Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

era ormai vicina, se ne sentiva la puzza di

non lo pagavano abbastante né puntuale per campare tutta

ricette anticarie e moderne, ne ritagliava a decine dalle

riviste illustrate e altre ne inventava secondo l’estro

educazione fisica delle Magistrali, ne allenava il gruppo sportivo

lui conosce bene: “Che ne sai tu di un

preso per mano, che ne sai… l’amore mio

perfettamente tondo, senza sbavature né ombre: un colpo secco

aveva abitato. Poi se ne tornò in cucina con

non c’era nessuno, né i suoi compagni né

né i suoi compagni né il professor Greco, che

invece, non importa niente né di Villa e Reitano

di Villa e Reitano né, purtroppo, di te. Credo

parenti e amici. Adesso ne fa almeno tre: fruttivendolo

musica e qualche libro, ne ho a bizzeffe.» ¶ «Ti

cacchi tuoi, quella se ne va con uno più

da vòmico. Io me ne accorgo che sei incagnato

che di sport se ne intendeva, eccome, anche se

concetti che non capiva né lui né la sua

non capiva né lui né la sua classe e

aveva altri hobby dispendiosi né una ragazza con cui

porto un bel caffè, ne prendo un goccio anch

nessuna voglia di sentirlo, né di vederlo. Sarebbe un

nulla. ¶ E ora te ne vai per la tua

al momento pochi se ne sono accorti: Rino Gaetano

John Lennon. ¶ Anna se ne stava in piedi accanto

altri bevevano, mangiavano olive, ne sputavano il nocciolo nelle

quadaru e ogni tanto ne mangiava un pezzetto dopo

e birra, acqua non ne avevano, e nelle pause

di me non te ne importa niente e nemmeno

nero mare nero mare ne… e del cielo traboccante

chiara in lattina, me ne frego e non penso

Nicola. ¶ «Sì, Mario me ne ha parlato. Prima o

qualcuno salutava e se ne ritornava a casa. Era

aveva con Rino Gaetano né tantomeno con Lucio Battisti

scendi sotto gli undici. Ne sono sicuro». Non voglio

e i professori non ne conoscevano il motivo, ma

ma lui non se ne accorgeva, tutto preso dalle

come minimo all’ospedale; né i pianti della madre

di lui, distrutta. ¶ Se ne andò nella notte com

sognare. ¶ Caro Lucio, ¶ che ne pensi? A Rino Gaetano

me, Anna, quanto me ne frega di te, della

lì.» ¶ Nicola, che se ne stava in disparte a

colpo di fortuna. ¶ Se ne tornò a casa e

Capo Colonna. Manuela se ne accorge. «Basta» dice. «Ho

in generale fa schifo. Ne salverei non più del

sera tardi, quando se ne ritornava a casa quasi

per la cena: «Te ne sono grata, e ricambierò

bella pomiciata senza impegno né romanticismo, seduti sui grossi

mi piaceva volare e ne facevo di gol acrobatici

era raggiante. «Naturalmente se ne hai voglia…» ¶ «Certo che

hai voglia…» ¶ «Certo che ne ho voglia» rispose Nicola

e intimidito, lei se ne accorse perché lo vide

il primo buio. Se ne accorsero entrambi e provarono

non c’è traccia né di Capocolò né della

traccia né di Capocolò né della varca. ¶ Nicola la

voglia di mare, se ne stava a fare baldoria

Capocolò sorrise. Rino se ne accorse, gli offrì una

offrì una sigaretta e ne accese una anche per

a conquistarla, non ce ne fu bisogno, lei l

che aveva visto che ne aveva parlato con il

capiscono che Capocolò se ne è andato per sempre

vita stai sicuro che ne parlerò. Sì, caro Lucio

la sua ammirazione. Non ne ebbe il coraggio. L

Mennea, concentratissimo, non se ne accorse mai. ¶ Al ritorno

fruttifero che gli spetta. Né Lucia né Mario riescono

gli spetta. Né Lucia né Mario riescono a nascondere

trascorreva al paese. Nicola ne approfittava per incontrare gli

e voi non ve ne accorgete. A me dispiace

volle accorgersi della freddezza né del disagio imbarazzato con

Montecatini». ¶ Solo Nicola se ne accorse. Il patto era

dicendo Mario. ¶ «Niente ma né però. Ho parlato. Se

di parenti vivi non ne conosceva più nessuno. Madre

innocuo, non li spaventava né li esaltava più di

che non avrebbe avuto né senso né storia. L

avrebbe avuto né senso né storia. L’idea della

sul serio perché te ne sei andata via, Anna

divano di fronte se ne sta accucciata un’altra

come il primo giorno, né di più né di

giorno, né di più né di meno, perché il

con gli esami, se ne ricordava i voti, erano

vetro. ¶ «Sai quanto me ne frega dei tuoi record

solo crotonese, e me ne vanto. Rino ai provocatori

avrebbe accontentati e se ne sarebbe fregato, lui no

di Nicola che se ne stava imbambolato, con un

Ma una notizia che ne valeva diecimila: «Tutto a

se stessi, se ce ne fosse stato bisogno, che

te vengo dopo. Me ne sono accorta in questi

andata di lusso. Te ne ricorderai tutta la vita

dargli inconsciamente un dispiacere. Ne devi mangiare di polvere

donne nel mio letto ne sono passate parecchie, vi

Anche se Nicola non ne capiva il motivo, Anna

sono sicura che te ne liberi.» ¶ A Nicola spunta

di fotografi. Nicola non ne aveva mai visti così

praticamente tutto. Nicola, invece, ne era affamato, come Mennea

del professor Greco, e ne aveva di rabbie da

padre, mentre Mario se ne stava in disparte, intento

avrei ridate volentieri, se ne avessi avuto la possibilità

mezzo di assenza, Nicola ne fu felice, mentre certi

di luce. ¶ Anna se ne accorse e abbassò la

da nessuna parte, Anna, né lì né altrove, e

parte, Anna, né lì né altrove, e io ti

essere sincera, non me ne importa niente della tua

Dimenticando che pure lei ne aveva fatto parte e

nessuno, non ho rubato né sono diventato sgherro. Sono

mai sudate. E se ne libera come colpita da

e i suoi patimenti, ne cerca le attenuanti nell

così pacata. Lei se ne accorge. Non vuole illuderlo

immaturo. Peccato che me ne sono resa conto troppo

per intero. Poi se ne va, liberando una boccata

mantenne la promessa. Nicola ne è testimone. Nicola che

sogni. Ormai di sogni ne sopravviveva solo uno, Anna

alla Lucio Battisti? ¶ Nicola ne parlava spesso con ironia

fuochi i manifestanti non ne volevano più sapere della

quanto tempo, Anna. Lei ne sente l’eccitazione smisurata

fame. «Di roba così, ne mangerei fino a stasera

tempi, con gusto, e ne offre una a Nicola