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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «nonna»

nautoretestoannoconcordanza
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abbozzà» diceva infatti la nonna Pina (→ nonne) per dire
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mezzo, direi, tra la nonna Pina e Barbarella. Questo
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proverbio con cui la nonna Pina (→ nonne) sintetizzava, insieme
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che sapeva terribili. La nonna Pina, invece, semplificando la
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come diceva anche mia nonna, senza mai nominarla, causa
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e via dicendo. La nonna, che non faceva alcuna
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si piange. Secondo la nonna Pina, che la usava
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scucchia. Spiegava infatti la nonna che la prima cosa
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o, nel dialetto della nonna, semplicemente “barlafùs”, che valeva
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Tra l’altro, la nonna, oltre alle figurine, alle
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schiaffi, uno «schiaffone». La nonna Pina minacciava invece “scuffiotti
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Diamine!» esclamava spesso la nonna Pina, quella di Como
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sorella, la figlia, la nonna o una zia, la
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la faccia della mia nonna Giuseppina, della mia nonna
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nonna Giuseppina, della mia nonna Pina e della mia
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a tempo pieno. La nonna Pina lo disprezzava, ma
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senza lavorare. Per la nonna, sempre in attività, sempre
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Dei, come diceva la nonna Pina parlando ovviamente d
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diceva sempre l’altra nonna, la nonna Giuseppina, per
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l’altra nonna, la nonna Giuseppina, per mettermi in
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tutta fuffa’, diceva la nonna Pina: e poteva indicare
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Geo. Sua moglie, la nonna Pina, non ebbe, pare
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nonno Federico e alla nonna Giuseppina, e la mamma
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di coccole, secondo la nonna. ¶ “Gnagnera” è una parola
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lo usava spesso la nonna Pina, anche come soprannome
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alla saggezza della sua nonna paterna che era lucana
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impeciati», come diceva la nonna Pina): deriva attraverso l
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liscivia (sostantivo femminile) La nonna Pina la chiamava lisciva
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legna del camino. La nonna, dopo averla raccolta, la
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tra le quali la nonna sceglieva volta per volta
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Alcune volte, dunque, la nonna immergeva lenzuola e biancheria
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il sapone, e la nonna, dopo avermi urlato di
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il mattino dopo la nonna li tirava fuori e
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pare di ricordare, la nonna conservava quella che avanzava
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vita insieme con la nonna. Anche la liscivia, per
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se fossero dolcetti. La nonna Pina avanzò cautamente l
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gravissime sindromi cliniche. ¶ La nonna Pina, preoccupatissima, anche perché
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mai detto, come la nonna, «cuor contento il ciel
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DOC come Perpetua. La nonna Pina, invece, non tradì
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origine della parola la nonna non poteva neanche immaginare
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parola con cui la nonna di Monte Olimpino chiamava
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di una micetta. La nonna, poi, per chiamare a
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sostantivo maschile) Per la nonna Pina il moccolo era
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mai accorto che la nonna, la maestra e lo
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i denti, diceva la nonna Pina. Comunque sia, per
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sostantivo femminile plurale) La nonna Pina, di Como, e
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di Como, e la nonna Giuseppina, di Monte Olimpino
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dopo mamma e babbo: “nonna” - e di fatto. Nonne
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lungo nella vita. ¶ La nonna Giuseppina, cui devo tutti
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di esperienze così. La nonna di Monte Olimpino mi
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Franceschina (vedi → pelosetta). ¶ La nonna di Como, cui devo
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andare all’Inferno. La nonna Pina mi educò anche
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se non loro, la nonna Pina e la nonna
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nonna Pina e la nonna Giuseppina? ¶ “Nonna”, come “nonno
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e la nonna Giuseppina? ¶ “Nonna”, come “nonno”, “mamma” e
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bababa, lalalala, tatata, papapapa ... Nonna, la più tenera di
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balia, e poi la nonna e i nonni, che
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nella memoria. Nostalgia della nonna di Monte Olimpino e
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di pratoline. Nostalgia della nonna di Como, del fuoco
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chiamava, in dialetto, la nonna. E siccome la nonna
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nonna. E siccome la nonna la nominava alludendo a
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e sbilenchi che la nonna aveva sul vestito nero
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cui potevo usarle: la nonna, mio padre e mia
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perché “bomborino”, che la nonna e io abbiamo condiviso
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crucchi della miseria...». La nonna invece diceva «pàffete» per
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affettuosa, con cui la nonna definiva i miei laboriosi
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forte d’affetto, la nonna chiamava “pastrugno” anche me
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cui la usava la nonna, sia nel senso figurato
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quello che ricordo, la nonna Pina usava il verbo
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sta il bello. La nonna chiamava pècc (dal latino
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maturo, nell’orto della nonna Giuseppina. Fu un’epifania
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l’avevano solo la nonna e la mamma e
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l’aveva insegnata la nonna con quella che recitava
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contenute nelle preghiere della nonna, ma non erano argomenti
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soffrivano le galline della nonna di Monte Olimpino. Una
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andava dicendo preoccupata la nonna, e di fatto tanto
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tardi, quando ormai la nonna aveva chiuso con le
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come la gallina della nonna, ma non doveva essere
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ricca e la cui nonna faceva o aveva fatto
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mente un ricordo: la nonna di Monte Olimpino, meglio
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meglio la voce della nonna di Monte Olimpino, che
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lingua e che la nonna mi mostrò tenendo aperto
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composta da un’anziana nonna, vera padrona di casa
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barbel», come diceva mia nonna (→ barbellare), ma di area
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del mezzo. Per la nonna Pina, invece, la scuffia
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diceva di vedere la nonna Pina e come da
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del nonno e della nonna, da cui l’ho
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quel lì», diceva la nonna per stigmatizzare l’atteggiamento
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in due parti: mia nonna la usava quando era
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fa stremì», diceva la nonna Pina, ‘Mi hai fatto
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bel stremizi!» diceva la nonna ripetendo, senza saperlo, una
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del significato del termine, nonna Pina, che il gozzo
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di legno, che la nonna usava per ravvivare il
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sono le sventole della nonna o le orecchie del
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da cui parsimoniosamente la nonna versava nella padella la
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anche perché, morta la nonna, le bustine con l
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ristorante pensavo prima alla nonna e poi all’aquila