Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

che son ne la notte, aspetto il giorno, e

nel giorno, aspettano la notte: tutto quel ch’è

sopra, e dì e notte, che non bastan tutti

cqua formata, per questa notte servirrà per certi barri

e far fermar la notte: però l’Academico di

Fa sii giorno la notte, e nott’il giorno

riposarmi cqua; tutta questa notte non la voglio maldire

trovarsi a letto, la notte sempre gli par lunga

perché l’oscurità della notte fauriva più noi che

di essere birri di notte: saremo tre o quattro

vicine, sino a mezza notte, son sempre alle fenestre

con mia moglie questa notte di qualche cosa, che

altre devozioni passavamo la notte e parte del giorno

via, presto, perché è notte. ¶ Sanguino Strengile bene, che

non fugga. Via, buona notte. ¶ Gioan Bernardo Buona notte

notte. ¶ Gioan Bernardo Buona notte e buon anno a

star cossì tutta questa notte, testa di cervo. ¶ Consalvo

voglio dimorar tutta questa notte cossì. ¶ Scarramuré Ah, ah

vostre raggioni, perché è notte. Guardate di battervi, perché

Sì, sì, passarrà questa notte: domani ci revederremo con

a cent’anni. Buona notte a voi, m[esser

aspettar voi, tutta questa notte, cqua? ¶ Scarramuré V.S

in vostro letto, questa notte. ¶ Bonifacio O Cristo, aggiutami

determinata, la quale di notte si fermava a chiave

trovarrà errore che di notte sii stato commesso come

Andiamone noi tutti: bona notte a voi, Ascanio mio

Ascanio mio. ¶ Ascanio Bona notte e mille bon’anni