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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
croce. ¶ Gli erano morti, nella sua prima età, il
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1910
Un congiunto lo raccolse nella propria casa per allevarlo
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1910
mondo .» E come ricchezza, nella sua storia povera, non
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1910
neè suoi occhi vivi, nella sua femminilità lussuriosa, nella
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1910
nella sua femminilità lussuriosa, nella sua voce vibrante, nel
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1910
laboriosa, mise un’insegna nella strada ed aperse bottega
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1910
stato il primo errore nella sua educazione, quello di
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1910
il buon del Ferrante, nella sua dimessa veste dì
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1910
di danaro, si crea nella nostra società una falange
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1910
uomo corpulento, che tradiva nella stessa maniera del vestirsi
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1910
si esageravano, si esaltavano nella sua calda fantasia, dandogli
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1910
un estraneo si frammettesse nella sua casa, gli facesse
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1910
ancora un paio! » ¶ E nella sua corta barba fuligginosa
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1910
ed un vecchio, lì nella corte, glèinsegnò a suonarlo
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1910
imprevedibile: era il prediletto nella casa, il primogenito a
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Arrigo principiò a spiegare nella famiglia quella sua calma
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varietà, che radunava seralmente nella cloaca della sua piccola
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1910
grandi profumiere che bruciassero nella notte d’estate. ¶ La
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1910
non v’era lume nella sua camera, vide filtrare
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1910
per un rumore che nella notte sembri un congiungimento
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1910
in un catino. Entrò nella camera un po’ ebbro
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1910
fuoco le risalivan ora nella fantasia. Il suo calmo
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1910
che il campanile suonasse nella notte un’ora inoltrata
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1910
di vecchia prostituta che nella sue discepole riviveva la
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1910
braccio di lui, come nella vertigine di uno svenimento
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1910
cuore; passò venti volte nella corte per spiare dalle
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1910
per spiare dalle finestre nella casa del farmacista: ogni
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1910
gli altri si adunaron nella bottega del farmacista, chi
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Solo Arrigo rimase fuori, nella corte, pavido come la
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1910
Era scomparso, fuggito, e nella corte i vicini bisbigliavano
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1910
gran colpo di mazza. ¶ Nella camera della figlia non
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1910
Non osava più mostrarsi nella corte, per quel certo
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1910
pena ed egli sentisse, nella sua naturale onestà, di
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1910
il capo con timidezza nella retrobottega del farmacista. ¶ Costui
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1910
tremava una tale commozione nella vece, che il Riotti
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1910
piccola signoria che regnava nella città con grande sfarzo
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1910
che serve a riuscire nella vita, non la coscienza
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1910
quante volte aveva elaborata nella mente là sua prima
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1910
porta, Iui sèera barricato nella sua bottega senza farsi
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1910
Allora cominciarono a giungere nella modesta casa dell’occhialaio
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1910
luogo, essere carezzevole, persuadente; nella casa, nonostante i suoi
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1910
tornan la sera, imbacuccati nella pelliccia, quando non devon
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1910
correre la fama dèArrigo nella combriccola dei giovani signori
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1910
poi? Si era strutta nella fantasia un bruno tipo
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1910
piacque, sapendo che spesso nella vita il maggior premio
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1910
forse nelle ginocchia dolcissime, nella cintura svelta, nel collo
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1910
davanti al negozio. Cèera nella vetrina una grande cesta
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1910
altro giorno l’attese nella via, come se lèincontrasse
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1910
mise la mano inguantata nella sua mano, vi si
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1910
leggera; poi subito scomparve nella piccola porta, lasciando per
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1910
della tastiera, che riluceva nella penombra, sogguardando a lui
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1910
leggera dicendogli di venire nella sua casa, e quell
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1910
Quest’uomo la imprigionava nella sua forza come nel
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1910
e nervosa, che pareva nella sua delicatezza esprimere un
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1910
e complessa, che serbava nella sua forza un’ammirevole
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1910
trovato questo bel dominatore nella sua libera vita. Che
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1910
dieci minuti più tardi, nella tepidezza lasciva dell’accappatoio
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1910
detto Sacco, perchè aveva nella sua persona tozza e
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1910
amore che il pericolo nella sua vita irruenta, cavalcava
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1910
che intermezzi d’ozio nella sua vita coraggiosa. ¶ Ma
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1910
ch’è di rigore nella buona società. Si videro
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1910
onori di casa, destreggiandosi nella sua difficile condizione con
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1910
combattere ch’egli aveva nella sua piccola persona, prese
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1910
Dalla bottega umile, nascosta nella lontananza della strada suburbana
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1910
i romori delle mense, nella impunità promiscua della mezzanotte
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1910
del quarantotto, saldo ancora nella sua carcassa incrollabile, ancor
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1910
bella gioventù discorrevano, quando, nella cinta delle vecchie mura
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1910
altro, pieno d’irrequietezza nella stretta persona, pieno di
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1910
pregio; tutto aveva sofferto nella vita, le cose più
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1910
pallido fiorentino, che aveva nella sua faccia mansueta una
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1910
obbiezione, forse con gioia. ¶ Nella sua frivola incoscienza femminea
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1910
o abbandonata, si ricorda, nella invincibile avarizia del suo
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1910
quella morbida mano bianca nella sua propria forte e
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1910
convulso, con un rantolo nella voce: ¶ — Ebbene, se lo
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1910
e rimase a godersi, nella città ventilata, una bella
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1910
che almeno tre volte nella stagione frequentavano i venerdì
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1910
nessuno è sopra lei, nella piccola cerchia d’una
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1910
su coi tempi nuovi nella città fattasi borghese, e
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1910
della sua nascita, ma nella gara della vita egli
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1910
vi sapesse compiere, valeva nella fiera umana per la
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1910
affacciano al davanzale, guardando nella tremante azzurrità di quell
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1910
quella immobile tribolazione che nella vano invade ogni cosa
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1910
semichiuse; qualche moglie, vedova nella settimana, quando fu la
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1910
estrema prodigalità — l’amore nella sua vita era stato
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1910
d’una grazia inesprimibile. Nella saletta faceva un po
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1910
a dame e signori, nella promiscuità d’un grande
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1910
suscitato intorno a sé nella sua vita errante, all
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1910
chi la crede capace nella sua coltre di bella
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1910
propria vanità. Ogni sera, nella intima villetta, furon alterchi
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1910
sola qualsiasi lettera giungesse nella casa. Una volta che
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1910
tornati a vivere nascosti nella villa odorosa di gelsomini
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1910
il coraggio di credere nella fortuna. Ebbe una votazione
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1910
serio aveva saputo commettere nella vita. Non le rincresceva
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1910
non portava con sé nella vecchiezza nessuna rinunzia, nessun
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1910
degne d’esser rivissute. ¶ Nella penombra d’una camera
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1910
quella cintura pur salda nella strettezza delle reni, che
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1910
aveva contenuti, senza disfarsi nella lascivia, senza patire dalla
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1910
con invitarlo a pranzo; nella sua casa era sempre
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1910
e la fede ambiziosa nella meta del suo cammino
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1910
ragione d’aver sperato nella sua fedele pazienza, nella
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1910
nella sua fedele pazienza, nella sua devota urbanità. Gli
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1910
un profumo di violette nella loro storia d’amore
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1910
Piaggi s’avvicinò, inframmettendosi nella discussione con certe frasi
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1910
e pericolosa che talvolta nella donna fa sbocciare le
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1910
vicina a quell’età nella quale prendere un amante
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1910
godimento più fine che nella dedizione stessa. ¶ Infatti Arrigo
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1910
pareva un minuscolo gingillo nella sua mano forte. Ella
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1910
sue treccie, l’accompagnava. Nella sala quasi buia, tra
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1910
rose, lo dispersero via, nella notte, fra le musiche
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1910
di simile alla cingallegra nella sua fresca giovinezza, movendo
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1910
passò in quel mentre, nella sua carrozza scoperta, con
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1910
a malincuore, l’accompagnò nella sala. Molti altri li
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1910
un po’ sciocchi forse nella loro bellezza, non sapevano
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1910
gettar fuoco e fiamme nella retrobottega del povero Ferrante
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1910
in quel suburbio. Ora, nella sua casa, tutti avevano
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1910
selvatico Paolo, che ora, nella sua stessa positura, gli
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1910
gli piacque d’essere nella sua famiglia, nella retrobottega
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1910
essere nella sua famiglia, nella retrobottega rinnegata, fra gli
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1910
tenda scintillar gli occhiali nella mostra illuminata. ¶ Ma questo
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1910
braccio ed entrarono insieme nella bottega, come s’ella
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1910
quello sguardo da intenditore, nella luco pinna che sgorgava
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1910
un colpo di vento nella camera semibuia del fratello
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1910
e questo era pur nella sua voce, ne’ suoi
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1910
voce, ne’ suoi gesti, nella maniera che aveva d
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1910
volle resistere, si piegò nella cintura, si curvò sopra
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1910
Per riuscire a qualcosa nella vita bisogna credere con
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1910
con un grande palpito, nella commozione che le stringeva
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1910
che ognuno debba cercare nella vita la sua migliore
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1910
con una re timidezza. — Nella nostra casa non sei
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1910
argomenti della sorella minore. Nella casa di Stefano i
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1910
erano scatenate altre tempeste nella sua calma vita. Aveva
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1910
bene. Quando furon giunti nella camera da letto ed
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1910
pettinava. ¶ Poi era tornata nella camera, e s’asciugava
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1910
più fina, li presso, nella scatola d’argento. ¶ — No
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1910
ricchezza del petto e nella sinuosità del grembo, sopra
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1910
sembrava la denudasse intera nella sua più scultoria bellezza
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1910
La città s’inoltrava nella notte con un grande
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1910
per lei si radunava nella sala di quel teatro
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1910
avevano permesso di ritrovare nella piccola Isabella quella « intacta
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1910
altri, che andavano famosi nella città per casato, per
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1910
di luce si rovesciò nella sale. Sopra il canto
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1910
lettera. Ma quando fu nella strada, pensò che lo
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1910
d’impertinente che han nella nostra memoria i domini
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1910
c’era stato forse, nella tenacità con cui s
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1910
lui. Ma c’era nella sua riconoscenza qualcosa di
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1910
paura e senza fine. ¶ Nella sua fragile anima succedeva
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1910
il suo corpo immerso nella primavera, brillavano gioielli d
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1910
ella ripeteva ostinata, contraendosi nella febbre del suo tormento
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1910
ghette bianche; aveva disegnato nella sabbia, con la punta
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1910
il giorno mi stai nella mente, mi stai così
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1910
mia sorella. Credo che nella vita ci sia di
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1910
a guisa di sbarra nella piegatura delle due braccia
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1910
amate abbastanza per questo. ¶ Nella gabbia rugginosa i quattro
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1910
voleva dire buttarsi ciecamente nella perdizione del peccato. S
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Ed il silenzio tornò nella stanza, rotto appena dal
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1910
e Loretta si trovaron nella strada, soli, e si
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1910
reale o fittizia, era nella pienezza della sua vita
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1910
senti piena di tristezza; nella sua voce tremava quasi
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1910
Vuoi? ¶ — Sì, Rigo. ¶ Salirono nella prima vettura che trovarono
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1910
dalle intollerabili sorveglianze altrui. ¶ Nella dolce serata primaverile il
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1910
odoravano di fragranze vegetali nella sera primaverile. Anche il
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1910
stesso latte, la cullata nella medesima cuna: la figlia
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1910
tregua l’immagine fìssa nella mente. Voleva pensare ad
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1910
a perdita d’occhio nella notte bianca. Dietro loro
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1910
luce intensa, quasi violacea, nella quale turbinavano a sciami
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1910
era entrata in lei. Nella luce azzurra che pioveva
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1910
folti or radi, segnavan nella purità della notte certe
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1910
poco a poco, insensibilmente, nella tentazione, quasi per avvezzarsi
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1910
un rombo enorme saliva nella vastità del suo spirito
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1910
fredda, malinconica, gli appariva nella mente. ¶ E vedeva la
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1910
di spegnere il lume nella camera per aver più
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1910
da una lampada velata nella stanza vicina. E sentì
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1910
poterla tramortire, le intese nella gola il rantolo della
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1910
era, snella, arcata, forte nella sua tenuità, impallidire un
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1910
sentita male. Veramente, come nella sua visione, egli l
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1910
dalle due siepi, odorosa nella candida notte, la terra
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1910
sopraccigli. Forse aveva pianto nella notte insonne; gli occhi
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1910
alcun testimonio, gli amanti, nella prima inquietudine dell’esser
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1910
levò, leggera, flessuosa, muovendo nella vestaglia di seta il
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1910
boccette di cristallo, scintillavan nella penombra; un buon odore
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1910
ombra gli si addensò nella fronte. ¶ — Vuoi?... — fece ancora
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1910
cappelli chiari, che luccicavan nella vampa del sole. Lungo
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1910
l’imboccatura. Fantini amenissimi nella loro piccolezza, nutriti di
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1910
ed una a matita nella mano inguantata. Allegre, ciarliere
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1910
più; sapeva di possedere nella sua giovinezza, nella sua
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1910
possedere nella sua giovinezza, nella sua freschezza, un valore
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1910
tribuna. Disegnava qualche arabesco nella ghiaia con la punta
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1910
piova, — disse Rafa, entrando nella sala della bottiglieria; — un
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1910
giudici di partenza usciron nella pista, ed a galoppo
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1910
ma i tre primi, nella curva, li avevan un
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1910
loquace, un poco impertinente; nella lor natura di piccoli
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1910
tutto le piaceva, perchè nella dura gelosia d’Arrigo
193
1910
suo scaltro animo donnesco, nella sua mente calcolatrice, le
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1910
parlato, rimarrai nondimeno ferma nella tua decisione, ti prometto
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1910
giorno prima era stata nella casa d’Arrigo, perchè
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1910
nascosto, con più ansia, nella casa paterna. ¶ Ella non
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1910
le sue case bianche nella grande pianura, percorso intorno
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1910
polverose. ¶ L’automobile sostò nella piazza, ed uno sciame
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1910
si raccolse la fronte nella mano. ¶ Il cristo crocifisso
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1910
Il cristo crocifisso riscintillava nella sua corona d’argento
201
1910
ogni altra passione, chiuso nella sua funesta volontà, camminava
202
1910
specie di oscuro divieto nella sua medesima volontà. E
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1910
disse il domestico, entrato nella camera per prendere il
204
1910
Va bene. ¶ Ed entrò nella camera per mettersi all
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1910
di corsa ella entrò nella camera, vide i bauli
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1910
Era una cosa sua, nella sua camera: vicino al
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1910
d’oro si diffondeva nella camera col cader del
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1910
e qualche lacrima tremò nella sua voce. ¶ — No, non
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1910
bazzicava così di rado nella casa paterna, or vi
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1910
malignità su quanto accadeva nella casa del vicino. Non
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1910
sospetto e di lampi. Nella casa dell’amante aveva
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1910
stato l’ultimo episodio nella sua storia, e le
213
1910
e giorni osservando, indagando nella sua vita con quella
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1910
un dubbio era balenato nella sua mente, le si
215
1910
bellissima, questo era forse nella sorte naturale delle cose
216
1910
questo dubbio era balenato nella sua mente, ella subito
217
1910
domandò al fratello, saltando nella barca ed aggrappandoci a
218
1910
onda nè una scìa. Nella sua limpidità, le alte
219
1910
parlarsi. ¶ In quella pace, nella lentezza della remata, nel
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1910
l’osservava. Nel sole, nella grande vampa, la sua
221
1910
Egli remava lento, lento, nella infinita luce. Una riva
222
1910
infliggere carezze tormentose, avevan nella lor forma innocente qualche
223
1910
ella passava le dita nella sua capigliatura, gli scopriva
224
1910
le accompagnò il braccio nella remata. ¶ — È facile! — rispondeva
225
1910
pranzo; egli era entrato nella sua camera ad allacciarle
226
1910
i globi elettrici sospesi nella compattezza del fogliame; saliva
227
1910
pieno di stelle, che nella ferma sua limpidità si
228
1910
senso lusingarla o chiudere nella sua volgarità un significato
229
1910
nelle cene, ed avere nella sua casa profumata un
230
1910
faceva buio, più diveniva nella notte una immensa disperata
231
1910
le sembrava di smarrirsi nella perduta ombra, di navigare
232
1910
barca dei cantori lontanava nella sera lunare, e fievole
233
1910
del pettine di tartaruga nella treccia disciolta. L’odore
234
1910
letto, stirarsi un poco nella pigrizia, nella delizia dell
235
1910
un poco nella pigrizia, nella delizia dell’imminente riposo
236
1910
gioiello d’avorio, inquieto nella sua forma sottile, nervoso
237
1910
s’era stesa pigramente nella poltrona a sdraio, ed
238
1910
un poco d’ebrietà nella sua femminile indolenza, ne
239
1910
ne’ suoi modi ambigui, nella voce con cui lo
240
1910
con un roco ansito nella gola soffocata, e la
241
1910
violenza sui cuscini, corse nella sua propria camera, vi
242
1910
non guardar più oltre nella terribile possibilità di quell
243
1910
suo glorioso fulgore, disseminando nella curva dell’infinito una
244
1910
era pure in lei, nella sua bocca per solito
245
1910
un fumo di sterpi nella vertigine di quell’ora
246
1910
le sue carezze molteplici; nella gola turgida le saliva
247
1910
uscio serrato, la portò nella sua camera. Il pettine
248
1910
quella faccia avvenuta, come nella trasparenza d’un’acqua
249
1910
tempie senili, e vide nella faccia della sorella svenuta
250
1910
non consumata lo ferì nella carne, fin nell’anima
251
1910
la struggente inquietudine. ¶ Ma nella faccia di lui, devastata
252
1910
di quegli occhi pallidi; nella vampa stessa del suo
253
1910
a lei, perchè solo nella fuga, nella lontananza, nel
254
1910
perchè solo nella fuga, nella lontananza, nel tempo, egli
255
1910
avrebbero mai trovato pace nella lor propria coscienza? « Ricordati
256
1910
non trascinare anche lei nella propria rovina, bisognava che
257
1910
faccia si è confusa nella tua faccia. Ho inteso
258
1910
unica notte le riviveva nella mente come la sensazione
259
1910
eccola invece di nuovo nella odiata bottega, trai i
260
1910
insidia, che pur tradivan nella squisita leggiadria dell’arredo
261
1910
Ed ecco, l’aveva nella sua casa, disarmata, sola
262
1910
domandò, quando furon tornati nella sala e furon seduti
263
1910
roghi di splendore; lì nella profonda sala, dietro le
264
1910
Mi fai terribilmente male... ¶ Nella penombra egli la vide
265
1910
Di lì a poco, nella camera vicina faceva buio
266
1910
uscio aperto, che dava nella sala del bigliardo, si
267
1910
stato magari felice; ma nella sua retrobottega un po
268
1910
era da poco venuto nella retrobottega de’ suoi vicini
269
1910
la voce gli gorgogliava nella gola e non poteva
270
1910
due dita un pizzico nella stoffa della camicetta. — E
271
1910
in ogni movimento, e nella voce, e nello sguardo
272
1910
si era sempre condotto nella vita con tenace fermezza
273
1910
suo grande peccato. ¶ Anche nella chiesa, tra il vapore
274
1910
egli finalmente la conduceva nella chiara villa preparati per
275
1910
più distanti, quasi cancellate nella rossa veemenza del giorno
276
1910
campi coltivati, assottigliandosi laggiù, nella distanza, come un brillante
277
1910
Davvero? ¶ — Certamente. ¶ Ella fugò nella tasca della spolverina, trasse
278
1910
delle colline, si riposava nella pace degli antichi boschi
279
1910
lei, ch’era vissuta nella città selciata di pietra
280
1910
altro lago le salì nella memoria, più bello ancora
281
1910
giardini andavano a bagnarsi nella pianissima onda e c
282
1910
e la più dolce nella sua vita, quando un
283
1910
che si formava leggerissima nella piegatura del suo braccio
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lentamente si andava sciogliendo nella ventilata ombra della sera
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Tutto gli parve mutato, nella città che pure conosceva
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lì, per quelle strade, nella giornata. E la vedeva
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esclamò la madre, entrando nella stanza illuminata. — Figlio mio
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di una vita febbrile nella sua faccia devastata. ¶ Egli
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guardarono ancora in silenzio. Nella sua casa egli era
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non osavan troppo investigare nella sua vita misteriosa. ¶ V
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mento scarno gli tremava nella commozione. ¶ Allora, in quel
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si cinse, come se nella sua canizie venerabile, in
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tua madre? Tu, che nella tua casa non hai
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te? Cos’hai fatto nella famiglia, tu, per poter
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era venuto a minacciarlo nella sua notte d’amore
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un urlo. Ma Paolo, nella sua forza tranquilla, non
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spirito, ed egli entrava nella tragedia imminente con una
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sentì del tutto solo nella vita, e questo senso
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delle parentele, aveva nascosto nella cenere del suo focolare
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somme disperazioni, ancor balenava nella sua morte interiore. ¶ Era
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al palazzo Giuliani. Guardò nella corte; le scuderie eran
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Io spegneva, piano piano... ¶ Nella mattinata la città operosa
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la fronte l’accolta nella mano, finsero d’essere
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le loro con affetto. ¶ Nella sua gran desolazione gli
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ch’ella era venuta nella sua casa, con un
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l’aveva quasi ammaestrata nella corruzione, le aveva scaldato
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era più solamente racchiuso nella sua coscienza; ora usciva
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sua paura. ¶ Quando giunse nella contrada ove abitava l
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sere che avevan trascorse nella sala semibuia, tra i
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anima che mandava profumo; nella sua semplicità era qualcosa
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C’è un momento nella vita della donna, in
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lei non saranno dimenticagli nella sua fedele memoria — il
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più. ¶ — Clara! ¶ Ella entrò nella sala con quel suo
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aver tuttavia qualche grazia nella sua consumata persona, di
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che mi si offriva. Nella sua verginità, piena di
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orrende passioni. ¶ Sai: veniva nella mia casa; qualche volta
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mi ricordo, è venuta nella mia casa, e si
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livido, che vedrò sempre nella luce della mie pupille
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fa, Clara, che fa?... ¶ Nella piccola sala, piena di
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una notte di stelle nella piena estate: Lazzara era
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tremule, come fuochi fatui, nella notte piena di stelle
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estate. ¶ A quell’ora, nella villetta, nella casa rustica
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quell’ora, nella villetta, nella casa rustica del giardiniere
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in città a prostituirsi nella mala vita, e più
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da terrazzo. E guardava nella chiara notte, un po
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lontano. ¶ Lora si sdraiò nella poltrona con indolenza, rovesciò
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il suo fervido cuore, nella cella rigorosa, nei cortili
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li scioglieva stupendamente, facendoli nella corsa ondeggiare come una
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come fiamme di fosforo nella spaventosa oscurità. ¶ Quando riaperse
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i suoi forzieri traboccanti nella profonda immensità; erano collane
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della mietitura. ¶ Un giorno, nella grande ora meridiana, ella
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riprendevano il sonno interrotto nella vaporosa quiete della notte
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di oscillazione, di tremito, nella sua persona sinistra. ¶ — Chi
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splendente, quasi inverosimile, tanto nella sua bellezza era qualcosa
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all’apice delle dita, nella muscolatura dei polsi, una
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affondare l’unghie acute nella sua carne molle, si
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forte, coi denti, lì, nella gola, dov’è la
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ancora. ¶ Ma ella raccolse nella voce tutta la sua
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disperazione. ¶ Col piede urtò nella lampada caduta, la raccolse
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sei venuta a trovarmi nella mia casa per la
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per la prima volta nella tua casa, e dopo
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quando ne piangevo, dunque... ¶ Nella terribile semplicità di queste
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lo stesso. ¶ E mise nella sua voce, in queste
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Non temere, Lazzara. Sali nella tua camera e dormi
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d’acqua corrente, che nella risonanza della notte riempiva
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senz’alcuna mia colpa. ¶ Nella faccia bianca dell’uomo
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per vederti .Sono stato nella casa di mio padre
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nell’ angolo, s’impiccioliva nella stretta de’ suoi propri
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ebbrezza del suo perdimento, nella vertigine del suo rinnovato
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un fiotto d’anima nella gola gonfia... Un battito
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immerse le dita aperte nella sua treccia spiovente; ma
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lungo il polso, fin nella giuntura del braccio, dove
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cercando l’aria stellata nella oscura prigione. Poi si
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morte. Voleva tuttavia ferirla nella sua carne più viva
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senza numero di volte nella mia solitudine disperata, come
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la sua sorella giaciuta nella medesima cuna, colei che
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peccato, infranta. E subitamente, nella faccia della sorella svenuta
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come l’ultima volta nella casa dell’umile occhialaio
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che aveva osato racchiudere nella pavida sua temerità l
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non mietuti si stendevan nella immensa pianura, ed ogni
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dell’estate. ¶ Ed ecco, nella incendiata serenità, il sole
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le brillanti falci, spezzando nella ressa improvvisa qualche fusto
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fianco, la faccia bruttata nella terra tutta molle si
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Cristo, nostro Signore, raccolga nella sua pace l’anima