parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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aveva riportato la luce nella memoria dei suoi abitanti
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essere state più importanti nella mia formazione intellettuale e
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mia formazione intellettuale e nella mia educazione sentimentale e
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anche l’idea che nella mia testa, come nella
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nella mia testa, come nella testa di tutti, ogni
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livelli altissimi, erano chiuse nella prigione delle cosiddette ‘brutte
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o oscen.(e) o, nella migliore delle ipotesi, pop
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di scrivere la parola nella forma separata “accatt’amori
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languido e malinconico, che nella sua magrezza sembrava carica
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che poneva l’accidia nella lista dei sette peccati
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che sbatte gli accidiosi nella palude dello Stige, sotto
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ne stanno completamente sommersi nella «belletta negra»: la loro
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bene cui si abbandonarono nella prima vita, e fa
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settentrionale “papà”, che ancora nella seconda metà dell’Ottocento
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parola “babbo” è del 1967), nella lingua comune, dove sostiene
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ha trovato posto anche nella letteratura: all’inizio dell
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Bandello. Scrive infatti Boccaccio, nella decima novella dell’VIII
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primo luogo, è registrata, nella forma “barlafùs”, ovviamente, nel
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entrarono, per così dire, nella normalità: l’uomo era
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avrebbe provveduto a disfarsene nella pattumiera del magazzino dove
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di quei pupazzetti sbarcati nella nostra casa da un
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anche, per lo più nella variante “belinon”, “belinone”, per
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meravigliosamente» li conobbi, e nella loro infinita varietà amai
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all’incirca stava scritto nella nota al passo. Parole
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anonimo poeta la incastonò nella sua ballatella. Di “broilo
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si discetta di chi, nella categoria dei malati, sia
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E parola frequente, anche nella forma “cacciarsela”, nelle parlate
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significato di certe parole, nella speranza che celassero ‘cose
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una trombata e simili: nella migliore delle ipotesi, e
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garantita, per quanto solo nella sua accezione linguistica, dall
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professoressa di Lettere. Che nella sua accezione sessuale “copula
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ma mi piace, dolce nella memoria, la mia primadonna
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delizie’, dell’ebraico, tradotto nella Vulgata con Paradisus voluptatis
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ha un suo valore». Nella pratica della lingua, continua
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chi faccio all’amore». Nella medesima incertezza ci lascia
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per motivi di famiglia nella colonia De Orchi, e
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tipo di statistiche, rientrerebbe nella media, anche se ogni
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popolare, come abbiamo letto nella voce del Tommaseo-Bellini
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alla sua promessa, perpetuava nella persona che aveva messo
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al 1972 - ma è entrata nella lingua italiana con una
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disposte a superare. Però, nella sostanza, se non proprio
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Roma che dichiara che nella sua città non gli
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sapevo, ma sentivo che nella parola c’era tutto
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quale subito dopo, già nella prima metà dello stesso
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cotte nel fuoco o nella stufa. ¶ gavazzare (verbo) Far
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creando un’immagine memorabile: «Nella Galleria, tra gli stucchi
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il dizionario - lo Zingarelli, nella fattispecie, che è l
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di alto lignaggio che nella sua storia ‘vera’ - nell
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il mio amico Marcello: «Nella giumella delle mie mani
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probabilmente non ha appreso nella sua città natale bensì
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febbriciattola, malavoglia’, in Umbria, nella variante “gnagnara”, con il
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dava straordinarie feste-trappola nella sua raffinata casa foderata
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Gamérra, un livornese attivo nella seconda metà del Settecento
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e in caratteri azzurrini, nella parte centrale della tazza
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è rimasta scritta indelebilmente nella memoria. ¶ impiccetta (sostantivo) Ficcanaso
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che lo aveva assistito nella versione. Sereni mi gratificò
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e l’aveva infilato nella sua cartella, diede prova
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colui «che si compiace nella venere (= ‘nelle cose del
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e dei suoi collaboratori nella stesura del Dizionario dei
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lenzuola e biancheria direttamente nella lisciva e le lavava
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essere messo a bagno nella lisciva se non mi
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del grillo, al calduccio nella sua tana. ¶ Ormai, però
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passi sempre più decisi nella pubertà e nell’adolescenza
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e nell’adolescenza, e nella consapevolezza che la differenza
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si spalancò davanti, e nella lussuria sprofondai con una
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valutazioni etiche, oggettivamente riconosce nella lussuria il mezzo di
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infilarsi in bocca e nella pancia cose assurde, tipo
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fossi imbattuto, in III, 15, 3, nella parola malacĭa che, come
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modo di atteggiarsi, anche nella faccia, anche nel rapportarsi
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una chance in più nella grande lotta quotidiana per
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babbeo, tonto. Alessandro Manzoni, nella Ventisettana l’usava, “martorello
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di Tonio: «Quel martorello [nella prima stesura del romanzo
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visita insieme alla mamma nella sua villa di Cardina
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aveva lavorato come giardiniere nella villa dei suoi genitori
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fra sé e sé nella memoria, avendoci davanti, gli
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un po’ per sfoggiare nella sua pagina un sì
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hanno guidato a lungo nella vita. ¶ La nonna Giuseppina
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quindici anni, era specializzata nella storia dei santi, nei
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che mi sono apparse nella luce e nel silenzio
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passato e vivi soltanto nella memoria. Nostalgia della nonna
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la sera prima, sbrigammo nella mattinata. Alle 11 eravamo già
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militare in eserciti stranieri. Nella tesi scritta in latino
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facevano gli ‘esteti’, e nella quarta edizione lo biasimò
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sette-otto anni, credevo nella perfetta convertibilità matematica dei
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consapevole e responsabile coerenza: nella vita e nello stile
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riguardato la parola “omosessuale” nella sua globalità, senza analizzarla
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pensiero mi si spense nella mente, cancellato dal lampo
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ridere e forse perché nella mia vita sentimentale e
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autonoma dopo quella vissuta nella pancia della mamma e
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entrate attraverso i parlanti nella lingua di registro familiare
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che, scopro ora riascoltandolo nella memoria, è un perfetto
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era quella che compariva nella divertente esclamazione in cui
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si era ormai sedimentata nella mia memoria lessicale, nelle
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nel mio vocabolario e nella mia fantasia, un’accezione
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aggettivo “peloso”, si installò nella mia mente, anzi si
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mente, anzi si formò nella mia testa, in un
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che, una volta rientrato nella “vita civile”, aveva fatto
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ebbe un dolce ruolo nella formazione del mio lessico
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fatto la sua apparizione nella mia vita, durante l
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bellissimo, bellissimo ancora oggi nella memoria: il seno tondo
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su, mi ritrovo incerto nella scelta e alla fin
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maniera in cui coniugava nella sua persona fascino e
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determinano sulla linea mediana nella regione sternale un’infossatura
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dove il suo primato, nella mescolanza delle forme regionali
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porta doni ai bambini nella notte, appunto, dell’Epifania
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quest]), se si abbatte nella mano piena, vince e
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dentro; e se dà nella mano vôta, resta perdente
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compagno di banco, quando nella austera e gelida aula
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lo chiamammo tutti Pisquano. Nella nostra testa il termine
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disse poi, di cogliere nella disinibita fanciulla qualcosa di
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dare senza mettere nessuno nella condizione di chiedere, di
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varietà delle potte pur nella persistenza del tipo, una
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una donna e, specificamente, nella nostra tradizione culturale di
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verseggia Vincenzo Monti, non nella traduzione dell’Iliade, bensì
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il trecentesco Donato Velluti nella sua Cronica domestica). Non
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dato a ragazzette (e nella forma “pulzello” anche a
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labbra rubinetti. ¶ Per trovare nella letteratura italiana un rubinetto
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usarla pare essere stato, nella prima parte del Quattrocento
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del Cinquecento, Antonio Vignali, nella sua Cazzaria, in un
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guscio dell’uovo’, ma nella sua immediatezza ed evidenza
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suscitando rabbia e disperazione nella malcapitata: poteva succedere mentre
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in verità alquanto recente, nella lingua letteraria. Comincia Alfredo
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che, maestro di ritratti, nella Ciociara scrive: «Una vecchia
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vela - cominciai e finii nella stessa settimana di vacanza
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spiacevole, che succede continuamente nella vita di ognuno e
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dire che ho fruito, nella vita, di molti casi
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romana: e a Roma, nella redazione di Paese Sera
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però la conoscevo bene: nella bella stagione, quando le
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si faceva avanti, irrompeva nella sala d’attesa, che
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Miglietta lo trovò lì nella sala d’attesa e
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una parte, benché muta, nella faccenda, ci raccontò mille
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con cui si esprime nella sua mente e nel
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l’uso del verbo nella forma interrogativa accompagnata dal
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mi costò due notti nella biblioteca del Collegio ma
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riguarda l’organo femminile, nella costante ricerca espressiva cui
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l’uso di “vulva” nella prima frase, e nel
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susciterebbe perplessità e ilarità nella Cicciolina destinataria del messaggio
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gambe una cosa simile -; nella seconda frase, l’uso
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di “figa” farebbe nascere nella paziente qualche dubbio circa
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fin dal XIV secolo, nella variante “fica”, persino in
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al Grazzini, ma è nella forma lombarda che celebra
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toscano-umbro molto diffuso nella poesia erotica del Cinquecento
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che si presume implicita nella cosa in sé - uno
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seguito nell’originale e nella traduzione, non meno tenera
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rompere e distruggere - spahhari, nella loro lingua - non scherzavano
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con foglie azzurro-violacee nella parte superiore e fiori
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Piero Chiara, mi imbattei nella parola, il contesto mi
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in casa, da bambino, nella forma “stremizi”. «Te me
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che esso ha costituito nella sua carriera di attrice
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la mettono a lemma. Nella lingua scritta è stata
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che ti ho scritto nella lettera e tutto quello
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nel dizionario di italiano, nella parte etimologica della voce
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canzone che mi canta nella mente quando, per caso
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neanche tra quelli contenuti nella scatola gigante della Faber
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Henri Le Grand, attivo nella prima metà del Seicento
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parola è scomparsa, sia nella prima sia nella seconda
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sia nella prima sia nella seconda accezione. Non è
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Si legge, per esempio, nella traduzione trecentesca della Vulgata
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volgare e popolare -, ma nella situazione in cui, per
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parsimoniosamente la nonna versava nella padella la polverina che
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mi si è impressa nella mente fin da quel
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che le parole hanno nella vita delle persone, come
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parole ascoltate e usate nella realtà quotidiana hanno trovato
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volumi in cofanetto pubblicata nella BUR, Milano 1977 (ora è
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C., Napoli 1829-1840, 7 voll. - entriamo nella lessicografia del Novecento che
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Tommaseo, che ho consultato nella quinta edizione milanese, quella