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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «nostra»

nautoretestoannoconcordanza
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tanto odiosa! ¶ — Ahimè la nostra Parigi invernale!... ¶ — Essa non
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in alto sopra la nostra testa, io sentiva scendermi
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sede del famoso castello, nostra mèta e sospiro. ¶ * ¶ Erano
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Il cielo, sopra la nostra testa, era limpido e
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venir ad illuminare la nostra alpestre passeggiata. In un
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pensiero aveva attraversata la nostra mente. ¶ Peccato! Il nostro
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come noi pensavamo, ogni nostra illusione. ¶ — Oh! – fece la
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maniero». ¶ Perciò la prima nostra cura fu di ordinare
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delle sue impressioni, la nostra parte di castellani solitari
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altre curiosissime attirarono la nostra attenzione. ¶ La prima riguardava
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via verso l’Europa nostra primieramente arrivò in Inghilterra
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perplesso. ¶ La risposta alla nostra viva curiosità non doveva
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ragione. Proseguiamo piuttosto la nostra indagine intuitiva. ¶ — Dici bene
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fondo, malgrado tutta la nostra scoperta, non ne sappiamo
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le guide alpine di nostra conoscenza più intelligenti e
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esclamò Edoardo, – che questa nostra gita al Castellaccio che
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Quando essi conobbero la nostra idea di sprofondare giù
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tutti i particolare della nostra.... discesa, li congedammo, prendendo
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al baratro, pronti alla nostra spedizione. Una robusta trave
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subito in su la nostra prigione di vimini. ¶ Tutto
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attenti e.... cominciamo la nostra manovra, – dissi. ¶ — Una parola
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cominciò a scorrere. ¶ La nostra cesta di vimini, entrò
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viaggio signori! – risuonò sulla nostra testa la voce di
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gancio che sosteneva la nostra cesta appeso solamente a
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altro, sul fondo della nostra navicella di vimini, sprofondavamo
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dello sprofondamento.... ¶ Poi la nostra cesta-navicella ebbe come
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viscida, per cui la nostra prigione di vimini scivolava
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cui ci sostiene la nostra cesta, trasformata in zattera
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un poco chiaramente la nostra posizione. ¶ — Noi siamo nelle
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Giacchè tu, durante la nostra caduta.... mentre durava il
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la caduta precipitosa della nostra navicella ora cambiata in
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ch’eravamo sempre nella nostra cesta, che tu giacevi
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il miglior partito dalla nostra, non nego, bizzarra situazione
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viaggio? ¶ — Potrebbe darsi. ¶ La nostra cesta trasformata in zattera
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ed eguale: sotto la nostra zattera scintillava l’acqua
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essere vivente divide la nostra sorte in questo misterioso
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di vôlta sopra la nostra testa. ¶ Solo il solito
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che riesce sensibile alla nostra vista.... ma in realtà
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essere totalmente insensibile alla nostra vista terrestre abbagliata dagli
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forse più sensibili alla nostra vista limitata tutte le
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a noi, viventi sulla nostra terra sempre circondati da
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stanchezza.... prodotta dall’anormale nostra respirazione in questa atmosfera
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in maniera, su questa nostra angusta zattera, di riuscire
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scelta non è a nostra disposizione, in questo momento
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i miei sguardi. ¶ La nostra zattera scorreva ora velocemente
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no, è stata, la nostra, una rapida illusione.... ah
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titubante e smarrito. ¶ * ¶ La nostra zattera correva sempre sotto
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così poco diffusa sulla nostra terra. ¶ Così pure ci
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vôlta, nel quale la nostra zattera, portata dalla corrente
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la corrente spingeva la nostra zattera al largo. ¶ — Abbandonando
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al largo. ¶ — Abbandonando la nostra zattera.... ¶ — A nuoto? ¶ — Sì
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ho detto – che la nostra presenza faceva fuggire spaventati
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Era deserta. ¶ Sopra la nostra testa pendevan i rami
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già avevamo scorte dalla nostra abbandonata imbarcazione. ¶ Difatti, pochi
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per esserci rivelato…. ¶ La nostra commozione era dunque più
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un istante, forse la nostra risposta. ¶ Poi compreso il
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benevolo, – non è per nostra volontà che noi ci
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Essi contornan Komokokis, la nostra città santa. E Komokokis
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bianchezza abbagliante, come la nostra guida. ¶ I capelli color
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da ogni lato. ¶ La nostra guida intanto procedeva sempre
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contentò di rispondere la nostra vecchia guida. ¶ Comprendemmo ch
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rispondere questa volta la nostra poco ciarliera ma paziente
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non so! ¶ — Finora la nostra curiosa avventura non ha
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fra noi. Pure la nostra guida, sebbene ci precedesse
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mattutine.... ¶ — Komokokis – ripetè la nostra guida, con accento profondo
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dalla solita cupola, la nostra guida si arrestò. ¶ — Siamo
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ci guardava fissamente.... ¶ La nostra guida era rimasta un
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lo avea indicato la nostra guida, si volse a
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vivere in pace.... nella nostra luce eterna e in
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pur accogliendoci amichevolmente, la nostra visita, non certamente attesa
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non priva di interesse, nostra odissea dal momento, in
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agitarsi altrove, oltre la nostra comune di vermiciattoli striscianti
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tutto il resto della nostra vita quaggiù, nel vostro
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amico Edoardo finì la nostra vita di uomini dell
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che assistè impassibile alla nostra definitiva svestizione, ne ricevemmo
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noi vedevamo sconvolgeva le nostra cognizioni in proposito. ¶ Tutto
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s’insegnava lassù, sulla nostra Terra. ¶ Leggi nuove – non
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sabbia, la quiete della nostra dimora sono il nostro
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vita che sopra la nostra testa con tanto sangue
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che dal momento della nostra inaspettata comparsa in Komokokis
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fra gli uomini della nostra superficie terrestre: la conquista
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ha creduto alla fulminea nostra esistenza di un sol
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Essi nulla sapevano della nostra civiltà. Ignoravano la scrittura
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anni circa avanti della nostra era cristiana. Esso parla
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questo strano attimo della nostra vita, che ora scrivendone
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profondi sentimenti dovea la nostra anima provare dinanzi a
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lontana e differente dalla nostra di ogni giorno. ¶ XI
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il nostro essere: la nostra anima, in quel silenzio
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che parlavano misteriosamente alla nostra psiche, era costretta a
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una bellezza inesprimibile. Sulla nostra testa la grande nebbia
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presenza dovea inoltrarci la nostra guida, vidi Kalika genuflettersi
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battaglie che quassù, sulla nostra testa, si agitano tutt
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e nervosa vita della nostra superficie terrestre che il
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tutti gli aspetti, alla nostra superficie irrequieta e malata
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degli uomini, precisamente, della nostra lontana superficie terrestre.... ¶ — Oh
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lei la terra.... la nostra terra.... capisci? il nostro
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dovea la strada della nostra liberazione: quella che ci
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bel cielo e la nostra patria, e alla mia
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fiducia nella riuscita della nostra impresa. ¶ Ad un certo
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forse la riuscita della nostra fantastica impresa. ¶ Un ultimo
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cosa... alla quale alla nostra partenza da Komokokis non
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assisteva in silenzio alla nostra operazione. ¶ Quando scorse l
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vegetali, sconosciuti affatto sulla nostra superficie terrestre. ¶ E con
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posto più sicuro – della nostra imbarcazione di nuovo genere
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di Edoardo, e la nostra barca fu ben tosto
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nella rapida corsa della nostra bizzarrissima barca, fu più
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ci avviamo verso la nostra terra. ¶ — Che cosa? ¶ — Non
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Intanto contentiamoci ancora della nostra solita razione. ¶ — Ne hai
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pezzo in silenzio il nostra rapido viaggio nell’oscurità
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ad un tratto la nostra imbarcazione subì come una
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fuori de’ bordi della nostra barca – rispose: ¶ — Una cosa
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mezzo che abbiamo a nostra disposizione.... ossia con le
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attaccato ai margini della nostra barca di nuovo genere
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e con essa la nostra barca, non si decidan
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ci colpirono. ¶ Sentimmo la nostra imbarcazione agitarsi, fremere, rotare
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noi la porta della nostra terra! ¶ — Tanto porterebbe a
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a pieni polmoni la nostra aria, ebbri, sentendo il
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come un baleno alla nostra mente. ¶ Poi il mio
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degli abissi che la nostra Vita dovea disciogliere e