parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «ne»

nautoretestoannoconcordanza
1
1986
mondo? Sai quanto se ne infischia, il mondo, di
2
1986
aver sbagliato tutto.» ¶ «Te ne prego, Lenòr. Ne abbiamo
3
1986
Te ne prego, Lenòr. Ne abbiamo parlato con il
4
1986
che, alle parti segrete, ne celava molti. Ne ha
5
1986
segrete, ne celava molti. Ne ha tuttora molti, ma
6
1986
I Francesi non se ne danno per intesi. Il
7
1986
dall’ingresso, un porcile: ne viene odore nauseabondo di
8
1986
Mais l’armée française ne s’occupera plus de
9
1986
part la République napolitaine ne peut pas soutenir l
10
1986
tutto il resto se ne infischia.» ¶ «E quell’imbecille
11
1986
di Buonaparte che se ne sta a scaramucciare coi
12
1986
l’occhio. ¶ «Un pochino ne ho racimolato. La gloria
13
1986
che i Francesi se ne vadano. Il gioco torna
14
1986
santo votarsi. Vincenzo se ne infischia: lietamente. Ha ricevuto
15
1986
de-so-la-tio-ne.» ¶ «Mah. Beati voi. Io
16
1986
coincidenza. Segno funebre? Ce ne sono tanti, ormai, nell
17
1986
del «Monitore» da preparare. Ne vale la pena? Il
18
1986
più cupo. «Ma ve ne prego: si tratta di
19
1986
denunziare il complotto: me ne sono assunto io l
20
1986
bene» gli dice. «Ve ne prego, datemi i dettagli
21
1986
stessa Sanfelice» aggiunge, fissandolo. «Ne acquisterà merito e si
22
1986
vicenda. Altri particolari non ne conosco. Grazie. Addio.» ¶ Che
23
1986
superiore alla sua gloria, ne invita premurosamente di far
24
1986
agita tanto? Non se ne ricordava più, di Primicerio
25
1986
voluta. «Ma non me ne importa niente. Non ho
26
1986
che qui ben pochi ne abbiano, ormai. Io, però
27
1986
per la Repubblica. Non ne avevo voglia, tempo, possibilità
28
1986
E ched’è!» ¶ «Signo’, ieri né stamattina è
29
1986
è!» ¶ «Signo’, né ieri stamattina è venuto nisciuno
30
1986
padrone non scarica mazzate bestemmie sul povero ciuccio
31
1986
i corpi dei nemici. Ne facevano ordinati mucchioni: teste
32
1986
di debolezza, Luigi se ne accorge, fa per sostenerla
33
1986
che amore, carità, non ne ho provati mai? Nemmeno
34
1986
ripreso. Neppure adesso voglio, so dare. A questo
35
1986
Tutti hanno utilizzato me. Ne hanno approfittato.» ¶ Luigi la
36
1986
se volessero... Non dice fa niente nessuno. Luigi
37
1986
Riposiamoci un poco. Te ne prego.» ¶ «Dove? Non c
38
1986
A Sant’Elmo ce ne sono tanti, pieni fino
39
1986
forte una mano. «Che ne pensi, Lenòr?» ¶ «Per me
40
1986
cotto. Ed altri ce ne sono, per le cannonaie
41
1986
ripiglia, rabbiosa. ¶ «Perché non ne cuciniamo parecchie, di queste
42
1986
poi, comme sparammo? Se ne andrebbe troppa polvere, guaglio
43
1986
E ched’è? Se ne vanno?» fa Ciaia, perplesso
44
1986
una croce di sbarre: ne penetrano, di giorno, barlumi
45
1986
non c’è pitale bugliolo: ha cercato di
46
1986
al centro della rada, ne viene musica di banda
47
1986
storia s’è svolta, ne lascio qui i segnali
48
1986
morte. Questo nero camicione ne è segno. Le han
49
1986
pensare il giornale. Je ne sais pas, mais quelque
50
1986
ragione fallisce, senza dignità decoro. E però i
51
1986
che gioco senza senso scopo. A che serve
52
1986
cuore semplice, senza fantasticherie dubbi: Dio può conoscere
53
1986
sta compilando di là. Ne ho trascritto il principio
54
1986
Napoli non san leggere lazzari, né soldati, né
55
1986
san leggere né lazzari, soldati, né potecari, né
56
1986
né lazzari, né soldati, potecari, né artigiani. E
57
1986
né soldati, né potecari, artigiani. E manco tanti
58
1986
l’aiuta ad avvolgersi «ne sert pas à la
59
1986
impararle” a cavalcare. ¶ «Je ne sais pas monter à
60
1986
il contatto col ragazzo: ne avverte odore acre, caldo
61
1986
tutti di lazzari. Uno ne vede, proprio accanto l
62
1986
zolfo, la fa sobbalzare. Ne seguono altri: Sant’Elmo
63
1986
che i Francesi se ne pigliano uno che ha
64
1986
anche redazione del «Monitore». ¶ «Ne ho una casa piena
65
1986
bottega apriva, senza voglia scialo. Gruppi di patrioti
66
1986
de Naples. Bon sang ne saurait mentir.» ¶ Ormai la
67
1986
folla era divenuta foltissima: ne vaporavano curiosità, attenzione, meraviglia
68
1986
davano col gomito. Se ne parlò anche al pranzo
69
1986
per la Santa Fede. ¶ «Ne ho sentiti, dopo la
70
1986
vengono, magnano, poi se ne vanno. E quando torna
71
1986
donner des privilèges, je ne sais pas, des fournitures
72
1986
potuto disubbidire, ma non ne condividevano l’operato: s
73
1986
va, quante copie se ne stanno vendendo, cosa pensano
74
1986
veniva su a riferire: «Ne hanno vendute altre due
75
1986
si cura d’informarsi, d’informare. Così il
76
1986
Allora? Altre notizie?». ¶ «Stamattina ne hanno vendute cinquantuno» dice
77
1986
vendute cinquantuno» dice, soddisfatto. «Ne avevano avute cento, gliene
78
1986
poi si spegne. ¶ «Ma ne abbiamo tirate mille, Antonio
79
1986
l’altro, quelli che ne avrebbero bisogno non sanno
80
1986
cose? A coloro che ne sono convinti? Allora il
81
1986
da decidersi che se ne stendessero alcune destinate particolarmente
82
1986
TITOLO DI CITTADINO. ¶ «Che ne devo fare?» ¶ «Metteteli alle
83
1986
avete visto? Ditemi cosa ne pensate, ve ne prego
84
1986
cosa ne pensate, ve ne prego: la vostra opinione
85
1986
la mia opinione?» ¶ «Ve ne supplico.» ¶ «Il giornale è
86
1986
e Dio sa se ne abbiamo bisogno!» ¶ «Allora sarebbe
87
1986
prima o poi, se ne vedranno i frutti velenosi
88
1986
di palazzo Mastelloni. Non ne perde un giorno. ¶ «Ah
89
1986
pour que l’on ne l’appelle pas rétrograde
90
1986
Monitore» va meglio, se ne vendono almeno tre, quattrocento
91
1986
non manda da Napoli danaro né oro, ha
92
1986
da Napoli né danaro oro, ha spedito un
93
1986
fra questi Logoteta, che ne parlò in riunione. Ma
94
1986
Non l’era antipatico simpatico, ma bisognava darne
95
1986
Vogliamo sentire voi. Cosa ne dite?» ¶ Cammarano la osserva
96
1986
Castello: volete darne notizia?» ¶ «Ne sarò felice.» ¶ Legge alcune
97
1986
feriti, mutilati, storpi: ancora ne narrano i cantastorie del
98
1986
e Manthonè. Non se ne sapeva più niente, tante
99
1986
carta invece di moneta. Ne seguirono scene selvagge. Mercanti
100
1986
rifatto Napoli, senza re tiranni, col popolo padrone
101
1986
il figlio senza soldi libri. S’inferociva, poveretto
102
1986
riprende. Adesso è forte, ne è chiara la provenienza
103
1986
La bocca è aperta, ne sbuca la lingua orribile
104
1986
veramente chiuso, nessuno più ne resta fuori. Anche se
105
1986
vogliono più, non se ne sa nulla. La Cimino
106
1986
ridacchia, s’insinua. ¶ «Tu ne trouveras rien de concret
107
1986
Repubblica Transalpina. Anche Moliterno ne parla bene, nonostante i
108
1986
non si sciolgono canti, volano palomme. ¶ 2 ¶ Si va
109
1986
care ai miti Napoletani. si può dubitare che
110
1986
Il est marié?» ¶ «Je ne sais pas» si scusa
111
1986
aprire una vertenza giudiziaria. Ne parleremo con Cuoco. È
112
1986
in giro. Io me ne vado a Roma.» ¶ A
113
1986
e Marsigliesi senza prudenza ritegno. Poi Buonaparte ebbe
114
1986
sapore granuloso della crusca. Ne mangia ancora, e le
115
1986
caffè, senza zucchero, non ne ritiene un sorso. ¶ Nuovo
116
1986
ansiosa, agitandosi. ¶ «Io che ne saccio?» ¶ Donna Crezia è
117
1986
del Regno che ancora ne tramano la rovina, per
118
1986
che v’ho rammentato, ne avrete conosciuto altre. Rendereste
119
1986
nella solennità delle frasi, ne tornì una nuova, attingendo
120
1986
d’élever, ceux qui ne les savent pas soutenir
121
1986
dei patrioti? Sembrava non ne potesse più di quel
122
1986
Due parole e ve ne uscite. Subito.» ¶ Nessun’altra
123
1986
dei complici. Allora ve ne rimanete qua. Stateve bbuono
124
1986
Apparente. Quanti? Al momento ne contava quarantanove, sotto ogni
125
1986
con spago da solachianiello. Ne sgusciò un foglietto su
126
1986
di san Gennaro. ¶ «Cela ne peut plus durer» continuava
127
1986
nouvelle attaque. L’Autriche ne veut pas soutenir le
128
1986
dal giorno dell’arresto! Ne esala odore di muffa
129
1986
ultima volta, invece, che ne emette, lo sa, lo
130
1986
hai fernuto de sta’ ne li ccancella. ¶ Li guagliune
131
1986
ufficiale sbottonato, senza tricorno parrucca. ¶ «Marena’, addo’ jammo
132
1986
lui, esperienze coi lazzari ne ha fatte... ¶ «Capita’» geme
133
1986
e de moglierete te ne puo’ fottere. Ma chisto
134
1986
spalle, sputa e se ne va. ¶ La trascinano per
135
1986
con una mantella grigia: ne affiorano scarpini alla moda
136
1986
che lo producono. ¶ Se ne sfogano con subitanei scatti
137
1986
spazio e tempo. ¶ «Je ne crois pas» risponde, un
138
1986
questo brutto periodo? Je ne sais rien à partir
139
1986
i carcerati comuni, e ne abbiamo profittato anche noi
140
1986
fa Gennaro, serio. «Se ne parlerà con loro. Vedrai
141
1986
mai di lazzari se ne vedono pochi?». ¶ «Saranno tutti
142
1986
storico, ma non se ne vede il resto di
143
1986
Precaria pausa di curiosità, ne approfitta subito. ¶ «Noi dobbiamo
144
1986
dire che anche formalmente ne faranno parte Odazzi, Russo
145
1986
traduci subito, in italiano. Ne facciamo stampare da Guaccio
146
1986
per Toledo. E Lenòr ne lascia qualcuna addirittura a
147
1986
Ma, se vuoi, te ne libereremo». ¶ «So badare a
148
1986
dito. ¶ «Lenòr Fonseca, il ne faut pas exagérer. Il
149
1986
Io dell’inglese non ne saccio niente.» ¶ «Ma è
150
1986
ambasciatore di Sardegna, se ne andò dal Nunzio Pontificio
151
1986
accennando di sì, se ne andò nuovamente. Toccava a
152
1986
che il nostro popolo ne sia affetto. Conosco la
153
1986
riguardano i corpi. Non ne sappiamo nulla, eppure sono
154
1986
di studiare le persone: ne esamina i crani, dalle
155
1986
popolo. Avete detto che ne soffre.» ¶ «Quando una persona
156
1986
forse l’unico che ne accompagni la squallida esistenza
157
1986
però, se scegliessimo, che ne conseguirebbe? Avventure dolorose, angoscia
158
1986
conseguirebbe? Avventure dolorose, angoscia.» ¶ «Ne varrebbe sempre la pena
159
1986
del falegname don Eduardo. Ne immagina il dito mozzo
160
1986
tiepido, come tessuto vivo. Ne fa vibrare il vessillo
161
1986
lui. E neppure se ne accorgerebbe.» ¶ In agosto spariscono
162
1986
sa nulla, Napoli se ne infischia. Quale tensione, che
163
1986
sole le allegre comitive. Ne giungono, sulle ale di
164
1986
panna cremolata. Da svenire. Ne prende due di seguito
165
1986
sopra i monti Lattari. Ne tremola il riflesso sul
166
1986
da un baldacchino azzurro, ne giungono odore di basilico
167
1986
de pottana!» ¶ E se ne sciupano! Cadono dai carretti
168
1986
che? Non era stata, era, utile a nessuno
169
1986
che i lazzari non ne vogliono nessuno.» ¶ «State parlando
170
1986
ride Ciaia. «Ogni tanto ne vedi uno che ti
171
1986
commercia papusce d’Oriente: ne tiene grappoli sospesi al
172
1986
sbirciata a Gennaro. Se ne pente, gira il capo
173
1986
la gente, ma non ne ha voglia. Lui pure
174
1986
oi palomella... ¶ Quando se ne va, solo solo, il
175
1986
Gennaro mio, io non ne posso più. Devo togliermi
176
1986
il fatto che se ne vada solo, a tard
177
1986
Lei corre al balconcino. luna né stelle a
178
1986
al balconcino. Né luna stelle a illuminare l
179
1986
col cappuccio da marinaio, ne scorge solo gli occhi
180
1986
non mi sento, me ne torno a letto.» ¶ Graziella
181
1986
Afferra la gonna. «Me ne vado.» ¶ «Statti quieta. Dove
182
1986
casa. Io non me ne vado cchiù. E non
183
1986
sente meglio, senza febbre tosse. Restano i tremiti
184
1986
steso nel mare blu, Sant’Elmo che sboccia
185
1986
crede di conoscere Napoli, ne sa pezzi piccolissimi: il
186
1986
a gigli d’oro. Ne pende il fodero d
187
1986
a te che te ne importa? Ognuno nasce co
188
1986
Preferisce mutar discorso, Graziella ne è contenta. A lei
189
1986
perché don Gennaro se ne va tutte le sere
190
1986
la flotta francese se ne va, tutto torna come
191
1986
testa.» ¶ «Signo’, non te ne vuoi ì? Vengono li
192
1986
uomini come tutti quanti. Ne parlano male il re
193
1986
la capa tua? Te ne vai, torni dopo sei
194
1986
dopo sei giorni, te ne vai ’n’ata vota
195
1986
potuto toccare senza schifo paura piatti, bicchieri, cibo
196
1986
Ti pago e te ne vai.» ¶ Di soldi disponeva
197
1986
una porta: «Non me ne voglio ì». ¶ «E invece
198
1986
ì». ¶ «E invece te ne vai.» ¶ Si mise a
199
1986
muovere più.» ¶ «Non me ne vado cchiù. Giuro ’ncoppa
200
1986
me lassa’. Se me ne voglio fui’, accideme co
201
1986
lo Spino. Se me ne vado, accìdeme, ca è
202
1986
a Roccamonfina. Ma se ne infischiano e folleggiano. Così
203
1986
con infiniti inchini. Se ne parlò in giro, oltre
204
1986
choses!» ¶ «Une liberté accordée ne vaut rien!» aggiunge, enfaticamente
205
1986
fatuo Ciaia. «Non sarà itala né mente, ma
206
1986
Non sarà né itala mente, ma ardita sì
207
1986
di Napoli non ce ne fossero abbastanza.» ¶ «A proposito
208
1986
serio, Sanges. «Confesso che ne ho un po’ di
209
1986
interni.» ¶ «Quelli, però, se ne infischiano della filosofia. Pensano
210
1986
senza storia, senza tradizioni, inceppi sociali, tutta libera
211
1986
città sporca, ignorante? Non ne avete schifo e vergogna
212
1986
voglio prenderla in giro. sedurla con promesse impossibili
213
1986
non sanno niente. Se ne infischiano di Turgot, di
214
1986
Non riuscì a lavorare a dormire, quella notte
215
1986
una vedova... Non ve ne voglio, sapete. Siete come
216
1986
vivere. E allora noi ne facimmo ’n’ata. Che
217
1986
facimmo ’n’ata. Che ne dite?» ¶ Srotolò il foglio
218
1986
la Nation en Assemblée ne reçoit aucun ordre!» ¶ «Stiamo
219
1986
Signo’. Io stasera me ne vado. Non posso torna
220
1986
più, dopo che lei ne aveva rifiutato l’aiuto
221
1986
debolissima donna, senza cervello carattere. Non sapeva ribellarsi
222
1986
ribellare. Giusto, allora, che ne profittassero. Tutti. ¶ Spalancò le
223
1986
caffè. Quand’era tesa ne beveva molto, sebbene poi
224
1986
Non arrivavano più libri giornali, sorveglianza e censura
225
1986
po’ tutti, nel gruppo, ne subivano il misterioso dominio
226
1986
giungevano attraverso ignoti canali. Ne conobbe uno quando il
227
1986
discorsi. Le prime volte ne restò colpita: v’erano
228
1986
nuovo: poi non ve ne sarà mai più bisogno
229
1986
dans votre société! Elle ne me plaît pas du
230
1986
No di certo.» ¶ «Oi ne’, traseténne ca chiove. Li
231
1986
continuavo a pensarvi come ne aveste avuti, che so
232
1986
responsabilità.» ¶ «Io, invece, ve ne sarò sempre, sinceramente, grato
233
1986
conservò in memoria come ne avesse avuti sempre sedici
234
1986
delle grosse, pallide mammelle ne sgusciava. Esitò a toccarsi
235
1986
sacchi, sbuffando e imprecando ne aprì uno. Dallo zucchero
236
1986
sia capace di rispondervi.» ¶ «Ne sono sicura» esclamò, sorridendo
237
1986
che non son nobili lazzari né popolo, creano
238
1986
son nobili né lazzari popolo, creano confusione.» ¶ «Come
239
1986
ci sarebbero più nobili ricchi. Ci sarebbero solo
240
1986
di casa sua, non ne volle più. Lauberg e
241
1986
le aveva mai insegnato, lei per tali cose
242
1986
istinto. Lei, evidentemente, non ne aveva: perché le cuciture
243
1986
sentono e certi se ne infischiano? Forse è soltanto
244
1986
I deboli, i perversi, ne restano infettati per sempre
245
1986
Viceré d’Ossuna. Se ne stava in un angolo
246
1986
gioielli, carni, senza significato valore, povero esercito di
247
1986
colti. Gli sorrise. ¶ «Ve ne sarò grata.» ¶ Dopo un
248
1986
ci provava più gusto tornaconto. I pettegolezzi s
249
1986
s’asciugavano a chiazze. Ne salvò tre o quattro
250
1986
anziano. Quanti anni? Lei ne aveva, al momento, ventisei
251
1986
anziano d’un lustro ne avrebbe avuti trentuno, di
252
1986
sotto creme, ciprie, rossetti ne aveva già notate. ¶ Spaventata
253
1986
caffè era venuto bene. Ne aveva pressato molto nel
254
1986
in città. Definitivamente. ¶ «Non ne potevo più» osservò «di
255
1986
viva, bella. Io me ne sono innamorata da tempo
256
1986
sussulto, non osò guardare titìo né papài. ¶ «Va
257
1986
osò guardare né titìo papài. ¶ «Va bbuono» tossì
258
1986
Quando gli ospiti se ne furono andati, ricomparve a
259
1986
Eh!» sorrise titìo. «Non ne abbiamo parlato, ma non
260
1986
è bella. Per chi ne sa capire». ¶ Il marito
261
1986
piacciono? A voi che ne capite?». ¶ «Sì» rispose seccamente
262
1986
che ogni commensale se ne scaricava sul piatto più
263
1986
comodino dal suo lato, ne cavò un orinale nuovo
264
1986
succederà, qui non ce ne saranno. Metterò quattro steariche
265
1986
bofonchiavano le megere. Se ne sentiva gli occhi addosso
266
1986
urlato. «Non voglio lacci spille, voglio la carta
267
1986
Almeno le mani, te ne prego. È per il
268
1986
forse, ritroverà amore, slancio. ¶ Ne ha tanto poco adesso
269
1986
braccia, alle guance, se ne andò senza lasciarle un
270
1986
angolo della navata sinistra, ne segnava il nome e
271
1986
o colpevole. ¶ Tria se ne stava in casa, scherzava
272
1986
gridò minaccioso. «Tu manco ne sai niente! Guarda quante
273
1986
de Fonseca.» ¶ Tria se ne andò, furioso, portandosi dietro
274
1986
ma d’acqua ora ne voleva di più. Sentiva
275
1986
tutti quei mesi gente ne aveva vista poca: la
276
1986
amori, figli non ce ne sarebbero stati mai più
277
1986
sarebbero stati mai più. vanità, né illusioni. Forse
278
1986
mai più. Né vanità, illusioni. Forse ancora scrivere
279
1986
cercò uno scialletto, se ne uscì. ¶ 2 ¶ Una mattina che
280
1986
costose, niente più marocchini fregi. ¶ «Ho segnato dei
281
1986
del quale non comprendiamo sappiamo nulla.» ¶ Riaprì il
282
1986
di quella cosa me ne procurò ancora. Provavo una
283
1986
Adesso io vita non ne posso più dare». ¶ «Ma
284
1986
vedrete voi stessa. Domani ne avrete una copia.» ¶ La
285
1986
tutti gli amici. Ve ne ringrazio dal profondo del
286
1986
nutri in gioventù, se ne vanno. E allora non
287
1986
La regina adesso se ne infischia del re, delle
288
1986
donne, purché lui se ne stia fuori dalle faccende
289
1986
le conosce nessuno». ¶ «Ma ne fanno parte Belforte, Di
290
1986
Napoli, lo sapete. Il ne faut pas être jaloux
291
1986
non vi furono spavento orrore. Donna Maddalena quietamente
292
1986
esclamò: «Prima che te ne vai dobbiamo pensare a
293
1986
Gluck.» «Paisie’, voi che ne dite?» «E Logroscino?» ¶ Paisiello
294
1986
all’altro, senza ritegno eleganza. Non diversamente si
295
1986
allora perché non me ne hai ancora parlato?» ¶ «Certo
296
1986
che sei donna, che ne dici?» ¶ «È forte. E
297
1986
se si lasciasse vivere, ne avrebbe motivo: suo marito
298
1986
ipocrisia, mortificazione. I preti ne celebrano i sinistri misteri
299
1986
Bisogna ch’io rifletta.» ¶ Ne parlò con Vincenzo, il
300
1986
bene donde sia venuta, cosa voglia. Sì, parlano
301
1986
Detestano i Gesuiti e ne son pieni. Forse è
302
1986
che fanno?» ¶ «Per quanto ne so io, la principale
303
1986
un esaltato. Però affarucci ne combina anche lui! Ma
304
1986
meschine. Guadagni una libertà, ne perdi un’altra. ¶ A
305
1986
d’un matrimonio. Papài ne parlava con titìo, mamãe
306
1986
a insegnare, all’Università altrove. Del resto non
307
1986
altrove. Del resto non ne avevano bisogno perché (tanto
308
1986
misteri. Tutto qui. Non ne aveva il diritto? ¶ «Oh
309
1986
Jeròcades non disse mai sì né no, lasciandogli
310
1986
disse mai né sì no, lasciandogli tuttavia immaginare
311
1986
giornata. Sai quanto me ne fotte delle poesie? Io
312
1986
argento. ¶ PARTE QUINTA ¶ 1 ¶ Se ne stava dietro i vetri
313
1986
fare più nulla. Se ne stava a letto, in
314
1986
uomo» dicevano. «Ora ce ne accorgiamo: siamo orfani suoi
315
1986
a causa dei libri, per influenze degli amici
316
1986
no. Anche a Napoli ne aveva visto, d’innocui
317
1986
ccà...» ¶ Anche Gesù se ne andò. Dopo un istante
318
1986
te e tu te ne vai fujenno.» «Ma io
319
1986
Rocco, predicatori urlavano dovunque. Ne vide uno spaccare la
320
1986
dire in qual momento, perché. Come quando finisce
321
1986
del male, ma spesso ne veniva sconfitta. Le pareva
322
1986
esiste nulla al mondo, malattia né morte, che
323
1986
al mondo, né malattia morte, che valga a
324
1986
l’ultima volta, te ne prego. È meglio che
325
1986
dato ammalato», e se ne andavano in giro, nella
326
1986
reggeva nelle palme aperte, ne stringeva i capezzoli. Poi
327
1986
lui che faceva tutto. Ne sentì le mani alle
328
1986
volevi rimanere vergine te ne andavi in convento! Non
329
1986
casa. Non intendeva uscire vedere nessuno, persino a
330
1986
averlo scacciato. Certo se ne stava con la sua
331
1986
due. E lei che ne sapeva? Si strinse nelle
332
1986
da lei. ¶ «Che me ne importa» dichiarò a se
333
1986
storia ogni sera e ne avrò almeno per un
334
1986
pugni per aria. Se ne andò a passi concitati
335
1986
teologo Munster.» «Allora se ne va padre Caracciolo.» «No
336
1986
sporco. ¶ Non aveva voglia forza di pulire. Qualche
337
1986
que vous avez nommés ne sont déjà plus à
338
1986
aggiunse lei, eccitata. «Ils ne craignent pas d’envoyer
339
1986
aveva abitudine di confessarsi comunicarsi, sebbene frequentasse con
340
1986
memoria. ¶ Continuavano a parlare, ne udiva le voci smorzate
341
1986
sballottata per il mondo... Ne soffrivano. E lei pure
342
1986
facendo tutto questo, te ne devi nuovamente andare. Per
343
1986
cominciavano a tornirsi. Non ne sapeva molto. Pensava, chissà
344
1986
antica Alba Longa. Ve ne accorgerete da una porta
345
1986
spalmati di materia putrefatta. Ne salivano voli neri d
346
1986
lo facevano friabile, sciapo. Ne portarono via per il
347
1986
e così vario clamore, visto simile folla. ¶ La
348
1986
altri strani strumenti. Uno ne notò: aste di legno
349
1986
ornate con pennacchi. Tutti ne avevano e vi spiravano
350
1986
pentoloni che vi fumavano, ne rovesciava l’acqua appiccicosa
351
1986
di luce e canti, ne cingevano il lato dirimpetto
352
1986
musica e luminoso fervore. Ne giungeva vento odoroso di
353
1986
a livello di strada. Ne veniva lezzo. E si
354
1986
in cui il vicolo ne tagliava un altro. Un
355
1986
di Lusignano, il quale ne occupava piano nobile e
356
1986
Sant’Anna: dal balcone ne scorgeva parte, ma sentiva
357
1986
gente, non erano sgarbati protervi, del fatto che
358
1986
La prima volta che ne vide una fu pochi
359
1986
erano andati, Por educação, ne erano tornati carichi di
360
1986
invitare pochi amici, questi ne condussero altri, s’ebbe
361
1986
rispose che versi non ne aveva mai letti, se
362
1986
libro adatto.» ¶ Ma se ne dimenticò, lei non osava
363
1986
come!, un mondo così. Ne coglieva spiragli: il passeggio
364
1986
vi so dire che ne ha fatto buon profitto
365
1986
libro. Non sono libertini criminali, come vorrebbe far
366
1986
Fatemi qualche esempio, ve ne prego.» ¶ «Non ora. Un
367
1986
Senza distinzioni di classe di censo, come stabilì
368
1986
se qui non ce ne stanno» obiettò Sanges. ¶ «Come
369
1986
Sanges. ¶ «Come non ce ne stanno?» s’infuriò Giordano
370
1986
doppierino sul trumeaux. ¶ «Te ne prego, titìo. Rimani ancora
371
1986
possiede punti di riferimento, terra sotto i piedi
372
1986
supplichevole. ¶ «Io non sono il conte di Cagliostro
373
1986
il conte di Cagliostro la Sibilla di Cuma
374
1986
Invece qui non ce ne sono, Napoli dovrebbe sopperire
375
1986
Napoli non produce beni, servizi.» ¶ «Per favore, Vincenzo
376
1986
proposito. Ma qua nessuno ne sa gran che, se
377
1986
Una breve discesa alberata, ne giungevano rèfole. Giù c
378
1986
uno spazio senza tempo suono. La barca doppiò
379
1986
da scalette di corda. Ne giungevano grasse nuvole d
380
1986
persona esteriore appariva compiuta: bella né brutta, non
381
1986
appariva compiuta: né bella brutta, non alta né
382
1986
né brutta, non alta bassa, un po’ forte
383
1986
Guidi manifestavano rispettosa devozione, le familiarità del grosso
384
1986
ah. A Napoli ce ne sono altre cento, come
385
1986
per non aver saputo, voluto, fare uguale dono
386
1986
sedia. ¶ «Oh no. Ve ne prego. Restate seduta.» ¶ «È
387
1986
nemmeno se...» ¶ «Dite, ve ne prego.» ¶ «Vorrei bere una
388
1986
fin da bambina e ne ho appreso molte cose
389
1986
questi giorni, sai quanti ne vedono! ¶ 7 ¶ La cappella del
390
1986
sperimentali”), non una biografia, una vita romanzata. L