mi ritrovo a bordo della

che era lui quasi mi è preso un coccolone

di imperituro amore. Invece, mi porta a un sopralluogo

Dai. Non sto scherzando.» ¶ «Mi piace giocare a tennis

piace giocare a tennis. Mi piace preparare panini» risponde

importante. ¶ «Più di così!» mi viene spontaneo ribattere. ¶ «Be

fino a quando non mi ha chiamata Silvia per

effetti...» ¶ «Mi dica, dottoressa.» ¶ «Mi sono sempre chiesta come

ai funerali di Ginevra?» mi ritrovo a chiedere, timidamente

Prima di andar via, mi poggia una mano screpolata

amante della danza classica!» mi affretto a precederla. ¶ «Mi

mi affretto a precederla. ¶ «Mi ricordo di lei! È

a conoscere Veronica Bardari. Mi ricordo bene, adesso.» Non

ricordo bene, adesso.» Non mi piace il suo tono

chiedermi di conoscerla! Non mi piace questa coincidenza.» La

Quando escono dal laboratorio, mi affaccio alla finestra. Li

con occhio rapace. Io mi affretto a indirizzarla verso

Potrebbe essere stata lei?, mi chiedo, guardandola come un

è nascosto un enigma. ¶ Mi è sempre sembrata profondamente

che abbia mai visto. Mi sono decisa a vederlo

capirne qualcosa di più.» Mi avvicino con il tampone

arrivare a uccidere.» Veronica mi fissa senza proferire verbo

morte e balletto insieme mi viene in mente solo

venire qui oggi e mi sento stanca.» ¶ «Capisco perfettamente

questa posizione disonorevole. Non mi affretto nemmeno a correggerla

menisco. ¶ Poco più tardi, mi arriva un WhatsApp di

sei perso! ¶ Sta scrivendo, mi avvisa WhatsApp. Resto online