Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893
concordanze di «noi»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1893 | di Raffaello bisogna che noi veniamo fino al 1503. Egli | ||
2 | 1893 | ingegno per modo, che noi siamo costretti a dire | ||
3 | 1893 | della pace. ¶ Ora se noi pensiamo, o signore, al | ||
4 | 1893 | di sottomettersi. Buono per noi, buono per la civiltà | ||
5 | 1893 | sacre del Cinquecento?... Eppure noi italiani accogliamo in ginocchio | ||
6 | 1893 | esprimerò solo un'osservazione. Noi abbiamo spezzato nella nostra | ||
7 | 1893 | del nostro secondo Rinascimento. Noi, o signori, diciamolo, se | ||
8 | 1893 | di freddamente oggettivo per noi, qualche cosa che non | ||
9 | 1893 | esempio, i Primitivi, che noi volentieri ammiriamo anche quando | ||
10 | 1893 | precisamente come riesce a noi letterati di meravigliarci quando | ||
11 | 1893 | essa ha suscitato in noi vogliamo esprimere con un | ||
12 | 1893 | questa nostra grande epoca, noi, pur troppo, l'abbiamo | ||
13 | 1893 | tavole anatomiche. ¶ E ricordiamolo; noi a forza d'aver | ||
14 | 1893 | nostro passato. Intanto che noi lasciamo dire e fare | ||
15 | 1893 | di chauvinismo, anche per noi, ogni tanto, farebbe così | ||
16 | 1893 | affatto spento fra di noi nel Cinquecento, come certi |