Egisto Roggero, Komokokis, 1902

buona laurea!... ¶ — Ah sì, – mormorò con un sospiro l

Castello di Saint-Malin, – mormorò una delle guide. ¶ Ci

non me ne offendo, – mormorò Edoardo sorridendo. ¶ — Prima dunque

interessante.... – Che ne dici? – mormorò Edoardo volto a me

tanti viaggiatori.... ¶ — Bene, bene, – mormorò il padrone Edoardo, – ora

dissi. ¶ — Una parola, ancora.... – mormorò Edoardo. ¶ — Ebbene? ¶ — Se tardassimo

Strano davvero, questo condotto! – mormorò Edoardo. ¶ Credemmo opportuno dare

Egli mi fissò. ¶ — Ebbene? – mormorò. ¶ — Edoardo, – ripresi, anelante mio

Chissà, chissà?... ¶ — Non credo, mormorò ancora Edoardo, – queste mie

un metro. ¶ — Forse funghi, – mormorò Edoardo, – di specie a

alzare la voce.... chiamarla? – mormorò Edoardo. ¶ E la sua

ma di quali voi?... – mormorò Edoardo, – se finora non

detto. ¶ — Hai ragione, – mi mormorò sottovoce. ¶ — È provvidenziale, – esclamai

Non potrebbe anche darsi, – mormorò Edoardo, – che questa strana

forse vedono senza.... guardare!... – mormorò Edoardo. ¶ — Forse, può anche

soverchio entusiasmo.... ¶ — Avete ragione, – mormorò Edoardo, – avete diritto, prima

vostra.... della loro felicita? – mormorò Edoardo. ¶ — Tacete!... – gridò il

vi sorride l’idea?... – mormorò il vecchio. ¶ — Mah!... finora

dolce bellezza ideale, ci mormorò sottovoce: ¶ — Sulla vostra terra

sentire la sua voce, – mormorò Edoardo convinto. ¶ — I vostri

severo. ¶ — L’eterno orgoglio!... – mormorò. ¶ — Anche noi, sulla terra

dire, e non altro, – mormorò Kalika, – giacchè, non lo

paludamento dei giorni solenni, mormorò: ¶ — Io vado al Tempio

fare qualcosa. ¶ — Come vuoi, – mormorò egli, – ma io ti

e di offerta – e mormorò: ¶ — Ti ho aspettato.... tanto

Ah! il tuo amico, – mormorò ella. E mi parve

ma quel tuo amico.... – mormorò. ¶ — Ebbene?... – insistetti? ¶ — Mi fa

del tuo cuoricino.... ¶ — Oh! – mormorò ella, – io ho paura

cuore diceva.... era vero! – mormorò tutta smarrita. ¶ — Sì, è

Usciamo insieme, – egli mi mormorò all’orecchio. ¶ Feci un

una buona volta!... ¶ — Taci, – mormoro Edoardo, – non ti far

era abituale. ¶ — Per sempre, – mormorò. ¶ — Per sempre, – ripetei. ¶ Sì

ossa come noi! ¶ — Chissà, – mormorò Edoardo profondamente. ¶ — Ah sì

Ebbene, cosa intendi dire? – mormorò. ¶ — Sì, tu.... che farai

ti spaventa forse? ¶ — Ah, – mormorò ella, – no.... poichè, io

Come si fa ora? – mormorò Edoardo. ¶ E nel tono

dapprima... ¶ — Se lo diceva!... – mormorò l’amico, – i nostri

un lieve sorriso. ¶ — Karatua! – mormorò. ¶ Era il nome che

a scandagliare l’acqua.... – mormorò Edoardo. ¶ — Ma come? ¶ — Col

acqua non ha fondo, – mormorò. ¶ — O dunque?... ¶ — Non riesco

e tre. ¶ — Oh sì, – mormorò Kamelia, – sono stranamente stanca

precipizio ora! ¶ — Sono stanca, – mormorò al mio orecchio Kamelia

giunti. ¶ — Siam giunti? dove? – mormorò fiocamente la fanciulla. ¶ — Sì

sole?... è il sole?... – mormorò. ¶ — Sì, mia adorata, il

Edoardo, che guardava impietrito, mormorò al mio orecchio: ¶ — La