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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «ne»

nautoretestoannoconcordanza
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1922
è giusto, anche contradittorie, egli s’affatica mai
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Come si vedrà, egli ne aveva destinato il manoscritto
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mostrò mesi fa. Ma l’editore nè i
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Ma nè l’editore i lettori hanno da
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ma, poichè allora egli ne aveva dieci o giù
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li e io già ne avevo venti, egli m
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Governo non governasse. Se ne lamentava, ma non troppo
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diverte, continuate”. E se ne andò: non credeva più
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o memorie assomiglieranno, me ne accorgo, a certe lunghe
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vergogna di me stesso, ad altri oso porla
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i suoi coetanei se ne restavano seduti ed assonnati
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di Nestore durò poco, sboccò mai nell’arte
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rompersi la testa, se ne poteva allora comprare il
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bontà e d’economia. all’industria di Nestore
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Nestore sentenziò. ¶ Aveva (me ne accorgo adesso nell’estate
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invece dei libri. E ne cercava le fessure con
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farfalle con lo spillo. m’avvicinavo troppo a
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era padrone di sè. il cervello è tanto
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io allora non me ne accorgevo. ¶ Solo mi sentivo
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e questo non è comodo nè bello. Ci
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non è nè comodo bello. Ci basta osservarlo
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lungo quando essi se ne sono spiccati.... ¶ Troppe parole
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ingenuo in quest’arte, credo che potrò più
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lire all’anno. Nonno ne aveva duemila e quattrocento
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è un fedele monarchico. le opinioni di suo
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guerra non ha guadagnato un soldo nè un
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guadagnato nè un soldo un grazie”. Così se
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pianura. Ogni posto telefonico ne segnalava con precedenza assoluta
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c’è santi, non ne escite più.... ¶ — Per me
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ripeto: voi borghesi non ne escite più. Un dente
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e per ognuno che ne offre a un deputato
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a un deputato socialista, ne mette uno da parte
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nazione; e chi più ne inventava, più era bravo
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latte non doveva essere venduto nè cagliato, ma
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doveva essere nè venduto cagliato, ma piuttosto gittato
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il martello. E ce ne donò uno a ciascuno
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nelle mani. ¶ Quelli se ne andarono alla Camera del
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l’orgoglio di Margherita. Ne ha d’ogni tinta
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gigantesca, e d’inverno ne custodisce i semi in
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ascensione in fila indiana, ne unge il piede con
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in silenzio, tu te ne torni contento tra i
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l’ero giustamente dimenticato. lì per lì mi
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Li ho rifiutati. Poi ne ho accettati otto perchè
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da santa in gioventù; giuro che fosse anche
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involti, scatole. Una, se ne capovolse grandinando bottoni sulla
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questo non avevano pensato il prefetto nè la
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pensato nè il prefetto la Camera del Lavoro
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ogni calibro, mentre normalmente ne vende, sì e no
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tanti che di capponi ne avemmo fino a Natale
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dalla sera alla mattina. le dicerie sulla signora
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quel trio soddisfatti. Che ne sarebbe della nostra città
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detta di chi se ne intende, s’ingrassa un
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non mi volle dire; io, per raccogliere notizie
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conquistavano al primo sguardo. t’ingannavi, che aveva
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comunicano, a chi se ne intende, la loro serenità
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ospedali abbandonavano gl’infermi; poteva persuadersi che Nestore
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non glieli chiedevo, anzi ne sapevo meno di chiunque
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più sorvegliava la contabilità, usciva dal Municipio se
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non lo vedono più; s’avvedono di non
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famiglia, mi ripugnava. Non ne avevo colpa io, è
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colpa io, è vero; d’altra parte potevo
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lieta novella; ma insomma ne era lusingata. Un giorno
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nostra servetta che se ne stavano lì a braccetto
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resterà qui? ¶ Infatti me ne andai. Ma con lo
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atto d’imperio. E ne rimasi contento anche perchè
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esso non mi costò discussioni nè contrasti. ¶ VII
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mi costò nè discussioni contrasti. ¶ VII. ¶ DONNE (PURTROPPO
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centrale” come se ve ne fosse veramente un altro
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mio silenzio e finalmente ne concludesse che a me
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a “frattura prestabilita”. Me ne andai verso il Circolo
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che la stampa se ne occupasse. ¶ Avevo fatto pochi
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non era stato ricevuto dal ministro nè dal
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ricevuto nè dal ministro dal sottosegretario, ma solo
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loro Cooperativa di consumo ne era priva e non
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considerazione anche fugace. ¶ Nestore ne era adirato e scandalizzato
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più bestie di me. si trattava di gran
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sbaglia. Io non sono socialista nè comunista. ¶ — Bravo
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non sono nè socialista comunista. ¶ — Bravo, bravo. E
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una su l’altra. Ne aprì la prima, ne
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Ne aprì la prima, ne aprì la seconda: tutte
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buona memoria. In fondo ne è la filiazione fatale
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nelle mani e se ne andò alla finestra a
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un incomodo, – e se ne andò indifferente, accomodandosi le
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per giorno. Adesso me ne dovrei riprendere cinque. ¶ L
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cari compagni e se ne andrà al suo casale
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che di buoni ce ne sia molti. Ma c
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casa di medaglie ce ne abbiamo due. E la
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fingendo di non vedere Roncucci nè la madre
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non vedere nè Roncucci la madre. Il gatto
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le donne. Appena una ne appariva con la gonna
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occhi tondi. Via Nazionale ne era piena in quell
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e fa quattrini quanti ne vuole. La sora Giuditta
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feroci che da noi, onestamente se ne può
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noi, nè onestamente se ne può accusare il Governo
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si quietò e se ne andò. ¶ Per qualche minuto
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lo so, che me ne frega? ¶ Nestore rientrò dalla
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dei loro privati dialoghi, dall’età più matura
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dall’età più matura dall’intelligenza più sobria
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vera signora, come ce ne sono poche, – confermò l
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andava per le lunghe essi avrebbero osato di
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noi, ma non parlava ascoltava più, rapita in
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che il deputato se ne commosse e mi sussurrò
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lasciai lì e me ne andai a far colazione
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e confesso che me ne offesi. Come? Io avevo
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due apparizioni mi distrassero. potevano essere più contradittorie
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di signori: io me ne intendo. E devo dire
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di simili; e me ne offrì due, e un
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e un altro se ne accese per sè, e
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contro l’invisibile Divinità. Ne approfittai per mettergli una
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assicuro. Prendiamo un cognac. ¶ Ne prese due, risalimmo in
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ospedale. Ma egli non ne voleva sapere. ¶ — Parli lei
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che i giornali stasera ne parleranno. ¶ — Non credo, – affermò
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rapportino e io me ne occupo súbito. ¶ Le pause
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passante distratto non se ne avvede, e una brinata
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Ormai di questi libriccini ne ho sei o sette
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mio, tra mezzo secolo ne potrai giudicare meglio di
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pensione. ¶ — Stia tranquillo. Me ne occuperò súbito. Immagino quanto
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romano. Anche io già ne provavo un leggero rimorso
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spicciate le visite, me ne andai addirittura a Poreta
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o almeno nessuno me ne parlava. Margherita teneva con
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con una destrezza materna; ne lodava la salute, il
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nonno o alla nonna. davanti alla sua faccia
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che dopo la guerra ne avesse collocate anche a
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dette? E che te ne importa a te di
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non sarebbe mai stato socialista nè ferroviere.... ¶ Quando
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mai stato nè socialista ferroviere.... ¶ Quando io, cercando
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sento acqua anche io. per governo intendo proprio
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Nestore o di Tocci. contano, le convinzioni politiche
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conto che io sindaco ne faccio. Guardate.” E cominciarono
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altro. Maldicenza quanta se ne vuole; ma la pubblica
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meravigliai; ma non me ne dolsi, chè il bene
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le spalle e se ne andò. ¶ Ma intanto il
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di raso viola, se ne ammantò, e a piedi
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Era il tocco. Non ne potevo più. M’addormentai
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seppi che rispondergli, e ne rimasi accorato per un
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poi un altro me ne regalava, e poi un
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quali nei mercati se ne restano accovacciate all’ombra
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scusarsi con lui, se ne beffavano e gli davano
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di bastonate, tanto non ne avrebbero parlato. E questo
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presuppone in chi se ne serve un odio deliberato
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lo ammirava; e chi ne lodava la forma e
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quella divinità, un po’ ne aveva timore, così che
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burlati da un toro. se ne mortificarono come
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un toro. Nè se ne mortificarono come sarebbe accaduto
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stessa Margherita la quale ne rideva tranquilla coi suoi
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radiatore, felice che non ne uscisse nemmeno un alito
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io dissi per celia: ¶ — io nè Matteo la
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per celia: ¶ — Nè io Matteo la si compra
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al Governo. Fino allora l’industria nè l
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allora nè l’industria l’agricoltura potranno risollevarsi
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bisogno d’una balia? Ne avrei una magnifica, sui
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marito. ¶ — Per ora non ne ha bisogno. Prova ad
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Mastiotti mi guardò: ¶ — E ne dubita? Lei che è
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Lei che è dottore, ne dubita? Che c’è
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di tartaruga che se ne infischia delle pedate. ¶ — Quand
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altri. ¶ Una volta ce ne accorgevamo meno. Ma è
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risparmia. Nestore, adesso me ne accorgo, sa risparmiare. Io
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E i suoi costumi ne soffrono. ¶ Nestore, se ho