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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Tomaso Monicelli, Il viaggio di Ulisse, 1915

concordanze di «notte»

nautoretestoannoconcordanza
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davvero solenne. Calata la notte, i Greci, col favore
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inutilmente. Allora aspettai la notte, fuggii dal campo greco
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le credette. E, nella notte stessa, si compì il
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lido di Troia. Era notte profonda: Troia dormiva. Giunte
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ragione, in una sola notte d'orrore, dell'eroica
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fatto intorno silenzio!». ¶ Nella notte, le navi si riavvicinarono
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Calava l'ombra della notte, quando le navi entrarono
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lido: quieta era la notte e tranquilla l'onda
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pensieri funesti, passò la notte. All'aurora, Polifemo aprì
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guariscano». ¶ «Addio, Polifemo». ¶ «Buona notte, Polifemo». ¶ E ad uno
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isola. Già viene la notte, e come vuoi che
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lascia che almeno questa notte riposiamo nell'isola benedetta
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Scilla. E, caduta la notte, si addormentarono. ¶ Non era
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solo, per l'oscura notte, con la sua nave
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nella tempesta. Alla decima notte la nave ridotta ormai
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Ulisse sul mare tranquillo, notte e giorno, giorno e
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e giorno, giorno e notte. Non dorme, mangia appena
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riconducono nel mondo la notte nera e paurosa. Aquilone
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la pelle. Scende la notte: un grande sonno grava
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fini pepli, e di notte erano illuminate da fiaccole
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la sua tela? Di notte distrugge il lavoro fatto
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Preparò i giacigli della notte, e tutti distesero a
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rispondere che venuta la notte, andrà da lei. ¶ I