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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «mia»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
non dire mai: «Mazza mia, dammi dammi!» ¶ Alla notte
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1956
provò a dire: – Mazza mia, dammi dammi! – La mazza
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1956
Be’, – fece lui, – mazza mia, dagliene altre due. ¶ Così
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1956
sentì queste parole: – Reginella mia, perdonami se sono entrato
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1956
ti racconterò tutta la mia storia. ¶ A sentir quella
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1956
alla Mamma Gatta: – Gatta mia, ora bisogna che me
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1956
ne vada, se no mia mamma mi sgrida. ¶ Disse
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1956
la gatta: – Aspetta, figlia mia, che voglio darti una
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1956
tutte queste bellezze? ¶ – Mamma mia, ho trovato certi gattini
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1956
Le disse: – Va’ figlia mia, così avrai anche tu
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1956
che hai dato a mia sorella. ¶ Mamma Gatta allora
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1956
Disse il babbo: – Moglie mia, questa non è una
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1956
Be’, adesso venga pure mia moglie con la sua
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1956
dirlo al marito. ¶ – Moglie mia, – disse il massaro, – se
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1956
copre di baci. – Moglie mia, moglie mia, sono io
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1956
baci. – Moglie mia, moglie mia, sono io il massaro
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1956
baciarla, a dirle: – Mamma mia, basta con quel che
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1956
La Sirena… La Sirena mia sposa… ¶ – È diventato pazzo
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1956
vecchia. ¶ – Sono triste perché mia moglie è Sirena e
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1956
scia della nave. – Sposa mia, – disse il marinaio, – io
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1956
confidenza. Ti devo dare mia sorella maggiore per moglie
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1956
povero porcaro. ¶ – E sposerai mia sorella, perché sia fatta
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1956
a un porcaro: – Sorella mia! ¶ Ed ecco venne anche
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1956
disse il Re, – sposerai mia figlia. Ma c’è
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1956
suocero, – ti sei meritata mia figlia. Però visto che
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1956
abbia? La mala sorte mia! Da questo mare non
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1956
ne so io, moglie mia? – disse il pescatore. – Il
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1956
entrando, – e anche casa mia, perché io sono il
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1956
e ora devi sposare mia figlia. ¶ – Mi duole ma
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1956
questa non è la mia sposa! – disse Liombruno. – Non
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1956
a perdere quassù? ¶ – Zia mia, – disse Liombruno, – io vado
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1956
io vado cercando la mia sposa, la Fata Aquilina
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1956
serve le diceva: – Padrona mia, come vi sentite? State
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1956
tolse il mantello: – Sposa mia, mi riconosci? ¶ La Fata
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1956
a riposarti a casa mia –. Cannelora credeva di sognare
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1956
punta del mignolo della mia mano sinistra. E ora
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1956
e tu sarai la mia sposa –. Poi le regalò
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1956
tua madre! ¶ – No, madre mia, perché se lo vedi
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1956
tu, io perderò la mia fortuna, – le rispondeva Filomena
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1956
verzotto. Adesso addio, madre mia, ve ne dovete andare
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1956
Filomena, le disse: – Figlia mia, conserva in questo vaso
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1956
Devi andare dall’Orca mia sorella che sta sulla
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1956
Filomena: – Questa è la mia sposa, – disse. E lo
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1956
lutto e va’ da mia madre. Lei ti domanderà
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1956
le lagrime della Madre mia, il sangue è il
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1956
è le spine della mia corona, l’uomo che
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1956
inginocchiata è la Mamma mia. Tu m’hai ubbidito
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1956
giorno pregò così: – Madonna mia, fammi avere una figlia
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1956
disse il Re, – figlia mia, non c’è più
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1956
sulla fronte. – Uh, Maestà mia! Chi se ne ricordava
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1956
che ho detto la mia. ¶ (Roma) ¶ 105 ¶ Cicco Petrillo ¶ C
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1956
è successo? ¶ – Ah, mamma mia, stavo pensando che oggi
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1956
Sissignore! E tu cara mia, datti l’anima in
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1956
tutta la famiglia di mia moglie.» ¶ Camminò, finché non
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1956
gente più tonta di mia moglie. È meglio che
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1956
ne torni a casa mia!» ¶ Così fece e si
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1956
e io la roba mia l’ho sempre spartita
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1956
piccola, e chiudici dentro mia figlia. ¶ Così la figlia
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1956
vuoi sposare, devi prendere mia figlia, portarla nel bosco
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1956
pretendono la mano della mia figlia maggiore passino in
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1956
pensò la Reginella. – Mamma mia, cos’ho fatto!» Ed
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1956
mio padre e a mia madre perché anch’io
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1956
augurerà altro che la mia morte?» Trasse un coltello
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1956
Re. – Che venga in mia presenza! ¶ Fu chiamata la
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1956
al Favonio: – Eccoti la mia dote, tu che dicevi
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1956
capire l’indovinello di mia madre». E appena fu
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1956
pulcini, e disse: – Madonna mia, anche se mi faceste
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1956
dicendo: – Tu sarai la mia sposa! ¶ (Irpinia) ¶ 123 ¶ Cricche, Crocche
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1956
E il padre: – Figlia mia, il mercante qui dirimpetto
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1956
prendiamo l’ultima scopa mia e la prima spada
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1956
qua. Se ci riesce mia figlia tu mi darai
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1956
io tutta la mercanzia mia». Così gli dovete dire
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1956
disse: – Ma, ma, figlia mia, ma cosa dici? Mi
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1956
vuoi perdere tutta la mia roba? ¶ – Papà, non abbiate
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1956
prendo l’ultima scopa mia e tu la prima
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1956
nostra mercanzia: se vince mia figlia mi piglio tutta
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1956
prendi tutta la roba mia. ¶ L’altro mercante lo
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1956
spuma alla bocca. – La mia cavallina! – gridò Temperino. – Aspettate
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1956
nome? ¶ – Perché l’arte mia è andar dietro alle
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1956
che mio padre e mia madre. ¶ Si rimisero in
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1956
Disse il Re: – Figlia mia, l’idea di questa
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1956
botte. – Vattene da casa mia, birbante! Non capitarmi più
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1956
ti porto a casa mia. ¶ Lo portò a casa
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1956
Voglio vedere la mamma mia, che chissà quanti pianti
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1956
dalla mamma. – Apri, mamma mia, sono Ntoni tuo! ¶ – Ah
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1956
Il figlio entrò. – Mamma mia, come stai? ¶ – Stracca di
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1956
via i piselli! ¶ – Mamma mia, non gridare, che ti
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1956
capanna! Adesso la mamma mia non avrà più da
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1956
Cammina, vattene da casa mia. ¶ – No, mamma mia, apri
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1956
casa mia. ¶ – No, mamma mia, apri: stavolta ti darò
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1956
che mangi stasera, mamma mia? ¶ – Cosa mangio? Due senapucce
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1956
via! ¶ – No, no, mamma mia! – le fece lui. – Prendi
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1956
tua madre di’: «Mazza mia, dammi dammi!» ¶ Piangendo, il
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1956
provare, e disse: – Mazza mia, dammi dammi! – Chi la
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1956
Il ragazzo gridava: – Mazza mia, stattene quieta! Mazza mia
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1956
mia, stattene quieta! Mazza mia, m’hai ucciso! ¶ – Dàgli
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1956
chiese quel Re. ¶ – Una mia figlia, Maestà, – disse la
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1956
piaceva proprio. ¶ – È la mia disgrazia, – disse lei, e
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1956
venuta l’ora della mia vendetta, – disse l’assassino
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1956
accettate in sposa la mia sorellina. Perdonate il mio
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1956
il mio ardire, ma mia sorella s’è messa
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1956
sposalizio! ¶ – Maestà, vi ringrazio! Mia sorella sarà molto contenta
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1956
si fa a proteggere mia sorella dal vento, dall
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1956
nave c’è dentro mia figlia. La notte, quando
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1956
in mare, e mettere mia figlia al suo posto
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1956
trovata, vi rimetto la mia stima, ma ditemi come
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1956
mio abito, acconciati a mia immagine e somiglianza, e
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1956
dirà: «Signora, gradisce una mia visita?» Tu digli di
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1956
tutta questa roba? ¶ – Mamma mia, me l’ha data
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1956
piangeva e cantava: ¶ Mamma mia, dindò, dindò, ¶ Più ne
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1956
che ho detto la mia. ¶ (Marche) ¶ 96 ¶ Quattordici ¶ C’erano
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1956
e per terra avrà mia figlia in sposa. ¶ In
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1956
È inteso che sposerete mia figlia, si capisce. Però
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1956
tutto il vino della mia cantina; ma bisogna che
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1956
in contrario a darti mia figlia. Ma, insieme a
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1956
figlia. Ma, insieme a mia figlia c’è la
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1956
volta sola, immantinenti, con mia figlia in cima a
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1956
fece lui. – È la mia passione! ¶ Vanno sotto al
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1956
disse: – Adesso vola, barca mia. ¶ E la barca si
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1956
presenterà come salvatore di mia figlia, gliela darò in
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1956
Dove avete messo la mia roba? ¶ – Adesso vengono, adesso
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1956
suo manto più prezioso. – Mia figlia era sotto un
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1956
lo faccio sposo di mia figlia e mio erede
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1956
gli altri due giganti, mia figlia non sarebbe stata
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1956
la vera immagine di mia sorella Belsole. ¶ – Non ti
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1956
venire qua e sarà mia sposa. ¶ Belmiele scrisse alla
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1956
meglio che si sposasse mia figlia, il Re? ¶ – Magari
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1956
Belsole e disse: – Balia mia, ho fame. ¶ – Io ci
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1956
disse alla balia: – Balia mia, ho sete! ¶ E l
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1956
Ma come? È questa, mia sorella? Mia sorella con
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1956
È questa, mia sorella? Mia sorella con gli occhi
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1956
gli occhi come stelle? Mia sorella con la bocca
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1956
del mare: ¶ O balena, mia balena, ¶ Allunga allunga questa
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1956
bella che mai. ¶ – Sorella mia, come mai sei qui
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1956
Che mi dici, sorella mia? – trasecolava il povero Belmiele
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1956
del mare. ¶ O balena, mia balena, ¶ Allunga allunga questa
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1956
Tu sì sei la mia sposa! – e si conobbero
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1956
quello, le rispose: – Ragazza mia, è meglio che questo
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1956
Ma quella povera figlia mia si strugge in lagrime
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1956
questi sette fazzoletti! ¶ – Ma mia figlia s’ammazza! – disse
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1956
caldaia d’olio. ¶ – Nonna mia, mi fai accendere il
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1956
l’anello. – Ah, figlia mia, – disse, – tu devi essere
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1956
disse, – tu devi essere mia moglie! ¶ A quel brutto
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1956
Non ti sgomentare, figlia mia, – disse la balia, – chiedigliene
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1956
due bambini così per mia consolazione! Ma sono morti
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1956
e farla pagare a mia madre come merita! ¶ – Questo
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1956
contadino, – ho trovato nella mia vigna questo mortaio d
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1956
il contadino, – ma è mia figlia, che m’aveva
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soldo di mancia. ¶ – Figlia mia, – disse a Caterina, – ti
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1956
e ditegli da parte mia che la tela per
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1956
badi: che venga alla mia presenza né nuda né
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1956
ha figliato stanotte la mia vacca? ¶ – Eh, no? – replica
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1956
di tornarmene a casa mia e di portarmi con
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1956
per la perdita di mia figlia, ma anche per
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1956
per la tua. ¶ – La mia perdita? – esclamò Giuseppe. – Che
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1956
il giorno monterai sulla mia groppa e così andrai
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1956
zampa, tienti stretta alla mia criniera e non temere
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1956
anche: – Stavolta, però, cara mia, sarai scoperta. ¶ Difatti si
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1956
e tenete conto di mia moglie». ¶ Sulla via del
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1956
dev’essere successo a mia moglie!». E s’affrettò
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1956
disse: – Questa non è mia! – Mostrò la lettera che
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1956
altra donna che la mia bella Adelaide (così si
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1956
e la collera della mia amata nell’udire le
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1956
sposa s’accorse della mia malinconia. «Senti», mi disse
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1956
a tornare a casa mia.» Io le risposi con
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1956
che s’impietosirono della mia sorte e mi condussero
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1956
se vi contentate, la mia damigella Lisabetta è figlia
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1956
una pariglia per la mia carrozza. ¶ E l’assassino
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1956
se invita anche la mia cavallina. ¶ Il Re a
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1956
assassino sia legato alla mia coda. Andremo a fare
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1956
Re, – vi presento la mia sposa –. La sorella più
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1956
devo andare a casa mia a salutare i miei
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1956
avanti… È lui la mia fortuna. ¶ Gli dissero, subito
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1956
a desinare a casa mia, facciamo la pace e
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1956
a lavorare io e mia moglie se non fossimo
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1956
stata quella sciagurata di mia moglie. Ora le domando
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1956
la fantasia d’ammazzare mia moglie; e se non
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1956
la chiave di camera mia. Bada che non entri
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1956
un capello durante la mia assenza, ne va della
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1956
cugino Memé ¶ Né la mia mamma bella che mi
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1956
ogni cosa. ¶ – Ora sarai mia sposa, – disse Memé e
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1956
tenete da conto la mia moglie». E tornò in
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1956
sarebbe piaciuto avere da mia moglie. Paiono proprio quelli
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1956
a dire: – Sì, sorellina mia, vado e te lo
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1956
la tengono murata viva… ¶ – Mia madre murata viva? – disse
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1956
è murata viva. ¶ – Eh? mia madre murata viva! – gridò
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1956
A noi due, ora, mia cara! Finalmente sei in
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1956
Finalmente sei in mano mia! Ti ricordi quando mi
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1956
diceva il Re. – Leonetta mia di zucchero e miele
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1956
che ci vuole per mia figlia», e la mandò
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1956
una mano. ¶ – Sei in mia potestà, ora, – disse l
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1956
ordinò, – devo cercare la mia sposa che è fuggita
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1956
dico che sarete la mia sposa. Ora tornate dentro
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1956
po’ di domandargli della mia figliola, che è tanti
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1956
tagliato in due, la mia carne se la mangi
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1956
alla cavalla, buttate la mia testa alla cagna, e
197
1956
il Drago, avrai la mia figlia in sposa ed
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1956
erediterai il regno alla mia morte. ¶ Per nulla impaurito
199
1956
le cose stanno così, mia figlia è tua: pigliatela
200
1956
quello che voleva salvare mia figlia dal Drago? ¶ – Sì
201
1956
altra volta sarà la mia fine. ¶ Altri mesi passarono
202
1956
c’è a casa mia? – gridò Bellinda. ¶ – C’è
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1956
e disse: – Grazie, Bellinda mia, m’hai liberato. ¶ E
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1956
notte con sua figlia, mia legittima fidanzata. ¶ – Perché no
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1956
Principessa. Poi disse: – Sposa mia, vi pare che con
206
1956
il ragazzotto dice: – Sposa mia, vi pare proprio bene
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1956
quarto d’ora: – Sposa mia, vi pare bene stare
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1956
tornare a casa da mia mamma. Ma del resto
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1956
in terra, ¶ Indovinate voi, mia Reginella. ¶ Appena Menichino ebbe
210
1956
Se ci trovo la mia convenienza, io ci sto
211
1956
mondo per mutare la mia fortuna, e se non
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1956
questo giovane, conforme alla mia parola di Re, ha
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1956
diritto alla mano di mia figlia e al Regno
214
1956
propongo di rinunciare a mia figlia e d’accettare
215
1956
convenienza, io accetto. ¶ – La mia idea, – disse il Re
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1956
deliberato che diventiate la mia sposa. ¶ Intervenne la madre
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1956
il Principe. – A casa mia c’è pieno di
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1956
Allora la vittoria è mia e la Principessa è
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1956
la Principessa è la mia sposa. Senza l’uva
220
1956
maggiore. – La Principessa è mia e nessuno può togliermela
221
1956
sposa. ¶ Disse Fiordinando: – La mia sposa è la più
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1956
c’è sotto la mia giubba. ¶ La ragazza alzò
223
1956
prima voglio sentire la mia mamma –. S’allontanò e
224
1956
qualche disgrazia, perché la mia mamma m’ha detto
225
1956
le ho dato la mia parola di sposarla? ¶ – Il
226
1956
restò di stucco. – Eccola mia moglie! Eccola come la
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1956
l’ho fatta: la mia sposa è quella che
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1956
bella da poter essere mia sposa», dice Pietro tra
229
1956
ragazza, ed è la mia parola di Re che
230
1956
la colpa è tutta mia. L’ho lasciato io
231
1956
la favella, ¶ O mamma mia, mi pare una donzella
232
1956
guardo più resto della mia idea. ¶ Fanta-Ghirò, persona
233
1956
la favella, ¶ O mamma mia, mi pare una donzella
234
1956
ma io resto della mia idea. ¶ Fanta-Ghirò, persona
235
1956
la favella, ¶ O mamma mia, mi pare una donzella
236
1956
la favella, ¶ O mamma mia, mi pare una donzella
237
1956
Generale, vuoi diventare la mia sposa? ¶ Si celebrarono le
238
1956
mio babbo e la mia mamma. ¶ – E che mestiere
239
1956
Ma la figlia è mia e io la rivoglio
240
1956
mio palazzo. La Regina mia madre certo ti terrà
241
1956
fece, – che per causa mia mio padre abbia a
242
1956
veder se trovo la mia fortuna –. E così, prese
243
1956
bella roba ha questa mia sposa. Neanche noialtri che
244
1956
me, ho dimenticato la mia collana d’oro… Presto
245
1956
ché ho dimenticato la mia collana d’oro, – e
246
1956
causa sua… ¶ – Per causa mia? Non t’avevo detto
247
1956
ricominciare da capo la mia condanna! ¶ – Nonno, – disse la
248
1956
chiese alla sorella. ¶ – Una mia amica. ¶ – Sorella mia, sai
249
1956
Una mia amica. ¶ – Sorella mia, sai cosa ti dico
250
1956
acqua di mare. ¶ – Sorella mia, sai cosa ti dico
251
1956
alla Strega Bistrega. ¶ Mamma mia cosa vuol dire: ¶ Porti
252
1956
per il bruciore: ¶ Figlia mia, riaccendi il fuoco, ¶ Io
253
1956
a sbranar galline. ¶ Mamma mia, che casi strani, ¶ Tu
254
1956
la Strega Bistrega: ¶ Figlia mia, riaccendi il fuoco, ¶ Io
255
1956
ed esclamò: ¶ Margheritone figlia mia bella, ¶ Chi t’ha
256
1956
nessuno ci riusciva. ¶ – Figlia mia, sei arrabbiata? – le disse
257
1956
se ne andasse della mia vita. ¶ Al Re allora
258
1956
prima notte con la mia sposa… ¶ – Ma sì, come
259
1956
fatto, canaglia? Hai assassinato mia figlia! Questa la pagherai
260
1956
tornano, mandatemeli a casa mia, vi prego, ché forse
261
1956
ma andate pure dalla mia comare Giacoma, in quella
262
1956
fortuna, ma io la mia testa voglio conservarmela. Quindi
263
1956
dirglielo; poi pensò: «È mia moglie e con la
264
1956
giovane, – voi siete la mia unica speranza, altrimenti preferisco
265
1956
dove è quello della mia sposa traditrice, e che
266
1956
traditrice, e che la mia sposa traditrice e tutto
267
1956
disse, – e se liberi mia figlia, te la darò
268
1956
Turchia ¶ Io porto per mia prima mercanzia! ¶ – Ah, pezzo
269
1956
Venite a casa da mia moglie: è lei che
270
1956
e disse alla sposa: – Mia cara, forse perderò la
271
1956
di questa nave. Ma mia moglie lasciala tutta per
272
1956
per carità! Se arriva mia figlia ti ammazza e
273
1956
padre. Ora io e mia madre ti daremo una
274
1956
bella vita e la mia fiaba è ormai finita
275
1956
ultima prova, poi sposerai mia figlia. Devi riempire il
276
1956
poi cosa mi dice mia sorella? ¶ – Cosa ti deve
277
1956
un altro cane. ¶ – Mamma mia! Mia sorella mi voleva
278
1956
altro cane. ¶ – Mamma mia! Mia sorella mi voleva mangiare
279
1956
di malinconia. ¶ – E la mia pecorella anche. ¶ – Dammi quella
280
1956
Il Re gli disse: – Mia figlia non te la
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che è a casa mia le vince tutte, ¶ Buona
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urlare. – Correte a casa mia, fatevi dare da mia
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mia, fatevi dare da mia moglie quei due grossi
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birbone era pressapoco della mia statura. Potete prendere la
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statura. Potete prendere la mia misura. ¶ Tabagnino si mise
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che ho detto la mia. ¶ (Bologna) ¶ 52 ¶ Il Re degli
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perché voglio mostrare la mia gratitudine. Dite a Sacracorona
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restare in libertà. – Sposa mia, – disse alla Zosa quando
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il mio stemma, la mia bandiera e il mio
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erano una crudeltà della mia matrigna! ¶ Il Principe la
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avanti la sposa: – Figlia mia! – esclamò. ¶ – Come? – disse il
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ha lasciato imprigionare dalla mia matrigna, – e puntò l
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contare. ¶ E lei: ¶ La mia maggiorana non si deve
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contare. ¶ E lei: ¶ La mia maggiorana non si deve
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bacio sulla coda alla mia mula e io gli
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si posson contare. ¶ – La mia maggiorana non si deve
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baciato la coda alla mia mula. ¶ A sentire questa
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si posson contare. ¶ – La mia maggiorana non si deve
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baciato la coda alla mia mula. ¶ – Signora maestra, signora
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Io sono giovane, morte mia bella, ¶ Va’ invece da
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bella, ¶ Va’ invece da mia zia, che è vecchierella
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si posson contare. ¶ – La mia maggiorana non si deve
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baciato la coda alla mia mula. ¶ – Signora maestra, signora
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Io sono giovane, morte mia bella, ¶ Va’ invece da
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bella, ¶ Va’ invece da mia zia, che è vecchierella
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dolce il sangue della mia Stella Diana! E io
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Se vince, le do mia figlia in sposa, – disse
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mio padroncino darei la mia vita! ¶ – Se mio padre
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mi vorresti mangiare come mia sorella. ¶ Il lupo diede
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dentro la finestra. ¶ – Mariettina mia! – disse. – Guarda che bel
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corri così forte? ¶ – Da mia mamma a Borgoforte, che
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corri così forte? ¶ – Da mia mamma a Borgoforte, che
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corri così forte? ¶ – Da mia mamma a Borgoforte, che
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di trasportare con la mia carriola tutta quella montagna
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il bosco con la mia roncola, non morirai. ¶ – E
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io mi prendo su mia moglie e il mio
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vederla. Ora andrò da mia madre a dirle che
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vedere quel dito della mia sposa. ¶ – Sì, sì, – disse
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di comprarmi questo granchio. Mia moglie ha messo la
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quel fiore è la mia vita. ¶ Intanto il granchio
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vita e sarai la mia sposa. Ora non aver
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spiaggia, disse: – Adesso, padrona mia, abbassi la testa, che
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per la cattiveria di mia suocera fu messa a
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messa a morte la mia creatura. Andate là sul
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una settimana, ¶ Sarà la mia dilettissima sposa. ¶ «Ecco che
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dice: – Tu sarai la mia dilettissima sposa! ¶ A quelle
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io ho perso la mia fortuna! Maledetta l’ora
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devo dare a una mia serva, – disse il Re
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quella brutta schiava per mia compagnia, e le ho
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tutto! Sarai tu la mia sposa! Adesso sta’ tranquilla
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disse Pomo, – sarà la mia sposa. ¶ La figlia del
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sua madre: – Preparami la mia mezza camicia, la mia
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mia mezza camicia, la mia mezza giacchetta, il mio
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il mio pantalone, la mia scarpetta e la mia
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mia scarpetta e la mia mezza berretta ché sono
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sia lo sposo di mia figlia! ¶ E le nozze
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delle fiabe in una mia empirica catalogazione che via
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più mi sospingevo nella mia immersione, più il controllato
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accennavo, quell’unica convinzione mia che mi spingeva al
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mi sono imbattuto nella mia ricerca e che m
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il criterio preferenziale della mia scelta. ¶ Sono le note
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le varie versioni a mia disposizione, quella m’è
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ispirasse, un’opera completamente mia, come nella tradizione dei
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ho lavorato di testa mia, supponendo un testo dialettale
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sua bocca, e la mia scelta se n’è
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qualcosa sia rimasto nella mia trascrizione delle sette (nn
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curiose (si veda la mia Gobba, zoppa e collotorto
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tre melagrane (come nella mia versione):51 una fontana di
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mela (fiorentina, cfr. la mia 85) e della Rosmarina (Palermo
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Rosmarina (Palermo, cfr. la mia 161). Il segreto sta nell
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pere (monferrina, cfr. la mia 11). ¶ La naturale «barbarie» della
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Cfr. ad esempio la mia 37, Il bambino nel sacco
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del Pappagallo (cfr. la mia 15), questa fiaba cornice d
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avevo già messa nella mia scelta, e non riuscivo
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precisa, si consulti la mia bibliografia in fondo al
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vuoi venire tu, sulla mia nave? – gli fece il
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sole. ¶ – L’anello di mia figlia! – disse il Re
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disse: – Se potessi liberare mia figlia, prigioniera d’un
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sei capace di liberare mia figlia? ¶ – Vostra figlia? – disse
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Io ho solo la mia volontà e il mio
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mio figlioccio! Tu sposerai mia figlia ed erediterai il
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stato stregato, e la mia condanna è d’essere
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un modo; devo lasciare mia moglie subito dopo le
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giro del mondo troverò mia moglie che m’è
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molto ricco. – Quando sarai mia moglie, tutta questa roba
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Bene, – disse, – allora sarai mia moglie, – e cominciò a
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sulla fronte, perché la mia anima voli via e
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meraviglia. Al confronto, casa mia pare una capanna! Bravo
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riuscire a parlare con mia figlia. Se riesci a
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danaro per parlare a mia figlia? ¶ – Sì, Maestà, – rispose
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contento, ché ti do mia figlia in sposa. ¶ (Genova
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Non dire così, figlia mia, – fece la madre. – Non
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po’ d’apprensione. ¶ – Casa mia. Là andiamo, – disse Naso
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riconobbe sua sorella. – Sorella mia, – le gridò, – liberami tu
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Il lavoro a casa mia è tanto, due ragazze
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sono partita da casa mia madre non stava tanto
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roba sporca, così se mia madre sta bene gliela
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portate davvero fin da mia madre? ¶ – Non ti fidi
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così finisce la storia mia. ¶ (Monferrato) ¶ 13 ¶ I tre castelli
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gli occhi addosso. ¶ – Figlia mia, – le disse, – io parto
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che dice d’essere mia zia. ¶ – No che non
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ragazza: «Questa è la mia bambola!», esclamò. «E questa
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E questa è la mia sposa!», disse il Re
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dal viaggio. ¶ – Brava la mia figlia che non s
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Se vi avessi alla mia tavola! ¶ Sua madre, sentendo
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Se vi avessi alla mia tavola! ¶ E sua madre
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la tua che la mia l’ho detta. ¶ (Calabria
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e le disse: – Figlia mia, perché non ti vuoi
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dirlo alla figlia: – Figlia mia, com’è che non
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via! Mi chiuderò nella mia stanza col mio dispiacere
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Vado a cercar la mia fortuna. Mi sono impastata
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le disse: – Zitta, moglie mia, che stanotte scapperemo. Come
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cavallo e gridò: – Figlia mia! Figlia mia! ¶ Fecero tante
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gridò: – Figlia mia! Figlia mia! ¶ Fecero tante feste, balli
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con vostro fratello, alla mia salute! ¶ S’affacciò la
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lui le disse: – Moglie mia, che vuoi che faccia
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lagrime e diceva: – Sorella mia, eri tanto contenta alle
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morta per via di mia moglie! – Così, pensando a
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e chiamava piangendo: – Sorella mia! Sorella mia! ¶ Mentre lui
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piangendo: – Sorella mia! Sorella mia! ¶ Mentre lui si disperava
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Ma allora, allora è mia sorella!» ¶ Quando finì la
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Allora, questa donna è mia moglie, questi bei bambini
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fiori. – Ora che la mia parte è finita, – disse
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Drago. – Tu sarai la mia sposa! – e le consegnò
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mio. S’è sposata mia figlia e ho portato
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e le chiese: – Mamma mia, come posso fare? ¶ E
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pure il serpente, figlia mia. Ma il giorno delle
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disse: – Tu sei la mia sposa, ma non dire
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glielo raccontò, disse: – Moglie mia, sopporta ancora, che domani
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e la riconobbe. – Moglie mia! Come sono felice d
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sotto l’incantesimo, moglie mia. ¶ – Ma per salvarti io
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così restavo uccello, moglie mia. ¶ Lei ci pensò un
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ne ho bisogno per mia madre ammalata. ¶ – Sì, compare
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femmina. «Potrei far sposare mia figlia al figlio del
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do la dote a mia figlia, – disse il sarto
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vi aspetto a casa mia per divertirci un poco
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erbe possono essere la mia fortuna!», pensò; ne colse
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voglia. ¶ – Eh no, figlia mia, – disse il padre, – c
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tutta la sera. ¶ – Madonna mia! – diceva una sorella all
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io non ho la mia libertà: ho padre e
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dovrei mandar via una mia figlia, ora? ¶ – Eh, sissignora
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in croce. – Ah, figlia mia! Proprio te devo mandar
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che avete? ¶ – Niente, figlia mia. Venne una vecchia, così
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mare e chiama la mia Sorte, così: Aaah! Sorte
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volta s’affaccerà la mia Sorte, tu le darai
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la saluterai da parte mia. Poi fatti insegnare dove
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insegnarmi dove sta la mia Sorte? ¶ – Sta’ a sentire
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cisposa e puzzolente. – Sorticella mia, vogliate favorire, – le fece
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andò al forno. – Sorticella mia, eccoti il bucellato. ¶ La
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abito di nozze della mia fidanzata manca un palmo
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e preso prigioniero. La mia mala ventura m’ha
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disse alla moglie: – Moglie mia, mi pare venuto il
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apriamo! ¶ – Per carità, sorella mia, che mi rovini! ¶ Lasciò
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un grido: – Povera sorella mia! E povero me! Come
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col Re che vuole mia sorella? ¶ – Che paura hai
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disse: – Che hai? ¶ – Sorella mia! – disse Baldellone. – Sono anch
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i vestiti, perché la mia cattiva fatagione sarà tolta
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la figlia. – Senti, figlia mia, visto che non vuoi
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mio, è questa la mia sorte, sono in fondo
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1956
Sapiente e anche a mia moglie di Napoli! – e
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questa assomiglia tutta alla mia moglie di Genova che
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1956
che assomigliava tutta alla mia moglie di Napoli che
443
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che questa è figlia mia ed è Principessa reale
444
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penti, tornerai a essere mia moglie. ¶ – No. ¶ Il Reuzzo
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1956
grazia di far figliare mia moglie stanotte, ed è
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prese con sé. – Moglie mia, – disse quando fu di
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innamorò. ¶ – Che hai figlia mia? ¶ – Nulla, papà. ¶ – Vuoi qualcosa
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questa casa! ¶ – Ma, madre mia, che torto v’ho
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E chi allora è mia madre, se non voi
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terra, sospirava: – Oh, madre mia, cosa mi resta da
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sconsolato? Anima bella di mia madre, soccorretemi voi! ¶ Così
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di venire a chiedere mia figlia? ¶ – Maestà, – intervenne il
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chi parlavo. Questa è mia figlia: sia fatto il
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disse: – Padre e madre mia, perché voi foste per
455
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casa ha fatto la mia fortuna! Io sposo la
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fuori porta. «O Sorte mia! – diceva fra sé, – così
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chiese alla Signora. ¶ – È mia figlia. ¶ – Da sposare? ¶ – Sì
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Giovanni, quando la portate mia figlia a visitare i
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il suo portafortuna: – Sorte mia, – diceva, – qui mi devi
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il palazzo: – Ah, figlia mia, che gran sorte ti
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s’inalberò, chiamò Pidduzzu: – Mia figlia ha perso la
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paura, non toglierò la mia mano dal tuo capo
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Non era questa la mia casa? – Si strofina gli
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E sarebbe questa, casa mia? ¶ – E di chi, se
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spesi i miei quattrini, mia moglie! ¶ Entrò di corsa
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muri: – Ih! Tutti, tutti, mia moglie! ¶ Vide specchi e
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divani, poltrone. – Ih! Tutti, mia moglie! ¶ Arrivò in camera
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fil di voce, – tutti, mia moglie… ¶ La moglie, lesta
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far testamento? Dite… ¶ – Tutti… mia moglie… ¶ – Come? Come dite
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Come? Come dite? ¶ – Tutti… mia moglie… ¶ – Volete lasciar tutto
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Va bene così? ¶ – Tutti… mia moglie… ¶ E mentre il
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una moglie come la mia, non la può aver
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in un orecchio: – Figlia mia, tu non mi conosci
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giorno aveva detto: – Moglie mia, io me ne vado
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avrò saputo qualcosa di mia figlia –. Cammina cammina, la
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Cavaliere avesse mentito? se mia moglie fosse stata innocente
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Re padre disse: – È mia! È mia figlia! ¶ Il
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disse: – È mia! È mia figlia! ¶ Il Re marito
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Re marito disse: – È mia! È mia moglie! ¶ Il
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disse: – È mia! È mia moglie! ¶ Il medico disse
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Il medico disse: – È mia! Le ho salvato la
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disse alla nuora: – Figlia mia, perché stai sempre così
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lasciatemi far progressi nella mia carriera, e poi sarò
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stata innocente? Ah, moglie mia, come t’ho persa
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di te? Ah moglie mia, son stato un assassino
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sacco. ¶ – E, dimmi, vecchierella mia, le portasti mai qualche
487
1956
i sentimenti: – Ah, moglie mia, che moristi innocente! – cominciò
488
1956
a gridare. – Ah, moglie mia, che t’uccisi senza
489
1956
che è morta! Moglie mia, moglie mia, io t
490
1956
morta! Moglie mia, moglie mia, io t’ho perduta
491
1956
il mio segretario era mia cognata, e io non
492
1956
come posso fare per mia sorella che non so
493
1956
parlare alla sorella: – Sorellina mia, le cose stanno così
494
1956
chi baciate, Don Giuseppe? ¶ – Mia sorella, Maestà. ¶ Il Re
495
1956
a che fare. ¶ – Con mia sorella? – esclamò il giovane
496
1956
scrivere due parole a mia sorella e le buttereste
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1956
questo gran fuoco nella mia casa? – e si mise
498
1956
dopo aver goduto della mia persona, mi ha rubato
499
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E che volete dalla mia Signora? ¶ – Le ho da
500
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ho da parlare. ¶ – La mia Signora sta riposando e