Vittorio Alfieri, Agide, 1788

finta in biasmo di noi. Sparta ridurre ¶ qual già

spenti; e sta in noi soli Sparta. ¶ Ma il

ad esse e a noi la sua salvezza. E

sua salvezza. E a noi ¶ efori veri, a Sparta

tutto. Al par di noi ciò sanno ¶ i nemici

tanto ¶ nome è fra noi, che se in mio

re. ¶ Popolo ¶ Per Agide, noi tutti ¶ presti a morir

no, mai non fia. Noi tutti ¶ farem prestarti da

gli ebber fugati, e noi ritratti illesi ¶ in securtà

Ma, viene ¶ Anfare a noi? degno consiglio e amico

era, è ver, fra noi, pria che di Sparta

tu speri ¶ torre a noi nostra fama. A te

quasi degli avversi a noi. ¶ Per anco il grido

nostra ¶ dignità, stan per noi forze non poche. ¶ Grande

già. Ma basta ¶ per noi, che più non esca

in breve ¶ Agide a noi ben custodito traggi. ¶ SCENA

fosse da alcun di noi. Lo accuso io quindi

A tal siam giunti ¶ noi tutti omai, che a

d'Agide: ingannati ¶ forse noi fummo... ¶ Anfare ¶ Il sete

sue parti tutte: a noi le nostre ¶ di compier

grazia or vi chieggiam noi tutti: ¶ purch'ei lo

fragor tremendo, ¶ che a noi si appressa? In suo

intanto, o cittadini. E noi, ¶ efori, noi la maestà

cittadini. E noi, ¶ efori, noi la maestà di Sparta

ti arreco ¶ libertà, di noi degna. — In altra guisa

Al fine ¶ vinto abbiam noi. ¶ Agesistrata ¶ Che fia? ¶ Agide

disgiungeteli tosto. ¶ Agide ¶ In noi por mano ¶ qual di

potrem, dagli occhi nostri, noi.