Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

moltitudine: e non me ne pento. Invece di fabbricare

le sei che se ne prendeva il Governo per

o tre che se ne pagavano per le multe

un tocchetto? ¶ — Grazie: non ne prendo. ¶ Un’ora, ci

un’ora prima. Se ne andava, con le lagrime

cavallo. Non era povera nè popolana, Adelina Markò: era

per superbia; ma se ne stavano ognuna in un

desistere da questo amore, nè la guerra degli uomini

la guerra degli uomini, nè le avversità del destino

le avversità del destino, nè il medesimo disprezzo di

Oh è il solito: ne giunge uno quasi ogni

uno quasi ogni giorno: ne ho ricevuto anch’io

questo amore, non potendo nè parlargli, nè scrivergli mai

non potendo nè parlargli, nè scrivergli mai. Peppina Sanna

di secondo anno, che ne doveva studiare altri due

Silenzio profondo: non potendo nè scrivere, nè leggere, nè

non potendo nè scrivere, nè leggere, nè ricamare, le

nè scrivere, nè leggere, nè ricamare, le ragazze pensavano

compagna nervosa che non ne poteva più; era sempre

mesi, a qualcuna che ne la pregava; ella prestava

suo ombrello e se ne andava sotto la pioggia

sacrifici: ¶ — O Achard, te ne prego, fammi, fammi questo

aveva detto: ¶ — Achard, te ne prego, lasciami venire di

del Natale non te ne importa niente: dammi il

detto: ¶ — Povera Achard! voi ne abusate. ¶ Così Clemenza Achard

buonasera, sottovoce: e se ne andavano in tre, discorrendo

municipale. Egli non mostrava nè impazienza, nè stanchezza per

non mostrava nè impazienza, nè stanchezza per aver tanto

lei. ¶ — Mi pare che ne vogliate troppo, Borrelli. ¶ Due

della sezione maschile. ¶ — Se ne va e non abbiamo

stanca. ¶ Maria Vitale se ne andava, col padre, tutta

considerate? Non erano nominate nè con decreto regio, nè

nè con decreto regio, nè con decreto ministeriale: un

manipoli, cumuli; mentre se ne trasmetteva uno, ne arrivavano

se ne trasmetteva uno, ne arrivavano cinque da trasmettere

una serie di dieci, ne restavan fermi cinquantadue. Le

di scrivere. ¶ — Quanti ce ne sono ancora? ¶ — Quarantatrè. ¶ — E

poi, col corrispondente: ¶ — Quanti ne avete? ¶ — Sessantaquattro, — era la

venti, ella lo interrogava: ¶ — Ne avete molti, ancora? ¶ — Moltissimi

più grande delle altre, ne cavò fuori una rude

splendida creatura, che intanto ne spendeva in anticipazione la

non avrà più trovato nè un amico che gli

gli presti cinquecento franchi, nè uno strozzino che gli

che adorassi. ¶ — Perciò non ne adori nessuno — osservò placidamente

sentiva brutta e se ne vendicava, essendo sgraziata, che

sapeva antipatica, e se ne vendicava, facendo delle malignità

mondane…. e le altre, ne hanno. ¶ Olga non rispose

di voi si ammazzerà, ne son certa. ¶ Ella si

che tutto il mare ne rimase fantasticamente rischiarato e

cuore della fanciulla se ne andava alle amiche, ai

levando le spalle. — Me ne vado, Chiarina, li cerco

ella non aveva voglia nè di ridere, nè di

voglia nè di ridere, nè di ballare, era inquieta

voleva per forza, se ne voleva andare per mare

ad Anna. ¶ — Non me ne parlare: è un vizioso

invano, matrimonio non se ne faceva, e Charlotte, poverina

sua figlia che se ne moriva, se questo matrimonio

poichè la ragazza se ne moriva. Era tornato il

desiderio di averla. ¶ — Me ne rammenterò, — mormorò la sposa

sole napoletano, che se ne andava pel mondo, che

bene, sempre, sempre: te ne voglio tanto, Olga mia

creatura ventenne che se ne andava a morire in

espressione veniva a turbare, nè di dolore nè di

turbare, nè di dolore nè di gioia: questa immobilità

oramai monache non se ne facevano più, una così

Galanti, la morettona, se ne accorse, e nella sua

staremo benissimo, vieni, te ne prego. ¶ Subito, il volto

eleganti, così fiere: e ne inventavano delle belle sul

era mai stata tradita, nè mai aveva tradito. ¶ Annina

che nessuno in paese, nè nella provincia, osava di

alacramente di matrimonio, ella ne aveva sempre due o

sera di domenica, se ne andavano al grande ritrovo

Il vecchio Brown se ne stava seduto accanto alla

anni, — disse Chiarina che ne aveva ventotto, — le sta

più vivace, più spiritosa, ne teneva a bada due

diventata implacabile. ¶ — Che te ne importa? — soggiunse costui. — Le

fra loro, Carolina se ne andava con Carluccio, tutta

vuoi, che non me ne importa niente. ¶ — Perchè va

ho messo, ma ce ne vorrebbe un altro poco

questo affare di Arturo, ne parlerò stasera a Matilde

cose amabili, egli se ne andrà in solluchero e

giro, quella sera non ne aveva più di cinquantotto

coppie, come non se ne erano mai viste in

queste sedici coppie, tre ne mancavano, la signora Galanti

suo stivalino e se ne stava in un angolo

non dire peggio? Se ne sarebbero viste delle belle

come se non ve ne fosse che una sola

Donna Franceschina che se ne intendeva, scappò a prenderla

la signora Malagrida se ne tornò al suo appartamento

di Ottaiano, e se ne vedea il larghissimo sviluppo

incoraggiarla: pericolo non ve ne era, e poi, non

malinconia, non pensando più nè alla recita, nè all

più nè alla recita, nè all’amore. A un

gas acceso. Cantare? Ma nè le esterne, nè le

Ma nè le esterne, nè le interne avevano voglia

tutte, non capiva nulla, nè di fisica, nè di

nulla, nè di fisica, nè di geometria, nè di

fisica, nè di geometria, nè di aritmetica, nè di

geometria, nè di aritmetica, nè di geografia; in lingua

dolcezza che Rosa se ne commosse. ¶ — Verrà presto, aspettatelo

impediva. ¶ — Ma, signorine, ve ne prego, tacete! ¶ — O decuriona

assegnatele un posto. ¶ Se ne uscì, già inquieto e

intese e non arrossì, nè impallidì. ¶ — Diciamo l’orazione

Mette zero e se ne va. ¶ II. ¶ La De

scatolina di cartone, e ne trasse un rotoletto di

colpa non è nostra, nè di nessuno altro. La

detestate: perchè non erano nè buone, nè pietose, nè

non erano nè buone, nè pietose, nè utili a

nè buone, nè pietose, nè utili a nulla. Ma

gobba dal mento peloso, ne guardò la parrucca con

Ma le ragazze non ne avevano molta paura quel

non sentendosi bene, non ne avrebbe neppure profittato. Questo

gli esaminatori di là, ne sanno tutti meno di

Io non so nulla nè dei giardini d’infanzia

dei giardini d’infanzia, nè del sistema simultaneo… ¶ — Per

Strillava Borrelli. ¶ Dedonato se ne stava tranquilla, sapeva di

e il signor Froebel ne ha fatto lui l

in una famiglia ricca: ne sposerà, fra giorni, un

nazionale di scarpe e ne manda anche all’estero

sposa di un anno, ne aveva portato duecentomila; Felicetta

di Santa Maria se ne burlavano. Quella sera esse

di bengala, Giorgio Lamarra ne teneva due a braccia

zitellona non più collerica nè ridente, ma quietata nell

così un anno! Lei ne aveva già venticinque, è

Lamarra erano tre sciocche: nè Clementina Riccio, nè Paolina

sciocche: nè Clementina Riccio, nè Paolina Gasbarra avevano la

figli — disse lei. — Che ne farai di questi bei

il tempo, cara baronessa, ne farete dodici. ¶ — Possa passare

la Roccatagliata, così magra, ne ha forse fatti? ¶ E

certe sottili rughe, che ne aggrinzivano la pelle; la

vecchi, ad aspettare. ¶ — Io ne ho sedici: mammà vuol

la mano in tasca, ne aveva cavato il rosario

più nulla da chiedere, nè per sè, nè per

chiedere, nè per sè, nè per gli altri. Soltanto