Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

di Pollastri, ¶ Fanno coniar molti fiorin novastri, ¶ Come dice

Val di Pisa; ¶ E molti altri sbanditi dall'Ancisa

su n'un tetto. ¶ Molti Aretini andavano in Boemmia

nugol per ispia; ¶ Che molti n'ha con seco

sciolti gli hanno di molti emoli, ¶ Prelati muti, e

recita Ovidio nel Disitti: ¶ Molti ne furon scritti ¶ Di

fare un desinare, ¶ E molti lendin v'ebbono a

E Roman lessi, con molti palvesi ¶ Vedemmo un giorno

ranocchi da Brozzi, e molti uccelli: ¶ Se la ricolta

del lor gran danno? ¶ Molti uccelletti stanno nella valle

Ancor le stinche con molti prigioni ¶ Piangon tutti adunati

degli Ermini. ¶ E come molti pidocchi pollini ¶ Furon veduti

col tre piè. ¶ Poi molti si trovarono spiacevoli, ¶ A

azzuffati colle gatte. ¶ CXXXV ¶ Molti Poeti han già descritto

condizione, ¶ E già dimenticò molti diserti, ¶ Sempre addosso gli

Cimici, e pulci, con molti pidocchi ¶ Ebbi nel letto

Marzocco incercinò le chiome: ¶ Molti dicon pur, come ¶ Burchiello

Dico nel Guado fra molti starnoni; ¶ Ecci una frotta

pate ¶ La dolcezza, che molti induce a stremi: ¶ Ma

più, e men rilievo; ¶ Molti animal tutti nidiaci, e

l'ho veduto con molti altri a Chioggia, ¶ E

E seco avean di molti fuseragnoli. ¶ Ancor ti dico

vada a dormir con molti panni; ¶ Dico che in

E se tu pigli molti pipistrelli, ¶ Non te li

gli ha preso di molti ranocchi, ¶ E per mangiarne

tach, e tic, ¶ Perchè molti sospir dal cor mi

Ippocrate, e Avicenna, ¶ E molti altri Dottori in prontitudine

Tal che pescando van molti Ranocchi, ¶ Che vesti portan