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Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
questo sia l'uficio mio. - ¶ Margutte acconcia l'arrosto
2
1483
dicendo alla fanciulla: - Il mio appetito ¶ non può più
3
1483
come se fussi stato mio il difetto: ¶ pensa che
4
1483
se infino al padre mio vuoi accompagnarmi, ¶ io ti
5
1483
disse: - Io intendo il mio conto vedere: ¶ guarda s
6
1483
adoperrò forse il battaglio mio. ¶ Or oltre, sù, govèrnati
7
1483
io so che 'l mio battaglio fia più sodo
8
1483
mi fia molesto. ¶ Margutte mio, noi faren buona cera
9
1483
arò sempre scritto nel mio core ¶ come tu m
10
1483
portato, e non come mio amante. ¶ Potevi di me
11
1483
così ti tratterò nel mio castello; ¶ così Margutte vo
12
1483
lungo errore e del mio grave pianto, ¶ e come
13
1483
sentiere, ¶ e perché il mio tornar tardato è tanto
14
1483
meco ti starai, Morgante mio. - ¶ E così tutti grande
15
1483
gatto; ¶ e dice: «Corpo mio, fatti capanna! ¶ ch'io
16
1483
tu se' il cucco mio per certo e 'l
17
1483
Che è d'Astolfo mio, d'Arnaldo, Uggieri, ¶ d
18
1483
di Baiona e del mio Namo ¶ e del mio
19
1483
mio Namo ¶ e del mio caro e gentil Berlinghieri
20
1483
Che è di Salamon mio, ch'io tanto amo
21
1483
Egli è dovuto, ¶ al mio parer, tu cerchi d
22
1483
d'aiutallo, ¶ ché per mio mezzo alle man gli
23
1483
non fu cosa, al mio parere, umana. ¶ Ma dimmi
24
1483
ho perduto tutto il mio conforto ¶ dall'ora in
25
1483
in qua che 'l mio figliuol fu morto. ¶ E
26
1483
perduto ¶ con tutto il mio tesoro e la mia
27
1483
che porta così il mio stendardo. - ¶ Orlando gli rispose
28
1483
che tu spiegassi il mio stendardo al vento: ¶ io
29
1483
metta, ¶ io vo' del mio signor far la vendetta
30
1483
alla marina. ¶ Del padre mio non ho i termini
31
1483
Rossiglion Gherardo fu il mio padre. ¶ Per che cagione
32
1483
In quanta pace ogni mio affanno è posto! ¶ Quanta
33
1483
diecimila a caval sotto mio segno. ¶ Lo 'mperadore apparecchia
34
1483
parti' con questi del mio regno ¶ perch'io senti
35
1483
e questo è Ricciardetto, mio fratello, ¶ ed Aldighieri, e
36
1483
insieme governassi. ¶ Ma, a mio parere, è Chiarïon, non
37
1483
fieno. ¶ Rinaldo disse: - Al mio date orzo e paglia
38
1483
dicendo: «Io rivedrò Rinaldo mio». ¶ E poi che molti
39
1483
io di star del mio destriere, ¶ ch'io so
40
1483
io intendo ritrovare il mio cavallo, ¶ e farò forse
41
1483
Dove se' tu, - dicea - mio car signore? - ¶ E così
42
1483
Diceva Astolfo: - Tu se' mio prigione. - ¶ Disse il pagano
43
1483
io risponda al parer mio? ¶ Tu sai che l
44
1483
Vero è che 'l mio caval, come ognun vede
45
1483
e grida: - Il regno mio, che mi fu tolto
46
1483
marito, ¶ di dimorar nel mio regno sì poco; ¶ ch
47
1483
santo, ¶ aiuta, Padre, il mio futuro canto. ¶ Era già
48
1483
ho disposto insino al mio morire ¶ esserti amico fedel
49
1483
triste vivande; ¶ ma pel mio Iddio ch'io lo
50
1483
se ci fussi il mio caro fratello ¶ Rinaldo, non
51
1483
duol che innanzi al mio morire ¶ non vegga il
52
1483
morire ¶ non vegga il mio fratello e 'l cugin
53
1483
fratello e 'l cugin mio; ¶ e tuttavolta me gli
54
1483
come forse spirato dal mio Iddio. - ¶ Orlando non poté
55
1483
vo' far vendetta con mio danno, ¶ ma aspettar tempo
56
1483
se stesso: ¶ «O Ricciardetto mio, tu se' spacciato. ¶ Ove
57
1483
fussi oggi morto. ¶ Il mio signor Costanzo re non
58
1483
del contrassegno giallo ¶ pel mio signor combatton questo giorno
59
1483
capitato ¶ per ritrovare Orlando mio cugino. ¶ Monta a cavallo
60
1483
dimmi, i prigion, cugin mio, come stanno? - ¶ Allora Orlando
61
1483
a questo modo il mio ben far non merta
62
1483
da morte liberando? ¶ Per mio consiglio mi par che
63
1483
Mambrin, ch'era del mio sangue nato, ¶ e Costantin
64
1483
fe' cader qui il mio fratello? ¶ Dunque tu chiami
65
1483
Diceva il Veglio: - Ignun mio guernimento ¶ non mi trarrò
66
1483
vïandante. - ¶ Colui rispose: - Il mio nome è Margutte; ¶ ed
67
1483
io v'uccisi il mio vecchio papasso, ¶ mi posi
68
1483
guardar più tuo che mio, ¶ perch'ogni cosa al
69
1483
ch'io ho, Margutte mio, raccolto, ¶ non vidi uom
70
1483
tanto accomodato al voler mio: ¶ noi staren bene insieme
71
1483
tu creda in questo mio battaglio, ¶ da poi che
72
1483
danar ne portiamo; ¶ ma mio costume all'oste è
73
1483
disse: - Io spendo il mio danaio: ¶ io non voglio
74
1483
io non voglio, oste mio, come il gigante, ¶ far
75
1483
mi piacesti tu, Margutte mio! - ¶ dicea Morgante. E 'ntanto
76
1483
io ti vorrei per mio compagno avere ¶ a ogni
77
1483
il boccon non è mio amico, ¶ ma ogni volta
78
1483
chi si duole: ¶ al mio parere, egli è quaggiù
79
1483
ti dirò del mal mio la cagione, ¶ che per
80
1483
amari affanni. ¶ Il padre mio ha fra gli altri
81
1483
e pur seguendo il mio piacere sciocco, ¶ un lusignuol
82
1483
in questo modo al mio padre mi tolse; ¶ e
83
1483
che risuona ancor del mio pianto Ecco! ¶ Le belle
84
1483
a me, comunque il mio mal seppi; ¶ ma sempre
85
1483
tondo. ¶ E 'l padre mio di duol si sarà
86
1483
nacqui? ¶ È questo il mio palagio e 'l mio
87
1483
mio palagio e 'l mio castello? ¶ È questo il
88
1483
il padre e il mio dolce fratello? ¶ È questo
89
1483
ora in corte del mio padre? ¶ Che si fa
90
1483
Quante donzelle al servigio mio era! ¶ Che ricche pietre
91
1483
creatura alcuna; ¶ e 'l mio real palagio è questa
92
1483
mi rallegrai, dicendo nel mio core: ¶ «E' fia Burrato
93
1483
già cavalieri erranti per mio amore ¶ combattuto hanno con
94
1483
qui liberarmi, ¶ il padre mio, se vivo fussi ancora
95
1483
così qua pel paese mio; ¶ e so che quel
96
1483
Io non pensai, Margutte mio, ¶ trovarti vivo, ond'io
97
1483
far poco guadagno: ¶ per mio consiglio, piglia il tuo
98
1483
lasciato t'ho, cugin mio buono, ¶ nel bosco? Ed
99
1483
gentilezza? ¶ O caro Astolfo mio, come farai? ¶ Omè, Rinaldo
100
1483
alfana, pagano, ¶ ché 'l mio cavallo ho perduto, Baiardo
101
1483
perduto, Baiardo, ¶ e 'l mio cugin, che mai fu
102
1483
disse: - Soldan, s'a mio modo fareno, ¶ non metteren
103
1483
Ben ne venga il mio bel sole! ¶ Qual grazia
104
1483
suona; ¶ e forse del mio amor costante e degno
105
1483
venuta perché il padre mio ¶ vuol ch'io ti
106
1483
non l'accetti sarai mio nimico. - ¶ Disse Rinaldo: - In
107
1483
cavalcare, ¶ insin che 'l mio Baiardo non m'è
108
1483
che tu sappi, signor mio, pigliarlo. - ¶ Donde al Soldan
109
1483
fia osservato, ¶ e giusto mio poter farégli onore ¶ tanto
110
1483
che guarda Malagigi ¶ del mio Rinaldo, detto Monte Albano
111
1483
se di questo il mio giudicio è saldo, ¶ non
112
1483
su questa alfana per mio amore, ¶ ché insin che
113
1483
ché insin che 'l mio caval non troverròe, ¶ altro
114
1483
soglio. ¶ Vedren come al mio brando sarà dura; ¶ e
115
1483
volere. - ¶ Disse Rinaldo: - Per mio compagnone ¶ t'accetto, e
116
1483
e so che 'l mio compagno anco è affamato
117
1483
altro, fuor ch'un mio carnal fratello ¶ e 'l
118
1483
carnal fratello ¶ e 'l mio cugin, maestro di questa
119
1483
Piglia del campo, gentil mio Guicciardo, ¶ ch'io proverrò
120
1483
la dama: - Tu se' mio prigione. ¶ Io vo' provarmi
121
1483
lasciati prigionieri ¶ al padre mio e stonne con sospetto
122
1483
i prigioni il padre mio; ¶ e so che presto
123
1483
drento al petto, pel mio Iddio. ¶ Or questo traditor
124
1483
se' tu», dicendo, «fratel mio? ¶ Ove lasciato m'hai
125
1483
io? ¶ Ove mi guidi, mio buon Vegliantino? ¶ Ove capiterem
126
1483
Orlando disse: - Dama, per mio amore ¶ cavalca innanzi un
127
1483
innanzi un po' col mio scudiere, ¶ ch'io vo
128
1483
mente ¶ là dove il mio cugin condotto l'hai
129
1483
guidi dove è il mio fratello; ¶ e perch'io
130
1483
che dove è il mio cugin mi manifesti: ¶ io
131
1483
pur venuto ¶ ch'al mio signor tu mandi il
132
1483
t'aggrada ¶ il nome mio, chiamato son Don Bruno
133
1483
cavare e denti, al mio parere: ¶ questo è il
134
1483
quel pagano ¶ ch'al mio Don Bruno hai fatto
135
1483
e l'altro un mio cugin ch'è molto
136
1483
io so che 'l mio poter sarebbe vano; ¶ da
137
1483
cugin, ch'è molto mio nimico, ¶ e vendicarmi d
138
1483
la fronte, ¶ però che mio nimico è in sempiterno
139
1483
era nato ¶ del sangue mio da ciascuno onorato. - ¶ Disse
140
1483
rete, ¶ se con Rinaldo mio vi proverrete. - ¶ Il saracin
141
1483
mia ¶ e lo spirito mio di tua salute: ¶ e
142
1483
questa volta ingrato, Orlando mio, ¶ ch'io ti darò
143
1483
ti darò soccorso, pel mio Iddio. ¶ Io farò centomila
144
1483
gente e tesoro, il mio reame abbonda: ¶ non dubitar
145
1483
disse la dama: - O mio caro signore, ¶ io t
146
1483
sempre terrai per lo mio amore: ¶ con le sue
147
1483
Né mai sarà il mio cor da lei diviso
148
1483
terrò ch'albergherà il mio core; ¶ questo terrò perché
149
1483
nsino al fine il mio debole ingegno ¶ ti priego
150
1483
priego aiuti, se 'l mio priego è degno. ¶ Fecion
151
1483
superbo e sciocco, ¶ il mio signore acquistato ha il
152
1483
che farà sol per mio amore ¶ ciò ch'io
153
1483
Se tu volessi per mio amore, Orlando, ¶ combatter con
154
1483
fia in piacer, signor mio bello; ¶ ma sol per
155
1483
prigion, poi che 'l mio padre vuole, ¶ ch'io
156
1483
fatto martoro; ¶ e per mio amor così vo' che
157
1483
contento. ¶ Diceva Chiarïella: - Al mio parere, ¶ non vidi mai
158
1483
A te ricorro come mio refugio, ¶ che non mi
159
1483
anco la donzella ¶ è mio prigion, ma non la
160
1483
vita annichilata, ¶ perché il mio padre non lo conoscìa
161
1483
già tanto fervore ¶ del mio cugin, che tutto nel
162
1483
della sua cortesia. ¶ A mio parer, ritorna alla cittate
163
1483
t'ho donato il mio amor tutto, ¶ l'anima
164
1483
m'accordo che 'l mio padre sia distrutto ¶ e
165
1483
presto, ¶ acciò che del mio amor tu vegga il
166
1483
canaglia, porci, ¶ che Ricciardetto mio credete tòrci. - ¶ E Ricciardetto
167
1483
gente battezata; ¶ e 'l mio signor, ch'è nel
168
1483
salvi e mantenga il mio padre Soldano ¶ e 'l
169
1483
amostante, ¶ ritorna al padre mio la signoria: ¶ questo si
170
1483
contento è il padre mio, ¶ e ritornar nelle vostre
171
1483
cavasti ¶ (se ben col mio giudicio retto guardo) ¶ di
172
1483
quel che 'l padre mio da voi sol brama
173
1483
Francia? ¶ Se' tu Rinaldo mio famoso e bello? ¶ Se
174
1483
so che 'l padre mio sarà contento; ¶ ma s
175
1483
e contro al padre mio mai più non vegni
176
1483
così ti priega il mio cugino Orlando: ¶ che insieme
177
1483
terzo dì sopra il mio buon destriere ¶ verrò in
178
1483
serva costei ¶ per lo mio amor, come io per
179
1483
più in Francia al mio signor non torno. ¶ Né
180
1483
far? Dove sarà il mio regno? ¶ Dove starà il
181
1483
regno? ¶ Dove starà il mio cor così soletto?». ¶ Orlando
182
1483
sta mona Luna, fratel mio! ¶ Guarda se 'n sogno
183
1483
leggiadria; ¶ tu se' il mio cor, tu se' l
184
1483
anima mia». ¶ Nimica, cugin mio, par che tu sogni
185
1483
confesso, ¶ ed anco il mio signor cieco è dipinto
186
1483
più la dama il mio cugino aràe. ¶ Ma forse
187
1483
del campo tu, Rinaldo mio, ¶ ché so che tu
188
1483
io ti promissi, pel mio Iddio, ¶ osserverotti sanza mancar
189
1483
dicea: - Soldano, intendi il mio consiglio. ¶ Combatter con Orlando
190
1483
presto al vento il mio drappello, ¶ ché non rïusciranno
191
1483
nuovo caso inteso? ¶ Dal mio balcon testé guardando il
192
1483
O Ulivieri, o Ricciardetto mio, ¶ forse ch'avvolto avete
193
1483
non ci acquisti, al mio parer, guadagno, ¶ e non
194
1483
Or mi perdona, cugin mio, ¶ e Carlo e gli
195
1483
agio si pente. ¶ Caradoro mio, quanta fatica, ¶ quanti disagi
196
1483
e ingiusto imperadore. ¶ Il mio signor mi manda a
197
1483
la reverenzia ¶ del padre mio, e' parla come stolto
198
1483
afflitta langue; ¶ manda in mio aiuto l'arcangel Michele
199
1483
Ben sia tornato il mio Gan da Pontieri. - ¶ Gan
200
1483
vattene a Montalban per mio conforto, ¶ ch'io veggo
201
1483
Amone. ¶ Diceva Orlando: - A mio modo farai: ¶ lasciagli un
202
1483
poi diceva: - Caro cugin mio, ¶ so che tu m
203
1483
dicendo: - Questo porta per mio amore. - ¶ E Gallerana un
204
1483
lo 'mpiccassi. ¶ Ma, a mio parer, sanza dimostrazione ¶ s
205
1483
abbi offesa assai col mio cugino; ¶ ma se per
206
1483
a Lungino, ¶ pel padre mio, tuo servo e caro
207
1483
Madre, ¶ abbi pietà del mio misero padre, ¶ se per
208
1483
tue. ¶ Ma contro al mio distin non posso piùe
209
1483
la tua giustizia, Signor mio? ¶ Non è per me
210
1483
è pur vecchio, e mio padre e signore; - ¶ così
211
1483
Mandisi il bando, al mio parere, e tosto, ¶ che
212
1483
tu uccidi, Carlo, il mio cugino, ¶ io ti farò
213
1483
ho tanto dolor nel mio petto ¶ ch'io non
214
1483
traditor di Gan per mio dispetto ¶ fia stato il
215
1483
compagno ch'uccise il mio servo. ¶ S'io son
216
1483
saputo ¶ chi tenga del mio cor le chiavi e
217
1483
tu vedi ¶ è il mio scudier, ch'è meco
218
1483
avere, ¶ ché vedete il mio caso quanto pesa, ¶ io
219
1483
La cagion che 'l mio padre t'ha qui
220
1483
ho già eletto per mio amante, ¶ tolsi le chiavi
221
1483
se non qui il mio scuediero, appresso; ¶ ho cavalcato
222
1483
il tradimento, ¶ per lo mio Iddio non mi mettea
223
1483
e fa' che 'l mio destriere ¶ sia governato; e
224
1483
ciò ch'è in mio potere. ¶ E vo' che
225
1483
se tu potessi questo mio scudiere ¶ in qualche modo
226
1483
qua ti mandassi ¶ per mio amor sol, ma non
227
1483
S'io dovessi il mio padre far morire ¶ con
228
1483
cagione. ¶ Così a Rinaldo mio dirai ancora, ¶ a Ulivieri
229
1483
Rinaldo: - Che è del mio cugino? ¶ Tu debbi certo
230
1483
ogni contumace; ¶ ma perché mio signor fusti già tanto
231
1483
sogni. ¶ Colui dicea: «Del mio gli comperai, ¶ e così
232
1483
nota, pagano, ¶ che 'l mio cavallo arai sognato invano
233
1483
ti conobbi allor, pel mio Gesùe. - ¶ Disse il pagan
234
1483
t'accompagni, car Rinaldo mio. - ¶ Rinaldo se ne va
235
1483
fatto è ito ¶ al mio signor: però son qui
236
1483
la partita. ¶ Ma 'l mio Gesù, benigno e giusto
237
1483
e la pace ¶ dal mio Gesù, che d'adorar
238
1483
Persia ha imprigionato ¶ il mio cugin ch'Orlando è
239
1483
compagnia, ¶ tanto ch'Orlando mio si rïavessi. - ¶ Poi che
240
1483
degna. - ¶ Egli rispose: - Pel mio Trevicante, ¶ volentier ne verrò
241
1483
te confido tutto il mio reame, ¶ e la giustizia
242
1483
e disse: - Questo per mio amor ne porta. ¶ Saluta
243
1483
noi, o Namo, o mio Turpino? ¶ Or si cognosce
244
1483
Or si cognosce il mio nipote caro, ¶ or si
245
1483
baroni in corte. ¶ Per mio consiglio al campo ti
246
1483
ch'io dico. ¶ Pel mio Gesù, che chi dice
247
1483
ma nella punta del mio brando forte ¶ so ch
248
1483
molta, ¶ acciò che 'l mio cantar piaccia a chi
249
1483
sermoni, ¶ dicendo: - Il regno mio sempre e la vita
250
1483
meritato ¶ che m'abbandoni, mio gentile amante! ¶ Dove lasci
251
1483
Dove lasci il cor mio sì sconsolato? ¶ Tu mi
252
1483
del tuo sventurato e mio figliuolo. ¶ Vedi che sola
253
1483
riveder mai; ¶ però del mio dolor con teco piango
254
1483
sarà nato, ¶ per lo mio amor ti sia raccomandato
255
1483
dipartenzia, ¶ con isperanza, al mio parer, pur vana. ¶ Re
256
1483
Disse Rinaldo: - Caro cugin mio, ¶ vedi il lïon come
257
1483
molto se' fatto, al mio parer, divoto. ¶ Lascialo andar
258
1483
i pazzi, gastigarli. ¶ Il mio fratello Erminïon possente ¶ farebbe
259
1483
Ed ora il nome mio saprai: Faburro. - ¶ Allor Rinaldo
260
1483
restar dove resta il mio core. ¶ Ritornerotti a veder
261
1483
con Orlando, ¶ e 'l mio figliuolo e lei ti
262
1483
morte, ¶ dicendo: - Se Morgante mio ci fosse, ¶ egli è
263
1483
male? ¶ Così far, Fieramonte mio, non suoli. ¶ Che caso
264
1483
correva abbracciallo, ¶ dicendo: - Dodon mio, che gaudio è questo
265
1483
trattati, sa tutto il mio regno, ¶ ne' casi avversi
266
1483
mosterrotti in Francia il mio valore. - ¶ Orlando disse: - E
267
1483
Questo tien per amor mio. - ¶ Il messaggier ritorna in
268
1483
che Satanasso sia il mio iddio ¶ o se v
269
1483
Dove è il fratel mio ¶ ch'io lasciai pur
270
1483
se torna Rinaldo, il mio nimico? ¶ Or verrò le
271
1483
vendicando ¶ contra costui del mio Mambrino antico! - ¶ Quivi era
272
1483
io dirò nell'altro mio trattato, ¶ col suo fratello
273
1483
ov'io lasciai il mio canto, ¶ colla virtù dello
274
1483
sue laude favella ¶ al mio parer non può pigliare
275
1483
è degna; ¶ e 'l mio Morgante vo' che meco
276
1483
fia Rinaldo, per più mio dispetto, ¶ e 'l conte
277
1483
e dicea spesso: - Il mio fallar ti costa, ¶ ch
278
1483
or farò te col mio brando morire. - ¶ Quando il
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1483
Or sarà vendicato il mio parente, ¶ or sarà vendicato
280
1483
con sue onte ¶ al mio parere è matto veramente
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1483
Or si cognosce il mio bestial disegno: ¶ ogni cosa
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1483
quando cavalco, non è mio costume. - ¶ Quando Rinaldo ha
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1483
ghiottone. ¶ Dove è Baiardo mio? Che n'hai tu
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1483
la spada e 'l mio cavallo, e come stolto
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1483
Perché tu se', Rinaldo, mio cugino, ¶ voler con teco
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1483
spada. ¶ Ma se 'l mio indrieto non rimanderai, ¶ io
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1483
m'intendi, ¶ e 'l mio cavallo e la spada
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1483
qual d'ogni mal mio sempre è cagione». ¶ Altri
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1483
ragione, ¶ ci capitò un mio fratel cugino ¶ il qual
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1483
teco. Or guârti come mio nimico: ¶ tu debbi esser
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1483
puntaglia. ¶ Così, se 'l mio pensier fussi fallace, ¶ questo
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1483
gente fella, ¶ il nome mio, ch'io nollo potrei
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1483
lunga etate ¶ veggo Rinaldo mio, - dicea l'abate ¶ ed
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1483
ed ho veduto il mio famoso Orlando, ¶ benché del
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1483
omai ti piace, Signor mio beato. - ¶ Rinaldo allor soggiunse
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1483
Chiaramonte è il nome mio - ¶ benignamente a Rinaldo l
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1483
vattene in pace, caro mio fratello; ¶ Dio t'accompagli
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1483
Disse Rinaldo: - O Signor mio che in croce ¶ moristi
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1483
e liberato ho questo mio compagno ¶ che meco or
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1483
è sanza cagione. ¶ Del mio dir so che ti
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1483
mal contento il signor mio, ¶ per questa cruda fera
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1483
ho lasciati sette in mio paese; ¶ io mi diletto
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1483
O Corbante, ¶ il nome mio è il guerrier del
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1483
Ella avea detto: - Il mio crudo destino, ¶ i fati
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1483
fortuna, ¶ tanta dolcezza nel mio cor ne sento ¶ che
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1483
t'incresce d'ogni mio tormento: ¶ altro duol ci
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1483
tu vedi, caro fratel mio, ¶ amor pur preso alfin
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1483
possi seguitare il cantar mio, ¶ pel tuo Iosef e
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1483
or tanto dolor nel mio cor sento! ¶ E così
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1483
palafreno. ¶ Disse Malgigi: - Caro mio fratello, ¶ tò'ti Baiardo
311
1483
fu poco guadagno. ¶ Il mio lïon non ci fa
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1483
io ti gastigherò, pel mio Gesùe. - ¶ E così tutto
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1483
convien sol Forisena il mio cor tempre. - ¶ Eran saliti
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1483
cavalieri, ¶ quel che 'l mio cor da voi disia
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1483
per oppressarci, e 'l mio campo scompiglia; ¶ e per
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1483
io vi giuro pel mio Dio e Signore, ¶ s
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1483
Tu non cognosci il mio signor pregiato, ¶ però facesti
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1483
segnato l'arei del mio suggello, ¶ s'avessi la
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1483
me, sovvien tanto il mio ingegno ¶ che basti al
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1483
Cugin di valore, ¶ per mio consiglio, s'a te
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1483
io non cognosco al mio stato rimedio. ¶ Questo gigante
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1483
e tutto il campo mio sarà in travaglio; ¶ e
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1483
io voglio andar col mio battaglio solo ¶ tra que
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1483
o di scacchi? ¶ Col mio battaglio convien ch'io
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1483
pur me vendicare il mio oltraggio. ¶ Io vorrei esser
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1483
non tornerò più nel mio regno; ¶ so che mai
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1483
tu facessi pel consiglio mio, ¶ per salvar te con
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1483
bel diamante: ¶ - Per lo mio amor dicea - questo terrai
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1483
costante; ¶ e pel consiglio mio ti partirai. ¶ E se
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1483
mi ti darà il mio padre. ¶ Ogni cosa si
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1483
non chieggio; ¶ col popol mio, con quel che c
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1483
speranza alcuna ¶ nel regno mio, se così vuol Fortuna
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1483
sempre sarà presso al mio core. ¶ S'io ho
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1483
padre e contra al mio signore, ¶ incolpane colui ch
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1483
sia poi sempre il mio signore. - ¶ Ulivier disse della
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1483
Francia bella; e tu, mio Fieramonte, ¶ la mia corona
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1483
nel principio, al parer mio, ¶ e nulla si può
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1483
in rima, ¶ e del mio Carlo imperador m'increbbe
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1483
disse: - Ben venga il mio Orlando - ¶ gli volle in
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1483
Rispose Orlando: - Caro abate mio, ¶ costui non vuol che
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1483
non vuol che 'l mio caval più pasca: ¶ veggo
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1483
quello ¶ che dètte al mio caval con quel cantone
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1483
ti sono, o Signor mio, tenuto: ¶ per te cognosco
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1483
tu vorrai, sarai compagno mio ¶ ed amerotti con perfetto
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1483
e fella: ¶ battézati al mio Iddio di buon talento
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1483
sé godea, ¶ dicendo: - Fratel mio divoto e buono, ¶ io
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1483
che il tuo Iddio mio sempre omai sarà, ¶ dimmi
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1483
m'hai contento, Signor mio. - ¶ E riguardava e squadrava
349
1483
farai tu ancor, Morgante mio; ¶ e chi s'emenda
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1483
Orlando gli dicea: - Morgante mio, ¶ s'al mio consiglio
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1483
Morgante mio, ¶ s'al mio consiglio ti sarai attenuto
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1483
porto: ¶ io porterò, Orlando mio gentile, ¶ con le campane
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1483
tanto vi veggo del mio star contento. ¶ Io me
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1483
gusti, ¶ e intendi il mio parlar per discrezione. ¶ De
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1483
della soglia, ¶ che questo mio compagno difendessi, ¶ questo accetto
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1483
gran paladino; ¶ benché il mio padre non fu madornale
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1483
monte, ¶ e 'l nome mio diritto è Chiaramonte. ¶ Così
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1483
che fu fratel del mio padre perfetto! ¶ Deh, dimmi
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1483
petto; ¶ poi disse: - Abate, mio caro parente, ¶ sappi ch
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1483
un poco, caro padre mio, ¶ per che cagion voi
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1483
Or vi vorrei pregar, mio santo abate, ¶ che di
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1483
una gran città, parente mio, ¶ un re pagan vi
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1483
vi si manuca, ¶ Morgante mio: noi vi faremo lezzo
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1483
Monte Albano. ¶ Rinaldo, il mio signor, mi fa cercare
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1483
corte. ¶ Dimmi a Rinaldo mio, figliuol d'Amone, ¶ che
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1483
ben dovere, ¶ o signor mio: chiamar mi fo Chimento
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1483
quel che 'l signor mio chiere. ¶ Io voglio, Orlando
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1483
grido vi chiama. ¶ Il mio signor con gran disio
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1483
ascolta, ¶ e intenda il mio vulgar col suo latino
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1483
sì forte, per più mio martoro. ¶ E la sorella
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1483
fama, ¶ ovver che 'l mio destin pur così vuole
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1483
ciascun Brunoro. ¶ E questo mio compagno che è gigante
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1483
che e' fu del mio destriere il fallo. - ¶ Orlando
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1483
incomprensibil Dio, ¶ illumina il mio cor perfettamente, ¶ sì che
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1483
pur finalmente il Signor mio, ¶ tu se' salute dell
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1483
se' colui che 'l mio legno movesti ¶ e 'nsino
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1483
vecchio padre dicea: - Figliuol mio, ¶ chi mi t'ha
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1483
Dicea Rinaldo: - Caro cugin mio, ¶ poi che tu se
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1483
tu vuoi, o Carlo mio impazzato. - ¶ Gan gli rispose
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1483
regno. ¶ Io voglio il mio cugino ire a trovarlo
381
1483
io andassi ¶ che 'l mio Dodon con meco non
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1483
io truovi il cugin mio perfetto: ¶ ognun sia presto
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1483
e' non curò il mio dire: ¶ mangiato non parea
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1483
ristorò dell'orzo il mio vassallo. - ¶ Disse Rinaldo: - Apparecchiato
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1483
mai. ¶ Io ti conosco, mio ser Bellesai; ¶ io gli
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1483
m'incresce d'Orlando mio cugino ¶ e d'Ulivier
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1483
né anco spiaceratti il mio compagno. - ¶ Come egli hanno
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1483
feroce afferrante, ¶ dicendo: - Sia mio il danno s'io
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1483
Quest'altro giovinetto è mio cugino, ¶ ed èssi nuovamente
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1483
uccidesti il gran Veglio, mio zio? - ¶ Disse Rinaldo: - Io
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1483
un poco un altro mio disegno: ¶ il re Costanzo
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1483
credo che tutti a mio modo faranno; ¶ e s
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1483
voglio aprirti tutto il mio pensiero. ¶ Ma la tua
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1483
nol conosci», disse, «un mio congiunto», ¶ ed ebbeti la
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1483
a tutto il popol mio non date morte. ¶ E
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1483
tra questi il Veglio mio della Montagna. ¶ E s
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1483
è Aldighier, che 'l mio parente uccise. ¶ E so
398
1483
Da ora innanzi, Dilïante mio, ¶ come col Veglio a
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1483
e' fu certo, al mio parer, uom degno, ¶ e
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1483
Gridò Rinaldo: - Omè, Baiardo mio, ¶ e' sare' meglio esser
401
1483
sua cortesia, ¶ ch'al mio padron della nave la
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1483
in questa parte il mio cammino ¶ per gastigar sì
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1483
e fu il difetto mio, così m'incolpo. ¶ Dimmi
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1483
ché è dovere, ¶ al mio cugin famoso Orlando degno
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1483
più oltre dirti ogni mio effetto, ¶ ché insino a
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1483
tu venissi qua per mio rimedio: ¶ vo' che tu
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manda. ¶ Al conte Orlando mio mi raccomanda, ¶ che ti
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1483
tanto furore, ¶ lasciato ogni mio sdegno con Orlando, ¶ per
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1483
raccomando a tutti il mio Baiardo. ¶ E presto tornerò
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1483
ntanto io tornerò dal mio perdono. ¶ Cristo t'aiuti
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finocchi, ¶ e 'l drudo mio d'ogni lancia fa
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1483
le mura. ¶ Vedete il mio marito poveretto, ¶ ch'a
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1483
coloro, ¶ ed èvvi il mio marito tra costoro; ¶ che
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1483
fatto a strazio il mio popol morire: ¶ guarda ch
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1483
io partirò, per amor mio ¶ ti raccomando di costor
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1483
disse: - Questo per amor mio porta, ¶ poi che portar
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1483
Or ti conosco, car mio Fuligatto: ¶ non mi lasciar
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1483
Dove se' tu, Baiardo mio?» diceva; ¶ e sempre tonda
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1483
vostro agio; ¶ ma, a mio parer, vi sarà assai
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1483
fu questo al principio mio concetto; ¶ pertanto a Montalban
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1483
Mano: ¶ convien che 'l mio cantar pur giunga in
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1483
t'ho detto il mio parer, Marsilio». ¶ La lettera
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Non mi riprenda il mio signor con ira. ¶ Con
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Ben sia venuto il mio gentil marchese. ¶ Ulivier, tu
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1483
va questo mondo, Ulivier mio. ¶ Or la vendetta d
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1483
la fede e pel mio Iddio, ¶ per cercar fama
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1483
che vuol, che debito mio parmi ¶ che qualche lancia
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1483
gli mandi Satanasso. ¶ Per mio consiglio, drento ci torniamo
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1483
tratti, ¶ che certo il mio disegno m'arà rotto
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Sidrac o Misacche, ¶ a mio parere, al tempo di
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Non so se 'l mio Palmier qui venne errando
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innamora: ¶ questo era il mio Parnaso e le mie
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1483
veder tua prodezza, Orlando mio. - ¶ E l'uno e
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1483
non è falso il mio latino, ¶ ché e' fia
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1483
gran felicitate: ¶ Marsilïone, il mio signor, ti manda ¶ salute
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1483
scrissi», ¶ però che 'l mio signor m'impose questo
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1483
ho perduto il figliuol mio, ¶ quantunque non morì come
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1483
E manderò qui il mio caro nipote ¶ a Siragozza
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1483
altra parte va il mio ingegno. ¶ Rimase tutta spennecchiata
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Io so che il mio signor qualche giannetto ¶ ti
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1483
per certo questo ¶ il mio signor, che mi dèe
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1483
d'Ulivier? Che del mio caro Orlando? ¶ Ora ecco
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1483
stato e regno. ¶ Del mio signor l'alta Corona
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1483
cosa ci resta: ¶ Baldovin mio figliuol vi raccomando, ¶ il
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1483
vo' che sempre per mio amor la tenga ¶ e
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1483
ardere alla morte un mio libretto ¶ che ti può
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E poi che del mio mal pur la cagione
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ho letto un gentil mio quaderno, ¶ ché gentilezza è
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bocca. ¶ E ringrazio il mio car non Angiolino, ¶ sanza
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notizia, e lume del mio Carlo Mano: ¶ ch'io
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Io chiamo qui Turpin mio testimonio: ¶ trecentomila è questa
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io potrò cavalcare a mio piacere. - ¶ E finalmente buono
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1483
sprona ¶ di rivedere il mio gentil cugino. ¶ Ogni cosa
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Ricciardetto. - ¶ Disse Rinaldo: - O mio gentil Baiardo, ¶ tu non
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Se tu se', Signor mio, deliberato ¶ ch'io vadi
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manderò là presto un mio compagno, ¶ prima che sien
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sai quel che 'l mio core agogna: ¶ non bisogna
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è detto. ¶ Pertanto, uditor mio, ti dico: nota ¶ che
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Cristianitade. ¶ E increscemi del mio fratel Rinaldo, ¶ ch'io
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dell'uomo, al parer mio, ¶ amar quanto conviensi il
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Oggi fia vendicato il mio figliuolo! - ¶ E minacciava il
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fretta; ¶ lasciami far del mio figliuol vendetta». ¶ Ma come
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fu grande, al parer mio, ¶ che gli passò lo
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inferno ¶ e verrà per mio amor qui Farferello. ¶ - Io
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Rinaldo - e così il mio fratello; ¶ però, non ch
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da canto: ¶ - O fratel mio, tanto vederti agogno, ¶ che
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già caro, ¶ ma il mio signor mi potea comandare
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e regno. ¶ Credo, Rinaldo mio, s'io non m
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1483
hai detto: ¶ il Veglio mio! - e da canto tirollo
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tuttavia; ¶ poi disse: - Orlando mio, datti conforto! ¶ Il mio
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mio, datti conforto! ¶ Il mio signore a forza qua
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e so del padre mio l'antico amore. ¶ Del
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come fu il padre mio, ch'ancor ne godo
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pensato avea ¶ iscriver del mio Carlo finalmente, ¶ ed Alcuïn
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ho fatto oggi il mio dovuto, ¶ e contra me
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1483
Baldovin: - Se il padre mio ¶ ci ha qui condotti
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ritrovò quel Buiaforte, ¶ al mio parer, che sarebbe scoppiato
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non ti vanterai ¶ il mio più caro amico Sansonetto
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Che fai tu, cognato mio? ¶ Ora hai tu rinnegato
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t'ho ferito, o mio signore Orlando: ¶ sappi che
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ti conforte: ¶ aspetta, Ulivier mio, che a te ritorno
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aiuta or me tu, mio Signor giocondo. ¶ Le legge
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Ricciardetto anche al Signor mio piace. ¶ Rimanetevi, o servi
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buon vecchione. ¶ - O Signor mio, quando sarò io teco
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tue man lo spirto mio commendo. - ¶ Rinaldo l'avea
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mi lasci, o cugin mio, soletto? - ¶ Ma poi che
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ma perché al volo mio son corte l'ali
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ch'io truovi il mio caro nipote. - ¶ Fermossi il
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n'andrò con un mio carro a vela ¶ e
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1483
questo, ¶ sùbito disse: - O mio famoso conte! ¶ La sua
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1483
e disse: - O signor mio, tarde venisti: ¶ sappi ch
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1483
non v'è, per mio dolore, ¶ oggi una lancia
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ho perduto il signor mio. ¶ Tanto è che più
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1483
trama ¶ e conducesti il mio nipote degno ¶ in Runcisvalle
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Ma dimmi, o figliuol mio, dove è la fede
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1483
e disse: - O Signor mio, fammi ancor degno, ¶ fra
497
1483
alla morte. ¶ dolce sposo mio, signore e padre, ¶ or
498
1483
Carlo rispose: - O figliuol mio diletto, ¶ come poss'io
499
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Parigi, ¶ oimè lasso, il mio degno nipote, ¶ poi gli
500
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sorella, ¶ Galafro, il padre mio, n'avea sospetto, ¶ e