Vittorio Alfieri, Antigone, 1783

il traditor fratello ¶ qui nel tuo sangue l'odio

l'amo! oh quale, ¶ nel vederla, e conoscerla, e

fosse! io non vivria nel pianto. ¶ Argia ¶ Argo a

mio sposo?... ed io nel campo ¶ passai pur dianzi

asciutte, le pupille figge ¶ nel duro suol: già dall

ch'io il dico, ¶ nel proprio sen lo immerge

di' tu? vuoi forse ¶ nel dolor vincer me? Pari

l'un dell'altro ¶ nel sangue a gara si

viva ¶ l'immagin là, nel tuo fanciullo: ah! torna

Argia ¶ Non nella pena, ¶ nel delitto è la infamia

A me non fia, ¶ nel dì funesto in cui

Antigone fera ogni pretesto, ¶ nel torle il padre. Esuli

tacersi? ¶ Emone ¶ Acchiusa spesso ¶ nel silenzio è vendetta... ¶ Creonte

quel di pochi; ¶ ma, nel silenzio di una gente

voglio. Io la trovai nel campo; ¶ io del fratello

e alcun de' suoi nel campo, ¶ ad arder no

abborro; ¶ che a lei nel sen la inestinguibil fiamma

la pena ¶ stavane già, nel nascerti nepoti. ¶ Ministro tu

inciampo! — Inaspettato ¶ ferro mortal nel cor paterno hai fitto

dolore immenso? ¶ qual compagna nel piangere? qual figlia ¶ altra

or più di pria nel pianto ¶ suoi giorni mena

fianco tuo ¶ starommi, e nel mio petto il mortal

mortal colpo, ¶ pria che nel tuo, cadrà: così vendetta

che altrui ¶ la diè; nel campo l'abbia: ivi

gran pegno; in te, nel tuo ¶ gran cor fidarmi

Ch'io parta? ¶ che nel periglio la sorella io

re la possa: ¶ sta nel voler di chi obbedisce

Oh figlio!... ¶ Emone ¶ Te nel dolore, e fra i