Cesare Battisti, Gli alpini, 1916

e scritto e presentato nelle visioni fotografiche; ma mi

portar vivi e sani nelle loro case, nelle loro

sani nelle loro case, nelle loro famiglie. Non dimenticherò

lunghi inverni nella neve, nelle tormente. Poco sanno d

volte l’oceano rientra nelle cose normali. Le terre

in Siberia, hanno scavato nelle miniere d’Australia; hanno

perciò scarsi di pane. ¶ Nelle grandi città, nelle regioni

pane. ¶ Nelle grandi città, nelle regioni manufatturiere, lo scoppio

più desto potea farsi nelle città, nei maggiori centri

maggio decorso si schiuse nelle cento città d’Italia

affrontate dagli eserciti nostri nelle prime guerre per l

uno sperone roccioso, impedì nelle primissime ore del mattino

di qua del confine. Nelle bottiglie, nei ripostigli ove

fatto dalle truppe alpine nelle Alpi di Trento, vorrei

suo fatto d’arme. Nelle Giudicarie, in Val di

di vino buono proprio nelle osterie della città; quanto

Baldo trentino è saldamente nelle nostre mani, e le

sola trincea fu abbandonata. Nelle trincee a 3200, 3300 metri, trincee

quest’arma più rapida nelle sue funzioni, più libera

dei nostri fiumi siano nelle mani dei nemici? Perchè

varcarono il confine e nelle terre redente sorsero i

a canaloni di roccia, nelle magre strisce di terreno

di emigranti, si integrano nelle virtù proprie della razza

aspettatevi il loro aiuto nelle piccole cose, nel superfluo

piccole cose, nel superfluo, nelle esteriorità. Se un compagno

un compagno resta addietro nelle marce l’unico aiuto

fa apparire bambini, fanciulloni nelle ore del riposo, nelle

nelle ore del riposo, nelle giornate di calma, o

grido con cui accompagnano nelle sagre, nelle feste nuziali

cui accompagnano nelle sagre, nelle feste nuziali, l’innocuo

durante la lunga dimora nelle terre del Nord, avea

distruzione del Belgio che nelle intenzioni germaniche o dovrà

la sorte trista caccia nelle carceri e davanti ai

plebi tanti studiosi appartati nelle biblioteche? Tanti deputati, facili