Remigio Zena, L'ultima cartuccia, 1895?

fuga per ottenere da mio padre la liberazione da

sfido chiunque nel caso mio... ¶ - Chiunque nel caso vostro

essendo in rotta con mio padre, mese per mese

per avventura ricevere dal mio racconto, dalle mie chiose

dalle mie chiose, dal mio tono di voce un

sdegno momentaneo; poco dopo mio padre finì per perdonarmi

un reggimento di cavalleria... ¶ - Mio cugino, il colonnello Navarra

trama scellerata, ordita a mio danno per spirito di

si usò a carico mio per dar corpo alle

sempre dichiarato fin dal mio primo interrogatorio: tutti mi

volta in seguito a mio rapporto si buscò quindici

essere sobillato a farsi mio calunniatore, astuto, bugiardo, vendicativo

ad attendere un amico mio. ¶ - Pare che l’amico

lo riconoscete? ¶ - Sì, è mio. ¶ - Dunque ammettete... ¶ - L’ho

Napoli, poco dopo il mio ritorno da Nocera alla

che la sparizione del mio portasigarette avvenne a Napoli

centrale, modello Walsrode, pel mio fucile da caccia. ¶ - Nient

utensili? ¶ - In casa di mio padre, a Sant’Eufemia

destino che converte a mio danno le minime circostanze

circostanze e accumula sul mio capo tutta un’apparenza

la spiegazione ovvia del mio diniego non volontario: giudicheranno

del Comune di Sulmona, mio padre avrebbe dovuto provvedersi

intendeva di spedire a mio padre, lettera brusca, minacciosa

i fondi? ¶ - Esposi a mio padre la critica situazione

tempo, un proprietario come mio padre, al quale non

per averne mille. A mio avviso, se egli avesse

per truffa? ¶ - Dopo il mio ritorno da casa? ¶ - Prima

la generosa difesa del mio avvocato; giuro che se

è combattuta nell’animo mio dacché cominciò il mio

mio dacché cominciò il mio interrogatorio... cinque giorni interi

portare con me il mio segreto; ripetevo a me

di Sulmona o del mio portasigarette rinvenuto a Roma

sua cameriera, confermarono il mio passaggio per Roma, ovvero

dalla Di Crescenzio del mio arrivo, allora ogni resistenza

perché tale era il mio dovere, perché mantenevo un

segreto che non è mio, e se fossi un

furto nella Caserma del mio Reggimento, accumulò sul mio

mio Reggimento, accumulò sul mio capo tutta la varietà

tra le righe del mio telegramma leggere ciò che

e quindi informare del mio arrivo un’altra persona

d’aver detto nel mio interrogatorio, e non avevo

ora ridonderebbe tutta a mio vantaggio, confermando la giustificazione

dal primo giorno, al mio avvocato difensore, il quale

motivi che originarono il mio viaggio clandestino, posseggo i

della confessione. Supplico il mio avvocato difensore, supplico lo

avvocato fiscale è del mio avviso? L’egregio difensore

le venti lire al mio compagno, ho voluto solamente

becco a becco? col mio Capitano, l’uomo più

del marito: era il mio concorrente! Un sardo, figurati

domando io, Cavalcabò del mio cuore: perché? - Fu svelto

sì o no nel mio diritto d’arrischiare l

solo le signore del mio Reggimento, e non tollero