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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
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e uno il sacrestano; mio padre faceva qualcosa di
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da cosa deriva il mio “abbozzare”: non dai bozzoli
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cibo. È parola che mio padre detestava. L’aveva
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infastidirmi pure “stigmatizzare”. A mio padre, oltre ad “abbuffarsi
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Registro la parola nel mio libretto per due motivi
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come se pensassero “Dio mio, c’è un peccato
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e non per il mio compagno Peppino. Il dizionario
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a far parte del mio lessico, acquistando un significato
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anno dopo che il mio lessico privato si era
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ora fa parte del mio lessico, come gli stent
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stent fanno parte del mio corpo), ma che non
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perché mi ricorda un mio cugino grande e grosso
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con altri («Oggi il mio babbo mi porta...») Per
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be-’Adonai, ‘per il mio Signore’, formula che, ripetuta
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Geografia, corresse in un mio tema la parola “barlafuse
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cassetto dell’armadio è mio. Ci tengo le biglie
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me barlafùs», ‘Sei il mio barlafuso’ diceva, oppure: «Varda
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data di comparsa nel mio lessico: il 1958, per l
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il babbo accolse il mio esordio nell’uso attivo
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Quel verso io, per mio conto, l’ho sempre
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Italia Settentrionale, specialmente lombarde: «Mio figlio si caccia per
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carte che conservo nel mio Archivio e cui anno
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più di esperienza, sul mio. A lui, al mio
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mio. A lui, al mio amico Ivanos, la chemio
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del febbraio del 1969, nel mio incerto francese, alla Sorbonne
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accoglienza dell’avvio del mio discorso e guardai Véro
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e nei dizionari. Il mio quaderno delle parole, per
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Possibile che oltre al mio ci fosse stato un
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il dubbio che il mio Duccio discendesse per li
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Eden” è finita, nel mio lessico, vicino alla parola
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Mondadori Scuola, e dunque mio editor di riferimento, usa
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Antonio Consolandi, oltre che mio editor, mio consulente speciale
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oltre che mio editor, mio consulente speciale per le
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di Federico, è il mio nome. E la parola
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fu proprio quello del mio nome. Certe sere - quasi
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ti chiami Federico? Come mio padre. Quando ero piccola
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il significato che dava mio padre a “frescone”, una
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i pochi romani che mio padre aveva frequentato li
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unico epiteto del quale mio padre si serviva per
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Con tutta evidenza, però, mio padre non conobbe mai
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È il nome di mio padre. Suo padre, il
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da un santo, e mio padre fu Geo: Geo
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Per me, in Italia, mio padre era unico di
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d’acqua». E il mio amico Marcello: «Nella giumella
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andando decisamente sullo specifico, mio cugino Valerio dice “scopatoio
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lavarsi anche i piedi» (mio nonno Salvatore). “Guazzoso”, poi
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me e, presumo, da mio padre, sbiadì e scomparve
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sezioni più preziose del mio lessico, devo raccontare una
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volesse vedere, è nel mio Archivio, tra le carte
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saldo rapporto comunicativo. Il mio “insonnio” non è dunque
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che credevo che il mio bucato fosse bianco finché
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confessioni, di baci - Dio mio, quanti baci! -, di toccamenti
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addirittura “Quel martoraccio”] di mio fratello Gervaso farà quello
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tutte, come diceva argutamente mio nonno, materassabili, materassabilissime [eh
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furba, aveva marito - il mio amico, a sua volta
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e continuamente tranquillizzava, il mio gelosissimo amico, raccontandogli che
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di perforazioni petrolifere. Il mio amico ci rimase male
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è ancora finito il mio moccolino» vale «La mia
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Olimpino. La mamma del mio babbo e la mamma
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presso la mamma a mio favore in ogni occasione
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che fossero. Erano il mio scudo. In secondo luogo
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l’acqua gelata. Un mio cugino aveva sete e
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civico: al rispetto del mio corpo e di quello
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forza più forte del mio bisogno di riposo e
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ha riportato indietro, nel mio letto, tra flebo e
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casa mia, perché il mio momento non era ancora
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non si appannava al mio respiro e nascondeva anche
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mai, avrebbe commentato il mio amico Marcello, quello che
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di farle vedere il mio bottoncino. Rimasi incerto su
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sono inesorabilmente usciti dal mio vocabolario, perché sono scomparse
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potevo usarle: la nonna, mio padre e mia madre
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Francesco Cherubini e il mio amico Luigi Stadera di
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guerra con quelli del mio gruppo, quello del numero
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se non fosse intervenuto mio padre, le due si
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una prima sistemata al mio patrimonio lessicale che era
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pelata viva’, pena, a mio modo di vedere, giustissima
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aggettivo “pelosetta” ha, nel mio vocabolario e nella mia
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aggettivo e nome nel mio immaginario. L’ipotesi è
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Ora bisogna sapere che mio padre era ormai sui
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ruolo nella formazione del mio lessico privato. Aveva fatto
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intimo dei suggerimenti di mio padre - l’unico suggerimento
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d’intesa con il mio compagno di banco, quando
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quindici giorni dopo il mio rientro in famiglia, il
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il 16 luglio, e il mio allontanamento forzato non era
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Annibale, primo cugino di mio padre -, un vero peso
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il suo «sol»: ¶ Del mio sol son ricciutegli ¶ i
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di altre compagne a mio parere particolarmente interessanti, ma
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una papina (→ cutogna). Questo mio “scuffiotto” non è registrato
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visto un gatto, il mio gatto, con le orecchie
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distanza. Ma una volta mio cugino Paride, che aveva
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più liberale. Così il mio patrimonio di parole private
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attraverso il film Amore mio aiutami!), “baffina” e “baffetta
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nome che le dà mio cugino Valerio quando vuole
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zio Pepìn, zio di mio padre, in realtà, e
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padre, in realtà, e mio solo per via della
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il gozzo, ma il mio non si vede’. Il
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non si vede’. Il mio, e il nostro, punto
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certamente così, ma a mio parere tra il lombardo
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che scoraggio sempre il mio micio dall’andare a
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che è poi il mio amato giardino. ¶ tùmido (aggettivo
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urca (interiezione) Con “urca” mio cugino Saverio, leghista ante
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chi, alla fine del mio romanzo di parole, si
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contributo al costituirsi del mio patrimonio personale di parole
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però, nelle librerie del mio studio perché non mi
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Utet, Torino 1999-2007, che a mio giudizio è l’unico
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la terza fu il mio primo dizionario personale e
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solo in Biblioteca: di mio posseggo soltanto il Vocabolario
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il viaggio editoriale del mio testo, facendone un libro
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ringraziato. Infine ringrazio il mio amico Marcello, che mi