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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Novelle, 1552

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
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e saldo core: «Agnolo mio, tu sii il ben
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sue parole, rispose: «Figliuolo mio, apertamente conosco che pur
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Madonna, fate sapere a mio messere che alla porta
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ignudo et ebro, al mio parere, che pertinacemente afferma
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afferma d’essere il mio padrone, né in modo
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dire che tu sii mio marito? Tu dei essere
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ingorgati, disse: «O figliuolo mio, la crudeltà, congiunta con
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Io ti campai con mio gran pericolo dall’incendio
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popolo rubello attorno il mio real palagio e, credendo
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quanto poi riseppi) eletto mio fratello per re di
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consunto, né ho, figliuol mio, che lasciarti, da crudel
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Dove ne vai, padre mio caro? E dove mi
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investiga diligentemente il caso mio, essamina la falsa accusatrice
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Dormi, dormi – disse – figliuol mio, perciò che mai uomo
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di tutto questo, messer mio, non vi dovete più
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v’ho detto del mio asino». ¶ Ugo, che era
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cosa sta come il mio padrone v’ha raccontato
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santo Apollinare. Aveva questo mio padrone una scimia alquanto
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sì che, Signore, il mio padrone dice il vero
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possa capere. Comperatela per mio consiglio e fatevi far
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sazievole et importuno per mio favore e consiglio vede
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a Dio che per mio mezzo più non la
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O cara mia, ben mio, colonna mia, fermati, core
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fermati, core del corpo mio! Fermati, luce degli occhi
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augurio per ricoverare il mio caro amante». E questo
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Voi dovete sapere, padre mio, che per niuna ragione
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città. Egli è molto mio amico et è il
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egli parimente che tu mio fussi e me amassi
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così gli disse: «Padre mio, omai ci avete dato
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sospirando disse: «Perché, figliuol mio, vuoimi tu mandare allo
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ospedale, e daralle a mio padre». Il fanciullo riverentemente
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altra a voi, padre mio, acciò la possiate godere
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stima, che del caso mio vi prenda pietà e