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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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pazienza, perciò che pazzia nel vero troppo espressa sarebbe
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Giulio Cesare Scaligero, uomo nel vero tra li dottissimi
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de li dotti, come nel suo cultissimo epigramma, in
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Parche, dal Bandello cantate nel tempo del parto di
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sparse, che sono come nel trasparente e sereno cielo
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mordaci cure, le quali, nel vero, sono noiose e
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il sole, ¶ o sia nel verno, o pur ne
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ei con larghi passi ¶ nel pian di Lombardia gonfiato
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in terra donna bella, ¶ nel bel fiorir di sua
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ben che s'ha nel paradiso. - ¶ 22. ¶ Ella di me
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or son venuta su nel vostro mondo, ¶ com'a
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lei tanto soggiace, ¶ quanto nel ciel al sol ogn
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attrista: ¶ morto tu se' nel bel de gli anni
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e valle ¶ che siede nel paese almo latino, ¶ o
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rive assiso, ¶ sí che nel ciel si fermi ogni
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prima etate semidei, ¶ ma nel mondo mancaro e 'l
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ch'ogniun di lor nel fuoco arde e sospira
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la vertú non chiuda nel profondo. ¶ 92. ¶ E nulla pur
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perché resti la Biscia nel suo nido, ¶ che giá
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se non fosse che nel sacro libro ¶ de li
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che bastante fia. ¶ Però nel gran consiglio de li
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piena: ¶ questa di cui nel ciel giá s'è
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ch'a far avea ¶ nel nascer de la nova
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concistoro ¶ ogni doglia levar nel partorire, ¶ ed a la
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l'erboso suolo, ¶ e nel corso maggior d'ogni
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cavallo ¶ posta la man nel crin facea fermallo. ¶ 36. ¶ Ma
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approdi e ancor dilette, ¶ nel fertile, gientil e aprico
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e forte ¶ piú volte nel duello farsi onore, ¶ ché
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seguire ¶ tutto ciò che nel petto ancor mi preme
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spesso venir meno ¶ fe' nel maggior furor, nel piú
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fe' nel maggior furor, nel piú fervente, ¶ e se
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Palle ¶ perdé la Quercia nel Picen le ghiande, ¶ e
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E quando per tornar nel bel Piceno ¶ aperse quella
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mente, ¶ ed a Fedrico nel secreto aperse ¶ il tradimento
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un specchio di bontá nel mondo visse, ¶ come tacer
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divini occhi mi passò nel core, ¶ e vide quanto
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Pluton tant'ostinato sta nel male, ¶ che de l
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novi segni apparir vedi nel cielo, ¶ pensa che spesso
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assai l'etate, ¶ e nel dritto sentier ha posto
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la vista fisse, ¶ acciò nel partorir non s'affatiche
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con penaci duoli; ¶ ma nel nascer di questa nova
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quella ch'allor piglia. ¶ 44. ¶ Nel zodiaco Febo l'aspra
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i cupi fondi, ¶ che nel governo di provincie e
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fòra, ¶ né lasci che nel mal giá piú s
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sí gradita, ¶ al por nel fonte quell'aurate chiome
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pace stati, ¶ cosí volati nel cieleste tempio, ¶ godete il
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liggierezza, ¶ e quanto piú nel ben oprar s'indura
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poeti i sensi. ¶ 152. ¶ Cosí nel bel giardin di quel
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E 'l tutto riponendo nel divino ¶ petto s'ornava
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non è né fu nel tempo antico, ¶ si dica
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d'Ida parte ¶ Ganimede nel ciel portò volando. ¶ Ritrova
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abisso al fondo, ¶ stando nel mezzo a l'odorata
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l'opere malvage. ¶ 41. ¶ Sorge nel mezzo de la selva
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va nascosa, ¶ fin che nel fiume mormorando arriva. ¶ Apollo
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mettrá de la memoria nel tesoro, ¶ facendone conserva tutta
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Tago è corso, ¶ cosí nel verno com'al fiero
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fiero fuoco ¶ che fa nel Sirio il Can col
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E sempre è presto nel maggior periglio, ¶ pronto di
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frontera. ¶ 74. ¶ Ei ben presago nel consiglio il disse, ¶ e
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e gran periglio, ¶ sentí nel cor cosí mordente tarlo
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ogni uom il veda ¶ nel mezzo a i valorosi
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inganno sovvrapreso, ¶ e sí nel petto 'l cor di
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mi sveglio ¶ per por nel ver e buon camino
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vïole e rose ¶ coglievan nel boschetto vago e adorno
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losco ¶ scerner potrai quanto nel fondo appare. ¶ Quivi animal
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Dentro il castello e nel palazzo intrai, ¶ né giunsi
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or latte, or sangue nel color dimostra. ¶ 113. ¶ Questa da
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renda franco, ¶ tanta vertú nel cor infonde e scocca
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vedea, ¶ come per lei nel ghiaccio tutt'ardea. ¶ 23. ¶ Né
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il vero, ¶ fa poco nel tuo cor il ver
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E pur tal volta nel tuo dir si vede
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spesso d'ira pieno, ¶ nel camin dritto sempre ti
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fido, ¶ lá tu saressi nel tuo primo onore. ¶ Or
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che del mio mastro nel partir predisse ¶ di cui
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Penia ebbe rapita, ¶ e nel giardin di Giove seco
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albergo, ¶ come d'Amor nel regno mette il piede
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di lei pensi, ¶ senti nel cor piacer gioiosi e
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duce, ¶ e s'ha nel cor un sol e
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gientile ¶ allor ch'Alceste nel Simposio loda, ¶ e da
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vili e bassi, ¶ cui nel regno d'Amor luoco
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lei, d'amor conquiso; ¶ nel parlar seco poi troppo
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il tutto tira. ¶ Regna nel ciel ed ivi lieto
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Ma perché par che nel Simposio ei voglia ¶ che
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ché, se lo deve nel suo grado tòrre, ¶ fa
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fio; ¶ ché ciò che nel Fattor è sí perfetto
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unqua si toglia; ¶ ma nel recipïente a forza pate
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che 'n lui, come nel dante, non germoglia; ¶ per
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fin de l'universo. ¶ Nel produr de le cose
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sono tue. ¶ 76. ¶ Ei mostra nel crïar la sua bontate
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vi si metta, ¶ che nel mondo distilla, il tira
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altro ne volse dir nel canto vago, ¶ quando sí
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si pasce e termina nel bene. - ¶ 81. ¶ In questo ragionar
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poi che s'ha nel cor concetto; ¶ perché sovente
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ella si move, ¶ e nel Fattor il raggio suo
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afferman che si crea ¶ nel ventre di Dione, e
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e lordo ¶ cerca tener nel fango fermo 'l piede
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or a dito, ¶ perché nel fango faccia il suo
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chiamare ¶ questi che sta nel fango sempr'involto: ¶ bestia
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né lacci, né veleno nel suo regno: ¶ né mi
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dottor mio ¶ mi disse nel partir: - A Dio, a
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debbia ¶ nudrir Amor quando nel cor si sente, ¶ e
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di ranza, bianca, ¶ quando nel sormontar di Febo manca
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soavi e angeliche parole ¶ nel cor sí ti penetra
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giú non vive che nel corpo umano; ¶ però non
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puote il vóto affigurar nel tempio, ¶ perché miracol fu
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che dicon si ripone ¶ nel regno del terrestre e
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corpo la beltá sta nel decoro ¶ de l'uniforme
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che fia lá sopra nel beato regno, ¶ se di
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e storti. ¶ I dèi nel ciel il lor consiglio
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un chiodo fitto, ¶ fitto nel cor il fin di
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vidi fòra, ¶ ed io nel bosco stando andava seco
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l'alma ogni or nel mal traffitta. ¶ 8. ¶ Tutto ciò
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parlar ti giove, ¶ fermando nel tuo cor quel buon
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tema, ¶ ti dico Amor nel tutto ritrovarsi, ¶ cui senza
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a salir lá sovvra nel condenso ¶ globo del ciel
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man vote, ¶ ma dimostrarsi nel produr cortese: ¶ e poi
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tutte l'arti che nel mondo sono, ¶ aperto si
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volte un saggio agricoltore ¶ nel far d'i fossi
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tutte l'arti che nel mondo sono, ¶ se tutti
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Amor, che cosa ¶ fôra nel mondo degna o glorïosa
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si vede e fu nel tempo antico, ¶ e sará
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face, ¶ per darci su nel ciel l'eterna pace
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eterno Amor dispensa. ¶ 101. ¶ Ché nel giardin de le delizie
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chi d'Amor arde nel gioioso fuoco. ¶ E ch
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che l'alme fa nel ciel beate. ¶ 109. ¶ Tra le
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care cose che lasciasse ¶ nel testamento Cristo a' suoi
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paci. ¶ Volle ch'Amor nel petto a' suoi restasse
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Di tal fermezza poi nel cor impresse ¶ a' discepoli
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pur che divenga su nel ciel erede. ¶ Amor dolci
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voglia dente, ¶ stabile sta nel bene e sí contento
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amar costei, ¶ e su nel ciel salir seguendo lei
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1545
quivi non ripose, ¶ come nel fin di ciò che
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si schianti, ¶ pur che nel petto caritate aduni, ¶ non
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di core ¶ duo quattrin nel gazofilaccio offerse, ¶ ch'avanzaro
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vedrai fare ¶ altro abito nel bene, altra natura; ¶ ch
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de la sua croce nel profondo abisso: ¶ e quando
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fia 'l cieleste udir nel coro santo? ¶ 51. ¶ La vergine
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e non essendo alcun nel bel giardino ¶ né tra
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ciel Reina, che portasti ¶ nel ventre virginal il vero
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macchie oscure ed adre ¶ nel sangue prezïoso di colui
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Questo dicendo mi ferí nel petto ¶ d'un fiero
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In questo mi trovai nel fin del duro, ¶ aspro
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avea, ¶ era sí strana nel cangiar colori, ¶ ch'ad
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divin splendore, ¶ che fin nel cor mandommi i santi
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e mai non vidi ¶ nel duro sasso modo di
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serpi al basso, ¶ facendo nel cader un gran fracasso
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se tu vuoi ¶ intrar nel sacro e reverendo Tempio
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Andrea, ¶ che grida, e nel gridar s'ange ed
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lume ardente: ¶ e chi nel viso suo gli occhi
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conforme, ¶ sentendo gran piacer nel cor destarmi, ¶ ch'i
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il Tempio metto, ¶ scorgo nel pavimento una figura ¶ non
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prete le vestige ¶ intrai nel tempio, riverendo e altiero
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uom non lece, ¶ salvo nel matrimonio che Dio fece
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Eterna dico gioia, persevvrando ¶ nel buon proposto candido e
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caduta libertade, ¶ e fa nel ben oprar sí gran
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Carro sveglia ¶ i bobolci nel freddo e duro gielo
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mi duole. ¶ 142. ¶ Per questo nel venir poche vestige ¶ trovasti
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sante ¶ volato è su nel ciel al suo bel
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di costanza ¶ oggi è nel mondo il parangon famoso