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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
perduta. ¶ Pochi rubli tintinnavano nel mio portamonete, tutto quanto
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1983
non mi conducevano mai nel luogo più vero e
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1983
sembrava di essere arrivato nel posto definitivo. ¶ Avvertivo di
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1983
da una moneta trovata nel campo da un suo
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1983
né montagne né pietre. Nel cantiere v’erano altri
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1983
villaggi di legno, sepolti nel ghiaccio, dove i prigionieri
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1983
ghiaccio. Allora veniva allestita nel mezzo del lago una
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1983
a cercare lavoro, che nel mio paese non c
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1983
la disgrazia di Kostja. ¶ Nel frattempo io recuperai anche
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1983
ero di nuovo immedesimato nel lavoro. La parte della
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1983
disgelo, metterle lo zucchero nel tè, parlarle sorridendo, accostando
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1983
che la libertà consisteva nel seguire lietamente la linea
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1983
troppe scosse o sussulti nel letto di Irina, dopo
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1983
dal suo stesso progredire nel tempo. ¶ Il caldo dell
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1983
arbusti e infine entravamo nel bosco, tra frassini, olmi
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1983
verste fino a perdermi nel verde, e a non
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1983
di essere terrestre, che nel grembo della terra alimentava
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1983
II ¶ La folgore ¶ Camminavamo nel bosco veloci, quasi trafelati
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1983
gravidanza. A volte, magari nel cuore della notte, sentivo
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1983
andrà per conto suo, nel mondo pieno di pericoli
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1983
allarmi continuavano. Un giorno nel bosco trovammo un leprotto
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1983
riacquistare consistenza quando entravano nel discorso le ambizioni ferroviarie
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1983
avrebbe alimentato il fuoco nel ventre di locomotive destinate
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1983
di respirare. Si ficcava nel bosco, che cominciava a
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1983
di settemila chilometri, procedesse nel lavoro perché l’Imperatore
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1983
Zar poteva trovarsi dappertutto, nel palazzo d’inverno di
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1983
più lontano sentore. Invece nel terreno, adiacente al palazzo
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1983
numerose come le stelle nel cielo. Dovevano ingombrare i
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1983
che tuttavia galleggiava sempre nel fondo della memoria. ¶ Anche
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1983
ma che andavo recuperando nel momento stesso in cui
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1983
che s’era ficcato nel suo letto senza darsi
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1983
di non arrivare mai nel luogo definitivo. Anzi, ero
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1983
pochi giorni dopo, ricaddi nel genere di pensieri che
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1983
in cui tutto funzionava nel migliore dei modi. Erano
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1983
grandi jurte, e camminare nel deserto stepposo accanto ai
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1983
grave del mio fiume. ¶ Nel cuore di Marco germogliavano
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1983
perduto nella steppa o nel deserto, e di lui
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1983
perplessità, che si mostrava nel suo continuo tormentare i
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1983
eravamo alzati prestissimo e nel cielo erano ancora le
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1983
un paese di montagna, nel meridione. Un giorno e
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1983
sapete! Eccome se nevicava!» Nel suo ricordo risuonava ancora
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1983
come si fossero dissolte nel niente. E le montagne
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1983
come se fossi calato nel rullo infinito delle ruote
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1983
per tutta la notte, nel freddo e nel vento
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1983
notte, nel freddo e nel vento. Mi venne in
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1983
elementi improbabili e aleatori. Nel nostro smarrimento ci sembrava
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1983
testimonianza che ero proprio nel cuore dell’Asia. Ma
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1983
e rossi, larici, cedri, nel quale ogni cinquanta verste
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1983
osare di farci sentire. ¶ Nel cuore mi zampillavano momenti
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1983
e poi si perdeva nel nulla, per una enigmatica
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1983
nuovo cambio di cavalli, nel cuore della notte, senza
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1983
svegliai di nuovo soltanto nel mezzo della taiga. ¶ E
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1983
aver attraversato il lago, nel suo punto più stretto
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1983
Sentii uno strano gelo nel cuore. ¶ Forse avevamo sbagliato
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1983
fissarlo. Mi chiesi se nel suo cuore inquieto tremava
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1983
noi? Cosa ci aspettava nel villaggio? L’indomani ci
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1983
è il Friuli?» ¶ «Eccome! Nel villaggio vi sono molti
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1983
operai, alloggiati qui e nel villaggio vicino.» ¶ Era già
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1983
un tetto da offrirle. Nel suo paese scadere alla
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1983
per un’avaria inesplicata nel mezzo della taiga. ¶ Cominciammo
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1983
recai a far provviste nel negozio del villaggio. Mentre
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1983
piraterie. La venditrice venne nel negozio dalla stanza più
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1983
che avevo conosciuto bene nel periodo in cui avevo
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1983
sconosciuto, ma capii che nel villaggio lei doveva essere
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1983
era fermata a Kirkovsk. ¶ Nel villaggio, Nasarka il bottegaio
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1983
lui che lo continuasse nel tempo? Cominciò a fissarsi
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1983
Siberia. Coloro che morivano nel villaggio e venivano seppelliti
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1983
villaggio e venivano seppelliti nel suo cimitero erano presto
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1983
nostra situazione era sospesa nel vuoto, greve di incertezze
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1983
sua, era di inserirsi nel lavoro. Adesso che le
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1983
della grande costruzione. ¶ Anche nel villaggio, per quanto sperduto
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1983
sentirsi un piccolo elemento nel progetto smisurato. Ora cominciavo
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1983
studiammo per un istante nel viso, per riconoscere i
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1983
e aveva lo sguardo nel vuoto. ¶ «Andrà tutto bene
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1983
la mattina, appena scesi nel pozzo. Gli operai si
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1983
piega avrebbero potuto assumere nel futuro. Sempre più la
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1983
Capii ben presto che nel cantiere per lo più
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1983
mani. Noi eravamo piovuti nel cantiere dal cielo, e
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1983
scarriolanti, e non trovammo nel nuovo lavoro nessuna difficoltà
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1983
mi piaceva lavorare immerso nel bosco come uno scoiattolo
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1983
volta scaricata sembrava scomparire nel niente. Il lavoro durava
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1983
della Siberia, nelle steppe, nel deserto, nella taiga acquitrinosa
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1983
cominciato a farlo, perché nel lavoro cercava di starmi
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1983
e c’era persino nel negozio di Katja. ¶ La
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1983
quei mendicanti che girano nel gelo e nella tormenta
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1983
la malinconia di trovarsi nel cuore della Siberia gelata
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1983
alla quale non credeva. Nel mondo non poteva esserci
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1983
la lituana, e nessuno nel lavoro gli stava alla
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1983
piedi, nell’abito e nel viso, dal polverio della
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1983
me come a cogliere nel mio viso la conferma
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1983
rovesciate, qualcosa che era nel fondo di ciascuno. Forse
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1983
e la propria identità nel lungo esilio. I più
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1983
perché davvero vivevano sempre nel legno e di legno
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1983
più spesso a imbattersi nel pensiero che aveva consumato
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1983
nelle sue sabbie e nel suo pietrame ci faceva
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1983
un foro da fucile nel petto. Si trattava di
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1983
il lavoro, oppure dopocena, nel chiuso dell’isba, mi
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1983
perdute. Ogni tanto sbucava nel suo discorso qualche frase
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1983
noi, ci dava sotto nel cantiere. Anche lui, come
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1983
perché era sempre tuffato nel lavoro, e quando ne
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1983
per cercare di vederlo nel suo insieme. Lui s
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1983
come entrare alla cieca nel ventre della notte, se
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1983
della Siberia c’era nel fondo qualcosa di intimo
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1983
viaggio monotono e sobbalzato nel fango, e del sapermi
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1983
Se esso ci sorprendeva nel dormiveglia, per un attimo
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1983
verità era che arrivando nel cuore della Siberia, centinaia
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1983
di noi le parole nel nostro latino storpiato e
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1983
ormai conquistate e fissate nel ricordo, e ci risultavano
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1983
del tempo le avevamo nel sangue. Guardavamo i meli
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1983
e colare a picco nel lago profondo come l
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1983
più profonda del Bajkal. Nel villaggio aveva un solo
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1983
al suo fodero. ¶ Anataj nel villaggio era guardato come
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1983
per quanto ormai abitasse nel villaggio da vent’anni
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1983
ai contadini del villaggio. ¶ Nel nostro primo incontro gli
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1983
erano ritornati, e sentivo nel buio il loro respiro
116
1983
a restaurare le forze nel mio paese, vicino alla
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1983
ritornare per un po’ nel loro villaggio. Ma a
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1983
non ero ancora arrivato nel luogo definitivo. E invece
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1983
la cima della morbidezza nel petto colmo e nella
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1983
quasi di non vedere nel seni un paggio vestito
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1983
case in Mongolia o nel Turkestan, e che venivano
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1983
smarrire le misure. ¶ Proprio nel periodo della presenza del
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1983
valutati. Ci aveva guardato nel profondo degli occhi per
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1983
e restava a guardare nel vuoto, col cibo in
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1983
faceva?» ¶ «Pescava. Era entrato nel fiume, un fiume basso
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1983
ne andammo, perché già nel villaggio tutti dormivano, il
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1983
qualche modo si diffuse nel villaggio la voce che
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1983
di Anataj. Stranamente, anziché nel periodo della sua presenza
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1983
organizzarono un gioco. Piantarono nel mezzo del prato una
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1983
un po’ di fuoco nel ventre dei cavalli, che
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1983
salito sopra una barca, nel Bajkal, e aveva dato
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1983
Tutti gli operai cominciarono, nel tempo del riposo, a
133
1983
mano, a scrutare attentamente nel buio delle notti, nel
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1983
nel buio delle notti, nel freddo d’inverni iperborei
135
1983
solito venire a bere nel fiume, prima che fosse
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1983
avevano indicato col dito, nel sottobosco, le tracce del
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1983
L’ingegnere veniva raramente nel nostro cantiere. Spariva per
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1983
per guardare l’opera nel suo complesso, e i
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1983
s’incontravano mai, e nel vuoto del mancato incontro
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1983
terrapieno. Alle nostre spalle, nel cantiere contiguo, proseguiva il
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1983
della fatica, che aveva nel fondo il sogno costante
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1983
mi facevano pensare che, nel profondo, ognuno dubitasse sottilmente
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1983
sembrare qualcosa di sospeso nel vuoto. Forse erano le
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1983
tuttavia una presenza viva nel cantiere o nel villaggio
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1983
viva nel cantiere o nel villaggio. V’era sempre
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1983
ne trovava le tracce nel saccheggio di un apiario
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1983
potendo penetrare a fondo nel terreno gelato. ¶ Non sapevamo
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1983
maggiore consistenza. Era ricorrente nel mio pensiero la figura
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1983
costruita da Gurka. Spesso nel tragitto tra il pozzo
150
1983
fiducia un po’ scossa nel grande lavoro. Della ferrovia
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1983
nostro pensiero fuggiva là, nel cantiere ormai sepolto dalla
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1983
diventò un labirinto inestricabile, nel quale ogni cacciatore avrebbe
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1983
Il sogno d’immergersi nel bosco del grande nord
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1983
mentre nell’aria e nel cielo il buio si
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1983
a turno per vedere. Nel buio, in fondo, si
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1983
era qualcosa che dormiva nel suo sangue, e poco
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1983
rimasti tutto l’inverno nel villaggio e poi, appena
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1983
con cura, di portarci nel suo antro di lupa
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1983
due uomini, o che nel suo cortile biancheggiavano tra
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1983
abbandonare neanche quando stavano nel letto. Quando l’avevano
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1983
non c’era ordine nel suo passato. Ma una
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1983
faceva buoni affari perché nel villaggio circolava un po
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1983
stato messo di forza nel manicomio perché aveva osato
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1983
sono gente che vive nel sogno, ed ha una
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1983
di continuare a vivere nel sogno. Sai chi è
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1983
villaggio era ormai sepolto nel sonno, e non si
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1983
ora delle galline, spariva nel sonno per dimenticarsi l
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1983
mi fossero entrate veramente nel sangue? Mi ricordai di
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1983
quello che si diceva nel villaggio, che se i
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1983
i cani dovevano sentire nel cuore una nostalgia enigmatica
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1983
camminare e ci salutava nel buio, senza sbagliarsi mai
172
1983
fosse Falalej, bruscamente cresciuto nel giro di un anno
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1983
Si abbassava, smottava, sprofondava. Nel villaggio v’erano parecchie
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1983
gli scherzi che avvenivano nel cantiere. Così si smarriva
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1983
cui esistevano ingenti riserve nel tenebroso negozio di Katja
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1983
vedeva aumentare ogni giorno. ¶ Nel villaggio fu un avvenimento
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1983
con la sua barca nel lago, una notte di
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1983
bestia ladra che abitava nel palazzo nero, o quella
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1983
per la sua abilità nel vendere ogni cosa e
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1983
vendere ogni cosa e nel fare i soldi. Qualcuno
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1983
come me. La sorte, nel fare le parti, non
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1983
acqua era già bollente, nel samovar di rame sopra
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1983
ci riusciva di concentrarci nel gioco. Con il venir
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1983
se mi trovassi fuori, nel freddo, e vagassi alla
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1983
stato dimenticato del tutto, nel periodo burrascoso e sovvertito
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1983
spento, che si perdeva nel buio degli anni. ¶ Mai
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1983
andava ancora più indietro nel tempo, fino a ritrovare
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1983
tempo, fino a ritrovare nel sangue, nella parte più
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1983
discendenza. Era evidente che nel loro freddo cuore di
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1983
si era svegliato inaspettatamente nel mio cuore di vagabondo
191
1983
avesse in se stessa, nel proprio mito, la forza
192
1983
sepolta che si muoveva nel senso contrario, e teneva
193
1983
certezze si erano spente nel cuore dell’uomo, e
194
1983
parevano desti e vigili nel villaggio addormentato. Ognuno di
195
1983
lo zucchero d’orzo nel tegame, unto d’olio
196
1983
si perdeva a guardare nel vuoto. Ma poi il
197
1983
aveva fatto troppi guai nel cantiere. Solo il fiume
198
1983
le rive, e proprio nel punto dove era deciso
199
1983
bisognava guardarsi dal cadere nel tranello della fretta, perché
200
1983
fosse ancora accaduto. Ormai, nel cantiere degli scalpellini era
201
1983
terreo pessimismo di chi, nel suo intimo, rifiutava la
202
1983
russi tendevano ad adagiarsi nel sonno e nel sogno
203
1983
adagiarsi nel sonno e nel sogno, e che l
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1983
svanire, o di rovesciarsi nel suo contrario. Si andava
205
1983
certezze, e che tutto nel mondo procedeva in maniera
206
1983
e tutto veniva differito nel tempo e nelle nostre
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1983
Ma io temevo che, nel far questo, tutto il
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1983
ferrovia siberiana rientrava certamente nel numero) si potevano fare
209
1983
Desolati, con la morte nel cuore, con la sensazione
210
1983
rinsaldare le loro speranze nel lavoro e nel ritorno
211
1983
speranze nel lavoro e nel ritorno. ¶ Il cantiere era
212
1983
una frana continua. Costruire nel mio spirito qualcosa di
213
1983
capire. Là, nei teatri, nel punto più importante, c
214
1983
e per recuperare stranamente, nel fondo dei loro cuori
215
1983
chimerico giuramento di fedeltà. Nel fondo di sé conservava
216
1983
di diventare un ussaro nel suo esercito. ¶ Sapeva che
217
1983
come le avesse colte nel cavo a spirale della
218
1983
le cose si corrompevano nel tragitto che dovevano compiere
219
1983
donativi offerti e accettati nel chiuso di uffici segreti
220
1983
di lavoro e buttare nel fiume le fatiche e
221
1983
forestieri, delle formiche inserite nel congegno di un lavoro
222
1983
tutto andava avanti come nel passato. ¶ La pazienza degli
223
1983
diavolo ed aver lavorato nel paese delle aurore boreali
224
1983
non v’era nessuno, nel loro paese e in
225
1983
solo quando era mimetizzato nel gruppo, e si comportava
226
1983
trovato con il foro nel petto, contavano molto più
227
1983
sisma aveva fatto sprofondare nel lago larghe fette di
228
1983
veloci. Alle nostre spalle, nel cantiere dove ormai da
229
1983
Ci furono altri incidenti nel cantiere, per fortuna non
230
1983
che si era insinuata nel cantiere, e governava copertamente
231
1983
la jella era entrata nel cantiere, ne aveva preso
232
1983
non si sarebbe ripristinata nel tempo siberiano… Le nostre
233
1983
segni di essere entrato nel clima d’incertezza dell
234
1983
che si stava sciogliendo nel sole di ottobre. Ma
235
1983
fastidiose, ossia che eravamo nel cuore della taiga, e
236
1983
lontano, risucchiato dal tempo nel suo imbuto nero ed
237
1983
e gelata aveva indossato nel giro di pochissimo tempo
238
1983
raggiunto da nessuno. ¶ Eravamo nel cuore della taiga, totalmente
239
1983
mi sforzavo di puntellare nel pensiero l’immagine di
240
1983
villaggio, anche ciò che nel momento in cui l
241
1983
e non l’avevamo nel sangue come la gente
242
1983
sua bocca, nera caverna nel grigio della barba. Non
243
1983
ci fosse di vero nel fatto che lo si
244
1983
per spararci un colpo nel petto, come il cercatore
245
1983
morire, entrato da tempo nel numero delle possibilità, e
246
1983
come apprendemmo con certezza nel cantiere, nella curva del
247
1983
invecchiato di dieci anni nel giro di pochi mesi
248
1983
lo avevamo saputo, benché nel villaggio matrimoni e funerali
249
1983
altra dimensione, come entrasse nel cerchio d’ombra di
250
1983
errò per la Siberia nel tentativo di ritrovare i
251
1983
no. C’era ancora, nel senso che il gruppo
252
1983
orecchio. Che cosa recuperava nel ronzio della sua cavità
253
1983
dire o da fare nel mondo, e tutta la
254
1983
uomini l’avevano profusa nel passato. Consumavano il tempo
255
1983
sveglio, gli occhi sbarrati nel buio, come stesse rimeditando
256
1983
dover tornare tra poco nel grembo della terra. ¶ Marco
257
1983
che cosa ci trovasse nel ragazzo, ormai sui quattordici
258
1983
e stare a covare nel fieno con voi!» ¶ «Zio
259
1983
portare, provando una spina nel cuore perché quelle erano
260
1983
Pareva si fosse trasferito nel mondo nuvoloso e colorato
261
1983
ballare perché era entrata nel gorgo della danza, e
262
1983
alla sua situazione, dormendo. Nel sonno la dimenticava. Quando
263
1983
poteva succedere di tutto. Nel sonno accadeva persino che
264
1983
lui sparisse. Per esistere nel mondo era bene essere
265
1983
abbondanza del disgelo, come nel suo rombo soffocato intuisse
266
1983
con il bambino malato. Nel nostro discorso cadevano continuamente
267
1983
spintone e farmi cadere nel lago. E poi andarsene
268
1983
lui mescolargli un veleno nel pastone, e metter fine
269
1983
finché non era arrivato nel fondo del burrone. In
270
1983
stazioncine di legno costruite nel bosco sarebbero presto marcite
271
1983
replicammo. Tornammo a ricadere nel pensiero che, dicendo quelle
272
1983
neanche in casa, neanche nel letto. Di Katja diceva
273
1983
e lui sarebbe rimasto nel villaggio per sempre, corroso
274
1983
di ferro, e procedevano nel lavoro con speditezza e
275
1983
fine del lavoro, almeno nel nostro cantiere, e perché
276
1983
cento cose, per esempio nel fatto che, in ogni
277
1983
e dalla storia, stando nel villaggio di Kirkovsk? Tutto
278
1983
non di mesi, e nel momento in cui lo
279
1983
ciò aveva la contropartita nel fatto di lavorare alla
280
1983
quel giorno, ancora nascosto nel grembo del futuro, in
281
1983
donna soli come cani, nel deserto degli affetti, nel
282
1983
nel deserto degli affetti, nel freddo e nel gelo
283
1983
affetti, nel freddo e nel gelo della Siberia. Ci
284
1983
più profondo che coglievo nel ronzio percepito dentro la
285
1983
riduceva. Nelle nostre isbe, nel cantiere, vedevamo di continuo
286
1983
sfibramenti e nostalgie anche nel sonno, nel tempo che
287
1983
nostalgie anche nel sonno, nel tempo che passava in
288
1983
nostro destino era inserito nel ritorno, e acquistava figura
289
1983
piloni di pietra biancheggiavano nel sole. Sopra di essi
290
1983
tutto ciò che accadeva nel mondo. Sopra un carro
291
1983
tenevano le braccia conserte. Nel cielo della taiga salirono
292
1983
un’altra incominciava. ¶ Nessuno nel villaggio aveva alcun dubbio
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in ogni cosa, anche nel tessere i tappeti o
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che strisciare e brancolare nel torpore che l’aveva
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fantasia di voler saltare nel Bajkal dall’alto di
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ali delle cornacchie legate nel cortile di Katja. «Siamo
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cui tutti si ricorderanno, nel villaggio. Ma non devi
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suo piano gli metteva nel sangue una passione febbrile
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dopo l’altro, cadevano nel sonno, in fondo alle
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Falalej sentì un frullo nel petto e un nodo
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sfiorato da qualche follia. Nel suo progetto c’era
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dell’isba e ululava nel villaggio come un animale
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isba e si perdevano nel vuoto. S’immaginò che
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a cui nessuno negava nel proprio pensiero una sinistra
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andati. Lui era solo nel villaggio, a distanza immensa
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si decideva a venire. Nel cuore dell’estate un
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a lui che pensavamo, nel fondo più intimo di
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i rubli d’argento nel suo scrigno di forma
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irrobustì l’idea che nel fondo delle cose v
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aveva le sue radici nel mistero. Le cose vivevano
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vivevano nella notte e nel buio, non soltanto perché
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e negli alberi, sognava nel cane e si destava
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sua passeggiata di stregone nel mondo dei suoni, mettendo
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ci vedeva, e lui nel villaggio era fragile e
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russe come nessun altro nel villaggio. Le parole andavano
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le avventure di Polo nel libro chiamato Milione, perché
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dentro un bazar. Ma nel risvolto delle cose, negli
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l’epoca della pietra, nel lavoro della ferrovia, ed
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La fine del lavoro nel nostro cantiere ci faceva
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miei pensieri avevano colto nel segno. La ferrovia era
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mancati. No davvero. Neanche nel nostro cantiere» sussurrò. Ricordò
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dieci volte al giorno, nel luogo privato dell’isba
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quel tempo che apparvero nel cantiere i primi casi
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paura, ma in realtà nel nostro cantiere non c
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sia al cantiere come nel villaggio, e mi guardava
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immagine nebbiosa e dispersa… ¶ Nel divincolio d’immagini che
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che affondava le radici nel buio e nell’indistinto
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Mironicha ci aveva prestato. Nel villaggio c’erano tre
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si spogliò ed entrò nel mio letto, così che
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Falalej, si spogliava, scivolava nel mio letto e si
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Fui certo che lei, nel momento più scuro della
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una sua sistemazione definitiva nel passato. Era una cosa
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perché nessuno era arrivato nel punto in cui il
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incompiute, una volta entrate nel tempo, pian piano acquistano
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avessero cominciato a seminare nel mondo i segni della
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sul treno e portati nel nostro cantiere per essere
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che si erano precipitati nel lago di Tiberiade, e
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medico non si vedeva. Nel villaggio ve n’era
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a mano che montava nel cielo. Finalmente arrivò il
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lontanissimi da quelli immaginati. ¶ Nel ritorno pensavo di continuo
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mancasse, sul lavoro e nel villaggio. Ci mancavano i
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pensato tanto, sai, stando nel letto. Non dovevo lasciarmi
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finito, e poteva fuggirsene nel suo paradiso perduto. ¶ Marco
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vedere cosa succedeva veramente nel paese e tra il
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vissuti come i ragni nel loro buco. Forse, come
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alle ansie, alle veglie nel gelo, o al sudore
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mondo. E poi io, nel profondo, sapevo che la
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è scesa da tempo nel mondo dei morti. Sentivo
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ormai un posto certo nel mondo, e stava anche
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pensato quei pochi che, nel mio paese, ancora si