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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «mondo»

nautoretestoannoconcordanza
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attitudine a inserirsi nel mondo e a devastarlo da
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molti anni, quando il mondo era tutto cambiato. Era
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un’armonia segreta del mondo, che la riempiva di
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da sé tutto un mondo di utopie militari, che
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pensare troppo, a questo mondo. Se no si diventa
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Ma va’. A questo mondo ci sarà posto anche
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bambino fosse venuto al mondo, sarebbe stato un bastardello
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Ivos fosse entrato nel mondo dei partigiani, con lo
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monti, come se il mondo finisse con l’inizio
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che prendeva corpo nel mondo per chissà quali ragioni
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un luogo separato dal mondo, in una nave senza
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le ragazze di questo mondo. Sopra questi motivi ve
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correnti che governavano il mondo, e di continuo erano
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e un ammiratore del mondo slavo e cosacco. Era
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per le vie del mondo. ¶ Ma gli altri cosacchi
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poche cose di questo mondo, ma di una sono
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e nel buio del mondo. Tutti avevano freddo, fame
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di restare a questo mondo, anche se la confusione
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fossero i migliori del mondo. La sua felicità raggiunse
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andavano le cose del mondo, e non vedeva niente
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spalancate la freschezza del mondo, il gusto di viverlo
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cose più inutili del mondo, e nessuno poteva saperlo
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si andava all’altro mondo anche senza una causa
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più un angolo di mondo che la potesse ricordare
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era un posto al mondo dove il kazàk potesse
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sapeva poche cose del mondo, ma una di queste
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e insostituibile del suo mondo, e non poteva immaginare
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mangiato e bevuto, il mondo pareva loro bello e
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importante e inevitabile del mondo, e lui nella sostanza
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Paese più grande del mondo? ¶ Per lui e i
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né collocazione in un mondo rovesciato. Lo accompagnava la
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per venire a questo mondo, e non gli importava
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anche fatto venire al mondo alcuni piccoli kazàk. Così
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quello che succedeva nel mondo, e si svegliava a
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voglia di stare al mondo. Ma ormai non era
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avesse rifatto il proprio mondo, dopo le infinite disavventure
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eserciti sconfitti di questo mondo lo facevano di fronte
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tutte le cose del mondo stava anche essa percorrendo
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tutti i nomadi del mondo. ¶ Urvàn vide passare i
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idea informe che il mondo era dominato dalla violenza
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fatalità che governava il mondo li aveva messi dalla
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questo era tutto. Il mondo era dominato dalla fatalità
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luogo in capo al mondo; sarebbe bastato loro che
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di averlo messo al mondo, e adesso chissà dove
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in qualche parte del mondo, si tagliano i capelli
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erano le popolazioni del mondo sconvolto dalla guerra che
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cioè v’era nel mondo moderno, forse a causa
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pensare. Forse tutto un mondo, amato e ben conosciuto
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pochi mesi, entrato nel mondo del lavoro, egli non
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loro cambiare totalmente il mondo e gli uomini, e
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o dall’altra del mondo, e altri villaggi sarebbero
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di saggezza in un mondo pieno di confusione e
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era nessuna motivazione al mondo per cui l’uomo
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sua casa, il suo mondo, la sua Itaca recuperata