Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

Come dice il Salmista nel Prisciano: ¶ E dicesi nel

nel Prisciano: ¶ E dicesi nel Borgo a San Friano

imparar a favellare Ebraico ¶ Nel tempo, che l'aceto

e non isciorre; ¶ Specchiatevi nel Bue, che quando corre

c'hanno il cul nel nido ¶ Han tolto alle

spente le lucerne. ¶ Così nel gocciolar de' torcifeccioli, ¶ L

E un che predicava nel deserto ¶ Alle guastade, ch

E Burchiel si tuffò nel Mar di Spagna. ¶ XXII

lo disse Seneca morale ¶ Nel tempo che' Tarquini ebbon

Narciso parve due ¶ Specchiandosi nel fondo d'un pajuolo

sue; ¶ Quant'io conobbi nel gridar d'un grue

ogni sua proda. ¶ Ivi nel cor, dove ogni vena

corpo mi gorgoglia. ¶ XXXV ¶ Nel belicato centro della terra

E Giosaffà l'aveva nel mortajo, ¶ Che le pestava

di lasche ¶ Si fuggiron nel Porto di Gaeta: ¶ E

perdette l'alta bolla ¶ Nel modo ch'a passare

mortali ¶ Per soccorrer Diana nel diserto, ¶ È fatta luce

Perchè Fortuna ha già nel mondo offerto ¶ La speranza

ranocchi. ¶ XLII ¶ Apparve già nel Ciel nuova Cometa, ¶ Quando

trilli, ¶ E Bacco fè nel Pò mille zampilli ¶ Tanta

a Quaracchi: ¶ Abbi sempre nel cuor Mona Minoccia, ¶ E

agresto ¶ Disputavan con ira nel Digesto ¶ Dove tratta de

Affogar lor la mosca nel bicchiere. ¶ E se tu

segno di Scorpione. ¶ Dice nel quarto libro Butrigone, ¶ Capias

esser desto. ¶ E trovo nel Digesto, ¶ Che chiocciole, testuggini

tre di Sole ¶ Cotti nel sugo di spugna marina

tutte le barile. ¶ Perchè nel buon covile ¶ Si ghiribizzan

e 'l Corno ¶ Vidi nel bel seren di mezzo

d'un gomitolo, ¶ Legga nel Terzo, Ovidio sine titolo

I Ranocchi, che stanno nel fangaccio, ¶ Secondo che ne

Merli sogliono i Pagoni ¶ Nel tempo, che le pecore

Maccheroni a scossa, ¶ Struggonsi nel paiuol le polpe, e

penniti, ¶ Come recita Ovidio nel Disitti: ¶ Molti ne furon

chiavistegli; ¶ E però dice nel cantar Virgilio, ¶ Itaque fui

t'alloggi, ¶ Disse Golìa nel vecchio Testamento, ¶ Poi c

che di trotto. ¶ Dice nel sesto libro Giamburicchi, ¶ Narfaiset

ti piglia il Granchio nel calcagno. ¶ Ma se ti

te; ma tu pazzeggi, ¶ Nel primaccio la lampana rassetta

si menin le mascella ¶ Nel modo proprio, che costassù

E quand'ei fu nel pian de' Martellini, ¶ Rimontò

Oriente, in parte sola ¶ Nel Zodiaco, Virgo, Scorpio, e

ignuda, ¶ Che si bagnava nel beato truogo: ¶ E tu

Sibilla fece scongiurare ¶ Lucifero nel centro della terra. ¶ Sentendo

rameca, ¶ Ch'Avicenna dicea nel primo testo; ¶ Bejan, bejan

in Romagna un braccio nel sabbione. ¶ Tale scongiura fece

come putti; ¶ E morrete nel fin di suo veleno

di Franza, ¶ E bollito nel naso poi tel lega

pizzican gli occhi. ¶ CVII ¶ Nel Cielo impireo, ove in

Ch'al primo colpo nel bersaglio dava; ¶ E Circe

Che 'l Sole era nel Segno degli Alberti: ¶ Però

ha morso il cor nel petto di Catone, ¶ Nè

lupin piace a ciascuno. ¶ Nel pian di Mont'al

E mette al fin nel Carcer la Caluggine. ¶ Quando

palazzo, ¶ Temendo di morir nel caso scuro: ¶ Un berricuocol

croce, ¶ Dicevan ch'affogavan nel cimurro: ¶ Le tende luminose

perdoni ¶ Donna, s'alquanto nel parlar ti nojo: ¶ S

e Re, ¶ Prigion poi nel suo ricco, e bel

Non son tanti babbion nel Mantovano, ¶ Nè salci, nè

E sbalestraigli un peto nel boccone. ¶ CXLV ¶ Fanciullo, vuoi

di sangue sono indanajato: ¶ Nel letto aveva due camice

cavagli, ¶ Chi m'ha nel fallo di Cassandro intinto

con molti pidocchi ¶ Ebbi nel letto, e al viso

Ch'a un bollor nel pentolin si sgretola ¶ Lustra

quistione ¶ Sian teco sempre nel carico acceso; ¶ E però

mi ricordo sendo giovinetto ¶ Nel tempo, ch'era in

tutto separato; ¶ E così nel bicchier sendo ghiacciato, ¶ Tu

la frega. ¶ CLXXXII ¶ Se nel passato in agio sono

col Mica Amieri, ¶ Dico nel Guado fra molti starnoni

E fa campana giù nel Piedistallo, ¶ Che sonerebbe il

mosto, che va giù nel pellicino ¶ A tutte l

reverendo tua soverchia rima ¶ Nel dir superbo ch'i

In gorga sempre, e nel calcetto sta? ¶ Tu 'l

non ha moglie, nè nel suo corpo osso. ¶ E

tese; ¶ O se costà nel nostro bel paese ¶ Atropos

dilibro ¶ Non mi trovar nel trasparlare a' cappj: ¶ Io

tutto ben quadrato: ¶ Largo nel petto, e sia bene

Se 'l dee scriver nel cuore; e questo è

che ci sprona? ¶ Poichè nel cuor ci suona, ¶ Dovremmo

veroso, ¶ Almo Calandro, Busca nel Carboso, ¶ Aerunda, Monies, Calmo

spiega la learda, ¶ Bussa nel destro, e pendi nella

Boccarda, ¶ E non rignar nel morso, che la mozza

Tortoso quanto più ripenso ¶ Nel vostro ragionar più veggo

mie parole al vento. ¶ Nel casto petto di mia

rimembra sibilla: ¶ Poichè soffiò nel velenoso corno: ¶ Che 'l

e gli occhi onesti ¶ Nel grave, e duro sonno

le torricce ¶ Sono scacciate nel profondo basso? ¶ Ed e

Secondo che si scrive nel decreto, ¶ Pepo rubesto, tu

pur l'autore, ¶ Guardò nel fiammeggiar de' zolfanelli ¶ Con

al profondo, ¶ Stare sospeso nel Centro secondo, ¶ Gridando, oimè

me vuol sostenere. ¶ CCXLIX ¶ Nel Monte di Parnaso in

moglie, ch'era ancor nel letto ¶ La verga gli

temi il solletico. ¶ CCLI ¶ Nel mezzo delle dispietate chiocciole

Eran l'altr'jer nel carnier di Sangallo, ¶ E

s'elesse già Diana ¶ Nel Monte Olimpo giù di

passo vovvelo contare. ¶ Essendomi nel letto per posare ¶ Addormentato

sparto. ¶ Entr'un po' nel pensar, se di quì

torrai tre pipistrelli ¶ Nati nel dì dopo che saran

tosto, fà ti giunga ¶ Nel petto una bombarda quando

savio, caro dee tenere ¶ Nel suo error l'altrui

CCLXXXII ¶ CONTRO ALLA PESTE. ¶ Nel tempo corruttivo, e pestilente

e buona pazienza, ¶ E nel ben fare metti ogni

sperne: ¶ Misura il grado, nel qual tu ti trovi

Io vidi un dì nel Serpilongo un fosso ¶ Cosa

radici in corteccie ¶ Condite nel morchion della padella: ¶ E

caldaico, ¶ Non si contano nel Diluvio subiti ¶ Tanto il

non vietan la Crisma ¶ Nel catacumen de' sacrati cori

altrove nò, ma se' nel capo pazzo, ¶ Che lasci

gittava sì dritto, ¶ Che nel mio naso sempre dava

trombeste ¶ Aranno de' Gherofani nel folio; ¶ Sicchè mangiando dimolte

l posso sostenere, ¶ Benchè nel viso lo porti dipinto

tal giace per lui nel letto tristo ¶ Per tema

poeta, ¶ Non ti mancò nel presto il venditore ¶ Nella

correggie. ¶ CCCXXIX ¶ Se Dio nel mondo avesse stabilito ¶ Agli

la di Tevero, ¶ Ma nel viso e nel gusto

Ma nel viso e nel gusto assai salvatica. ¶ E