Ermanno Rea, La comunista, 2012

buono. Troppe «comari» al mondo, allora come adesso. Troppi

di dover cambiare il mondo, ma Napoli sì, di

attesa della fine del mondo dopo l’esodo generale

quel campione del bel mondo partenopeo, quel rappresentante dell

frequentare qualche volta il mondo delle ubbie. Fui preso

quando volevamo cambiare il mondo ma non noi stessi

speranza di cambiare il mondo, di renderci tutti più

come allora, di un mondo di eguali, di un

in conflitto con il mondo. ¶ E a incontrare fantasmi

come dici tu un mondo nuovo, qui nella nostra

nostra landa desolata, un mondo di eguali, fatto di

ogni assiduo frequentatore del mondo classico, aveva un vero

volumi gli consegnasse il mondo in pugno, lo rendesse

in una specie di mondo a parte. Come quello

un burrone. Nessuno al mondo ha il diritto di

alloggia il cuore del mondo, o almeno una sua

anche la saggezza del mondo. Il resto è soltanto

amici. Vedi, presto al mondo non si stamperanno più

tutto l’oro del mondo: costituivano un autentico tocco

apre gli occhi sul mondo, lo strappa alla sua

figurarsi «l’anima del mondo» custodita al suo interno