parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

concordanze di «non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1936
più osar di protestare. ¶ *** ¶ Non protestò nemmeno il giorno
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1936
fitta nell’occhio destro. Non era ancor morto, quando
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1936
Per la Madonna santissima!» ¶ Non parlava. Un tremito convulso
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1936
allora dovette sorridere, ridere. Non si sa come fece
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1936
in fretta, senza rantolo. Non faceva nulla per arrestare
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1936
Tesemmà, che di regola non diceva neanche buongiorno a
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1936
più possibile piccino per non ingombrare. ¶ La cosa era
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1936
di servizio, lui, Tesemmà, non ne aveva mai fatti
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1936
raccontato a tutti – e non poteva mentire, perché chi
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1936
a ucciderlo. La cosa non è facilmente spiegabile, ma
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1936
e della cosa più non si parlò. Ma ora
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1936
sanno e, se Goitana non lo sapeva, se ne
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1936
sapeva, se ne informasse – non possono tener nascosto il
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1936
verificavano a Chissàt Atrò non si erano verificati né
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1936
il tabitt in questione non era stato arruolato che
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1936
pericolosità di queste leggende, non aveva esatta percezione di
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1936
della anime di quaggiù non ancora formata – giustamente trovò
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1936
una cosa del genere non poteva essere riportata al
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1936
Tesemmà replicò che quella non era una iena come
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1936
osservato che un ascaro non dorme mai, la notte
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1936
ululare. ¶ La iena, infatti, non ululava più. ¶ Nell’alzare
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1936
le cose in furia. Non si trovò nulla. Evidentemente
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1936
quel momento: Johannès che non era venuto al pozzo
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1936
evitarla quando chiese che non isolassero il plotone lassù
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1936
davano i signori ufficiali. Non era stato Tesemmà ucciso
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1936
hai il senso di non potertici fermare e d
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1936
la ragione per cui non ci meravigliamo, noi del
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1936
noi del XX, di non aver avuto, in un
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1936
scusi, perché qui e non – per esempio – là?». E
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1936
La strada per noi non c’è, la si
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1936
procede d’un fiato. Non ci si ferma quando
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1936
Ma è stanchezza che non s’accumula né incrosta
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1936
su Macallè. In furia, non c’era tempo da
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1936
scender di sella se non le volte che, addormentato
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1936
ci si accorse che non c’era chiavistello, si
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1936
per te. ¶ O Macallè, ¶ Non mi t’han fatto
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1936
lontano e il pensiero non si può raccogliere. Tra
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1936
impenetrabile. Lo interroghi e non risponde: non sa nulla
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1936
interroghi e non risponde: non sa nulla, non ha
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1936
risponde: non sa nulla, non ha visto nulla, non
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1936
non ha visto nulla, non capisce: è un povero
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1936
a qualche iena famelica. Non così pensa lo Sciumbasci
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1936
mormora all’orecchio: «Quello, non buono, Goitana. Quello sapere
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1936
ordini sono chiari: dicono non toccare gli inermi. Bisogna
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1936
alle quattro di sera non erano ancora rientrati. Al
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1936
per far legna e non erano ancora tornati e
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1936
mulattiera di Debrì, ma non eran ripassati indietro e
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1936
quattro denti per dente.» ¶ Non era la prima volta
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1936
e restavano ischeletriti. Pirzio non se n’accorgeva: era
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1936
lo battezzarono «il Leone»: non aveva bisogno di ruggire
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1936
schianto di fucile – partito non si sa di dove
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1936
dietro una roccia, e non sai come. Ti schiacci
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1936
ascari continuano a guardarti. Non sorridono essi. Faranno quel
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1936
con la Breda puntata. Non prevedi, vedi tutto questo
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1936
chi va là, lui non aveva risposto e allora
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1936
notte che le stelle non riescono a forare: restano
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1936
è il tuo tenente?» ¶ Non lo sa. Svenne nel
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1936
un male orribile, ma non si lamenta. Mi chino
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1936
Mi chino sulla ferita: non la vedo, ma ne
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1936
frenare d’improvviso per non precipitare dalla parete che
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1936
più le notti, a non dormirle, son lunghe. A
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1936
ravvolti nella lunga futa. Non abbiamo né tende né
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1936
né tende né tè. Non abbiamo neanche paura. Il
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1936
che mi sembra di non aver mai marciato. Buffa
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1936
e irregolari: ma folgoranti. Non stasera in questa notte
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1936
forse (ma io, purtroppo, non lo credo) assolutamente banale
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1936
captata. ¶ Potrei, stasera, se non avessi un sonno cancrenoso
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1936
di qualche cosa, vendicarmi. Non lo faccio. Ma confesso
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1936
gorgònea: una volta affissatotici, non ti liberi più dal
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1936
Debry, sotto il fuoco, non riuscii a deviare da
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1936
uguale al mio e non potevo ammirarlo. ¶ Quando finì
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1936
è mancata. Cento morti non sono uno spettacolo più
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1936
altre parole difficili che non ho capito. Allora ho
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1936
vincer la paura, a non sentirmi solo. ¶ Così, a
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1936
porta e lo ringrazia non per la visita, ma
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1936
le ha detto che non è nulla, che guarirò
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1936
madre è bella; e non vecchia che quel tanto
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1936
ho solcate, scavate. Ma non posso chiederle perdono perché
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1936
quattordici anni soltanto e non portava nessun rosso gallone
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1936
che, come tutti sanno, non sono altro che scioani
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1936
altro che scioani tabitt, non toccano un guerriero, anche
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1936
eccolo lì. È monte non buono e pieno di
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1936
giovani se ne ricordino. Non gli scioani, che di
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1936
che di far questo non han coraggio, ma i
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1936
chi cade e più non lo rivomita. Non inghiotte
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1936
più non lo rivomita. Non inghiotte Menghesti la terra
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1936
Così disse Tesemmà, che non ha mai letto la
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1936
Da quel giorno Tesemmà non ha più lasciato il
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1936
provò a parlare e non ci riuscì. Stava immobile
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1936
che Goitana facesse altrettanto. «Non buono» diceva. Goitana rideva
91
1936
più là, che lì non c’era nessuno: «Chi
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1936
macchia stringendosi a Goitana: non già per difendersene, ma
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1936
che un uomo coricato non vi si scorga. ¶ S
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1936
loro imprudenza. I giovani non volevan credere che i
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1936
che i cespugli sparassero: non erano mai stati in
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1936
stati in Libia e non sapevano le abitudini dei
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1936
credo anch’io che non ne valga la pena
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1936
fuoco. Come al solito. Non so come si regga
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1936
come di un sogno… Non so spiegarmi. ¶ GIUSTI: Sì
100
1936
riuscito a fermarli? ¶ GIUSTI: Non hanno avanzato di un
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1936
GIUSTI: Oh, molto meno! Non so con precisione, ma
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1936
dopo una pausa): Strano!… Non capisco proprio come Spada
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1936
come Spada e Fabrizi non siano qui. ¶ GIUSTI: Spada
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1936
siano qui. ¶ GIUSTI: Spada non ha voluto tornare. È
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1936
un po’. La ferita non era grave, se la
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1936
Ha sofferto molto? ¶ GIUSTI: Non so, non credo… quando
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1936
molto? ¶ GIUSTI: Non so, non credo… quando l’han
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1936
che il tuo stato non ti consenta d’occuparti
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1936
e legge) «Caro Renzo, non so se questa lettera
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1936
è veramente magnifico e non puoi capire quanto ti
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1936
soltanto loro. No? ¶ GHIZZONI (non risponde. Dopo un poco
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1936
la sciabola… ¶ GHIZZONI (che non l’ha udito): Scusa
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1936
la tenga finché… finché non saro guarito. Sai? Non
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1936
non saro guarito. Sai? Non ti dimenticare. ¶ GIUSTI: Sta
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1936
rianimato). Il Maggiore, oramai, non dovrebbe più tardare. ¶ GHIZZONI
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1936
avanti! Quanto a precauzioni non scherza, Lei!… (Pausa impacciatissima
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1936
miei anni migliori e… non me ne pento. No
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1936
ne pento. No no, non me ne pento. Neanche
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1936
Suo paese, in Toscana. Non è la mia Patria
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1936
Patrie, in quel senso, non ne ho più. Eppoi
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1936
sua casa. L’idea non l’atterrisce? ¶ GHIZZONI (con
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1936
Che c’è? ¶ GHIZZONI: Non dimentichi quella lettera e
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1936
E guarda Ghizzoni che non tenta nemmeno di rispondere
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1936
più svelto come per non dar tempo a Ghizzoni
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1936
soffermarsi in altri pensieri). Non so quanti siano con
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1936
precisione perché il conto non l’ho mai fatto
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1936
viaggeremo. Lo sa che non conosco l’Italia? È
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1936
Io so il latino. Non l’ho mai confessato
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1936
alzandosi) Ghizzoni, andiamo, rispondi, non fare il ragazzo! (Lo
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1936
bendata. ¶ SPADA (slanciandosi): Ghizzoni! (Non vede il Maggiore e
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1936
del gran Goitana ¶ che non è morto, che non
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1936
non è morto, che non è morto ¶ (e chi
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1936
sai ¶ che Goitana Toselli non è morto. ¶ Tu sì
134
1936
alla giberna. L’ascaro non vuol bene al bianco
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1936
giustizia, soprattutto la giustizia. Non puoi picchiarlo, ma devi
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1936
ordinato del loro marciare. Non tengono la strada, sbandano
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1936
pei campi, si distendono non in lunghe file ma
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1936
Conversano. I canti stessi non son che lunghe conversazioni
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1936
E guai a sgarrare. Non sanno né leggere né
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1936
cactus perché il nemico non lo rubi. ¶ Visita a
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1936
verso quel confine ridicolo. Non lo turba l’orizzonte
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1936
la cótica. Forte Savoia non vi bada: dorme, come
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1936
Chiarini, settantenne, pallido, rattrappito, non scompariva nell’alone magico
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1936
attenti al suo ingresso. Non ce n’era bisogno
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1936
attacco, vedo il fondo… Non s’allarmi: non c
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1936
fondo… Non s’allarmi: non c’è niente di
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1936
un braccialetto indigeno che non le ho mai mandato
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1936
Il più delle volte non c’inzecco. Stavolta, invece
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1936
inzecco. Stavolta, invece… No, non mi guardi con codesti
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1936
codesti occhi allarmati, Ghizzoni. Non ho la febbre, no
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1936
Alla mia età, quando non si hanno figli propri
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1936
ne stancano. È naturale. Non soltanto nei bambini è
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1936
naturale. L’unica che non dimenticò e non si
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1936
che non dimenticò e non si stancò fu mia
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1936
vero? ¶ GHIZZONI: Nessuno, se non la mia bambina. ¶ MAGGIORE
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1936
sopravvento… Dimenticano… ¶ MAGGIORE: No, non dica questo. ¶ GHIZZONI: Perché
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1936
anche le peggiori… Sa, non Le dico questo perché
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1936
guerra… (Vedendo che Ghizzoni non dice nulla, imbarazzatissimo) Infine
159
1936
imbarazzatissimo) Infine, Ghizzoni, io non ho molte più probabilità
160
1936
mie condizioni – l’ameba non mi risparmierà più per
161
1936
carità! Spero che Lei non mi consideri un uomo
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1936
volevo dirle questo: lei non ha nessuna disposizione da
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1936
Caso, si sa… Queste non vogliono essere parole di
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1936
il caso… il caso non bisogna escluderlo mai dal
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1936
prendendola): Certo. Ma… ma non è questo che dicevo
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1936
più simbolo che sostanza. Non credo, insomma, che sia
167
1936
e mi prometta di non fraintendermi. Non è una
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1936
prometta di non fraintendermi. Non è una cessione di
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1936
propongo. È soltanto… Sì, non saprei come qualificarla, ma
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1936
si spiegano pensando che non ho più nessuno e
171
1936
vivo quaggiù. In Italia non torno perché… appunto perché
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1936
qualcuno che mi richiamasse… Non ho più molti anni
173
1936
anni di vita e non vorrei morire prima d
174
1936
creda a uno che non ci vive – non è
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1936
che non ci vive – non è un Paese, è
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1936
una malattia di cui non si guarisce. Quelli che
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1936
Quelli che ci stanno non se ne rendono conto
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1936
può avere ancora dentro. Non so chi di noi
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1936
fossi io… io che non ho nessuno… nessuno… Vuole
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1936
inutile aggiungere che qui non è il Superiore che
181
1936
qualcosa da dire e non trova che un) Grazie
182
1936
MAGGIORE (lì per lì non lo sente. Poi si
183
1936
Signor Maggiore? ¶ MAGGIORE (che non lo ha visto né
184
1936
Bene!… (Guardandolo) Sì, ma non sorrida, sa? non sorrida
185
1936
ma non sorrida, sa? non sorrida perché le sue
186
1936
perché le sue iniezioni non c’entrano proprio niente
187
1936
un’intima gioia) Eppoi, non doveva essere a letto
188
1936
GIUSTI (finendo di fasciare): Non c’è male. (ripone
189
1936
Dov’è la pallottola? Non la sento. ¶ GIUSTI (imbarazzato
190
1936
cosa che riguarda me, non te. ¶ GHIZZONI: Non tenti
191
1936
me, non te. ¶ GHIZZONI: Non tenti di estrarla? ¶ GIUSTI
192
1936
estrarla? ¶ GIUSTI (come sopra): Non ne vale la pena
193
1936
e insensibile all’elogio. Non si aderge e non
194
1936
Non si aderge e non si avvalla, nonostante le
195
1936
attorno, il suo prestigio non crolla. Se ne paventa
196
1936
catastrofe. ¶ Solo l’ascaro non è convinto, guarda con
197
1936
guerra: un’idea che non ha niente a che
198
1936
lungo i sentieri per non pestare il taf e
199
1936
piace inventarla la strada: non avere davanti a sé
200
1936
per la vanga e non si dà pace finché
201
1936
si dà pace finché non si vede davanti e
202
1936
notizia – e da principio non ci volevan credere – che
203
1936
disorientati come formiche che non riconoscono il loro sentiero
204
1936
croce. Ma il Tigrai non se ne accorge. Di
205
1936
ne accorge. Di miracoli non crede che a quelli
206
1936
alba al tramonto, ma non se ne fa. Pensa
207
1936
Forse pensa che noi non si potrà nulla contro
208
1936
di là? ¶ GIUSTI (equivocando): Non proprio, ma quasi: più
209
1936
di munizioni): Sveglia, Spada! Non è l’ora di
210
1936
Alle tre di notte non è l’ora di
211
1936
in queste condizioni. Eppoi, non avete visto iersera? Un
212
1936
di preparazione! ¶ Fortuna che non ci son tegoli! ¶ FABRIZI
213
1936
è fesso! ¶ GHIZZONI: Sì, non c’è male. Fra
214
1936
altro che! A me non la dai a intendere
215
1936
Eh già! Colla malaria non c’è da scherzare
216
1936
dovevi fare il becchino, non l’ufficiale (si attacca
217
1936
Di fronte al cognac non ci sono gerarchie. Ne
218
1936
pure, dottore. Spero di non aver più bisogno di
219
1936
permetto di consigliarla a non abusare delle sue forze
220
1936
se lo permette Lei, non glielo permetto io. Si
221
1936
attaccare all’alba. Cioè: non attaccare, immobilizzare il nemico
222
1936
per modo di dire. Non possiamo attaccare con tutto
223
1936
Compagnia, quella compagnia che non è prima solo di
224
1936
lasciato alla sua iniziativa. Non c’è che una
225
1936
potrà arrivare in linea. Non prima. Caso mai, dopo
226
1936
La Prima Compagnia, se non sbaglio, ha centonovantotto uomini
227
1936
centonovantotto uomini, ufficiali compresi. Non è vero? ¶ GHIZZONI: Sissignore
228
1936
nemico. Duecentocinquanta contro cinquemila. Non mi domando e credo
229
1936
Febbre? ¶ GHIZZONI: Niente! ¶ MAGGIORE: Non dica bugie. So benissimo
230
1936
notti, compresa questa. ¶ GHIZZONI: Non è febbre, Signor Maggiore
231
1936
di sollievo) No, sa! Non è per informarmi della
232
1936
La salute, cosa vuole?, non siamo medici, noialtri, e
233
1936
siamo medici, noialtri, e non le diamo troppa importanza
234
1936
abbiamo renunziato a priori. Non è vero, Ghizzoni? ¶ GHIZZONI
235
1936
sistema è discutibile, ma non ho mai voluto entrare
236
1936
Lei mi capisce, Ghizzoni; non è più il momento
237
1936
e, se occorre, duro. Non ha da pentirsi del
238
1936
è un caso speciale. Non dovrei scendere a certi
239
1936
cose vengono alla superficie. Non è vero? ¶ GHIZZONI: Verissimo
240
1936
mie idee, badi, e non le mie responsabilità. Queste
241
1936
è sacramentale: l’ascaro non lavora sotto la pioggia
242
1936
cose che l’ascaro non sa e le ragioni
243
1936
cantare e al ritorno non ti farà la fantasia
244
1936
a cui gli ascari non fan la fantasia significa
245
1936
la fantasia significa che non è un buon Goitana
246
1936
è un Goitana che non «vede». E male gliene
247
1936
sensazione soffocante come se non ci fosse scampo, come
248
1936
e disordinato come se non acqua cadesse, ma le
249
1936
via sulla loro pelle, non intacca il loro morale
250
1936
leggera, batteva più fioca, non permeava la terra: gli
251
1936
truppe indigene – e qualcuno non ha retto. Il cosiddetto
252
1936
quotidiano di Goitana. Goitana non poteva andare in altro
253
1936
E Gaber Hisciàl sorride: non per niente nel suo
254
1936
irritazione dei primi giorni. Non la capivano. Gaber solo
255
1936
ci riusciranno. Che cosa non riesce ai Goitana?». ¶ Gaber
256
1936
si sta peggio: qui non c’è pericolo di
257
1936
una speranza di guerra. Non sognano di vincere, sognano
258
1936
simile a certe nostre non ancora avvilite dalla fama
259
1936
di gran turismo e non compromesse dalla solita apoplessia
260
1936
riempito, gonfiato, complicato; ma non snaturato. Il villaggio indigeno
261
1936
la conca breve, ma non la sopraffanno. Si posano
262
1936
fondo delle pendici e non hanno nessuna civetteria. Non
263
1936
non hanno nessuna civetteria. Non allori, non roseti; ma
264
1936
nessuna civetteria. Non allori, non roseti; ma cactus e
265
1936
entrata. ¶ Toselli. Questo nome non ha in Italia la
266
1936
che ha qui. Toselli non è un uomo, è
267
1936
uomo, è una leggenda: non solo alla cronaca, ma
268
1936
meno di quelle che non si sanno» e che
269
1936
corpo del maggiore Toselli non era più sul campo
270
1936
bagalì. I suoi passi non facevano rumore e i
271
1936
mutzù e le allodole non fuggivano dinanzi a lui
272
1936
storia e dice di non crederci. Però il fatto
273
1936
corpo del maggiore Toselli non era più sul campo
274
1936
al domani, ufficiale e non preceduto da nessun rumore
275
1936
notte; all’alba partimmo. Non avevo, non avevamo nessun
276
1936
alba partimmo. Non avevo, non avevamo nessun programma, forse
277
1936
potenza del Governo italiano non trova riscontro in nessuna
278
1936
soldato in Eritrea, dove non usano centri di mobilitazione
279
1936
le imbianca, l’ascaro non dorme. Si rinvolge nella
280
1936
uomo molto serio, che non si arrabbia mai, che
281
1936
si arrabbia mai, che non grida, che dirime le
282
1936
galloni d’oro quanti non ne ha neanche il
283
1936
tace, ma due ascari non fanno un passo senza
284
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briglia questi diavoli che non conoscono altro passo che
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quello di corsa e non tollerano la logica obbligatoria
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uomini e gli altri non sai più dove siano
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tale Gheremedìn Guangùl, uomo «non buono» che, invece di
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mercato di Adì Qualà… ¶ Non sapevamo dove si andava
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fatto d’armi determinato. Non si sa, in Italia
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1936
e un luogo. Ma non si riflette, naturalmente, a
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1936
la guerra, questo nome non resti nelle cronache metropolitane
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1936
che a queste cronache non ci arrivi nemmeno. Così
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1936
indipendentemente dal fatto guerra. Non un battaglione qualsiasi, ma
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che i reparti bianchi non consentono, o per lo
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1936
o per lo meno non consentono in egual misura
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1936
espressione che ti pare. Non è facile: perché l
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1936
Gonella. Chi di noi non era capace di farlo
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1936
nostri fianchi: questa – e non altra – è la nostra
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in via di affievolirsi. Non affiorano, di una vita
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1936
di quelli che scrivo, non di quelli che compro
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1936
affacciandomi, allora, sull’orlo non vedrò che una voragine
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1936
Ma, anche se questo non avviene, qualcosa rimarrà tuttavia
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1936
uomo e d’artista. Non dimenticherò, finché io viva
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se più piace, letterato, non sputo nel piatto in
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piatto in cui mangio: non sono romantico fino a
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1936
sembrandomi che questo – e non altro – sia il senso
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1936
Rimarrà questa nota informativa non nella mia carriera (carriere
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nella mia carriera (carriere non ho da farne né
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1936
voglio che sia fatta, non di commende, o croci
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1936
dell’università. ¶ Questo libro non è nato dentro la
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1936
combattimento (frasi come questa non usciranno né dalla mia
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XX Battaglione. ¶ Battaglioni indigeni ¶ Non vorremmo fare qui, noialtri
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1936
quelle metropolitane. Gli ascari non ci hanno fatto e
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1936
ci hanno fatto e non ci fanno dimenticare i
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1936
e, quanto ai paragoni, non son possibili. Facemmo domanda
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1936
di essere anche noi – non ritardatari, finalmente – su questa
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1936
prologo, è questa: che non c’è nulla di
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di torture cinesi. Se non chiarifichiamo in tempo, finiremo
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di ufficiali di complemento. Non serve: qui è un
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1936
di portare un fucile: non che si debba, ma
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1936
poco, e li riguardi, non li riconosci più: già
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parola racchiude un concetto non europeo. Goitana è tutto
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1936
europeo. Goitana è tutto: non soltanto «signore» come in
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o per lo meno non è «signore» che nel
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tutto sei responsabile. Se non sei attore, devi imparare
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1936
è troppo pesante, che non reggerai, che il momento
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quello della patologia umana, non soltanto letteraria. E non
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non soltanto letteraria. E non c’è niente di
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li scaccia di qui, non possono rientrare nella società
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1936
loro il dubbio di non essere degli dèi, poi
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1936
a cui le raccomandazioni non valgono. ¶ Gaber Hisciàl ha
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possibile, e in proposito non son possibili che le
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1936
l’aristocrate della compagnia. Non cerchiamo corrispondenze nella categoria
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1936
della compagnia, colui che non fa nulla, ma senza
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uomo che sa tutto: non soltanto quanti malati ci
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1936
pensano. Una cosa sola non sa: cos’è il
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questo mio istinto. Ma non ce l’ho fatta
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l’ho fatta. E non ce la fo nemmeno
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e di fatica. Ma non lo dico per presentare
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1936
anche per ragioni letterarie: non a cercar «colore», ma
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1936
gobbe e di storture. Non fu colpa di nessuno
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bel battaglione”; ma noi non dobbiamo illuderci, perché questo
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1936
una diserzione, lo so. Non fu una diserzione quando
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1936
ritirarmi perché la carcassa non regge. Il battaglione resta
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mia vita, lo sapete. Non ne ho altre di
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si fa onore. Io non credo alla perfezione di
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1936
sempre su di essi. Non sono ingranaggi perfetti, quelli
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se voi, signori Ufficiali, non rilasserete la vostra energia
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la vostra energia, se non transigerete né con voi
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levò chiara: «Signor Maggiore, non starebbe a me…». ¶ Ma
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la mattina dopo. Ma non si fece vedere. Si
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puntuta, perché nel lavoro non si metteva abbastanza animo
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è una malattia che non perdona e lui lo
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Compagnia sorvegli il governo. Non vi stancate d’istillare
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coscienza dell’ascaro, che non ama questo mestiere, che
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nella punizione, al graduato. Non saltatelo mai, indirizzandovi direttamente
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aperti su ogni cosa. Non dormire. E neanche sonnecchiare
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costo. ¶ 7) Durante i riposi, non mollare e non permettere
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riposi, non mollare e non permettere che si molli
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sistemarsi in difensiva e non consentire il riposo finché
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riposo finché le armi non sian piazzate. ¶ 8) Ricordarsi che
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che un battaglione indigeno non deve contare che su
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in pugno il reparto: non seguirlo, perseguitarlo. Soprattutto in
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Brigata o Divisione, e non torni prima di aver
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stare a riposo. Se non obbedisce, lo si punisca
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farina per gli ascari, non limitarsi a Mai Agulà
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è affetto da ameba non può restare in colonia
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il cambio al battaglione non sarà fatto». ¶ Queste lettere
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primi giorni e più non rifioriscono. ¶ Ricordo ancora la
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di corredo. La scuderia non va avanti. I ruolini
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avanti. I ruolini tascabili non sono ancora arrivati.» ¶ I
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per mesi e mesi non ho saputo che il
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che si pensa di non saper mai distinguere l
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precipitare di volontà. E non mi son mai mosso
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mai mosso per aiutare. Non perché gli altri non
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Non perché gli altri non l’avevano fatto con
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1936
picco, il maggiore Gonella non era più un maggiore
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insopprimibile. Bagaglio di ricordi non ne aveva, ad ogni
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fatti e diversamente fatti – non più malleabili – dovettero andarsene
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lavoro per se stesso, non per l’immagine, che
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Macallè poteva aspettarci, ma non resse. Prese un mulo
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una sposina fresca fresca. Non occorsero ordini per questo
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ha offeso. Alle tenerezze non sono uso: né a
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di lor lacrime, forse, non avevan più ricordo. Specialmente
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si dice: «Rientreranno». Ma non rientrano. Viene la sera
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resta indietro? È solo, non può difendersi, un cespuglio
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tukul, al suo campo? Non bisogna restare indietro, non
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Non bisogna restare indietro, non bisogna rimanere soli. Noi
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Allora ascaro forte e non dormire.» ¶ Ma il giorno
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laggiù a Debrì. Spada non li aveva visti. Aveva
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maggiore. E c’eravamo. ¶ Non avevo mai visto camminar
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ascari respiravano piano, quieti. Non erano preoccupati d’altro
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certi pensieri personali, che non avevan nulla a che
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per cui ero lì. ¶ Non era ancora l’alba
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un po’ a rispondere non per stupore o paura
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brevi, rapidissime. Ma questo non durò più di dieci
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era ritrovare i nostri.Non occorse cercar troppo: eran
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del torrente. Fu soddisfatto. Non fa tanti ragionamenti, lui
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nostri, uno a dieci: non c’è male. ¶ Ma
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e ti fa triste. Non sai difendertene. Le parole
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trasognato. Sorride agli ascari, non alle cose. Le cose
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lontano, infinitamente, di quanto non sia quel budello di
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Torna, tua madre, e non puoi cacciarla via. Sorride
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dura e dirle «vattene»? Non puoi. Sì, ben sai
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ben sai che questo non è che un passaporto
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nulla e resti nulla. Non ti appartengo. Non conti
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nulla. Non ti appartengo. Non conti». Sì, tutto questo
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di tech e Goitana non può rifiutarne. Altrimenti si
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s’offendono, anche, se non sorridi. ¶ È festa comune
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preso anche il nome: non è più lui, è
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cose che a scuola non gli avevano insegnato. Imparò
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buffa, una cosa che non si può tradurre: dissero
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a quella ricchezza che non poteva, non doveva esaurirsi
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ricchezza che non poteva, non doveva esaurirsi; ma era
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misteriosamente, con qualcuno che non si vedeva. Certo questo
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XXV, il quale Tesfài non voleva poi nemmeno pagare
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dovuto alla derelitta. Sassahà non solo sapeva, ma aveva
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parlato con Tesfài e, non bastando Tesfài, col suo
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di dura. ¶ Inoltre Sassahà non s’arrabbiava mai e
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s’arrabbiava mai e non picchiava i suoi ascari
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simili a Dio, se non avessero questo difetto d
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arrabbiarsi spesso. Un signore non fa queste cose. Un
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fa come Sassahà che non risponde subito, ma guarda
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altro. Gli ascari spesso non lo sanno perché, e
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padre diciamo per te: “Non andiamo vicino alle api
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andiamo lo stesso perché non comprendiamo che api possiamo
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che durante la marcia non dobbiamo bere acqua, questo
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perché stare giusto. Tu non sappiamo perché, ma questo
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Allora tu, anche se non comprendiamo, ubbidire. Ubbidire sempre
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sappiamo cose che tu non sappiamo». ¶ *** ¶ Sassahà sapeva veramente
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cose che gli altri non sapevano. Questo era chiaro
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cose, a volte, che non si capiscono bene. Tuo
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ad essi, quante cose non hai sentito dalla lor
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ti sposi, tuo suocero non ti dà il bue
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vecchi, la vita, dopo, non può offrirti più sorprese
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e del vecchissimo nonno, non è che una cosa
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Dio conta, che tu non sei niente e che
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faceva, ora, Terù. Egli non vedeva Dio, perché Dio
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misteriosi. E poi, Goitana non è forse padre e
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questo, a sera, egli non partecipava al gran vegliare
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in una triste maniera. Non era facile a dirsi
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bigio, di strano: Sassahà non camminava più sui prati
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pareva che la terra non lo interessasse più. Tutta
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che ora, senza Sassahà, non più bello marciare contro
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gli ricordavano qualcosa e non sapeva che. Qualcosa, qualcosa
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stava in disparte e non voleva mangiare e non
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non voleva mangiare e non voleva dormire. Voleva, invece
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tenda di Sassahà – ma non osava. ¶ Intanto, dopo Goitana
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Goitana dottore, sulla porta, non li avesse fermati parlando
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lo avevan detto”…» ¶ Terù non capiva le parole, ma
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qualcosa di triste. No, non un ricordo preciso, ma
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È inutile… A trasportarlo non si farebbe che affrettare
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Terù, accucciato lì accosto, non vede tutto questo, lo
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anche prima? Forse. Terù non sa, ma sa che
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Sassahà, di Sassahà». ¶ Per non dormire ¶ Ho avuto torto
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Ho avuto torto a non voltarmi indietro in questi
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battaglione. Per noi soldati non c’era, in pace
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il confine; in guerra non c’è che il
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guerra, così si conclude. ¶ Non si guarda che avanti
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maligna contro la quale non puoi niente – ti dice
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Che vuoi?». ¶ Voglio, voglio… Non so neanch’io, con
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occhi di donna! Cambia. Non si sa come, ma
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quell’odio alla retrovia? Non tengo affatto a distinguermene
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da noi, una diga. Non ci sono dighe: né
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ospedali; di questa folla non vede che il bacherozzo
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di una piccola – e non meno grande – borghesia terriera
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godermela in senso pieno: non più soltanto con coscienza
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cosa a cui noialtri non si pensa. Ma dovrà
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il tempo di dormire non è ancora giunto. Forse
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è ancora giunto. Forse non giungerà mai: è da
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è da augurarselo. «Per non dormire» suona un italianissimo