Camillo Boito, Il maestro di setticlavio, 1891

gli ultimi anni della mia vita per allungare la

non ignori che la mia vita costa una miseria

il sarto confida nella mia prossima gloria, come confidi

La colpa non è mia, glielo giuro. Non è

per gli azionisti della mia scuola di setticlavio e

ch'ella conosce, la mia più ammirabile allieva, quella

prete il breviario, la mia speranza, la mia stella

la mia speranza, la mia stella. Ieri all'ultima

di mal occhio la mia scuola gratuita, mi sono

spesso per respirare: "Senti, mia cara, l'amico Zen

interruppe lo Zen: "la mia vita è nelle sue

bisbigliandogli: ¶ "Vedo che la mia risoluzione ti affligge. Perdonami

tra i singhiozzi: ¶ "Nene, mia cara Nene, come sono

rispose: ¶ "Vi pare! Nella mia posizione, farmi dei nemici

era tanto cara alla mia povera mamma, e, quando

Che cosa sarà della mia povera scuola?". ¶ "Mi avevi

decrepito? La colpa è mia, che ho preteso troppo

ed ella diventerà la mia più fiera compagna nel

piacere di vederla in mia casa. A che cosa

disonorato la memoria della mia povera mamma. Sono una

so, la colpa fu mia, che mi fidai di

vecchio, quando giungerai alla mia età, in cui ci

nulla, nulla, nemmeno la mia cara idea, per la

lire l'anno alla mia buona Menica, la quale

Vero è che la mia buona Menica mi fa

come giorni; e la mia cara vecchietta tutta linda

e l'ultimo della mia vita, cacciando nelle valli

con meno stento dalla mia amata chitarra, la quale

in quel punto alla mia anima. ¶ Mezz'ora dopo

poiché non credo in mia vita di avere mai

Toccai la mano alla mia buona infermiera, che mi

curato veniva, prima della mia malattia, tutte le domeniche

pigliai da lato la mia chitarra e cominciai gli

gusci delle ostriche. ¶ La mia guarigione fu cominciata dalle

quale beatitudine fosse la mia nel potere di nuovo

cuore batteva forte alla mia fidanzata, che mi scoccava

ad un chiodo la mia chitarra, che è quasi

i più lieti della mia vita. Lascio morire flebilmente

ma pur troppo la mia mano sinistra ha perduto

di agilità, e la mia destra è scemata un

meglio il rimpianto. ¶ La mia chitarra ha cinque corde

magnifica desidero, dopo la mia morte, lasciarla al mio

strega avevano solleticato la mia voglia di sapere ogni

mondo. Finalmente, infastidita dalla mia insistenza, mi chiese con

gettare nel fuoco la mia chitarra. Sentii ribollirmi il

andare a salutar la mia vecchia. Trovai con grande

buio, andai con la mia Menica nel mezzo del

come abbiamo fatto la mia buona Menica ed io

in una tomba. ¶ La mia Menica è morta. ¶ Dieci

nell'orecchio della Menica: ¶ "Mia buona, è l'ora

di religione, e la mia vecchia fede si ravviva

è una macchia nella mia vita. Quando sono seduto

i miei parenti, la mia Menica. Ho seguito la

consiglia di distruggere quella mia vecchia gioia mondana, che

aperti. Il fanaletto della mia propria barca, che m

sior ghe verzo la mia povara casa: el vegna

Mezz'ora dopo, la mia madonnina inglese, sorridente, svelta