Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

spiegare in parte la mia carriera di giornalista. In

aveva più importanza nella mia vita. No, il motivo

a Parigi?” ¶ “ Andrei con mia moglie in un albergo

faresti nella camera?” ¶ “ Spoglierei mia moglie. Prima le toglierei

speciali. Di qui la mia collaborazione al giornale conservatore

voglio dire che era mia moglie. Ora io viaggiavo

per non stare con mia moglie o starci il

del passato, cioè di mia moglie, un atteggiamento che

ad ignorare tutto di mia moglie anzi ad ignorare

fornire qualche ragguaglio su mia moglie. Dunque Cora, che

ma vivevo con la mia famiglia; Cora abitava con

di vivere insieme. Con mia sorpresa Cora non dimostrò

vita e io la mia. Che bisogno c’era

adesso, io a casa mia, lei a casa sua

separata e diversa dalla mia. Queste precauzioni avrebbero dovuto

al Luigi Filippo. La mia intenzione, andando a vivere

romanzo, vecchia ambizione della mia vita. In questo romanzo

mi pareva che la mia vita, dopo molte tempeste

una bambina che consideravo mia figlia; ero d’accordo

un solo bacio della mia bocca, né una sola

di me stesso, la mia avversione si esprimeva in

già il nome di mia moglie, bensì un nome

tempi in cui la mia giornata si divideva in

pubblici e stringevo nella mia mano la sua mano

come se fosse davvero mia figlia. ¶ Mi restava il

da questa parte della mia vita mi sentivo protetto

sensazione spaventevole che la mia vita fosse ormai del

per un anno la mia fidanzata; la città in

tanto sulla catastrofe della mia narrativa. Ad un tratto

rozzamente simbolica, oltre alla mia ambizione letteraria, io avevo

avevo liquidato tutta la mia vita passata. ¶ Subito dopo

bambina che non era mia figlia; non credevo più

ma questa consapevolezza della mia gioventù mi faceva risentire

quanto inconcludente riflessione sulla mia situazione; ad un tratto

fossi svegliato e a mia volta la guardassi, quasi

Nuovo silenzio da parte mia. Cora mi considerava adesso

il telefono squillò nella mia camera. Staccai il ricevitore

ad un tratto, con mia sorpresa, provai un turbamento

a me, ormai, nella mia presente disperazione, non restava

energia sovrabbondante. Ma nella mia completa e convinta inerzia

già venuta a casa mia altre volte. Ma quando

stata così. È la mia costituzione.” ¶ Dissi: “Capisco, ma

di quel periodo della mia vita. Già da qualche

avrei potuto iniziare la mia collaborazione con un servizio

quanto non andavo, nella mia osservazione, oltre la superficie

realtà nella quale la mia mente incespicasse e si

il mondo escono dalla mia memoria e si spargono

naturale. In realtà la mia testa era simile ad

bomba era esplosa nella mia testa, non sapevo quando

piedi, ossia dormiva la mia mente. Dormivo e sognavo

a riflettere su questa mia freddezza; ed ecco il

era, insomma, sottintesa nella mia castità, l’idea che

pietra dell’edificio della mia disattenzione. Ho già detto

tuttora consideravo come la mia famiglia, durante i miei

un altro paragone, la mia disattenzione nei riguardi della

disattenzione nei riguardi della mia famiglia, era un po

Così io in casa mia. Io non ignoravo Cora

per vivere in casa mia come uno straniero che

era possibile. Adesso, con mia meraviglia, mi accorgevo che

poi ripartivo. In casa mia avevo finito per occupare

tra tanti cambiamenti: la mia passione per la letteratura

e in particolare la mia aspirazione a scrivere, un

con la memoria alla mia opera e ne analizzavo

come appare adesso nella mia esposizione. Fu invece il

qualsiasi momento. Pensai alla mia vita e ravvisai soprattutto

di due mesi della mia vita. Poi da questo

giorno si offrivano alla mia osservazione, ma anche li

di essere in casa mia. Cioè sono continuamente consapevole

posta arrivata durante la mia assenza. Cora, anche in

asciugato, sono rientrato nella mia camera, mi sono rivestito

me ancora sconosciuto, della mia vita. Il corridoio, girando

il motivo di questa mia quasi automatica curiosità. ¶ Infatti

di andare in camera mia. Una musica di radio

approfittato per guardare a mia volta. Mi ha colpito

dall’Iran. Fra la mia corrispondenza ho trovato questa

dopo tutto.” ¶ “Sì, è mia madre.” ¶ “Dunque...” ¶ “Dunque?” ¶ “Ma

che modo?” ¶ “Cora è mia moglie, tu sei la

moglie, tu sei la mia figliastra, questa è la

figliastra, questa è la mia casa.” ¶ “Ne sei proprio

risponderebbe qualsiasi ragazza della mia età.” ¶ “Ma ci tieni

vuoi bene?” ¶ “Perché è mia madre e io sono

mano a stringere la mia e ha detto: “Con

mano che stringeva la mia era piccola ma molto

tesa a stringere la mia: era un invito a

modo. Ho girato la mia mano dentro la sua

la seconda volta nella mia vita; la prima era

breve, affettuosa stretta alla mia. Poi ha soggiunto: “Adesso

tetto di Cora?” ¶ “È mia madre.” ¶ “Di prendere il

come poco prima: “È mia madre”, col tono di

stessa cosa... perché è mia madre.” ¶ Ho detto seccamente

la lettura interrotta dalla mia visita. Avrei dovuto andarmene

Esco con Santoro, una mia amica e il ragazzo

e il ragazzo della mia amica.” ¶ “E dove andate

di Cora in casa mia. Ma, guardando bene, mi

voce: “Ma tu sei mia figlia”; e allora, a

volta, grido: “Ma è mia figlia”; e mi desto

altro; invece ¶ L’anima mia si duole pel paese

anche di tutta la mia vita presente. Ho pianto

dalla peste era la mia famiglia anch’essa corrotta

Sono andato in camera mia e infatti la colazione

scrivere, ho ricordato la mia decisione di tenere un

di un periodo della mia vita che avevo immaginato

quindi, com’era stata mia intenzione, ne avessi ricavato

situazione molto diversa: la mia immaginazione non era affatto

da un lato dalla mia situazione familiare e dall

e dall’altro dalla mia ambizione letteraria. ¶ Soprattutto, la

ambizione letteraria. ¶ Soprattutto, la mia mente non riusciva a

affrontare il dramma della mia situazione familiare facendomi sentire

dovevo, assolutamente, risolvere la mia situazione familiare da “uomo

Dovevo dunque risolvere la mia situazione familiare esattamente come

ha illuminato. Sì, la mia famiglia era caduta nella

che io ho la mia vita, voglio essere libera

la notte dopo la mia conversazione con Baba, io

sono sembrati attagliarsi alla mia situazione. Non è vero

alcune analogie con la mia situazione; e allora, con

che la spieghi. La mia spiegazione varrà per tutte

luce la realtà della mia invenzione. Più tardi, quando

diario, vedrò se questa mia ipocrisia potrà servire a

Perché oggi è la mia festa.” ¶ “Compleanno o onomastico

sa che è la mia festa e tu devi

che oggi era la mia festa e ho anche

turbato e vorace, sulla mia guancia prima di trasformarsi

di Edipo quanto la mia; e così era giusto

svelato la corruzione della mia famiglia; la conversazione con

lo meno correggere la mia verità con la sua

uno straniero in casa mia.” ¶ “La ragione non la

con te perché la mia biancheria era brutta e

come un pazzo: ‘la mia ladruncola, la mia ladra

la mia ladruncola, la mia ladra, la mia ladruccia

la mia ladra, la mia ladruccia, la mia ladrona

la mia ladruccia, la mia ladrona.’ Proprio ti piaceva

portafogli, insieme con la mia fotografia, il ritaglio del

era Gianna?” ¶ “Era una mia lavorante, una bella ragazza

a trovarmi a casa mia. Ho esclamato: “Ah, sei

al fatto che era mia figlia, o per lo

dimentichi che Baba è mia figlia.” ¶ “Figliastra.” ¶ “Sia pure

desideri il male di mia figlia?” ¶ “L’hai detto

questo momento.” ¶ “Magari fosse mia una villa così.” ¶ Ho

perché sono innamorato della mia figliastra e per amarla

fare, nella quale la mia azione, attraverso l’abitudine

dal portone di casa mia fino all’edicola del

un ansito asmatico, la mia mano che sceglieva il

visto da lontano la mia macchina ferma davanti al

di pensare che la mia passeggiata avrebbe potuto benissimo

sua guancia contro la mia, e sento la dolcezza

sua faccia contro la mia come per prolungare il

esita a farle in mia presenza. E se le

Cora dopo tutto è mia madre.” ¶ “Sì è tua

ripugnante. Ma siccome è mia madre e le voglio

aveva detto Cora della mia maniera di amare, come

passione dell’automobilismo. Con mia sorpresa, si è limitato

Ha risposto senza voltarsi: “Mia. Avevo fretta. Ho fatto

e ho continuato nella mia interessante lettura. Ad un

romanzo, è che la mia condotta viene a subire

tanto, con tutta la mia forza, di diventare il

camicia da notte nella mia stanza e gettarmi le

assoluta certezza che una mia tresca con Baba, una

strada in cui la mia coscienza di uomo normale

entrasse al solito nella mia camera a darmi la

cresce e introduce nella mia mente un sottile e

e mi precede nella mia stanza. Al solito il

impulsivamente: “Tu non sei mia figlia.” ¶ “Comunque, figliastra.” ¶ Ribadisco

uscito quasi automaticamente dalla mia stanza e sono andato

allora sono tornato nella mia camera, mi sono messo

cercando di dissimulare la mia soddisfazione: “Va bene, andiamo

pace.” ¶ “M’importa, sei mia moglie, dopo tutto.” ¶ “Sì

sei neppure accorto della mia esistenza, ed ora invece

si apriva, aderiva alla mia faccia, l’accarezzava. La

un pretesto per la mia visita, quindi ho premuto

qualche somiglianza tra la mia situazione e quella di

cicatrice lì, anche una mia amica ce l’ha

soldo e allora una mia amica mi ha portato

dire che è la mia migliore amica. Ma strana

colpevole della corruzione della mia famiglia. Io colpevole di

come Edipo; ma la mia immaginazione mi fa balenare

conto, alternative fondamentali della mia vita. Ci penso con

una situazione come la mia bloccata dalla consapevolezza dell

dal sospetto che la mia passività di fronte a

sono facendo di Cora mia moglie, così sbaglierei adesso

sbaglierei adesso dedicando la mia vita a lei. Oggi

in cui riporto la mia vita via via che

la scena immaginaria della mia spiegazione con Cora. Ecco

Che c’entra la mia salute?” ¶ “Baba mi ha

perché mi ricorda la mia infatuazione.” ¶ “Che cosa amavi

mosso per telefonare a mia volta. Il telefono era

sua pelle contro la mia. Ma forte, guardandomi. Quindi

lei è andata alla mia macchina, che era la

Ora dieci anni prima, mia suocera mi aveva dato

e ho detto a mia volta, con tutto il

ti ricorda niente la mia faccia?” ¶ “Niente, niente, niente

la completo, secondo una mia idea, o meglio, ideologia

camera, sono uscito dalla mia stanza e sono andato

desiderato irritarmi e, con mia sorpresa, ci sono riuscito

roba è Baba?” ¶ “È mia figlia.” ¶ “Non sapevo che

È la figlia di mia moglie, veramente.” ¶ “Porta chi

detto: “È Baba, la mia figliastra”; e mio fratello

sono accorto che la mia vecchia, molto particolare antipatia

perché era anche la mia, ma deformata da una

metodo. Ha soggiunto: “La mia vita con lei era

quando ha scoperto la mia relazione con Popi.” ¶ “Chi

c’entro io?” ¶ “Sei mia nipote, sono tuo zio

Baba: “Su, abbracciali, sono mia nipote e mio fratello

sposato Cora, voglio dire mia madre, e poi è

stesso colore, alla quale mia madre si era seduta

lo erano già quando mia madre tuttora se ne

e vicini, di cui mia madre, come ricordavo, aveva

intravedevano alcuni cappellini di mia madre; un piedistallo in

presso il letto di mia madre... ¶ C’erano ancora

proprio mio padre e mia madre in quello che

a rispondere a questa mia domanda, Popi si è

quando mio padre e mia madre avevano ambedue passato

se fosse stato ubriaco; mia madre indossava un vestito

che aveva appartenuto a mia madre e qui è

cieca, ha afferrato la mia mano e poi Popi

Non ha aspettato la mia risposta. Si è rovesciata

e premervi sopra la mia mano. Mi sono guardato

sicura che Cora è mia madre e che io

mostrare a Baba la mia bravura, faccio delle virate

improvviso, ultimo colpo alla mia struggente, bruciante voglia, ecco

automaticamente, sono tornato nella mia stanza, mi sono ficcato

senza approcci da parte mia né esibizionismi e isterismi

mio padre e di mia madre. Questa immaginazione non

sfuggire all’inautenticità della mia famiglia. Ma ecco, la

spiegare e integrare la mia storia personale. ¶ E l

sono, subito dopo la mia visita a Massimiliano. Così

che c’entra la mia partenza con la salute

un po’ per colpa mia. Stamattina stavo ancora dormendo

la notte prima della mia partenza, mi sarei trattenuto

concedeva per guardarlo a mia volta. La faccia di

sembrata, al contrario della mia, molto cambiata. Ma non

stai?” ¶ Qualche cosa della mia commozione è parsa comunicarsi

come solo motivo la mia smania di viaggiare. Consolo

sono sposato anch’io. Mia moglie sarà qui tra

me, una utilitaria per mia moglie. Ho la cameriera

in quel momento la mia supposizione che il rapporto

direzione del pantalone della mia gamba sinistra che tenevo

che sono innamorato di mia figlia?” E poi ho

vita?” ¶ “Non soltanto nella mia, ma anche in quella

oscillato durante tutta la mia visita tra la parte

sua mano posarsi sulla mia gamba e allora ho

occhio di lei la mia stessa idea, o meglio

si è schiacciata sulla mia, squarciandosi e rovesciandosi, come

a girare dentro la mia bocca, affondando sempre più

Ma una volta nella mia camera, mi sono seduto

compreso il motivo della mia disperazione. Esso mi è

realtà, così da parte mia come da parte di

recarmi alla sartoria. La mia intenzione era di aspettare

casa sono uscito dalla mia camera, sono andato direttamente

come ho finito la mia perorazione, si è limitata

Hai ragione, è colpa mia. Purtroppo non posso fare

lasciata impaurito; ma la mia furia non si era

devi preoccuparti per causa mia. Quello che fa Baba

In altri termini: nella mia situazione c’erano tutti

Sono tornato lentamente nella mia stanza, mi sono disteso

a riflettere. Ovviamente la mia ricostruzione dei motivi dell

nel fatto che la mia immaginazione era attirata piuttosto

fondo ai vagheggiamenti della mia immaginazione stava l’incesto

punta di piedi alla mia stanza. Ma non vi

alcuna meraviglia per la mia presenza, è andata all

sono tornato in camera mia. Erano le due. Mi

romanzo, sarà, provvisoriamente, la mia partenza. Ma se i

sono andato in camera mia, mi sono seduto al

soltanto il giornale della mia vita, ma anche lo

quest’ultima scena della mia confessione a Baba è

sulla stessa situazione, la mia fantasia comincia a scaldarsi

di lei che era mia figlia e di cui

romanzo: la scena della mia confessione a Baba è

Salii anch’io nella mia macchina, Baba mi sedette

di Santoro e la mia, partimmo a grande velocità

suona così: “Questa è mia madre Cora e io

voglio bene e la mia gratitudine non avrà mai

come era stata dapprima mia intenzione. ¶ Infatti: il diario

tutta prima era stata mia intenzione; l’eccezionalità delle

vi avevo raccontato la mia storia, bensì la storia