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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «miei»

nautoretestoannoconcordanza
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base. E sotto ai miei occhi – a mo’ di
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seguito alla partenza dei miei, sarei stata l’unica
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sullo stesso treno dei miei genitori in un giorno
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lontano da noi. I miei si erano già riempiti
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valigie al seguito, i miei genitori e Pietro. Tutti
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giorno in cui i miei partirono, io non mangiavo
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la nonna, né i miei, né tantomeno la zia
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occhi ogni gesto dei miei genitori, per non pentirmi
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mia pena. Solo i miei occhi continuavano a girare
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il più affettuoso nei miei riguardi. Lui aveva il
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L’occasione che i miei avevano preso al volo
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per resistere davanti ai miei occhi smarriti. ¶ L’ultima
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Conosceva troppo bene i miei sentimenti, tuttavia finse di
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In spiaggia, durante i miei giochi sulla sabbia, avevo
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fame. Io per i miei pensieri tristi, e lei
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abbracciavano mai, mentre i miei genitori spesso, ma solo
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le mezze suole dei miei sandali di cuoio, producevano
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oggi è vivissimo nei miei ricordi. Era il rumore
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per ore, e i miei genitori si erano dovuti
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constatare la debolezza dei miei genitori, incapaci di imporsi
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giorni dalla partenza dei miei genitori e di mio
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in cui dimenticavo i miei problemi. Anche quella mattina
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con il ritorno dei miei mi sarei risparmiata di
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che aveva spinto i miei genitori ad andare via
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da letto per i miei genitori (nella quale ora
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far ritornare indietro i miei! ¶ Negli anni, quel nostro
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Dopo la partenza dei miei genitori, le dinamiche quotidiane
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più che affettuose nei miei confronti, ma infierire con
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per la tranquillità dei miei genitori, sulle ferite di
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di veder partire i miei genitori per la Germania
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La mamma, distraendomi dai miei pensieri, mi si era
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avevo lasciato andare i miei brutti pensieri, e poco
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seguito alla partenza dei miei genitori e di Pietro
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La prima telefonata ¶ I miei genitori – alleluia! – telefonarono per
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macchina, mentre parlavamo dei miei, la nonna mi strinse
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divertirsi da noi, i miei genitori lavoravano nel loro
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fare la conoscenza dei miei insegnanti. ¶ La tosse le
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di conoscere tutti i miei compagni. Il mio primo
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sua sciocca curiosità. ¶ «I miei genitori sono partiti, vivono
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l’altro tutti i miei buoni propositi. ¶ Fermai lo
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sensibili che rincorrevano i miei passi svelti. ¶ Spesso la
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nonna potesse notare i miei occhi curiosi. E lì
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d’accordo con i miei compagni di classe. ¶ Certo
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re e regine, o miei desideri segreti che facevo
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modo rientrava tra i miei incubi più temibili. Non
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mancanza di rispetto nei miei confronti.» ¶ Cercai di ripararmi
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dalla sua prosopopea. Ai miei genitori di quegli eventi
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ciotoline di ceramica, giocattoli miei e di Pietro e
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mica un pallino dei miei. A loro sarebbe bastata
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E intanto che i miei aspettavano a bocca aperta
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Nei giorni seguenti, i miei sensi si erano mantenuti
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la bomba. ¶ Davanti ai miei occhi si manifestò una
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che pensavo sempre ai miei genitori. Ognuno degli invitati
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il suo destino), i miei nonni materni, e altra
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che conoscevo meno. I miei cugini, Salvatore e Maria
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ero nel pieno dei miei sogni, e il rumore
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toccasse o sfiorasse i miei vestiti. «Ma la morte
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tentazione di confessarti i miei segreti, mi cucirò la
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riguardo all’affetto dei miei cari. Era una teoria
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desiderare di avere i miei genitori vicino quando mi
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unico interlocutore per i miei problemi. Lei era vecchia
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suo, non conoscendo i miei bisogni, a parte il
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sentirmi meglio. Tra i miei coetanei c’era chi
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suo spazio con i miei libri e i miei
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miei libri e i miei quaderni, e pure per
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passavo in rassegna i miei gentili propositi, dimenticai che
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chissà cosa aveva; i miei genitori mi mancavano da
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Tino russava acciambellato ai miei piedi – non avevo trascurato
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avevo trascurato nessuno dei miei doveri di studentessa, la
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sarcasmo, e davanti ai miei compagni. ¶ Presi un bel
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desiderio di rivedere i miei genitori e provare a
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Eccetto l’assenza dei miei genitori, troppo dura. Le
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per cercare conforto nei miei occhi. ¶ «Già il fatto
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Pietro, per raccontargli dei miei progressi a scuola. E
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dire da uno dei miei che sarebbero venuti a
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proprio a lui? ¶ I miei compagni avevano cercato di
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ne pentirai». ¶ Gli altri miei nonni ¶ Gli incontri con
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esempio da seguire. ¶ I miei nonni materni, più che
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lei era assistita dai miei cugini, e sarebbe rimasta
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contravvenendo a tutti i miei ultimi propositi, che fosse
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i regali per i miei invitati. ¶ Cucinerei delle specialità
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solo la telefonata dei miei genitori, per parlare con
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disse di salutargli i miei: una nuova coltellata al
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anche alcuni amici dei miei zii. Li conoscevo tutti
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vorrei essere con i miei in Germania? Ingrata, sarebbe
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speranzosa, ma niente. I miei non si decidevano a
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Voci di amici dei miei, di sicuro, emigranti come
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sapevano gli altri dei miei dolori? Ma a Leto
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giorno capirai se i miei insegnamenti hanno dato frutti
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desiderio di godermi i miei il più a lungo
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una verità inconfutabile: i miei erano partiti per dare
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le colpe? Anche i miei sentimenti avevano una dignità
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di essere capita dai miei genitori? ¶ Un angelo volato
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della fotografia davanti ai miei occhi, e mi colpì
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assuefatta alle urla dei miei compagni, che ogni mattina
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il quinto vaglia dei miei genitori, io non ero
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tanto! ¶ I vaglia dei miei ¶ Mi faceva sempre un
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certo effetto pensare ai miei genitori che dalla Germania
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dove finivano subito i miei occhi: su quelle brevi
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quei sacrifici affrontati dai miei, e da qualche altro
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uno a uno i miei compagni. E anche se
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così come facevano i miei, gli scriveva tante lettere
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anche qualche foto dei miei. Gliele aveva scattate una
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attentamente. In una, i miei genitori e Pietro stavano
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troppo) constatare che i miei avevano degli amici con
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il proprietario conosceva i miei. ¶ Nella lettera, la mamma
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sentivo felice, malgrado i miei guai, perché con l
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che volevo parlare dei miei programmi, anzi, mi ero
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si era annebbiato, i miei pensieri si erano sparsi
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trascorsa una settimana. I miei pensieri vagavano in un
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La nonna spingeva i miei indumenti nella valigia, per
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vicini di casa dei miei, i greci di Salonicco
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aprire, macchiando tutti i miei vestiti d’olio d
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per gli amici dei miei, che si erano comportati
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amore sincero. Se i miei avessero scoperto la verità
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quell’attimo, scossa dai miei pensieri, vidi che il
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che avevano visto i miei familiari quasi un anno
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Napoli, l’interruttore dei miei occhi si abbassò, e
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a casa ¶ Preceduta dai miei, salii le scale della
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ci fossero stati i miei, io avrei visto solo
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prima o poi i miei potessero scoprire la verità
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per la lontananza dei miei che per la sua
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a casa presto. I miei genitori, allora, per incoraggiarsi
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con la gioia dei miei, che non perdevano occasione
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l’estraneità rispetto ai miei familiari. Nel contesto di
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entravo? ¶ Visibile solo ai miei occhi, sullo schermo immaginario
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parlare con uno dei miei. E nell’attesa di
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atteso da tutti! ¶ Ai miei genitori però andava bene
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la mamma e i miei cugini provvidero al resto
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incontro. ¶ Perciò, mentre i miei si godevano i primi
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zia Pina e i miei cugini risultavano non pervenuti
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all’ingresso. ¶ Quando i miei occhi si fermavano su
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farsi mangiare. ¶ Con i miei, nelle ore più fresche
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protetta. Lo sconquasso dei miei fremiti la obbligava a
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stata così serena nei miei ricordi, rideva pure, confondendomi
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in Germania con i miei genitori, per qualche giorno
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che avrebbero tratto i miei genitori da quell’imposizione
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anche potuto chiedere ai miei di lasciarmi a Leto
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sveglia per raccontarle dei miei divertimenti. Lei sbuffava e
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da Tino; via dai miei compagni di scuola; via
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avrei provato nostalgia dei miei riti quotidiani, ai quali
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fu l’ultimo dei miei problemi. ¶ Quello che mi
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delle volte anche i miei propositi. ¶ Non era istruita
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Già, dopo tutti i miei affanni, i pensieri consumati
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prima il distacco dai miei e, dopo, il mio
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per la quale i miei genitori soffrirono per anni
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presente. Io osservavo i miei genitori da una posizione
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la vita. ¶ Ringraziamenti ¶ I miei ringraziamenti vanno a Paolo
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e immenso grazie ai miei lettori, perché in questi